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ANNO 1801
IN USA PRESIDENTE JEFFERSON
  
NAPOLEONE ANNO  per  ANNO
- I MARTIRI ITALIANI DELLA LIBERTA'

L'ASCESA AL TRONO DI ALESSANDRO I ZAR DI RUSSIA - vedi > >

a1801.jpg (34783 byte)Il concordato Consalvi

Il 9 FEBBRAIO,  l'Austria in serie difficolt� con i francesi che erano quasi arrivati fino alle porte di Vienna, a Luneville firma la pace.

 La Francia   nella ratificazione dei patti ha ripreso il dominio dell'Italia fino all'Adige e su tutti i territori alla sinistra del Reno. 
L'Austria � costretta a riconfermare le concessioni fatte a Campoformido; riconosce la Repubblica Batava e la Repubblica Svizzera. Mentre il  Piemonte passa alla Francia.
Il granducato di Toscana � appannaggio dei Borboni di Parma, con LUDOVICO I che � il figlio del duca di Parma Ferdinando.

I Savoia non sono per nulla soddisfatti, resta a loro solo la Sardegna. Sono infuriati "a noi solo un mucchio di sassi! bella riconoscenza". Fra l'altro la Sardegna � sotto il protettorato inglese. Insomma una beffa.

La Russia invece inizia ad essere pragmatica. Lo Zar Paolo I, si era gi�  reso conto della infernale macchina da guerra che era l'esercito francese; gi� in Italia nonostante avesse colto una serie di successi si era poi ritirato. Iniziava a soppesare le convenienze di alcune - forse errate -  alleanze con stati   reazionari come l'Austria. Sia il giudizio espresso che il gesto ci indica che a Vienna si era piuttosto inflessibili ma anche poco avveduti. Il risultato di questa antecedente cecit� � ora quello di avere i francesi sulla porta di casa.

IL 18 MARZO a Napoli viene conclusa una pace con i francesi. Fra le richieste, quella di mettere delle guarnigioni francesi in molte citt� italiane. Mezza Italia viene francesizzata con le leggi, le scuole, i rapporti con il pubblico impiego, e molte altre attivit�. Il papa a Roma reagisce  "vogliono che parliamo il francese, e io seguito a parlare in latino!" Da poco, cio� appena eletto - lo scorso anno il 14 marzo - PIO VII ha stabilito nuovamente la residenza papale a Roma. Per 23 anni sulla cattedra di San Pietro  sar� seduto un papa amante della lotta, con un carattere tenace, un grande uomo; ma nei primi quindici anni del suo pontificato  il suo avversario � anche lui un altro grande uomo: � Napoleone!

IL 16 LUGLIO la Francia di Napoleone detta le sue prime condizioni al papato dopo essere uscito da una restaurazione religiosa paradossalmente troppo razionale, stravagante, in molti casi una scimmiottatura irriverente, imbevuta di tanto nazionalismo patriottico ma senza nessun contenuto spirituale.
E' ricordato come il CONCORDATO CONSALVI (sopra in foto)

Prima del 1795 la rivoluzione aveva minacciato l'esistenza della chiesa cattolica solo in Francia e in Belgio; ma quando Napoleone dilag� in Italia....

 la rivoluzione minacci� seriamente anche  il cattolicesimo romano.
Si era andati molto vicini alla dissoluzione del papato (Vedi pi� avanti)

 L'assassinio a Roma del generale francese DUPHOT nel dicembre del 1797, port� nel febbraio del '98 all'occupazione della citt� da parte del generale Berthier e alla proclamazione della repubblica romana. All'inizio del '99, Papa PIO VI fu condotto prigioniero  in Francia, a Valence dove vi mor� in esilio il 22 agosto.
Una morte che per molti volle dire la fine definitiva della chiesa. Dal 1789 il laicismo della rivoluzione aveva fatto in Francia molti progressi; aveva introdotto il matrimonio civile e il divorzio, proibito qualsiasi discriminazione religiosa, l'assoluta neutralit� dello stato nei confronti di tutte le fedi, smantellato il monopolio ecclesiastico dell'educazione, ma non aveva eliminato certi atteggiamenti e perfino alcune ostilit� tra chi voleva una politica di rinuncia totale ad ogni tipo di religione, chi voleva autorizzare la libert� religiosa di ogni fede, e chi invece (legati al papato) premeva per far ritornare la cattolica riconoscendola come "dominante"; una parola questa che -allora- non era per nulla gradita a Napoleone. 

