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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 743 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** LIUTPRANDO ASSALE RAVENNA E LA PENTAPOLI
*** COSTANTINOPOLI: IL RITORNO SUL TRONO DI COSTANTINO V
*** ARABIA: LOTTE CRUENTE PER IL POTERE FRA OMAYYADI
*** SI PREPARANO AD EMERGERE GLI ABBASIDI
*** GIAPPONE: DISTRIBUZIONE DI TERRE

Dopo aver lasciato Roma, restituito al papa le città che aveva occupato e stipulato con lui una pace con un patto ventennale (che però non accennava altri territori) il re longobardo Liutprando convinto di avere le mani libere su altre province, assedia prima Ravenna dove si trova l’esarca bizantino EUTICHIO, poi assedia anche la Pentapoli formata dalle 5 città adriatiche, Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona.

L'esarca Eutichio chiede aiuto a Papa Zaccaria che si reca a Pavia dal re longobardo e lo convince a restituire le terre occupate. Il Pontefice sarebbe più che felice che i bizantini fossero buttati a mare, ma come abbiamo detto in precedenza, il pericolo minore per la Chiesa è proprio quello Bisanzio, che del resto nella situazione caotica in cui si trova (vedi avanti), di fatto è quasi fuori da questi complessi giochi di potere in Italia; giochi che si stanno svolgendo con ormai tre protagonisti: Papato, Longobardi e Franchi.

IN FRANCIA i due fratelli PIPINO e CARLOMANNO neo-maggiordomi di palazzo, ereditato il potere dal padre, si comportano come lui. Sul trono sistemano nel corso dell’anno il solito “re fantoccio” di stirpe ancora Merovingia: CHILDERICO III. Che non deve far altro che starsene chiuso nel palazzo a trastullarsi e a non interessarsi politicamente di nulla. Ci sono infatti loro, i due "Maggiordomi" che governano e hanno il reale controllo del regno.

CARLOMANNO allunga anche le mani sulla Baviera, manda giù dal trono a ruzzoloni il re ODILO e riduce all'obbedienza il suo popolo. Il suo regno si allarga sempre di più, ormai manca solo più la Sassonia e l'Aquitania per avere in mano tutta la Francia (attuale) e il Nord Europa germanico.

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A COSTANTINOPOLI i fedeli del nuovo imperatore ARTAVASDE, cercano di assediare Amorio (capitale del tema anatomico) dove si è rifugiato COSTANTINO V, temendone un bellicoso ritorno a Costantinopoli. Ed infatti questi trovato l'appoggio negli anatolici e nei traci, infligge prima una grave sconfitta ai suoi assedianti poi marcia direttamente incontro all' usurpatore del suo trono, entra a Costantinopoli dopo un breve assedio alla città e fatto catturare il tiranno è lui stesso a presenziare all'accecamento sia di ARTAVASDE che dei suoi due figli, poi si vendica di tutti coloro che lo avevano sostenuto convocando prima al circo la folla, poi offrendo lo spettacolo delle decapitazioni, fustigazioni, accecamenti, tagli di nasi di lingua e ogni sorta di sanguinario repertorio.
Finito lo spettacolo torna a insediarsi sul suo trono.

IN ARABIA muore il califfo HISHAM, Termina con lui una certa relativa tranquillità anche se ci sono sempre state reciproche ostilità fra Omayyadi e Abbasidi che come sappiamo questi ultimi vantano una discendenza diretta dallo zio paterno di Maometto (al-Abbas) e sono 111 anni che tentano di proclamarsi i soli legittimi successori del profeta, ma senza mai esserci riusciti nonostante lotte e ribellioni.
Ostili agli Omayyadi, per decenni gli Abbasidi erano però riusciti ad estendere negli ultimi anni la loro influenza nelle regioni orientali dell’impero arabo-islamico da dove alla fine innalzarono il vessillo della rivolta, con il concorso determinante delle popolazioni iraniche.

A favorire gli Abbasidi fu la cattiva sorte degli Omayyadi (una mala sorte però causata da loro stessi), che hanno perso in questi mesi dell’anno 743 il proprio califfo Hisham e hanno scatenato all’interno della dinastia una impressionante serie di delitti per assicurarsi la successione.
Infatti per la conquista del potere, le lotte interne alla dinastia Omayyadi sono numerose e tremende. Al califfo morto succede al-WALID II, che dopo pochi mesi viene ucciso da altri parenti pretendenti. Il prossimo anno gli succede il figlio WALID III, ucciso pure lui dopo soli tre mesi di califfato; gli subentra il fratello IBRAHIM, ucciso subito dopo pure questo; infine emerge un certo MARWAN I, ma ucciso anche lui gli succede il nipote MARWA II (di lui e della sua inutile resistenza parleremo nell’anno 749-750).

Di questa burrascosa e cruenta situazione, nell’arco tempo di un paio di anni, ne risente tutta l’amministrazione centrale. Nel caos che si è determinato, a Damasco la corruzione dilaga, ora in un ramo ora nell’altro delle famiglie che sono riuscite solo per qualche mese a prendere il potere. Ma a risentirne è un po’ tutto il Paese, il critico clima politico e sociale causa dei danni incalcolabili e fatali alla stessa dinastia, spazzata via e mai più risorta da questa sanguinaria lacerazione interna.
Non così in Spagna. Un principe Omayyade fuggito da Damasco alle stragi, si era rifugiato in Marocco. Di padre arabo ma di madre Berbera, riuscì proprio con i Berberi (che da tempo aspettavano un condottiero) a sbarcare in Spagna e a fondarvi un suo califfato dominando quasi tutta la penisola iberica per gli anni a venire. E se già prima il governo centrale di Damasco non era riuscito a dominare gli ambiziosi e autonomi emiri in Spagna e Marocco, con la nuova dinastia Abbasidi che fra l’altro trasferirà la capitale a Baghdad, la frattura dell’impero islamico con le conquiste arabe in occidente fu totale.

Agli Abbasidi, lo scatenarsi di queste faide interne degli Omayyadi non sembrava vero, cominciavano già a credere che la loro ora l’aveva suonata Maometto in persona, e sotto questo segno divino del Profeta, iniziano a organizzarsi e prepararsi militarmente aspettando solo il momento più favorevole del riscatto di tutta la loro vita e di quella delle tre generazioni precedenti, la prima iniziata dal trisavolo al-Abbas, zio di Maometto.

Ben presto con l’aiuto determinante della nuova emergente classe dirigente iranica, conquisteranno il califfato, e fra l’altro – come già accennato- sposteranno la capitale e il centro del potere da Damasco a Baghdad.
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GIAPPONE: DISTRIBUZIONE DI TERRE

Inizia la distribuzione di terre vergini ai coloni, un progetto agrario già accennato nell’anno 703. Terre che inizialmente al varo di questa riforma, venivano offerte dallo Stato per tre generazioni a una famiglia.
Dopo 41 anni di applicazione della riforma, come idea forse si rivelò sbagliata, o almeno non rispose alle aspettative. Si decide così di affidare in modo perpetuo la proprietà delle stesse terre, iniziando così la prima forma di proprietà fondiaria privata in Giappone. Sappiamo che alcune di queste proprietà non saranno mai più cedute ad altri proprietari se non a quelli della propria discendenza. Che conserveranno così per oltre dodici secoli le proprietà fino ai nostri giorni
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CONTINUA ANNO 744 > >