ANNO 1956 
B.B. - Et Dieu crea la femme

(pi� avanti il "fenomeno Presley"ON THE ROAD "BEAT GENERATION")

*** ROGER VADIM regista, scopre e lancia con Et Dieu crea la femme (in Italia "Piace a troppi" ) BRIGITTE BARDOT che in brevissimo tempo non piace a troppi ma piace a "tutti", senza distinzione, uomini e donne, vecchi e bambini. E mai titolo, quello originale, fu piu' indovinato. E' indubbiamente la donna che ha rappresentato il canone della bellezza universale (caratteristica inconfondibile il suo broncio) del nostro secolo, ancora attuale e mai tramontato come modello di sensualit�  nel corpo, nello sguardo, nelle labbra.
Un modello di bellezza indistintamente accettato da tutti.
Quella della Bardot, è forse la incontrastata immagine della bellezza per ricordare il secolo che come mai in passato in questi anni '50 aveva valorizzato la bellezza della donna.

Il suo spregiudicato modo di vivere al pari del suo sex-appel e del suo modo di vestire antidivistico valsero a fare di Brigitte il simbolo di un nuovo stile femminile, imitato dalle donne di tutto il mondo. Un emblema della donna libera e disinibita che ha cambiato un epoca, non solo quella legata al divismo del mondo dello spettacolo ma a un'intera societa'.

Dilagò anche il Italia il mito della donna emancipata e priva di inibizioni. "Il giorno pi� bello della mia vita? Una notte!", rispose Brigitte Bardot a una domanda dei giornalisti, turbando ulteriormente - se mai ce ne fosse stato bisogno - i sonni di molti italiani. E sono anche gli anni della Dolce vita e delle feroci polemiche sulla presunta esaltazione della corruzione dei valori sociali offerta dal capolavoro felliniano.

CULTURA E COSTUME
(in costruzione)

*** Il fenomeno "Lascia o Raddoppia?" televisivo � iniziato il 19-11-55; 307.000 italiani ne sono coinvolti, fanno domanda di parteciparvi, anche se gli abbonati sono solo circa 300.000. La trasmissione e' seguita normalmente da circa 10 milioni di utenti presso i Bar, che si sono trasformati in vere e proprie sale cinematografiche, mentre le case private sono invece dei veri e propri Bar, dove e' galateo (predica Donna Letizia) portare alla padrona di casa, sempre qualcosa, come dolciumi, gelati o vini, per essere nuovamente ospitati in altre importanti occasioni.

*** IL 12 AGOSTO nessuno per ancora molti anni vorra' pero' raddoppiare l'esperienza della prima coppia pratese che si � sposata civilmente in municipio, come � sancito come un diritto dalla Costituzione . Prima sui giornali poi dal pulpito, tuona il Vescovo di Prato indicando i due peccaminosi coniugi al pubblico ludibrio, "non � un matrimonio � uno scandaloso concubinato di due pubblici peccatori". Lo Stato su richiesta degli interessati che si appellano alla Costituzione e alla Legislazione Italiana, deve per forza intervenire dopo la denuncia per diffamazione dei due malcapitati, che non hanno, per le leggi italiane, commesso nessun reato,  ma hanno fatto una semplice scelta personale, sancita dalla Carta Costituzionale.

La giustizia in base al Concordato stipulato dall'Italia con la Chiesa nel '39, e che era stato riportato integralmente nella nuova Carta, condann� il vescovo per diffamazione; ma il Cardinale LERCARO a Bologna fece suonare le campane a morto in tutte le chiese addobbate a lutto; e Pio XII consider� la sentenza costituzionale "un oltraggio fatto alla Chiesa".

