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PERSONAGGI 

CAGLIOSTRO   (3 di 4)


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Parigi e l'affare della collana

Quando Cagliostro giunge a Parigi, nel gennaio del 1785, attirato da un convegno massonico, che si terr� in febbraio, nella stessa citt�, il torbido intrigo intessuto dalla contessa de la Motte � gi� in atto. L'incontro nel boschetto di Venere del cardinale de Rohan con la "presunta " Maria Antonietta � avvenuto, poco tempo prima. Il prelato mette al corrente il mago di quanto sta accadendo e, nonostante venga messo in guardia da questi, continuer� ad essere trascinato nella losca trama, coinvolgendo con s� anche l'amico.

Intanto Cagliostro � andato ad abitare in un palazzo sito in rue Saint - Claude, dove incontra gli altri affiliati e prende contatti con alcuni rappresentanti del clero, per ottenere il benestare della Chiesa sul suo rito egiziano, fonda una nuova sede della loggia e non solo, mette a capo di una loggia femminile la moglie Serafina. Ormai � una personalit� importante, nella citt� si parla solo di lui, si scrive di lui, si vendono oggetti con la sua effigie, busti e ritratti che lo raffigurano. E' una leggenda vivente, e come tutte le leggende, ci� che si racconta di esse � in parte inventato dalla fantasia dei narratori, come accadde per la famosa "cena degli spiriti". Si dice infatti che il Gran Cofto invitasse nella propria casa sei persone, le quali trovarono, con loro grande sorpresa, la tavola imbandita per tredici commensali, gli assenti sarebbero stati gli spiriti evocati dal mago, tra cui personaggi illustri come Voltaire, Diderot, Montesquieu e d'Alembert., le cose non andarono proprio cos� ma la cena ci fu, gli invitati erano, tra gli altri il cardinale e la stessa contessa de la Motte, che diede, in seguito, una versione molto romanzata di quella sera.

Nella seconda met� di agosto il fattaccio della collana esplode in tutta la sua roboante risonanza, questo meraviglioso monile, composto da 540 diamanti e del valore di 1.600.000 franchi, era stato creato dai gioiellieri Bassange e Boehmer per la favorita di Luigi XV, dieci anni prima; rimasta invenduta, i due gioiellieri cercavano invano un acquirente, che, per�, trovarono nella persona del cardinale, tramite la contessa. Dato l'alto costo, de Rohan decide di comprarla a credito e regalarla alla regina, per ingraziarsi il suo favore perduto ma la collana non andr� mai al collo regale di Sua Maest�, bens� nelle mani dei de la Motte e dell'amante della contessa che si affrettano a smontarla e a venderne i diamanti separatamente. In seguito ad una rata rimasta insoluta, Bassange e Boehmer all'oscuro di tutto, informano la regina, la quale a sua volta � pi� ignara di loro. Costei, presa dall'indignazione, racconta tutto al re e lo convince ad istruire un processo contro i presunti colpevoli, vuole che si faccia luce sul misfatto e che il suo nome esca pulito di fronte all'opinione pubblica. 

De Rohan, la contessa, la d'Oliva e Cagliostro vengono arrestati e condotti nelle segrete della Bastiglia, qualche giorno dopo anche Serafina subir� la stessa sorte del marito ma verr� poi scarcerata nel mese di marzo. Lunghi mesi di detenzione li aspettano, fino all'apertura del processo, tenutosi alla fine di maggio del 1786. Durante lo svolgimento di esso � subito chiaro che non solo il popolo ma anche i giudici parteggiano per il cardinale e sono contro Maria Antonietta. Si avvisano i sentori del malcontento che serpeggia in Francia contro la corona e che porter�, come naturale sbocco, ai fatti del 1789 . Lo stesso Goethe ebbe a dire che il " processo della collana " fu il preambolo della Rivoluzione. La sentenza � comunque favorevole sia nei confronti di De Rohan sia nei confronti di Cagliostro, assolti per non aver commesso il fatto ma obbligati a lasciare Parigi, per ordine del re. Il primo sar� costretto a ritirarsi nell'abbazia di La Chaise-Dieu, il secondo ad allontanarsi dal regno. Pene severe vengono invece inflitte alla contessa e a suo marito latitante, mentre l'amante, pur riconosciuto colpevole di falso, viene condannato soltanto all'esilio perpetuo e alla confisca dei beni.

Alla notizia della scarcerazione del mago, la folla esulta e applaude compiaciuta i giudici salvatori del loro beniamino; � un doppio trionfo perch� la regina austriaca � stata umiliata pubblicamente, il popolo non la ama ed � contento della sua sconfitta.
Intanto Cagliostro, ricongiuntosi alla moglie, parte per Dover, salutato da una moltitudine di gente grata e commossa.

Pone di nuovo il piede in Inghilterra, � il 17 giugno quando sbarca nel suolo britannico e l'accoglienza non � delle migliori, viene infatti sottoposto ad una severa perquisizione: i sospetti sulla sua partecipazione al " fattaccio " non sono ancora dissipati. Poco importa, la presunzione di Cagliostro � cos� illimitata che non sembra accorgersi delle probabili conseguenze e, deciso a non dimenticare, smuove le acque invece di quietarle, attraverso innumerevoli scritti su tutto quello che gli � capitato in Francia, sottolineando l'atteggiamento autocratico della corona e l'ignominia della Bastiglia, simbolo del dispotismo regale. Si pu� e si deve pensare a lui come un agitatore politico? Certamente coloro che l'aiutarono, nel suo carteggio, seppero usarlo per questo scopo. 

Le sue accuse contro il re e i suoi ministri ritorneranno come un boomerang, seppellendolo sotto le macerie dell'infamia e della calunnia. La corte di Francia che certo non se ne star� con le mani in mano a sopportare le denunce di Cagliostro, sguinzaglia un nugolo di spie che controlli l'attivit� del Maestro, assolda giornalisti compiacenti per rivelare il passato oscuro di Giuseppe Balsamo. Critiche negative e notizie straordinarie, supportate anche da documenti, proliferano sulle pagine dei giornali inglesi. A poco a poco intorno a lui si crea il vuoto, anche i pi� fedeli amici lo abbandonano, perdendo la fiducia che avevano.

Cagliostro lascia l'Inghilterra per non tornarvi mai pi�, � il 30 marzo del 1787. Giunge in Svizzera, nel cantone di Berna, dove viene accolto dai coniugi Sarasin, gli unici amici, in questo momento difficile. Tuttavia il declino � inevitabile, anche Serafina non � pi� convinta del marito e, prima di raggiungerlo in Svizzera, si abbandona a pesanti rivelazioni proprio con il peggiore denigratore del Gran Cofto, il giornalista corrotto Th�veneau de Morande. Nemici�..calunniatori� approfittatori�.lo scenario sembra ripetersi all'infinito e la fuga di Cagliostro continua finch� giunge in Italia.

quarta puntata > > 

 Testo di Maria Pia Perrotta 


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