HOME PAGE
CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1818
LA "STAMPA" E IL "IL CONCILIATORE" - I MARTIRI ITALIANI DELLA LIBERTA'

*** RANIERI VICERE' DEL REGNO LOMBARDO-VENETO
*** RITORNA SULLA SCENA IL CARD. CONSALVI
*** LA SETTA DEI "SUBLIMI MAESTRI"
*** FEDERICO CONFALONIERI
*** IL CONGRESSO DI ACQUISGRANA
*** I VINCITORI, PIU' INETTI DEI VINTI
*** LA LIQUIDAZIONE DELL'EUROPA
*** L'AMERICA INIZIA IL SUO CAMMINO

 

16 GENNAIO - Nel clima della disfatta, con il ripristino in quasi tutta Italia delle vecchie leggi, a Milano viene pubblicata, per volont� dell'imperatore FRANCESCO d'Asburgo,  la patente imperiale che nomina il fratello, l'Arciduca RANIERI vicer� del regno Lombardo-Veneto.

Durissima la gestione politica e amministrativa nei nuovi domini, dati in mano a una consistente burocrazia austriaca, molto efficiente, ma di corte vedute; del resto si limitava ad applicare solo le direttive di Vienna, e all'occorrenza poteva contare sempre sull'appoggio dell'altrettanto efficiente esercito  stanziato in permanenza a Verona, sempre risoluto (e lo vedremo pi� volte) a garantire oltre che l'ordine nel proprio territorio, il predominio anche sul resto della penisola.

Al nuovo regno non venne lasciata nessuna autonomia e tra le due regioni fu imposta una linea di divisione, creando una barriera doganale sul Mincio. Il severo regime dei dazi in entrambe le due regioni era tutto a favore dell'Austria, penalizzando cos� la Lombardia a vocazione industriale, un comparto del tutto assente nel Veneto quasi tutto rurale e con un'agricoltura molto arretrata, improduttiva, appena sussistenziale. La terraferma nella decaduta Serenissima era sempre stata ignorata, persino disprezzata dall'aristocrazia veneta, produrre o commercializzare prodotti agricoli era stata sempre considerata un'attivit� ignobile.

16 FEBBRAIO - Torna protagonista il cardinale CONSALVI. E' lui a stipulare con il ministro LUIGI de' MEDICI, un contratto fra la Santa Sede e il Regno delle Due Sicilie. Si restituisce ai vescovi il potere di intervenire nella vita civile, si d� a loro la facolt� di censurare la stampa e i libri, viene ristabilito  il diritto di possedere la Chiesa i beni, si impedisce ai Borboni di disporre delle propriet� espropriate durante l'et� napoleonica, di riaprire conventi e abbazie.

Per i Borboni � un cedimento clamoroso sulle concessioni fatte in precedenza in Sicilia; alcune erano gi�  moderne, inspirate a quelle napoleoniche. Le nuove, conservatrici, protezionistiche, ed insensibili alla realt� del territorio, furono poi la causa di tanti mali che non termineranno nemmeno dopo un secolo. La questione meridionale oltre che essere penalizzante per lo stesso sud, avr� sempre gravi ripercussioni sull'intero Paese. Si � partiti creando prima un peso all'altezza della caviglia dello "stivale", poi si � creato lo "stivale".

CONSALVI � protagonista come consigliere anche della restaurazione nello Stato Pontificio. Soltanto che aveva riposto, nelle sue istanze, troppe speranze nei vescovi pontifici incaricati di governare le ripristinate province. Nessuno segu� i suoi suggerimenti che erano poi questi: non sopprimere le innovazioni amministrative napoleoniche, accentrare l'amministrazione, e soprattutto inserire nelle stesse un maggior numero di laici. Qualcuno pi� audace sugger� perfino di far entrare qualche appartenente alla carboneria che avrebbe permesso di stemperare gli animi pi� irrequieti.

La condanna popolare, oltre che politica, dopo quasi trent'anni di errori, arriv� con la denuncia di Massimo d'Azeglio nel '46; quando apparve evidente a tutti che lo Stato in maggior condizioni di arretratezza, e anche il pi� repressivo, era proprio quello del Papa, la figura morale che era stata indicata (Gioberti l'aveva proposta) come futura guida della federazione degli Stati italiani.