Mentre nei riguardi dei Film, "Poveri ma belli" che uscir� in questo '56, lo stesso Santo Padre, lo denuncia come "volgarmente pornografico" e "turbatore di coscienze". Nel film apparivano tre belle e giovanissime ragazze del tutto sconosciute al pubblico perch� non attrici, che non erano per nulla conturbanti, ma semplicemente molto attraenti: MARISA ALLASIO, LORELLA DE LUCA e ALESSANDRA PANARO, che recitavano accanto a due ragazzi che interpretavano due bulli romani, MAURIZIO ARENA e RENATO SALVATORI. Il regista era DINO RISI che, pur non realizzando un grande capolavoro, produsse un'opera in perfetta sintonia con l'evoluzione del costume nazionale di questo periodo. Risi lo descrisse come un "neorealismo adattato alle esigenze della nostra societ�". La critica storse il naso, ma il pubblico affoll� le sale per questa storia giovanilmente scanzonata, proletaria nell'estrazione, ma piccolo borghese nello spirito. Come appunto gli italiani stavano vivendo questi anni. E molti al di sopra dei loro mezzi.

Il manifesto del film alla sua prima uscita sui muri di Roma, fu fatto censurare su segnalazione dello stesso papa Pio XII, e il film, dalla Commissione Cattolica Cinematografica fu bollato nei bollettini come non "godibile" da nessuno con un "Escluso per tutti".

Dopo i due casi di sopra e dopo aspre dispute e feroci critiche alla stessa Corte Costituzionale, la Chiesa accusa di espandere in modo eccessivo la libert� di espressione su tutto il Paese a mezzo stampa, televisione, cinema, teatro, pubblicit�. Viene quindi avviata una vasta operazione di censura sulle oscenit� televisive, cinematografiche, cartellonistiche e delle pubblicazioni in genere con solerti funzionari investiti da un compito non indifferente, diventare censori e gli unici depositari del comune senso del pudore nazionale.

Viene indicato questo periodo "dei mutandoni". Non si risparmiano, e quindi sono proibite con severit� (anche con il licenziamento) quei cameraman che eseguono inquadrature televisive sotto il bacino delle attrici, n� gli stessi possono indugiare troppo su un primissimo piano dove potrebbero comparire delle labbra troppo sensuali.

Ma il fatto pi� anacronistico e puritano fu l'allontanamento immediato dalla RAI-TV di due coreografi di uno spettacolo televisivo, che ebbero la malaugurata idea in una scenografia di avvolgere una cabina telefonica con la carta igienica: perch� per chi non lo sapesse era proibito pubblicizzare dai teleschermi e peggio ancora far vedere, carta igienica, assorbenti igienici e tutti quei prodotti che ricordassero le "volgari intimit�".

Nei balletti classici gli uomini dovevano indossare sul perizoma spessi rinforzi onde non far notare gli attributi maschili appariscenti e troppo in rilievo.

*** ELVIS PRESLEY 

Altro fenomeno epocale. E' Presley, considerato il "re del rock". 
Tutto prese l'avvio lo scorso anno 1955, quando in un film (Il seme della violenza) una canzone rock accompagnava i titoli di testa. 
Era Rock Around the Clock. E fu il battesimo del Rock 'n roll.

Vista la grande popolarit� di quelle poche battute, fu subito seguito da un nuovo film, Rock, Rock,Rock,  di Alan Freed, dove oltre la musica c'erano le scene del nuovo ballo.

 La nuova espressione musicale espressa in quel primo film -un misto di musica nera e bianca- aveva conquistato subito i giovani, erano nate subito le prime orchestrine, i primi ballerini.

 Era quello un pezzo di  BILL HALEY. Aveva fatto scatenare la febbre nelle platee dei cinema dove  si proiettava il film. Una musica che invitava a dimenarsi; alcune sale erano state letteralmente svuotate dalle sedie per poterci ballare. I giovani volev
ano spazio,  i teatri diventarono piccoli, si emigr� in improvvisati grandi locali. Cambi� tutta la musica, e con questa musica inizi� a cambiare la stessa societ�; soprattutto quella composta dalle nuove generazioni. Che presero un nome: teen-agers (et� con l'1 davanti, da 11 a 19 anni).
(VEDI QUI LA STORIA DI BILL HALEY - LA BEAT GENERATION) 

Per sei mesi dopo la proiezione dei due film, gli addetti rimasero sconcertati davanti a quel fenomeno che stava dilagando a velocit� della luce. Ma il bello doveva ancora venire! 
Infatti, dal Tennessee spunt� fuori un ragazzotto di campagna.
Il rock aveva bisogno di un simbolo e i ragazzi di un personaggio in cui identificarsi. Occorreva quindi un principe del "reame rock". Trovarono invece subito un Re.

