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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 1951
SECONDA PARTE  -   DOSSETTI SE NE VA!  -  LA GUERRA IN COREA

Scoperte/Scienza  -  Cultura/Costume

Si ignora la Legge del 1939 (Deturpazione del Paesaggio e Monumenti)
e inizia la grande invasione pubblicitaria che non rispetta piu' nulla
(Piazza Duomo a Milano-1951) Unica Piazza d'Europa con lo scempio
(vedi in "Costume" altri "capolavori degli " artisti " italiani")

17 GENNAIO - Dopo le varie trattative condotte nei mesi scorsi per un piano di riarmo, giunge in visita in Italia il generale EISENHOWER; la sua presenza fa innescare delle ondate di protesta in piazza contro la politica del governo De Gasperi favorevole agli armamenti. In varie manifestazioni scoppiano gravi incidenti con la polizia dove si registreranno quattro morti e numerosi feriti. (vedi anche il 7 marzo).
Uno dei suoi maggiori critici DOSSETTI.

20 FEBBRAIO - Senza il diritto di voto l'Italia viene ammessa nel consiglio delle Nazioni Unite.

7 MARZO - Nonostante gli incidenti e le proteste viene approvata la legge sul riarmo con 325 voti a favore, mentre per le spese si hanno 308 voti sì, 186 no. Si stanziano 150 miliardi per modernizzare le forze armate con materiale bellico fornito dagli Stati Uniti d'America.

11 MARZO - Dopo vari contrasti fin dal termine della guerra, il partito di GIUSEPPE SARAGAT, il PSLI, al congresso di Torino raggiunge un accordo con quello di GIUSEPPE ROMITA, il PSU, e decidono l'unificazione, pur rimanendo i soliti contrasti sulla linea di condotta del governo riguardo all'alleanza atlantica, tanto da far decidere a Saragat di ritirare i propri ministri dal governo De Gasperi.

18 APRILE - Dopo le proposte degli scorsi anni per dar vita a degli accordi commerciali tra le nazioni europee, soprattutto per il momento del carbone e dell'acciaio, viene istituita la CECA (Comitato Europeo Carbone Acciaio). E' il primo passo per lo studio di altre istituzioni europee che nei prossimi anni verranno non senza contrasti discusse fra i membri di questo primo accordo.

27-28 MAGGIO - Alle Elezioni Amministrative in molte città d'Italia, pari a 18 milioni di votanti su 29 milioni di elettori avviene una grossa sorpresa. Un forte tonfo della Democrazia Cristiana che passa dal 48% al 39%. Le sinistre dal 35% al 37%, e la destra dal 5% all'8%. Il centro conquista Milano, Torino, Genova, Firenze, Venezia che prima erano di sinistra, mentre questa ottiene un grande successo a Bologna che diventa 60% rossa. Anche in Sicilia la DC ha diverse perdite dove troviamo un avanzamento sia nella destra che nella sinistra.

16 LUGLIO - Dimissioni del governo De Gasperi per contrasti con il suo stesso ministro del Bilancio e del Tesoro, il democristiano GIUSEPPE PELLA. E' l'inizio di una forte antipatia del politico trentino nei confronti del biellese Pella che lo ha fortemente criticato sulla politica economica. Comunque De Gasperi forma il suo VII governo DC e PRI con l'astensione dei liberali e dei socialdemocratici, e nella lista dei ministri Pella viene relegato a fare la comparsa. Infatti lo mette nel Bilancio, ma crea e scorpora quello del Tesoro che affida ad interim con quello delle Finanze a EZIO VANONI.

26 SETTEMBRE - Dopo la visita in Italia del Cancelliere tedesco ADENAUER, la Germania mette finalmente fine allo Stato di Guerra con l'Italia che non era stato mai revocato dai due paesi. Usa, Francia, Gran Bretagna le riconoscono il diritto di essere ammessa alle Nazioni Unite e accettano di rivedere i trattati di pace (molto punitivi) del 1945 e quello definitivo del 1947.