6 MARZO - Nel Regno delle Due Sicilie, si cambiano tutte le leggi per la formazione dell'esercito. Sciolto quello precedente, viene formata la nuova milizia con la coscrizione obbligatoria o i volontari..

20 GIUGNO - Sulla ripresa economica nel Regno delle Due Sicilie, a Napoli viene varato il primo battello a vapore costruito nei cantieri italiani. Virtualmente Napoli crea un collegamento con Genova e Venezia, ma non � incentivato il servizio, e non � sostenuta la cantieristica. Si � costruita la nave avveniristica poi si � chiuso il cantiere. Non solo, pur essendoci privati che vorrebbero finanziare societ� di costruzioni navali o prendere in concessioni linee per nuovi porti, queste iniziative sono stroncate sul nascere. Nel frattempo i porti del resto dell'Europa sono in piena espansione mentre la politica economica del Regno segue le indicazioni date dalla Chiesa,  tutta orientata al protezionismo, che significa isolarsi dal resto dell'Europa, procurandosi una irreversibile decadenza economica e successivamente anche politica.

2 AGOSTO - Mentre in Piemonte i Savoia hanno ristabilito con un decreto l'istituzione della primogenitura e fidecommesso, i Borboni nel Regno delle Due Sicilie, con una politica antifeudale li cancellano per sempre. Naturalmente il provvedimento non � molto gradito nell'aristocrazia locale, visto che sono estinte tutte le eredit� e i privilegi baronali.

30 SETTEMBRE - Congresso di Acquisgrana della Santa Alleanza ( riportato pi� avanti ).

6 OTTOBRE - La Congregazione criminale pontificia interviene con severit� nel condannare i cospiratori che  lo scorso anno hanno dato vita a Macerata alle rivolte contro il governo pontificio. Sono comminate diverse condanne a morte, o pene perpetue al remo nella navi pontificie.

1 NOVEMBRE - Non cessano le scoperte di nuove attivit� cospirative con infiltrazioni di spie nelle societ� segrete carbonare o in quelle che stanno spontaneamente nascendo in altre citt�.

Una di queste � scoperta a Fratta Polesine, poi ne sono individuate delle altre in provincia. Si compiono vari arresti. Oltre 30 cospiratori saranno processati e condannati.

1 DICEMBRE - Scoperta anche a Palermo cospiratori carbonari contro l'assolutismo borbonico. Fino alla soppressione del regno, credevano veramente che FERDINANDO avrebbe trasformato il suo governo in una monarchia costituzionale.

Restano delusi i piccoli proprietari, i professionisti, i mercanti, gli ufficiali dell'esercito: tutti speravano in un decentramento amministrativo, al mantenimento della Costituzione del 1812 di Ferdinando I, credevano che era terminato il dispotismo e la tirannide.  Sono questi delusi i principali soggetti che danno vita alla carboneria, ai rivoluzionari di formazione giacobina. Purtroppo sono gruppi sciolti, non possiedono una strategia comune; il risultato � fallimentare, come la rivolta di Palermo del prossimo anno; scoppi� una settimana dopo quella di Napoli, ma con altri obiettivi: il separatismo siciliano. Disordini che ben presto allarmarono i ceti possidenti dell'isola. Scoppiarono cos� lotte intestine tra aristocratici, borghesi e popolani; ma il fattore di debolezza pi� evidente fu la rivalit� tra Palermo, Catania e Messina.

Molti seguaci della carboneria si moltiplicano in altre citt� italiane, organizzando le cosiddette "vendite",   con all'interno - distaccata dalla base- una rigorosa gerarchia verticistica segreta, che � poi la sola a conoscere alcuni programmi in un complesso di rituali, cerimonie e giuramenti molto simili a quelli religiosi o esoterici.

