ANNO 1951 (provvisorio)

SCOPERTE e SCIENZA
(in costruzione)

*** Dalla Remington esce il primo grande computer fatto in serie, l' UNIVAC, che utilizza speciali  nastri magnetici inventati dalla Basf tramite SHUELLER e MATTHIAS quasi simili a quelli usati nei magnetofoni (registratori) approntati dall' AEG nel '35. All'interno del nuovo computer vengono usati per la prima volta alcuni transistor da poco scoperti. Le grandi bobine di nastri in pratica facevano quello che i lettori che leggono queste righe fa oggi  il disco del nostro computer. La difficolta' di allora era la ricerca dei dati sul nastro; essendo i dati registrati in sequenziale il magnete-lettore doveva aspettare lo svolgimento del nastro, e anche se avveniva velocemente, impiegava tempo per leggere la posizione che conteneva i dati richiesti. In seguito con il disco, il lettore individua subito ai primi giri, con una ricerca random ad accesso casuale e non piu' sequenziale, nelle sezioni delle partizioni del disco stesso, i dati (file e record) richiesti.

Prima dell UNIVAC, tra il 1945 e il 1951, il matematico J. von NEUMANN con ECKERT  e MAUCHLY, avevano realizzato, quello che universalmente � riconosciuto come il vero prototipo dei moderni elaboratori elettronici, l'  EDVAC (Electronic Discrete Variable Computer), sigla della prima macchina di von Neumann. Era costituita da: a) Una centrale aritmetica in grado di eseguire ripetutamente le operazioni aritmetiche; b) un'unit� di controllo centrale che determina la sequenza esatta delle operazioni da eseguire; c) una memoria nella quale sono immagazzinate le istruzioni che regolano un problema complesso; d) dispositivi di ingresso per il trasferimento delle informazioni dall'utente alla macchina; e) dispositivi di uscita per il trasferimento dei risultati delle elaborazioni all'esterno.

Il nuovo calcolatore riprendeva il concetto di programmi memorizzati, cio� il complesso di istruzioni immagazzinate sotto forma di impulsi elettronici nel calcolatore e modificabili di volta in volta senza dovere agire sui circuiti elettrici o sui cavi di connessione.

Da questo prototipo, il  primo elaboratore elettronico digitale programmabile su scala industriale fu appunto   l'UNIVAC I, ricordato sopra, costruito in questo1951; uscito dai laboratori della Remington Rand Corporation  fu acquistato dall'Ufficio Anagrafe federale degli Stati Uniti per l'elaborazione dei dati relativi al censimento dell'anno precedente. In seguito poi  commercializzato e diffuso nelle  istituzioni goverbative, universit�, industrie, banche ecc.
Nell'UNIVAC i dispositivi logici e aritmetici furono realizzati interamente con la tecnologia delle valvole; tecnologia che caratterizza i calcolatori della prima generazione. Hanno un programma memorizzato, segna la nascita del vero calcolatore moderno.

*** Negli Stati Uniti viene costruita una centrale atomica e per la prima volta viene prodotta energia elettrica dal combustibile nucleare.

*** ASTRONOMIA - L'Uso del calcolatore UNIVAC � impiegato per la prima volta dagli astronomi statunitensi per determinare le orbite dei pianeti del sistema solare. Una massa di calcoli che era considerata impossibile da eseguire con i mezzi a disposizione fino a quel momento. Saranno questi primi risultati a far scoprire i segreti della meccanica celeste e quindi dare inizio allo studio delle possibilit� di mettere in orbita dei satelliti artificiali. Ci riusciranno prima i russi con lo Sputnik 1, il 4 ottobre del 1957. Di tutta la storia dell'evoluzione del computer abbiamo sempre accennato in questi anni, gli studi e le esperienze e le realizzazioni americane, ma anche in Russia era avvenuta  - da Zose e Atanaoff in poi -  la stessa velocissima evoluzione nelle macchine da calcolo e nell'elettronica.

CULTURA E COSTUME
(in costruzione)

Il Palazzo della Ragione di Ferrara "decorato" indubbiamente
da un esteta, uno che di ragione ne aveva persa non poca.

