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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO 603 d.C.
( QUI riassunto del periodo ( longobardo ) dal 591 al 652 ) >

*** I LONGOBARDI SI CONVERTONO IN MASSA


***  ITALIA - Non solo i persiani hanno approfittato dell'assassinio di Maurizio per dichiarare guerra al suo successore Foca, ma anche in Italia i Longobardi riprendono le ostilit� sui territori bizantini con re Agilulfo e riconquistano Mantova; poi Cremona distruggendone le mura.
Prima di assediare anche Brescello, i bizantini e gli abitanti fuggono a Parma, dopo aver incendiato la citt�.

TEODOLINDA, vedova di Autari, dal 590 moglie di Agilulfo, gi� da anni era in corrispondenza con il papa, dopo aver ricevute anche lei quelle lettere di appelli che GREGORIO MAGNO inviava a tutti i potenti della terra chiedendo aiuti "per salvare l'Italia", compie un bel gesto.
L'occasione per dimostrare gratitudine al papa e per rispondere agli accorati ma anche amorevoli messaggi pieni di attenzioni, � il battesimo del figlio ADALOALDO. 

Questa cerimonia viene celebrata da Secondo, vescovo di Trento, nelle basilica di San Giovanni di Monza fatta costruire apposta da TEODOLINDA (oggi inglobata nel Duomo). 
L'evento fa scuotere un po' tutti, perfino i due grandi ribelli e rivali di AGILULFO; i due duchi di Spoleto e di Benevento, che abbandonano l'arianesimo e si convertono al cattolicesimo. 
Lo stesso re sempre nel toccante festa-evento religioso si riappacifica con gli altri due duchi  ribelli GAIDOALDO di Trento e GISULFO del Friuli.

Perfino SMARAGDO, il nuovo esarca inviato da Foca a Ravenna, restituisce ad Agisulfo la figlia e il marito GODESCALCO che erano stati fatti prigionieri dal precedente esarca Callinico a Parma due anni prima. 
Al battesimo si conviene anche una tregua d'armi di 9 mesi su tutto il paese.

Questo battesimo avvenne dopo che c'erano state settimane prima altri avvenimenti. 
CALLINICO bizantino, sempre in aperto contrasto con i longobardi ariani, ma anche in aperto contrasto con papa GREGORIO pur essendo cristiano come lui, non si comport� meglio del destituito predecessore Romano: anche lui vuol fare tutto di sua iniziativa, senza una coerenza (nemmeno sulla religione), senza diplomazia, volendo risolvere lui ogni cosa buttandosi in mischie che procuravano solo altri rancori e amarezze al Papa come ad Agilulfo. Mentre i due si accingevano a fare una pace, lui non solo era contrario ma scese in campo contro i duchi bizantini, contro Agilulfo e indirettamente anche contro il Papa. Poco astuto anche con se stesso.

Lo aveva inviato a Ravenna Maurizio, ma nel 602, con l'assassinio di questi e la salita al trono di Foca, Callinico -poco saggio- non aveva capito che la sua sorte era ormai segnata. L'anno prima, di sua iniziativa alleandosi con i duchi longobardi ribelli assalendo Parma aveva dichiarato guerra al re Longobardo, prendendogli in ostaggio perfino la figlia e il genero. 
Poi morto Maurizio, Agilulfo lo scorso anno riconquist� quanto perso, dando perfino il tempo a Callinico di rifugiarsi a Ravenna, ma qui appena giunto fu richiamato a Costantinopoli; dove probabilmente fece una brutta fine, visto che Foca appena salito sul trono non andava molto per il sottile nel far fuori i precedenti funzionari.
 
Non esiste traccia di qualche lettera di GREGORIO MAGNO indirizzata al nuovo imperatore FOCA a Costantinopoli, ma credere che l'allontanamento di CALLINICO dall' Italia sia dovuto solo a Foca, sembra piuttosto strano. Fu tuttavia sostituito da SMARAGDO.
Che al battesimo  riconsegn� gli ostaggi al re Longobardo.

Il progetto del battesimo del figlio del re Visigoto doveva essere gi� stato comunicato da TEODOLINDA al Papa, visto che stava innalzando la basilica di sua (!) iniziativa a Monza dove sarebbe poi avvenuto l'evento, e quindi che ci sia stato un intervento del Papa su FOCA tutto lo fa pensare.
 Il fatto che poi durante la cerimonia - a detta di Paolo Diacono- si convertirono anche molti duchi ribelli  promettendosi una tregua, ci sembra che i progetti di GREGORIO MAGNO avvenissero tutti contemporaneamente, ma del resto sappiamo che questi e solo questi erano i suoi desideri.
Due desideri per prima cosa: avere in Italia un re cristiano, e un territorio dove poter operare indisturbatamente come autorit� morale; una autorit�  non lasciata in mano agli esarchi al servizio di Costantinopoli e degli inetti imperatori che avevano in un modo o nell'altro ostacolato sempre la sua opera.

Si era avverato tutto il sogno che coltivava da anni GREGORIO; l'idea che ci fosse stato l'intervento di Dio  in persona (come affermava lui) a dargli una mano -a detta della tradizione cristiana e come narra la leggenda- la si pu� pi� o meno credere e accettare, comunque che ci fosse la innegabile possente presenza quasi miracolistica di questo mite e grande uomo che governava con grande saggezza, lealt� e tatto, nessun storico anche miscredente lo potr� mai negare. Gregorio Magno fu in questo periodo una rilevante realt�, come lo furono le sue concrete azioni.
Gregorio poteva essere soddisfatto e forse proprio per questo nell' anno che segue .........perseguito il fine, ci lascia.... Morir� il 12 marzo.  Ma la sua grande opera rimase.

CONTINUA ANNO 604 >