Anche in Piemonte in ambienti molto segreti nascono sette. La pi� famosa quella dei SUBLIMI MAESTRI, fondata da FILIPPO BUONARROTI, detti buonarrottini. Combattono per una repubblica costituzionale  unitaria a sovranit� popolare,  per l'abolizione della propriet� privata, sono orientati verso la creazione di una societ�  di tipo comunistico. Il fine immediato � l'indipendenza dall'Austria e la creazione di una Repubblica nell'Italia del nord. Buonarroti tenta soprattutto di coordinare l'attivit� delle varie sette, ma anche lui trasforma l'associazione non in uno strumento di lotta ma solo in una setta iniziatica per la diffusione delle idee programmatiche.

Altrettanto accade in Lombardia. Pur d'ispirazione buonarrottine, l'apertura delle ostilit� nei confronti della restaurazione le guida FEDERICO CONFALONIERI, un esponente degli aristocratici milanesi, liberali, convinti fautori delle riforme economiche e del progresso tecnologico. Confalonieri fonda fra gli intellettuali anche un suo giornale, Il Conciliatore, raccogliendo attorno al suo "foglio azzurro", molti letterati romantici e gruppi di giovani che uniscono alle aspirazioni costituzionali e liberali l'interesse per le riforme scolastiche ed economiche. Un giornale che dur� poco, un solo anno di vita, fino alla chiusura per ordine del governo austriaco nell'ottobre del 1819.

Anche qui insomma, non uno strumento di lotta vero e proprio, ma un centro (solo locale) di opposizione culturale e intellettuale al regime austriaco. Erano portate avanti queste ostilit� da una minoranza che spesso non usc� dalla sfera culturale. Lo stesso Alessandro Manzoni, non partecip� mai attivamente alle agitazioni pur avendo molte simpatie per le idee del liberalismo lombardo. Diede il suo contributo all'unit� nazionale con la penna (col modello linguistico) ma conosceva ben poco dell'Italia. Oltre Firenze, Manzoni non si era mai spinto e dell'Italia conosceva molto poco e quel poco solo per sentito dire.

Dunque, fino al 1830-31 le masse erano estranee, al sentimento nazionale e ad ogni coscienza politica. Le varie cospirazioni non raggiungevano mai lo scopo, proprio perch� non venivano coinvolte le masse, anche se furono in seguito utili.

Utili ma senza sbocchi, perch� mancava sempre una partecipazione del popolo che non era ne favorevole n� contro i progetti, anche perch� non sempre erano uguali (vedi Sicilia). Metternich definiva tutte le cospirazioni delle "terrible confusion" e non aveva tutti i torti.

Nelle prime rivoluzioni, in questi primi anni, il popolo era del tutto assente, c'erano malcontenti di natura locali che poco avevano a che vedere con il sentimento nazionale.

Furono utili in un altro modo; e vi contribuirono proprio i responsabili delle forti repressioni, con le condanne a morte pubbliche, le deportazioni e tante dure sentenze. Sono queste che fecero nascere la piet� popolare e in parallelo la leggenda di molti martiri.

I VINCITORI, PIU' INETTI DEI VINTI
LA LIQUIDAZIONE DELL'EUROPA
L'AMERICA INIZIA IL SUO CAMMINO

In EUROPA si svolge ad Acquisagrana il Congresso dei rappresentanti della Quadruplice (o Santa) alleanza. La discussione pi� importante, in quest'incontro frivolo e formale, � la decisione di sistemare e come far pagare i danni di guerra alla Francia, imporre lo smantellamento del suo esercito, far ritirare le truppe francesi nei territori ancora occupati, e associare ( che lo desidero o no e con molte riserve) l'esercito (dopo una pulizia nei comandi) nella Quadruplice alleanza.

Il congresso si limit� a questo e a null'altro. Nessuno s'impegn� a organizzare un sistema politico di accettabile convivenza europea. Altrettanto accadde al secondo Congresso di Lubiana e a Troppau nell'inverno del 1820-21, e poi in quello di Verona nel 1822. Pi� che risolvere alcune divergenze tra sovrani e ministri, gli incontri con i forti contrasti li complicarono, non appianarono le difficolt� e neppure le prevenirono. Tutti desideravano vivere una generazione di tranquillit�, mantenendo un'alleanza conservatrice, non certo moderna e progressista che i tempi cos� burrascosi richiedevano. Alcuni storici le definirono queste conferenze un ritorno alle famose "sante alleanze".