Gli italiani iniziano a viaggiare nei primi week-end in motoretta nelle Belle Contrade Italiche, ma ahime' scoprono pure i primi selvaggi cartelloni pubblicitari che rovineranno  le migliore vedute paesaggistiche dell'Italia. La polemica di quest'anno su questi inbrattamenti � rovente (soprattutto dalle pagine del Touring Club Italiano - il servizio fotografico riportato � appunto una sua denuncia) ma non si arriver� a nessun veto, a nessuna limitazione. Anzi purtroppo si moltiplicheranno gli scempi. Dove il pessimo gusto non conoscera' confini.

Le concessionarie furono date solo a un paio di ditte nate dal nulla che si aggiudicarono (e chiss� come) tutte le strade Italiane, fino al confine di Salorno, in Alto Adige, dove come per incanto (Regione a statuto speciale con un valido assessore al Paesaggio) la bruttura in quel punto finisce; infatti gli amministratori locali saggiamente trovarono disdicevole mettere questi abominevoli cartelloni nella visuale di un bel paesaggio dolomitico, davanti a una Cattedrale, e perfino coprire anche un semplice meleto. Il principio era molto semplice: il paesaggio � di tutti!.



A Roma la Colonna di Marco Aurelio "in bella mostra" - anno 1951.
Si presume che nessuno aveva la pur minima concezione del turismo.
Il cartello oscuro' i bassorilievi per circa otto mesi. Un vero delitto !

Esisteva una legge mussoliniana la 14 del maggio del 1939 per la protezione delle bellezze naturali che vietava qualsiasi cartellone pubblicitario nelle grandi strade paesaggistiche o in vicinanza di monumenti, giardini, parchi, e antiche vestigia.
Per ogni sito ci voleva il nullaosta dell'Ente del Turismo, della Sovraintendenza ai Monumenti e del Ministero della Pubblica Istruzione . Ma i padroni della pubblicit� incalzavano e qualcuno ritenne che quella vecchia legge (forse soltanto perchè era mussoliniana) impediva la libera espressione delle attività imprenditoriali, che era uno stallo nel progresso, e fu abrogata. Ritennero che l'archeologia romana era  solo fatta da sassi messi l� a caso, senza alcun valore archeologico.
E pensare che la colonna aureliana l'avevano risparmiata perfino i "Barbari" che erano scesi in Italia!


Un bel Castello Veronese sull'Adige (nella famosa Chiusa di Rivoli) e
l'opera prima di un pubblicitario animale (Sperando di non offendere gli animali)

Furono delegate delle Commissioni Provinciali che per� non si costituirono mai. L'Italia (terra di paesaggi e di bellezze artistiche e archeologiche) unico paese al mondo (salvo qualche Paese della profonda Africa) a non avere una normativa per il rispetto dell'ambiente. Mentre in Olanda, e subito dopo in Germania (la terra dei "barbari"), fin dal 1912 fu vietato ogni cartellone pubblicitario all'interno di tutti i Comuni, quindi strade, piazze, monumenti e strade extraurbane panoramiche.





La Basilica di San Paolo a Roma. Prendere la foto e portarla
a una fattucchiera per fargli fare la "fattura" all'autore di un simile scempio.


Impunemente in Italia si poteva addirittura "sporcare" la vista di una intera Piazza Duomo a Milano, coprire la colonna Traiana, nascondere una Basilica, o oscurare un Castello.

Il tutto senza che gli amministratori pubblici, i tutori di un patrimonio artistico e archeologico di grande interesse turistico unico al mondo obiettassero. Tutta gente che afferma e si vanta di aver fatto il Liceo, l'Università, ecc. ecc.





La bella Italia preparata per i 25 milioni di turisti

Era ed e' rimasta ancora l'Italia dell'ignoranza. E tutti tacciono. Gli autori che non sanno quello che fanno, e quelli che vedono e che sanno (si presume con una minima cultura) restano a guardare indifferenti queste opere dell'imbecillit�  umana.

*** VITTORIO DE SICA gira il film Miracolo a Milano un affresco surrealista fra le baracche di miserabili nella cintura degradata della Milano industriale degli anni '50.