8 OTTOBRE - GIUSEPPE DOSSETTI uno degli uomini più influenti della DC, a capo di una corrente di sinistra nella stessa, straordinario ideologo, dopo aver  espresso il suo disappunto sulla politica economica del partito, polemizza con De Gasperi, e lo critica di non essersi impegnato nel sociale e anche di essere troppo poco pacifista in politica estera. Clamorosamente si dimette dalla direzione e dal consiglio nazionale della DC e anche da deputato, ritirandosi completamente dalla vita politica entrando in convento. Lascia nella sua corrente il vicentino MARIANO RUMOR e l'aretino AMINTORE FANFANI che fondano insieme una loro corrente: Iniziativa Democratica.

(vedi la biografia di DON GIUSEPPE DOSSETTI)

1� NOVEMBRE - Per gli industriali, ma non per i sindacati, la mossa che aveva fatto UGO LA MALFA, ministro del commercio con l'estero, con la liberalizzazione degli scambi commerciali con altri paesi europei (riduzione del 10% dei dazi doganali e l'abolizione dei contingenti) dovevano portare l'Italia al disastro economico. In effetti in un primo momento ci fu un peggioramento nelle esportazioni su alcuni prodotti leader come i tessili (ecco spiegate le ragioni dell'ostracismo di Pella, un ministro eletto nel Biellese, dove c'era il 90% della produzione tessile nazionale), qualche contraccolpo lo ebbero gli alimentari e gli agricoli del Sud, poi le esportazioni ripresero (e diventarono inarrestabili fino al 1963) quando le nostre industrie scoprirono i grandi mercati europei e la grande domanda di prodotti opulenti che l'Italia in una crisi congiunturale non avrebbe mai potuto assorbire ne' quindi con i pochi acquisti incentivarne la produzione.
La carta vincente di queste esportazioni fu il basso costo della manodopera italiana inferiore al 40% di quella europea. I Paesi europei ne approfittarono, indirizzando le proprie maestranze per un modello di sviluppo molto diverso. Riversarono infatti le loro risorse nelle strutture dei grandi complessi alimentari (che diventeranno giganteschi), nell'agricoltura meccanizzata creando immensi territori con razionali allevamenti di bestiame e relativi sottoprodotti (vedi Olanda), nei macchinari del confezionamento (vedi Germania), e con un grande incremento dato al comparto della produzione di mezzi industriale (camion, furgoni, trattori) creando pure (vedi Germania e Francia) le grandi strutture della distribuzione, quindi i grandi complessi commerciali, le catene alimentari e tutto l'intero indotto dei prodotti di consumo.
L'Italia fra breve con queste scelte riuscirà ad esportare il 35% della sua produzione, il 40% sara' quello delle auto, moto, scooter, mobili, tessuti di pregio. Vi troverà questa vocazione scellerata, "dimenticandosi" del tutto al suo interno di incentivare quelle voci che abbiamo visto sopra prestarvi piu' attenzione i paesi esteri.

Erano le premesse del Boom, del "Miracolo Economico" dell'Italia, che iniziera' nel '55, decollera' nel '58, e rimarra' tale fino al '63. Com molti errori. Spinta dalle esportazioni, la grande industria (la piu' favorita dopo la guerra) fagocitò le risorse delle piccole imprese, e si verifico che i beni opulenti che produceva ebbero un tale abbattimento di costi, da far desiderare questi beni a tutti gli italiani che credettero di poter imitare con le piccole auto il modello americano.
Con 12 mensilità un operaio fra poco acquisterà un auto, ma dovrà lavorare un giorno intero, 10 ore per acquistare un chilo di carne, circa tre ore di lavoro per portarsi a casa un chilo di zucchero, un ora e mezza per un chilo di pane, spendere il 61% del suo stipendio per mangiare. E con servizi, sociali, sanità, istruzione, di bassa qualità se non assenti del tutto. Chi va in pensione riceve 50.000 lire all'anno, quando uno stipendio di un operaio è di circa 30/35.000 mensili.

Sono tutte cambiali in bianco che firmano in questi anni le industrie e il governo (che sanno) e il privato e l'operaio (che non sanno) ma che entrambi avallano. Poste tutte all'incasso nel 1963, si rischià di portare tutta l'economia italiana al collasso.