Nel suo inarrestabile processo di scristianizzazione (in certi casi con una vera orgia di empiet�, apostasie forzate, sinistre esibizioni e vere persecuzioni) la Francia voleva rompere definitivamente ma irrazionalmente col suo passato. Le responsabilit� di tutti i mali provocati del feudalesimo francese era attribuita agli  ecclesiastici  papali, e i peggiori a quelli della chiesa gallica.

La Francia quindi fond� la sua "religione" con il dogma del "culto patriottico";  il suo credo era nella Dichiarazione dei diritti, gli officianti il legislatore, le cerimonie battesimali erano i giuramenti civici davanti agli"altari della Patria", i suoi simboli la coccarda, il tricolore. Della religione cattolica,  adott� i suoi inni,  le sue processioni e infine con l'atto pi� anticristiano di tutta la rivoluzione sostitu� il calendario gregoriano con il calendario rivoluzionario.

Tutti i culti e le religioni, sono delle creazioni dell'uomo, nati per la necessit� di dare un sistema morale a una societ� composta di uomini, per tenerli uniti, impedire loro sbandamenti. Religioni  non sempre trascendentali ma molto simili nel cercare di realizzare ideologie sociali di giustizia e di fraternit�;  il sogno di ogni filosofo! In Francia i riti cristiani furono sostituiti dal "culto della ragione" e della repubblica. L'apoteosi si raggiunse alla "festa della ragione" di Notre Dame a Parigi il 9 novembre del 1793.

Abbiamo detto creazioni dell'uomo, ed infatti,  a Parigi si celebravano i nuovi culti con invenzioni assurde, con atteggiamenti frivoli e profani, o con  il freddo razionalismo della rivoluzione. Si cre� con i caduti della rivoluzione il culto dei martiri; nacque il culto di Perrin Dogu� della Sathe di cui si raffigurava l'ascensione al cielo su ali tricolori; poi c'era - uno dei pi� seguiti - il culto trinitario di Marat, Chaliere Lepeletier; a Besancon c'era il culto dei dodici apostoli  creato per diffondere il nuovo vangelo in tutte le contrade; e fra tanti, il pi� violento perch� imposto (ma dur� poco!) c'era il culto dell'"essere supremo", una parodia irriverente del Dio cristiano, inaugarato il 7 maggio 1794 (il 18 floreale anno II) da Robespierre che affermava "l'Ateismo � aristocrazia!".
Inutile ribadire che in fatto di creativit� umanistica e filosofica, come contenuti, al di fuori dello spirito patriottico, non c'era nulla, solo tanta sterilit�, si tentava solo di sostituire, copiare; affannosamente si cercavano delle alternative, che in molti casi risultarono anche  ridicole, tuttavia con la persecuzione, si imposero sulle altre, prodigando il "terrore" anche nella sfera "spirituale".

Nella provincia, nelle campagne con le classi incolte, la scristianizzazione arriv� anche nei villaggi, ma non frivola come in citt�, i nuovi culti furono presi seriamente, e genuinamente accettati come religiosi; sugli altari ai culti della ragione, officiavano  le migliori  fanciulle della borghesia, trasformatisi in "vestali" della repubblica, sacerdotesse della ragione, dee della universale religione naturale professata.  
Il popolo minuto in questa esperienza che dur� dal 1994 al 1802, abilmente plagiato con  riti,  feste solenni (veri baccanali che ricordavano quelli dionisiaci) e i discorsi retorici del decadi (il giorni di riposo che sostituivano la domenica) fuse subito la precedente religione con la  nuova, e alla prima inferse un duro colpo. La partecipazione alle feste era obbligatoria, per gli insegnanti, gli studenti e i funzionari municipali che apparivano tronfi nelle manifestazioni ( le stesse cose si mutuarono nel ventennio fascista).
C'era una sorte di rivalsa verso soggetti che forse prima non si erano comportati molto bene nelle file ecclesiastiche; questi soggetti indubbiamente non erano certo votati alla veste talare che indossavano, n� tanto meno erano nati per una missione evangelica. Si riconobbero subito! quando buttata la tonaca, questi apostati, convinti che la chiesa era finita, furono i pi� zelanti a spaccare tutto, a depredare chiese e arredi.