*** LUCHINO VISCONTI presenta invece il film Bellissima, il fantastico sogno di una madre che vuole presentare ad un concorso di bellezza sua figlia, che solo lei vede bellissima. La parodia � contemporanea alla esplosione dei concorsi di bellezza in Italia che danno inizio alle miss, dove ogni ragazza sogna di apparire nelle copertine dei primi settimanali femminili.

*** CARLO LIZZANI gira il film Achtung, Banditi. Anche questo film viene impostato sulla tematica dei numerosi fatti drammatici che in questo periodo stanno accadendo in Italia.

*** FEDERICO FELLINI esordisce con Luci del variet�; Girerà nel 1952 Lo sceicco bianco e I Vitelloni nel 1953. E' l'inizio di un lungo discorso biografico, spesse volte in un immaginario poetico surreale fra i non ricordo o confusione di ricordi, che Fellini continuer� poi con altri film che ritroveremo lungo questo percorso cronologico.

*** ELIA KAZAN presenta il film Un tram chiamato desiderio. Come protagonista chiama un promettente giovane dell'Actor Studio MARLON BRANDO che lo stesso Kazan utilizzer� poi nel successivo Fronte del porto nel 1954 portando allo strepitoso successo l'attore.

*** IL MULINO - Esce a Bologna la prestigiosa rivista che si occupa di saggistica storica, filosofica, scientifica, sociologica e letteraria. Non manca la politica con tendenze a sinistra.

*** ADORNO pubblica Minima Moralia, riflessioni sulla massificazione della cultura e sulla societ� dei consumi con le sue distorsioni e le sue ipocrisie(Ma non aveva ancora visto nulla!)

*** Di TRILUSSA escono postume Le poesie animalesche. Una raccolta dialettale; con delle ironiche parodie su animali analizza metaforicamente e compara con molta umanit� popolare i difetti degli uomini.

*** MORAVIA scrive Il conformista. L'analisi psicologica di un soggetto che si muove nella societ� ci vive e ci vegeta con tanta ipocrisia.

*** MUSICA ELETTRONICA - L'avvento dell'elettronica fa anche sviluppare particolari strumenti musicali che destano subito l'attenzione dei compositori tradizionali. Avvengono cos� i primi esperimenti di questa nuova espressione che riorganizza suoni e strumenti e tramite distorsioni elettroacustiche si riassemblano in composizioni che diventano veri e propri esperimenti nel nascente nuovo mondo della musica poi detta elettronica. A portare avanti questi primi esperimenti � lo Studio di Colonia dove opera EIMERT, STOCKHAUSEN, POUSSEUR, NILASON. EVANGELISTI, KAGEL e LIGETI. Sono loro i pionieri;  da questa scuola nasceranno negli anni '50 e '60 anche i migliori complessi di musica elettronica dove � impossibile fare una netta distinzione fra classica e leggera.

*** PIERRE BOULEZ �   il caposcuola (nell'ambito di quella classica) della "nuova" musica di avanguardia; sono di questa data le sue composizioni pi� significative Structure 1 e 2 e Polyphonie

*** GOFFREDO PETRASSI Innovatore nella musica fra tradizione e dodecafonia scrive il suo capolavoro Noche oscura, dal suono nuovo, drammatico e nello stesso tempo mistico e di grande suggestione.

*** JOHN CAGE. Parallelamente a Colonia nascono anche in America gli esperimenti di musica elettronica. Cage � l'inventore del "pianoforte preparato", dove sviluppa la musica aleatoria, cio� casuale. Quest'anno compone Music of Change, ma il suo capolavoro � Imaginary Landscape n.4 con 12 apparecchi radio e 24 esecutori.

MUSICA LEGGERA
Il perche' di un Festival di San Remo dentro una Storia.

La musica leggera � un bene di consumo popolare che come pochi altri riflette l'immagine che una societ� vuol dare di s�: i suoi divi, i suoi personaggi sono veri e propri prototipi del gusto medio della gente che lavora, produce e sostiene il sistema sociale. Divi della canzone che poi condizionano atteggiamenti, modi di vestirsi e pettinarsi; riproducono con la moda che lanciano, tante immagini imitative di se stessi. Il cantante diventa cos� un simbolo di un momento oggettivo della storia del costume di una nazione.

