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CRONOLOGIA

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ANNO 604 d.C.
( QUI riassunto del periodo ( longobardo ) dal 591 al 652 ) >

*** LA MORTE DI GREGORIO MAGNO
*** LE LEGGENDE DOPO LA SUA MORTE
*** INGHILTERRA: RE ETELBERTO- PRIME LEGGI SCRITTE


 ITALIA - Il decesso del Papa avviene il 12 marzo, all'et� di 64 anni e dopo 14 anni di pontificato.
La sua morte a Roma -nonostante fosse nota la sua grave malattia- non la credeva nessuno, era considerato immortale; e la convinzione che un uomo cos� grande non dovesse mai morire era cos� tanta che la spiacevole realt� biologica e la precaria salute, veniva sovrastata dalla realt� psicologica.

 L'anedottica ha sviluppato sulla morte di GREGORIO MAGNO temi popolari che diventarono tutte leggende, tuttavia ci danno l'esatta sensazione di come doveva essere considerato questo monaco che era imperatore di fatto; spirituale e temporale... suo malgrado (quando lo proposero papa cerc� perfino di fuggire, voleva restare monaco).

Gli succedette SABINIANO di Volterra il 13 ottobre. Chi adombr� il suo cervello non lo sappiamo, ma sappiamo che a Natale non fece come soleva fare GREGORIO, cio� la distribuzione dei denari guadagnati dalla Chiesa a tutti i poveri, assieme alla abitudinaria  distribuzione settimanale  -gi� narrata in precedenza- dei generi alimentari ai bisognosi, che non erano fatti solo di plebe, ma c'erano anche gli ex ricchi che avevano persi tutti gli averi con i barbari.

Questo Papa, con vari pretesti rivolse infami accuse a GREGORIO (che di nobili natali era uno dei pi� ricchi di Roma)  di aver dilapidato il tesoro di San Pietro con le sua troppa prodigalit�. Revoc� cos� queste munifiche distribuzioni a tempi migliori. 
La carestia nel corso dell'anno era stata forte, e l'inverno inizi� per tutti con poco mangiare sulle misere mense. Tuttavia con un rigido inverno venne superato gennaio, poi giunti a febbraio  la fame diede non la forza fisica ma tanta forza morale al popolino; l'ultima attesa della distribuzione di alimenti che doveva avvenire il 15 febbraio and� delusa.
 
Alcuni si fecero minacciosi salendo le scale di San Pietro, dando origine a una prima protesta. Il giorno dopo il 16, la gente aument� con toni abbastanza aggressivi. Il terzo giorno, il 17, la folla era tumultuosa; si rivendicava quel diritto che per Gregorio era diventato un dovere; pi� la fame aumentava pi� le grida si alzavano verso le finestre del Papa, che si diceva "in preghiera", "che stava invocando la Provvidenza". 
Il popolo -quello pi� moderato- quasi per consolarsi nell'attesa, andava dicendo che senz'altro GREGORIO ogni notte gli appariva in sogno a dargli consigli, che lo avrebbe convinto ad essere prodigo, che il miracolo insomma lo avrebbe fatto senz'altro anche da morto, togliendo le intenzioni maligne che dovevano essere dentro quella testa dura.  Ma il giorno dopo, il 18 nulla era mutato;
alla sera si andava dicendo che se Sabiniano fosse rimasto ancora sulle sue, cio� ostinato, Gregorio  invece che con le parole si sarebbe presentato con  un bel bastone per darglielo su quella testa vuota.
 
Era il 19 febbraio, il Papa il mattino lo trovarono stecchito, e la leggenda ci ricam� sopra questa storia popolare ad uso e consumo di credenti e anche ai non credenti perch� la fame era tanta.
Ma la cosa non fin� qui. Le voci che GREGORIO per i poveri  aveva dilapidato il tesoro, fu ripresa da altri maligni, da funzionari e da un clero che vedevano nelle opere di bene, denaro dilapidato, scialato e che probabilmente volevano che finisse invece nelle loro tasche.
 Un certo Pietro diacono, insisteva nel confermare queste accuse infamanti, poi esternando il suo disprezzo e per non lasciar nulla di Gregorio per i posteri, propose di bruciare tutti i suoi scritti.
Gi� i pi� i zelanti preparavano i fal�, ma tanti protestavano, non credevano a quelle infamie; Pietro infervorandosi e per rendersi ancora pi� credibile le sue accuse, afferm� che una volta lo aveva visto mentre si affacciava alla finestra e che lo Spirito Santo sotto forma di colomba lo rimproverava  posandosi sul suo capo e beccandolo pi� volte; pi� lui la scacciava pi� quella beccava; una punizione divina, indubbiamente per le sue colpe, e che lui aveva assistito al fatto. 
Gli dissero che non era vero, la folla inferocita volle che giurasse; il Diacono giur� che era tutto vero, non fece in tempo a dirlo che cadde fulminato, stecchito. 

La leggenda aument�, si grid� al miracolo, e il miracolo ci fu per davvero perch� non si bruciarono pi� i suoi scritti, le sue lettere, i suoi canti gregoriani. Una montagna di preziosi documenti.
Furono tutti salvi per i posteri! Un patrimonio immenso!