Quando gli entusiasmi dell'ardore patriottico iniziarono ad affievolirsi, si diffuse l'indifferenza. La "scatola" era vuota! Questa operazioni  "nuovi culti" era stata forse portata avanti con troppo spirito di irriverenza sulla religione cristiana, e come abbiamo appena letto spesso anche scimmiottandola nel sostituirla, con lo scopo di impedirgli di riconquistare il predominio, cio� eliminarla a poco a poco dalla coscienza della nazione. Una impresa disperata, tentata dal troppo razionalismo di un gruppo che si credeva intellettuale ma non aveva capito nulla del popolo minuto. 
Non c'� da meravigliarsi, come strategia politica, l'aveva adottata del resto lo stesso cristianesimo,  e prima del cristianesimo costantiniano, l'" idea"  fu di Shapur con il Zoroastrismo (vedi ANNO 250). Ma queste avevano preso il meglio, innanzitutto dalla spiritualit� indiana, come il trascendente; poi certo, avevano anche mutuato gli aspetti esteriori con i riti, le cerimonie, le feste, il calendario, i paramenti, gli altari e le liturgie, prese tutte a prestito perfino dai pagani, dai greci, dai romani, dai parsisti zoroastriani, dagli ebrei e dagli egiziani; ma non per questo  veniva meno l'aspetto fondamentale della religione stessa.
(anche oggi il cristianesimo ha inserito nelle sue manifestazioni i rockettari che solo pochi anni prima condannava come blasfemi- Vedi Bob Dylan)

In 1800 anni la Chiesa non era solo divenuta una efficiente struttura ecclesiastica amministrativa (anche se antiquata), ma c'era una componente spirituale gigantesca, la commozione nelle manifestazioni  liturgiche era ormai entrato nel DNA dei fedeli; ed erano a questo punto legate alle antiche abitudini esistenziali delle comunit� contadine  e non solo contadine, in molti aspetti della vita sociale della collettivit�.
In simili condizioni (soprattutto quando si us� la forza per convincere)  con la nuova religione rivoluzionaria, divent� impossibile eliminare, modificare o imitare la supremazia spirituale che la chiesa seguitava ad esercitare da quindici secoli; impossibile immediatamente tutto ad un tratto sostituire l'immensa autorit� morale riposta nelle autocoscienze dei fedeli sia essi osservanti o non credenti. Una fede la si pu� anche non accettare, ma non violentando chi la professa, non fa parte della "naturale" etica umana, e l'etica non � certo monopolio di una sola confessione o di una religione per quanto eletta e universale essa sia.

Tra il settembre 1794 e il settembre 1795, la convenzione introdusse in Francia la separazione tra chiesa e stato: lo stato non avrebbe pi� sovvenzionato alcun culto; manteneva la libert� religiosa ma sotto il suo controllo; i ministri di culto dovevano prestare giuramento di fedelt� alle leggi della repubblica; infine tutte le chiese dovevano essere messe a disposizione dei costituzionali e ai devoti di altri culti.

Napoleone considerava tutto questo un riassestamento politico e poneva una netta distinzione tra gli aspetti temporali e spirituali dell'autorit� della chiesa; mentre il papa  era convinto che essi erano inseparabili e che il potere temporale aveva funzioni spirituali. Napoleone invece voleva  trasformare Parigi nella capitale spirituale oltre che temporale dell'impero con la "sua" religione. Quando arrest� il papa, fece trasferire a Parigi l'intero Sacro collegio. Per il papa era  disposto offrire, e perfino a far costruire un palazzo papale davanti a Notre Dame, che gli regalava; ma se il papa accettava il  ruolo che gli offriva Napoleone, al massimo poteva diventare il cappellano di sua altezza imperiale.

Napoleone commise l'errore, anche se strategicamente era valido (era un generale!), di trattare il papa come un semplice capo di uno Stato (il pontificio) che doveva assoggettare come tutti gli altri, che aveva contro. Il papa era in Italia, e per Napoleone possedere l'Italia voleva dire controllare il Mediterraneo e l'Adriatico, soprattutto l'alto adriatico austriaco e  quelle pontificio, cio� i nemici. 
Il travaglio per modificare il suo atteggiamento fu lungo, le trattative difficili, e molte le crisi diplomatiche. Non facile  riassumerle qui in poche pagine, sia prima che dopo il concordato.
(Vi rimandiamo per approfondire, ai preziosi volumi "Rapporti tra chiesa e stato in Europa", della Grande Storia del Mondo Moderno, della Cambridge University, monumentale opera (35 volumi) tradotta/edita (coraggiosamente) anche in Italiano dalla Garzanti).