14 NOVEMBRE - Con un'Italia ancora attanagliata da molti problemi, il destino infierisce con una terribile ondate di piena nei fiumi del Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto, cui segue una catastrofica alluvione nel Polesine, che causò un centinaio di morti, danni per 60 miliardi, 1000 chilometri quadrati di terreni coltivati sommersi dalle acque, 180.000 persone evacuate da case distrutte o lesionate e una quantità incalcolabile di animali da stalla e da cortile morti. E se l'agricoltura era ancora in queste zone molto arcaica e poco remunerativa, accusò un altro colpo basso.

L'esodo fu massiccio, l'abbandono generalizzato, gli aiuti nel cogliere l'occasione per incentivare la modernizzazione fu del tutto assente. Si ricorse alla "Catena della Fraternita", alla radio con la struggente musica che l'accompagnava (il Sogno, di Bizet) che intenerì e commosse i cuori di tutti gli italiani, un po' meno quello dei politici. Il Polesine visse ancora per 20 anni nel degrado ambientale e sociale. Per dieci anni i contadini di Rovigo e Vicenza, furono sfruttati a trapiantare o raccogliere a mano il riso in Lomellina o nel Vercellese a un terzo della paga di un operaio Fiat, poi misero nelle risaie le seminatrici e le trebbiatrici, così nei successivi 10 anni l'esercito di mondine venete vissero di stenti.

21 DICEMBRE - Dal Trattato di Pace dell'Italia fatto con gli Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia alla fine della Seconda Guerra Mondiale, vengono abolite varie clausole fra cui il preambolo che definiva l'Italia uno Stato nemico conquistato e soprattutto vengono abolite le restrizioni al riarmo e riconosciuto il suo diritto di essere un membro delle Nazioni Unite.

STORIA IT. - I miliardi stanziati per il Sud tramite la Cassa del Mezzogiorno istituita nell'agosto del '50, che furono in 10 anni incentivi a fondo perduto pari a 1280 miliardi di lire nel settore Agricoltura (910 M.), Viabilita' (190 M.), Servizi (30 M.) non risolvono la situazione locale ne' quindi trattengono le popolazioni delle varie regioni che emigrano al Nord. In 10 anni, dal 1951 al '61, in forma biblica 1.772.000 meridionali recensiti in età lavoro, risalgono la penisola verso nord. In questi pochi anni Milano aumenta la popolazione del 25%, Torino del 43%, Roma del 50%.

L'esodo poi proseguirà fino a meta' anni '80 per un totale di 5.000.000 milioni di abitanti del sud in età di lavoro (ma ufficiosamente furono 8 milioni se comprendiamo quelli di altre regioni, dalle campagne e dalle valli del Nord), che lasciano non solo nel loro territorio una popolazione vecchia, ma questi stessi cinque milioni graviteranno proprio nel Nord quando nel 2000/2010 questi stessi che hanno contribuito al Miracolo Economico del settentrione andranno a sconvolgerne la sua economia e la sua demografia.
Saranno questi che andando in pensione pur non essendoci nati, che contribuiranno a rendere problematico lo Stato Assistenziale del Nord e, con la conseguenziale bassa natalita a permettere al Sud nel 2009 di superare con la popolazione di 19.060.000 abitanti, quella del Nord con 19.050.000 abitanti.
(vedi link "curiosita" in questo sito, dove si sono assommate tutte le nascite di ogni provincia, di ogni anno, sovrapponendole, fino al 2055. Cioe' quelli che sono nati dal 1929 ad oggi)

SCUOLA ANNO 1951 -Alle Universit� Italiane si iscrivono 19.724 studenti (ingegneri 900, di cui laureati solo 230 (!!)).

Il "Miracolo Economico" che sta per decollare riuscirà a portare in 10 anni un auto in una famiglia su due, ma non (per le ragion spiegate sopra) a superare forme di povertà, evidenziate dalla bassa qualità dell'alimentazione, dell'istruzione, della sanità. Si crea così una distorsione micidiale. L'aumento del reddito connesso allo sviluppo viene destinato a beni concepiti per mercati opulenti piuttosto che al miglioramento dei consumi di base.