A gennaio compare dunque sulla scena ELVIS PRESLEY con il suo primo disco della RCA, Heartbreak Hotel. Fu la scintilla che fece aumentare nei giovani l'adrenalina, in perfetta sintonia con quello che i ragazzi volevano dalla musica. 
MARYLIN MONROE era diventata la piu' famosa diva che basava il suo successo su una immagine sessuale piuttosto esplicita, seni traboccanti da audaci scollature, glutei prepotenti, cosce statuarie, labbra vermiglie. Elvis dal canto suo si esibiva muovendosi in un modo che lasciava poco all'immaginazione. Divenne subito l' idolo dei teen-agers della puritana provincia americana, in quel mondo lontano dalle metropoli,  e che fece nascere le incredibili scene di isterismo collettivo delle ragazzine che si strappavano i capelli con urla e pianti.

La musica per la prima volta aveva dei confini di genere e generazionali, netti, e divenne un simbolo della nuova giovent� americana e del loro nuovo modo di vivere. Le reazioni a questa "pubblica immoralita'" non si fecero attendere. Le associazioni cattoliche fecero di tutto per far bandire Presley dalle stazioni radio, dalle televisioni, nel non ospitarlo nei concerti delle varie localit�, promuovendo delle vere e proprie crociate fra gli abitanti. Ma i ragazzi impazzivano e l'industria discografica e poi quella del cinema ne fecero (subito e opportunisticamente) un idolo che portava fiumi di denaro e riempiva i botteghini.

Del resto il rock, con il suo suono aggressivo, il ritmo scatenato, condensava tutta l'energia dei giovani in un momento di reazione violenta, irrazionale, ovviamente orientata contro il modo in cui la societ� occidentale si stava sviluppando. Un momento teso nella intera societ� americana, di cui il film Fronte del Porto di MARLON BRANDO, port� in superficie tutta la sua problematica: che era l'individualismo americano di una vecchia generazione e la palese lotta di un'altra, emergente, pronta a contrastarla, anzi a diventare la protagonista assoluta..

Dopo che i loro padri usciti dalla guerra avevano pensato di costruire un benessere con il meccanicismo della produzione e del consumismo -che per� lasciava insoddisfatti e senza prospettive i giovani - questi abbandonando i falsi miti, andranno in visibilio per il nuovo idolo che sprigionava con il ritmo tutta la loro energia latente; con la sua voce calda e i suoi movimenti. Un idolo trasformato in una nuova forza della natura.
Ritmo vitale in suoni e parole (atmosfere musicali energiche ma con un residuo di romanticismo anche formale e con storie d'amore essenziali e spicce) di una nuova epoca, che coinvolse tutti i giovani, compresi tutti quelli che erano destinati a diventare famosissimi, come i BEATLES, i ROLLING STONE, e soprattutto BOB DYLAN, che diventera' il profeta della cultura pop degli anni '60, il cantante della protesta, cioe' beat = ribelle (vedi 1951- come fenomeno di massa)

Bob non era un genio nel suonare, e nemmeno dotato di una voce gradevole, ma semmai afana e monocorde, rauca e stonata, ma le sue canzoni fecero sensazione e i giovani riconobbero in lui il poeta del loro tempo quando i testi delle stesse canzoni iniziarono a manifestare la critica e il distacco da un mondo che credeva solo nel denaro, favorendo cosi' il ribellarsi al conformismo organizzativo e a ispirare tutte le fasi del dissenso di questi anni nella societa' americana, dal disarmo, al razzismo, fino a culminare nelle proteste per la guerra in Vietnam che coinvolgera' nel '63, in una escalation senza fine fino al '75, queste giovani generazioni, chiamati a morire e a soffrire in luoghi che si trasformeranno in una trappola senza scampo contro un nemico sfuggente e vincente di fronte a tutte le potenti tecnologie della guerra come quella americana e per delle motivazioni senza senso per loro, che erano (credevano) ormai lontanissime anni luce dagli ideali dei loro padri.