Comunque la svolta la si ebbe nel 1801, quando Napoleone scese a un compromesso col papa firmando il 15 luglio 1801 il concordato conosciuto come il "CONSALVI".
Napoleone con il suo realismo politico seppe valutare l'ascendente della religione sulle masse e il suo valore come garanzia di ordine sociale, strumento per conciliare gli uomini all'idea dell'ineguaglianza e per renderli disposti ad obbedire all'autorit� terrena. L'opera di pacificazione e di riconciliazione intrapresa da Napoleone esigeva quindi la pace religiosa, indispensabile per sanare le aspre divisioni interne che si erano venute a creare con la nuova religione, che anzich� unire, dividevano. Insomma la "religione del culto della ragione" dopo dieci anni era fallita, scarsa l'influenza sul popolo e grande  il danno in molti apparati della vita civile, prima in mano alla chiesa. 

Gli uomini del Sacro collegio erano gli stessi, perfino stipendiati da Napoleone, ma quello che mancava era l'aspetto spirituale. Messi  i sacerdoti tutti sullo stesso piano si erano spogliati dell'autorit�  morale. E nemmeno Napoleone poteva risolverlo il problema  seguendo l'esempio di Enrico VIII d'Inghilterra, con una Francia protestante. Primo perch� poteva risultare alla fine un altro esperimento capace un'altra volta di fallire, e secondo, il ruolo di controllore di una chiesa costituzionale non era proprio adatto al temperamento di Napoleone.


A salvare la situazione (che riteneva critica) fu la sua elezione a Primo console  il 24 dicembre del 1799 e l'elezione di Papa PIO VII il 14 marzo del 1800 in un conclave tenutosi a Venezia. Il cardinale Chiaramonti sal� cos� sul soglio vacante di Pio VI, il papa arrestato a Roma, tradotto in Francia, morto il 22 agosto a Valence.
Tutti ricordavano Chiaramonti per un suo famoso sermone "giacobimo" alla messa di Natale del 1997. Dimostrandosi disposto a collaborare con la repubblica cisalpina, aveva esortato il suo gregge con queste parole "siate dei buoni cristiani e sarete dei buoni democratici".

Ma oltre a questa "provvidenziale" elezione di un uomo molto intelligente, abile e ostinato assertore e profondamente convinto che il capo di una chiesa investita di una missione sovrannazionale non avrebbe mai potuto asservirsi a un'unica nazione, fosse pure il pi� grande impero, la provvidenza gli mand� a Napoleone  un'altrettanto intelligente cardinale come segretario di stato della Chiesa, ERCOLE CONSALVI un abile politico.


A soli 43 anni aveva gi� raggiunto le pi� alte cariche  nella curia romana. A fianco di PIO VII subito si preannunziò un clima nuovo e pi� liberale. Fu infatti  lui in questo 1801 con il suo "Concordato" a normalizzare i rapporti della Santa Sede con Napoleone. Non senza problemi con i vecchi cardinali conservatori. 
Riapertosi poi il conflitto fra la Santa Sede e Napoleone, fu costretto ad abbandonare la segreteria di stato nel 1806 e recarsi in esilio in Francia, dove per� si adoper� per indurre il papa a sconfessare il concordato di Fontaineblue.
DOCUMENTO