Gli economisti diranno poi che fu una necessità. Non disponendo di materie prime, tutta l'economia italiana fu costretta all'esportazione (soprattutto nel settore meccanico e chimico (un incremento del +10% annuo nel periodo '51-'61) e delle fibre artificiali e dai derivati del petrolio) per far fronte alle indispensabili importazioni.
Solo agli inizi degli anni '60 si riuscirà con nuovi equilibri a ristabilire una sufficiente produzione per il mercato interno, soprattutto con le piccole aziende che dimostreranno una spiccata vocazione nel produrre mobili, calzature, abbigliamento e infine gli alimentari, come gli ortofrutticoli, i dolciumi, i salumi, prodotti conservati, le paste alimentari, e i vini ecc. ecc.

Il settore del commercio con il nascente consumo di massa conoscerà in questi anni '51-'61 un aumento dell'occupazione del 98%. In quello delle piccole aziende del 34%. Altri dati li ritroveremo lungo il percorso.

Un "miracolo" sia per i grandi complessi che per i piccoli, non proprio divino, ma grazie al basso costo del lavoro italiano ! Infatti i salari della manodopera (molto abbondante grazie proprio alle migrazioni del Sud e del Veneto) nell'industria, nell'artigianato e ancor peggio nell'agricoltura (vera cenerentola), risultano essere i più bassi d'Europa. Cosa che permette ad alcuni Stati esteri di rifornirsi di quelle merci che, se prodotte con le proprie maestranze locali, costerebbero molto di piu'; circa il 60% in Germania, il 40/50% in Francia e in altri Stati europei.

STORIA - Cina Dopo l'Unione Sovietica, che riconosce ufficialmente la nuova nascente Repubblica Cinese, anche la Gran Bretagna, come primo Paese del blocco occidentale, a sorpresa, avvia relazioni diplomatiche con il Presidente MAO TSE-TUNG riconoscendo come Stato la Cina e non quello di Formosa con a capo CHIANG KAI-SHEK

STORIA - Belgio - Come gi� avvenuto in Italia, anche in Belgio si svolge il referendum popolare per la scelta monarchica o repubblicana. Vincono (non senza incidenti nei riguardi del Re che aveva consegnato il Belgio a Hitler) i sostenitori monarchici e il 5 agosto RE LEOPOLDO in esilio dorato in Svizzera, come il nostro ex Re, torna sul trono, ma cede tutti i poteri abdicando il 15 luglio a favore del figlio BALDOVINO. Un successo soprattutto dovuto all'elettorato dei cristiano-sociali.

STORIA - Iugoslavia - Accusata di aver accettato aiuti economici dall'Occidente, l'Unione Sovietica entra in un conflitto politico e in parte ideologico col Maresciallo TITO; questi fa subito fare a sorpresa un plebiscito nel Paese che gli conferma la guida dello stesso, determinando una anomala rottura con i russi e consentendogli di migliorare i rapporti con l'occidente pur mantenendo nel Paese un sistema totalitario di natura bolscevica. (vedi TITO)

STORIA America-Corea - Il 25 giugno nord coreani varcano il confine del 38mo parallelo - fissato alla fine della 2a Guerra Mondiale - per riprendersi parte del territorio. L'intervento dell'ONU e soprattutto dell'America, danno inizio a operazioni di guerra che andranno a mobilitare gli USA, mentre si scatena all'interno del paese una feroce campagna anticomunista che indiscriminatamente colpisce molti illustri cittadini americani o ospiti che si erano rifugiati durante la guerra nelle varie città americane: Scienziati, professori, attori, musicisti, artisti, letterati sono rimossi dalle cariche pubbliche o dall'insegnamento. Non viene risparmiato nessuno. (vedi Maccartismo)

Questa Campagna Anticomunista nel Paese, porta ad approvare anche la legge "Internal Security Bill" che consente la schedatura di tutti i cittadini e il fermo dei sospetti comunisti. Numerosi membri dell'amministrazione vengono rimossi dagli incarichi o sottoposti a inchieste di spionaggio, ed espulsi. (si "scava" come abbiamo già ricordato perfino sul passato di EINSTEIN)

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(pagine in continuo sviluppo -(sono graditi altri contributi o rettifiche)