Questo processo inizia (ecco il motivo) proprio in questi primi anni cinquanta, e si ingigantisce enormemente con la diffusione della televisione. Uno strumento unificante come pochi altri. Capace di far fare la stessa cosa a milioni di persone.
La canzone, la musica dunque, partendo da quella popolare festaiola e poco considerata, prende immediatamente una parte importante nell'economia dei programmi televisivi, mutando il rapporto artista-pubblico, cambiando velocemente il tipo di persone e fa scattare il meccanismo che mette in moto la forma moderna dell'industria discografica e non solo quella.

Un processo dove la realtà italiana si evolve. La miseria del dopoguerra, la lotta per i beni di prima necessità si allentano, ci si rivolge verso i beni di consumo non indispensabili; e le canzoni fanno parte di questo mercato. Si parte con le canzoni della tradizionale struttura melodica, spesso melliflua e con testi banali (la casetta, le papere, il musetto, i vecchi scarponi) poi ci si inoltra - con un vero e proprio  scossone -  in terreni completamente al di fuori della tradizione, con all'inizio il surrealismo urlato di MODUGNO, e si arriva poi alle canzoni degli autori impegnati che interpretano - in alcuni casi - l'angoscia e la malinconia collettiva dei tempi; oppure altri, iniziando ad "annusare" la musica che veniva da oltre oceano,  che interpretava il ritmo pulsante della vita moderna, iniziarono così anche loro a produrre musica e testi che sempre di più scaveranno l'abisso fra generazioni; una brusca contrapposizione fra giovani e non giovani. Soffiava insomma - dir� Bob Dylan - il vento della liberta'. (vedi anche il 1956 con Presley & C.)

Dal canto suo l'industria gestita dagli adulti accorgendosi ben presto che i giovani di questo tipo, potevano essere degli ottimi consumatori,, ha incominciato a incoraggiare certe idee e certe prese di posizione per esasperare i conseguenti consumi.

E' nato cosi' con le canzoni il mito dei giovani. Probabilmente generato dai giovani stessi in un processo di emulazione esponenziale, ma sicuramente coltivato dai non giovani che  hanno intuito la possibilit� di sfruttarlo economicamente. La si potrebbe chiamare la pluto-rock-razia.

In questo scontro inevitabile fra il sistema e la contestazione, non ci si era accorti, purtroppo, di aver sottovalutato l'uno e sopravvalutato l'altra. Il sistema è riuscito a manipolare e strumentalizzare tutto. Soprattutto il sistema ha gonfiato come un pallone il mito dei giovani, e tutto ci� che doveva essere prodotto e venduto da quel momento diventava giovane.

Il profeta di questa rivoluzione e contestazione diventera' negli anni '60 Bob Dylan, che manifestera' la critica e il distacco da un mondo che credeva solo nel denaro, nella carriera, e nella guerra per ottenere certi privilegi e benessere. Fu una totale ribellione al conformismo. Fu l'avvento di una umanità nuova e disperata, con lo spirito dell'annullamento, del misticismo, della dissoluzione e dell'impotenza; lo seguirono altri, ma tutti furono fagocitati dal sistema, lo stesso Bob Dylan, di forti idee comuniste, nel 1997 lo ritroveremo a cantare a Bologna, una Woodstook cattolica, a consacrare il matrimonio tra il Papa e il rock, tra il Vaticano e la fabbrica dello spettacolo. Fra sponsor, pubblicita', reti televisive, e improvvisati preti manager trasformati in disk jockey per la compilation da offrire a quella moltitudine di giovani, cosiddetti "Papa boy" .
Il rock per quarant'anni criminalizzato, demonizzato, lo ritroviamo paradossalmente con una nuova verginitàper ottenere consensi e per far quattrini (un miliardo di lire per la sua partecipazione. Inoltre usata per promozionare un suo disco che uscirà dopo cinque giorni) alle spalle del mondo sprovveduto dei giovani, ancora una volta manipolati e gestiti con molto opportunismo. Un matrimonio d'amore e d'interesse. Una San Remo Religiosa co-ideata e gestita da un proprietario di quella che era considerata (a sproposito perche' non si capivano i tempi) fino a pochi anni prima "la fabbrica e la Mecca della trasgressione", "il tempio del piu' immorale intrattenimento", "il luogo infernale della perdizione", cio� il "Bandiera Gialla" di Rimini, dove invece i giovani si divertivano senza porsi tanti problemi del perch� e del come.