Qualcosa emerse - nel sospetto reciproco - ed era che ognuno bramava a far da guida all'Europa. Lo Zar di Russia palesemente, Metternich elaborava intese segrete con altri stati pensando poi al voltafaccia, mentre l'Inghilterra in un documento di stato, proprio il 20 ottobre di questo 1818, dichiarava che non se la sentiva di far parte di un sistema (l'alleanza che era stato messa in piedi nella contingenza guerra anti-francese) che prevedesse l'intervento negli affari interni di altri stati. Di sovrani imprudenti in giro per l'Europa ce n'erano ancora, e temevano gli inglesi che qualcuno senza incontrarsi con il vertice avrebbe benissimo potuto compiere un abuso; e l'Inghilterra non voleva correre il pericolo di essere coinvolta. Aveva gi� dimenticato il favore ricevuto, dai Prussiani, dai Russi, dagli Austriaci.

Si camp� quindi alla giornata per quarant'anni. I tre congressi non proposero nulla, n� subito n� dopo. Nemmeno un sistema per fare periodicamente altri congressi o altre conferenze. Nel documento di quest'anno ad Acquisgrana si accennava all'articolo 6, di farne alcuni a intervalli regolari, ma nessuno precis�, dove, quando e per che cosa.

Passeranno quasi quarant'anni per ritrovare un congresso delle grandi potenze, quello di Parigi nel 1856, e trascorreranno sessant'anni per quello di Berlino nel 1878. Che non furono certo conferenze per "far qualcosa" in tempo di pace, ma erano conferenze come questa del 1818, di pace dopo una guerra che aveva coinvolto nuovamente tutti.

Nessuno, aveva mai affrontato problemi di garanzie generali reciproche; nemmeno a livello diplomatico. Tutti a crogiolarsi nel proprio "cortile" con lo stupido egocentrico ottimismo, mentre fuori del "cortile", e spesso dentro lo stesso "cortile", in Europa, c'erano mille focolai rivoluzionari dentro un mondo che stava cambiando totalmente. Focolai che torneranno a divampare nel 1914, con le ipocrisie, le ambiguit�, i rancori, l'arroganza imperialistica e la superbia degli arretrati sovrani, che usavano la solita arma: i tradimenti, quelli in uso nelle loro dinastie medioevali, convinti che le Nazioni fossero ancora dei feudi; "cortili" di esclusiva propriet� di conti, duchi e principi, mentre i sudditi non erano altro che insulsi servi.

Risultato: Nel 1918 in Europa crollarono tre imperi storici e dallo sfacelo nascevano nuovi Stati e risorgevano vecchie nazioni, ma da un altro punto di vista tutti i belligeranti europei (con addosso le loro peggiori tare) nell'incapacit� di mettersi d'accordo, uscirono dal conflitto tutti sconfitti, in quanto la guerra segn� - se non la caus� direttamente - uno spostamento della potenza internazionale dall'Europa all'America da un lato, alla Russia sovietica dall'altro. Per ritrovarsi da questo momento in avanti - i 2 blocchi - padroni assoluti dell'Europa. E forse di un padrone solo, grazie proprio a questa guerra che gli port� solo benefici e nessun danno

Il 28 giugno 1914, nella storia d'Europa, non sar� solo la data del delitto di Sarajevo, ma la data d'inizio della liquidazione dell'Europa al nuovo "mercato" mondiale: per soli due miliardi di sterline. Non dimentichiamo a Versailles l'amara frase di SHUTS delle Nazioni Unite: "L'intera Europa, oggi, sta per essere liquidata per 2 miliardi di sterline". Non meno sdegnosa la riflessione di Sir GEORGE (inglese) davanti all'arroganza di WILSON: "Ho la sensazione crescente che gli USA si stiano comportando da prepotenti"

Tutto questo, fu poi l'origine, in seguito, di tanti altri eventi dolorosi che aggregarono altri rancori, altri odi, e causarono altre tragedie. Fascismo, Nazismo, Seconda guerra mondiale, e poi dopo..... un'altra "Versailles", peggiore della prima.