"""Napoleone si appropri�, il 25 gennaio 1813, di un testo, firmato da Pio VII, comprendente una bozza di 12 articoli organici che, tuttavia, erano ancora materia di discussione e sui quali non vi era stato ancora accordo. Il Papa, allora, accortosi di essere stato giocato, ritratt� il tutto con una lettera datata 28 gennaio, che...la Francia ha tenuto nascosta, per oltre un secolo, e che e' stata ritrovata solo nel 1962.(Finora si conosceva solo la ritrattazione ufficiale del 24 marzo). E' un testo coraggioso che lascia ben comprendere la pressione psicologica cui il Pontefice era stato sottoposto: "...Apres maints assauts endures pendant plusieurs jours, auxquels nous avons oppose' une resistance farouche, sans ceder aux requetes de l'Empereur, effraye' par les maux tragiques que notre tenacite' aurait fini par causer, nous avons eu peur pour la religion et l'Eglise, et non pas pour notre propre personne pour laquelle, Dieu en est temoin, nous n'avons jamais e! prouve' la moindre crainte et, ignorant encore le veritable etat des choses, nous avons signe'...douze articles destines a servir de base a un reglement definitif des litiges suscites depuis quelques annees par les matieres ecclesiastiques. Nous avons malheuresement realise' presque immediatement notre surprise et notre erreur, et le ciel nous en est temoin qu'a compter de ce moment, nous n'avons plus connu ni paix ni repos et qu'en proie aux remords et au repentir, nous melons constamment, comme le royal prophete, notre boissons a nos pleurs car nous jugeons trop grave le dommage que nous avons cause' a l'Eglise et au Saint-Siege par les dispositions et le concessions contenues dans les articles sus-dits; nous sommes conscient de les avoir utilises non pas pour l'edifications, mais pour la destruction du pouvoir que Dieu nous a confere' dans la conduite de son Eglise".
(IN ITALIANO - "...Dopo infiniti attacchi durati per diversi giorni, ai quali abbiamo opposto una resistenza feroce, senza cedere alle richieste dell'Imperatore, spaventati dai tragici mali che la nostra tenacia avrebbe finito per causare, abbiamo temuto per la religione e per la Chiesa, e non per la nostra propria persona per la quale, Dio ne e' testimone, non abbiamo mai provato il benche' minimo timore e, ignorando ancora il reale stato delle cose, abbiamo firmato...dodici articoli destinati a servire di base ad una regolamentazione definitiva delle controversie suscitate da qualche anno in materia ecclesiastica. Abbiamo purtroppo realizzato quasi immediatamente la nostra sorpresa ed il nostro errore, e il cielo ci e' testimone che a partire da quel momento, non abbiamo piu' conosciuto pace ne' riposo e che in preda ai rimorsi e al pentimento, mescoliamo costantemente, come il real profeta, la nostra bevanda al nostro pianto giacche' giudichiamo troppo grave il danno che abbiamo causato alla Chiesa e alla Santa Sede attraverso le disposizioni e le concessioni contenute negli articoli sopradetti; siamo coscienti di averli utilizzati non per l'edificazione, ma per la distruzione del potere che Dio ci ha conferito nella condotta della sua Chiesa". 
Fatto cio' Pio VII si senti' subito meglio e il suo seguito noto' la subitanea allegria e l'innato buonumore riprender possesso della sua persona.
Questo documento e' stato intenzionalmente tenuto nascosto da Napoleone, che continuava a sostenere che l'accordo era "Ispirazione dello Spirito Santo".  
Testo tratto da un articolo di Padre Alessandro Galuzzi, Superiore Generale dei Frati Minimi, titolare della Cattedra di Storia della Chiesa Moderna alla Pontificia Universita' del Laterano in TRESORS DU VATICAN/La Papaute' a Paris - Centre Culturel du Pantheon, Paris 1990.
 (Inviatami da:  G. d'Ottaviano Chiaramonti)


CONSALVI alla caduta di Napoleone, ritorn� ad essere il protagonista al congresso di Vienna con la ricostituzione integrale dello Stato della Chiesa. Riottenuta la carica di segretario di stato, diede ai domini pontifici una  struttura politico-amministrativa moderna accentrata e uniforme, ma sempre tenendo conto dei mutamenti introdotti da Napoleone, conservando perfino molte sue leggi (come il codice di commercio). Struttura che rappresent� un grande progresso rispetto a quella prima esistente nei domini papali. Uomo nuovo, risoluto, capace, moderno, e proprio per questo fu sempre combattuto dai cardinali pi� conservatori. Appena mor� PIO VII, il 20 agosto 1823 riuscirono a farlo allontanare e a non "nuocere" pi�. L'anno dopo mor�. La Chiesa ritorn� in mano ai conservatori, all'ostinazione dei tradizionalisti, con le conseguenze di creare enormi fratture in un mondo che stava mutando profondamente;  nonostante il Santo Uffizio  nello stesso anno aboliva le condanne delle teorie copernicane, il mondo della chiesa restava teocraticamente "geocentrico". Per un lungo periodo fuori dalla storia e dal mondo in evoluzione. Famose le condanne ufficiali al modernismo di PIO X con la sua enciclica  Pascendi dominici, del 1910 quando fu imposto il giuramento antimodernista a tutti i sacerdoti. (lo vederemo pi� avanti questo periodo)
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*** IN EGITTO i francesi hanno molte difficolt� a restarci. Il 21 AGOSTO: le truppe residue  della spedizione napoleonica in Egitto, dopo il rientro in Francia di Napoleone, devono fronteggiare le forze britanniche e ottomane nella battaglia di Canopo (Abukir).
IL 30 AGOSTO : il presidio francese stretto d’assedio nei forti di Alessandria, accetta la resa. Per la  Francia  l'avventura egiziana termina subito. Nella cinque  volte millenaria Storia dell'Egitto viene scritta  solo una piccola pagina di due anni. Ma anche in Egitto, Napoleone lasci� l'impronta. 

