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CRONOLOGIA

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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
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ANNO 848 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

* * * LUDOVICO RATIFICA GLI ACCORDI BENEVENTANI

 

*** ITALIA - Dopo lo scontro dei due duchi Radelchi di Benevento e Sighinolfo di Salerno alle Forche Caudine (ma entrambi si erano fatti aiutare dagli arabi) e il compromesso con la mediazione del duca Guido di Spoleto (avvenuta nel '43), Ludovico dopo aver liberato gran parte il beneventano dai saraceni ratifica la divisione del territorio, ma obbliga i due duchi al giuramento di non più servirsi di saraceni. Questi intanto, nonostante lo scacco sul Lazio e a Gaeta, continuano in Italia meridionale le loro scorrerie; alle volte partendo da Bari, altre volte salpando dall'Africa, dalla Sicilia, dalla Spagna.

Per Ludovico il pericolo era serio.
La sorte della Sicilia insegnava quanto grande era la tenacia musulmana e come, dopo le scorrerie, gli Arabi erano soliti far seguire alle loro conquiste gli insediamenti.
Queste, ormai cosa nota, erano agevolate -lo abbiamo visto- dalle rivalità e dai disordini del ducato beneventano, e finché tale stato di cose durava, il ducato e quindi l'Italia meridionale, non poteva opporre nessuna resistenza ai Musulmani anzi i due duchi reciprocamente insofferenti uno all'altro, avrebbero continuato ad aprire agli arabi le porte (addirittura entrambi ad allearsi). Occorreva pertanto provvedere da quella parte mettendo fine all'anarchia che vi regnava.

Il ducato beneventano sebbene, di fatto, era indipendente non aveva mai cessato di essere, sia pure nominalmente, sotto la sovranità franca; questa sovranità anzi recentemente a Roma era stata più che confermata, negando Ludovico la richiesta fatta da Siconolfo di concedergli l'intera investitura del ducato. Per queste ragioni Ludovico si considerava in diritto d'intervenire nelle faccende interne del ducato.

E l'intervento di quest'anno dava motivo a Ludovico di affermare la sovranità dei Franchi su quell'estrema parte dei domini dell'imperatore Lotario.

Tuttavia la spedizione di Ludovico dal lato militare non raggiunse gli scopi che Lotario si era prefisso perché i Mussulmani non furono scacciati da tutte le terre del ducato e la Puglia rimase in loro potere; ma dal lato politico fu feconda di risultati. I due rivali beneventani nel concludere il trattato di pace giurarono obbedienza al re franco; il ducato fu diviso in due principati, di Salerno e di Benevento: al primo furono uniti i gastaldati di Taranto, Cassano, Cosenza, Laino, Conza, Sarno, Cimitile, Capua, Teano, Sora, Latinio, Montella, Furcula e parte di quello di Acerenza, al secondo fu assegnato il resto con le città di Benevento, Brindisi, Bari, Canosa, Lucera, Siponto, Ascoli, Bovino, Sant'Agata, Telese, Alife, Isernia, Boiano, Larino, Biferno e Campobasso.

La divisione - come si vede - teneva conto dei paesi soggetti ancora ai Saraceni e che Siconolfo e Radelchi s'impegnavano di liberare. Inoltre i due nel trattato s'impegnavano di difendersi aiutandosi a vicenda dai nemici esterni, accordavano il ritorno agli esuli, il condono dei danni e davano garanzie ai beni privati. Se la spedizione di Ludovico aveva fiaccato in parte la baldanza musulmana nell'Italia meridionale non aveva però allontanato il pericolo di nuove invasioni, né tolta ai Saraceni la possibilità di fare nuove incursioni e tanti bottini a spese delle sfortunate città prese di mira.

CONTINUA ANNO 849 > >