AMERICA

Mentre ad Acquisgrana, i sovrani si muovono come sonnambuli, in AMERICA, gli Stati Uniti nella lunga disputa per segnare i confini con il Canad�, trovano un conciliante accordo, con Francia e una Gran Bretagna che � uscita dalla guerra vincente, ma da anni sta vivendo una terribile crisi economica. La linea di confine � fissata con il 49� parallelo. Insieme all'accordo, si stabilisce che sar� occupato il vasto territorio nordoccidentale dell'Oregon senza subire intralci di qualsiasi genere. Contemporaneamente e unilateralmente gli Stati Uniti decidono di occupare la Florida, con parte del territorio vagamente sotto la Spagna; per combatterci e scacciare gli INDIANI SEMINOLE che lo abitano. Il prossimo anno la debole Spagna rinuncer� ad ogni velleit� di difendere questo territorio, n� era pi� in grado di farlo.

Per l'America questo � il periodo in cui si afferma come grande nazione marittima. Nel periodo in cui i paesi europei erano cinti d'assedio, gran parte del trasporto merci pass� in mano americana.
In pochi anni, l'America moltiplic� le esportazioni di cinque volte, da 20 a 108 milioni di dollari. Al primo posto come cliente la Gran Bretagna che con il blocco continentale imposto da Napoleone, si vide obbligata a rivolgersi al Nordamerica, allentando anche molte restrizioni sia nelle esportazioni come nelle importazioni.

Ma finita la guerra, gli inglesi, pi� arroganti che mai, tornarono a blocchi e controblocchi e alle precedenti restrizioni, percorrendo in lungo e in largo i mari come i pirati dei tempi di Blake, catturando le navi americane, requisendo le merci trasportate e perfino all'arruolamento forzato dei cittadini americani fatti prigionieri, che indignarono a tal punto l'opinione pubblica americana da indurre il Governo di JEFFERSON ad iniziare delle rappresaglie.

Quando queste cominciarono a colpire notevolmente i mercati britannici (nel 1820 gli USA arrivarono a proibire alle navi inglesi lo scarico delle merci nei porti americani) la Gran Bretagna cominci� a rivedere la propria politica. Cio� a prendere in considerazione il libero scambio e concedere il permesso di navigare sull'Atlantico e anche sulle rotte delle Indie occidentali, fino allora rese impossibili alle navi americane.

Al libero scambio (padre teorico David Ricardo) si arriver� dopo oltre dieci anni, nel 1830, dopo grosse polemiche fra gli inglesi; ma paradossalmente quando fu concessa questa libert� - con indolenza, ma purtroppo si era sotto la forte pressione della potenza economica americana - negli Stati Uniti si erano gi� levate forti voci nel non volere pi� il libro scambio. MONROE, l'anno prima, nel 1828 aveva gi� firmato una legge protezionistica aumentando notevolmente i dazi; in tale misura da chiudere il commercio agli inglesi sul nuovo continente,

Il cammino degli Stati Uniti inizia. Gli americani ringraziarono l'Europa! Continuate pure cos�! Dilaniatevi pure. Noi abbiamo ora tutto da guadagnarci!

MONROE (lo leggeremo nel prossimo 1822-23) diffider� tutte le nazioni d'Europa ad intervenire in America, e al punto 3 aggiunse, che a sua volta l'America non avrebbe mai interferito con gli affari europei".

--------------------------

Gli inglesi scoprono la fertilit� dell'Australia e operando come in America, vi sterminano gli aborigeni residenti e si appropriano dei territori. Intanto a Londra (paradossalmente) DAVID RICARDO pubblica

"Teoria politica del valore e della sua distribuzione agli individui".

Opera di economia fondamentale classica dell'epoca. Analizz� per primo con rigore scientifico il sistema capitalistico, ponendo in evidenza i contrasti delle classi sociali; svilupp� ulteriormente il concetto di SMITH del lavoro che determina il costo di produzione; indag� le leggi del libero scambio e del potere d'acquisto della moneta.

Famosi i suoi due saggi Teoria dei costi comparati e Teoria quantitativa della moneta

CONTINUA ANNO 1819 >