*** In RUSSIA viene assassinato nel palazzo reale lo ZAR PAOLO I. Gli succede il figlio ALESSANDRO I. Le conseguenze si fanno subito sentire, vanificando tutti gli sforzi di Napoleone nel voler convincere Paolo I a non allearsi con l'Inghilterra, che per rendere inoffensiva la Russia sta bombardando quest'anno la Danimarca. Essa fa parte della Lega dei Paesi Neutri costituita dallo Zar lo scorso anno dopo aver rotto l'alleanza con la Francia. Gli inglesi neutralizzando gli alleati della Russia  cercano di convincere i russi di schierarsi al loro fianco o renderla meno pericolosa.

*** IN AMERICA  la colonia WASHINGTON diventa la capitale della Confederazione  degli Stati Uniti d'America. Vi s'insedia  succedendo al Presidente  Washington, e a Adams,  THOMAS JEFFERSON.

 IN USA PRESIDENTE JEFFERSON

Jefferson � il fondatore del partito repubblicano, nato come opposizione al partito federalista (centralista e conservatore). L'appoggio a Jefferson � dato soprattutto sia dai grandi che dai piccoli coltivatori del Sud che si sono alleati con quelli dell'Ovest. Un raggruppamento dove sono in gioco i grandi interessi delle aziende agricole che sfruttano la schiavit�. Lo stesso Jefferson possiede molti schiavi nelle sue aziende; Washington � invece stato sensibile solo in punto di morte: ne ha disposto la liberazione.

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GRAN BRETAGNA: In quest'anno, dopo la riduzione dei dazi tra Inghilterra ed Irlanda del 1785 ed il fallimento della rivolta irlandese del 1797-1798 male aiutata dalla Francia, si arriva alla definitiva unione tra Inghilterra ed Irlanda nel Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda. (By: Pier Paolo Chiapponi )

*** Una banale macchina costruita da WHITNEY (neppure brevettata tanto era semplice) sgrana il cotone di una settimana-uomo in una sola ora.
Le piantagioni di cotone in America aumentano vertiginosamente. Di conseguenza anche la tratta di milioni di schiavi africani � sottoposta ad una forte accelerazione.

*** J. M. JACQUARD - costruisce e aggiunge una strano congegno a schede perforate su telai tessili  per automatizzare le macchine nella tessitura di stoffe a complessi disegni. Un apposito dispositivo di lettura delle schede era costituito da file di aghi che, premendo sulla scheda, la potevano attraversare solo in corrispondenza dei fori. Lo stesso dispositivo comandava contemporaneamente l'immissione dei fili nei punti desiderati della trama. Con il telaio a schede perforate l'inserimento automatico di istruzioni per le macchine in genere fa il suo ingresso nella storia della grande produzione industriale.
Non immagina nemmeno lontanamente che fra breve (1822) dalla sua strana macchina, il matematico C. BABBAGE costruir� una specie di calcolatore programmabile;  la Macchina Differenziale che tesse disegni algebrici, cos� come il telaio di Jacquard tesse fiori e foglie. In seguito nel 1843 Babbage  la migliorer� con le nuove tecnologie   con la  macchina analitica  che pu� essere considerata un antenato del moderno calcolatore.

*** Il 1� gennaio 1801 Giuseppe Piazzi scopre casualmente il primo pianetino conosciuto
(Cerere) dall'osservatorio astronomico di Palermo. Ha l'orbita compresa fra quella di Marte e Giove e col suo diametro di oltre 950 km � il maggiore dei pianetini.

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