Rimase pero' in queste crociate idealiste e pacifiste anche il non tanto elogiativo impegno e zelo delle case discografiche che fecero in questo periodo (in contraddizione con i testi) quattrini a palate alle spalle del mondo ancora molto sprovveduto dei giovani  (malgrado i nuovi profeti).

Stava comunque nascendo in questi anni il rock dentro questa nuova societa' che aveva bisogno di nuovi simboli e nuovi eroi in cui tutti i ragazzi potessero identificarsi. E cosa curiosa, nonostante ne siano passate due di generazioni, il rock coinvolgera' anche la terza. Nessuna espressione musicale aveva mai resistito tanto, in nessuna epoca!
Arriveremo perfino al paradosso che il rock che era contestazione, entrera' nel 1997 nelle manifestazioni religiose cattoliche, cioe' nei templi dei censori che con tutta la loro intransigenza e puritanesimo lo avevano bollato come "una perdizione di satana",  "musica immorale". Dalla pluto-rockrazia degli anni '50 (in mano ad alcuni accorti che seppero cavalcare il fenomeno per far soldi), alla consumo-rockrazia degli anni '60 (quando l'intero mondo dei "matusa" scopri' la gallina dalle uovo d'oro), si arrivo' fino alla teo-rockrazia del 1997. Sempre e' comunque dei salti mortali per celebrare con il rock un matrimonio di amore e interesse e attirarsi i giovani dalla loro parte.

*** BARDEM gira Calle Mayor; . L'Architetto WRIGHT costruisce il Guggenheim Museum a New York e UTZON il Teatro dell'Opera di Sidney con la famosa architettura a vela.

*** BRESSON presenta il film Un condannato a morte; un episodio della Resistenza visto senza retorica comunque evidenziando tutta la problematica degli anni difficili.

*** GRIGORI CUKRAI - Morto Stalin e con alcune aperture del sue successore Khruscev, l'occidente viene a conoscenza del nuovo cinema russo; troviamo questo regista con dei film molto interessanti per conoscere l'ambiente russo di questi anni. Ci presenta quest'anno Il quarantunesimo, seguira La ballata del soldato (1958), e Cieli puliti (1961).

*** SARTRE turbato per i fatti d'Ungheria rompe con il partito comunista francese e pubblica un polemico saggio Il Fantasma di Stalin

*** DANIEL BELL pubblica Teoria e societa di massa. Una visione in anticipo sui tempi dove e' dominante il tema della societa postindustriale e la fine delle ideologie.

*** EUGENIO MONTALE pubblica una raccolta di scritti poetici La Bufera e altro.

*** EVTUSENKO grande poeta russo pubblica Stazione di Zima' una spietata critica della societa' sovietica che gli costa l'allontanamento dall'ambiente intellettuale russo.

***FEDERICO FELLINI gira La strada: PIETRO GERMI Il ferroviere; Mentre ANNA MAGNANI vince l' Oscar per la Rosa tatuata.

*** MUSICA LEGGERA- Siamo ancora molto lontano dalle espressioni d'oltreoceano. A San Remo vince il Festival la canzone di FRANCA RAIMONDI Aprite le finestre, al 2� posto c'e' una rivelazione, TONINA TORRIELLI (la caramellaia di Novi) con Amami se vuoi, e al 3� posto troviamo LUCIANA GONZALES con la canzone La vita � un paradiso di bugie. Molto successo ebbe il 1� cantautore italiano in assoluto, alla sua prima apparizione, DOMENICO MODUGNO, con la canzone Musetto.

< TORNA INIZIO ANNO 1956 - continua anno 1957 > >


CRONOLOGIA GENERALE    ALLA PAGINA PRECEDENTE