I giovani di questi anni '50 e '60 - chiamiamoli anni di iniziazione - si ritroveranno nel '97 in questa piazza di Bologna, vecchi e quasi orfani a osservare questa anomala mutazione. E dentro quei messaggi degli anni '60 - che erano ispirati a tutte le fasi del dissenso con i nuovi profeti, in cui i giovani ciecamente credevano e avevano perfino con loro l'impressione di dominare il mondo, di formare una classe libera e una nazione di dei - hanno avvertito in questa piazza, tutto il sapore di essere stati presi in giro. Un popolo di nomadi più di prima in una altrettanto vuota intensità, ma furbescamente in questo altro modo gestita nel modo pi� conformistico e conservatore.

Vale la pena di riportare la cronaca di quel famoso giorno di Bob Dylan all'Isola di Wight nel 1969 per capire lo spirito del tempo e quindi la successiva (anomala) mutazione. (che avverra' piu' di una volta sconcertando i suoi estimatori- vedi anno 1967)

"A Wight arrivano in trecentomila per celebrare il ritorno di un idolo: il divino Bob Dylan. E' l'apoteosi dei festival Hippie e del culto rock. Due giorni di folle kermesse, nel freddo nel fango, nella beatitudine ebete, rovesciandosi al suolo, torsi nudi maschili e dolci carni femminili e, amandosi senza ritegno, piu' per noia che per gioia. Due giorni di scoperte e di rivelazioni per il popolo dell'abisso, delirante di epos musicale e di impeto sessuale, in un carnevale di pelli di pecora, sacchi a pelo, di sari da operetta, in cui le orribili e splendidi uniformi delle SS si avvicinano ai costumi della Rinascenza e le giovani hippies sfoderano una bellezza aggressiva e incomparabile. Giorni dove il festival esprime la vuota intensita' dell'epoca. Le orchestre suonano notte e giorno, ritmando i lamenti inutili degli amanti rotolantisi animalescamente al suolo. Bob Dylan canta".

Questo e' lo spirito di questi anni: annullamento e misticismo, dissoluzione e impotenza. L'uomo va sulla Luna; l'uomo precipita nel profondo della Terra. Chi potra' mai dire l'incanto baudelariano di questa festa amara? Il festival rock sottolinea la resurrezione hippie, l'avvento di una umanita' vuota e disperata. Un popolo di nomadi, si unisce, comunica, si ama, si estenua, si odia nello spazio di due giorni: la musica ossessiva gli da' l'impressione di formare una classe libera, una nazione di dei. Gli angeli selvaggi degli anni sessanta consumano la loro passione: si rotolano a terra nell'amore e si credono simili a Cristo" (Dalla storia della musica. Viaggio nel tempo della canzone. Fabbri ed. 1973)

Inizia quest'anno la prima manifestazione canora di musica leggera;
il 1� FESTIVAL DI SAN REMO...


...seguito con passione da tutti gli italiani che possedevano una radio; e quelli che ancora non la possedevano si affrettarono ad acquistarne una a rate. Sappiamo che la serata fu seguita da circa 25 milioni di ascoltatori e che il giorno dopo non si parlava d'altro: le "Rose rosse" da regalare! I floricoltori della Riviera Ligure dopo una settimana non avevano piu' una rosa nelle serre. Chi fu attento al fenomeno scopr� il potente mezzo pubblicitario, bastava una canzone per stravolgere il mercato.
A vincere questo primo festival � NILLA PIZZI con la canzone (appunto) Grazie dei Fior. 2� posto la canzone La luna si veste d'argento sempre interpretata da Nilla Pizzi e ACHILLE.TOGLIANI che conquista il 3� posto con Serenata a nessuno.
(San Remo - ogni anno in fondo alla pagina Costume)

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