Aggiungere ancora qualcosa su GREGORIO MAGNO vorrebbe dire scrivere su di lui 1000 pagine e non aver detto ancora nulla. La Chiesa ne ha fatto di lui un Santo; i denigratori invece gli rimproverano che fu l' artefice del potere temporale della Chiesa, lui a iniziare i Beni della Chiesa; ma a posteriori � una disputa sterile se vengono visti questo potere e questi beni sotto un'altra prospettiva. 
La mente umana � limitata per analizzare 1400 anni di storia ancora da scrivere, da capire; una razionalizzazione che nessuno potrebbe attuare perch� 80 anni di studi (il limite di una vita di uno storico fra l'altro costretto a fare alla fine solo una sintesi) non potrebbero essere sufficienti. 
Sarebbe una presunzione o come direbbe proprio GREGORIO vanagloria umana; non � possibile n� sar� mai possibile. Troppe sarebbero le strade da percorrere, inoltre queste sono ingombre di tant
i pregiudizi,  oggettivit� (lacunosa) e soggettivit�; e che proprio per questi motivi non si pu� analizzare un periodo storico cos� complesso e poco documentato. 

Il grande Storico L.M.Harttmann afferma " Nel pieno della decadenza dell'antica civilt�, quando questa stava a malapena reggendosi in piedi, Roma e con essa ogni Stato, stava sbriciolandosi: poi arriv� Gregorio Magno. Ammon� i principi, rimprover� gli esattori delle tasse, gli imperatori, i funzionari, i vescovi, i suoi stessi colleghi monaci. Sull'esempio dei grandi governanti egli fond� una tradizione nel campo della pubblica amministrazione, che potette (non dimentichiamo questo) essere continuata anche dopo, anche da deboli e incompetenti soggetti. Fece di Roma non solo un centro della cristianit�, ma un centro di giustizia. 
Se Roma e l'impero non poteva combattere i barbari si doveva fare la pace con essi. 
I suoi princ�pi erano che la giustizia doveva essere uguale per tutti, carit� e patriottismo furono le basi su cui egli in soli 15 anni costru� la supremazia pontificia. Dalle sue lettere nacquero col tempo, come da una sorgente di sapienza politica, il diritto canonico, e vennero rivendicati poteri molto al di l� di quelli che lui aveva sognato. Dove lui si era rivelato disinteressato, uomini tanto a lui inferiori si mostrarono invece avidi e invadenti, e dove lui aveva combattuto per fare giustizia, altri cercarono di fare leggi dispotiche, e spesso solo per il proprio tornaconto. 
Gregorio aveva insegnato che si poteva fare la pace con chiunque e mantenerla. 
Il papato venne eretto su quelle fondamenta ma gli uomini come GREGORIO non c'erano, e chi vi costru� sopra i successivi edifici fece errori su errori"

Quando il profondo Medioevo volse al termine, gli individui si accorsero che l'unico uomo che aveva avuto una grande onest� e un grande straordinario progetto da realizzare, era stato GREGORIO MAGNO. 
Quando ci si accorse che bisognava prenderlo nuovamente in considerazione questo monaco-papa, qualcuno cap� e cambi� le cose (il suo omonimo, Gregorio VII). Anche se solo molto pi� tardi fu possibile farlo, il cambiamento lo si deve tuttavia all'opera lasciata incompiuta di GREGORIO MAGNO, che in tempi terribili seppe tenere insieme un popolo; quel popolo che arriv� poi all'Umanesimo sottoponendo nuovamente a critica le nozioni tradizionali,  ponendo sulle fondamenta gregoriane il nuovo progresso civile e spirituale che approd� poi nel Rinascimento. I nuovi ideali di vita  fecero rifiorire gli studi, e con questi l'uomo inizi� il cammino in quel complesso fenomeno culturale, storico ed economico dell'Era Moderna e il profondo rinnovamento di tutta la cultura occidentale e solo occidentale.

Poco lontano l'Oriente, la Grecia, Costantinopoli, l'Est, l'Africa. Un cumulo di rovine coperte di polvere, in stallo, ferme nell'arcaico. I confini europei, e in particolare quelli dell'Italia, sono rimasti quelli, notate, quelli di quest'anno! Anno 604, con GREGORIO MAGNO presente, artefice di tutto questo, vestito con un semplice saio, austero, umile, lungimirante, moderno, attuale. In 15 anni fece dei veri "miracoli" come grande statista. Uno statista di "geopolitica", quando questa scienza non era allora nemmeno concepibile.
Alcuni errori li fece anche Papa Gregorio Magno; ma forse furono proprio questi che ci danno la testimonianza che lui era un essere umano, e questo non � riduttivo perch� ci fa sperare che nell'umanit� ne nasca un altro come lui; si pu� cos� ancora sperare, anche perch� ancora oggi all'inizio del Terzo Millennio, uomini come Gregorio Magno, non solo servono ma sono necessari.
Con certe mentalit� infantile e superficiale che ci sono in giro (nani, ballerine, cantanti e attori statisti) non si va da nessuna parte, se non, in realt�, in braccio a disastri.

Se mi sono dilungato su questo personaggio � perch� ne sono affascinato; conoscendo molte opere e la vita dei grandi dell'umanit�, l'opera terrena di Gregorio Magno mi appare la pi� considerevole, la pi� importante, quella che ha influenzato molti eventi europei e indirettamente (essendoci stata una continuit� solo tardiva) anche quelli in altri continenti.
Con lo sfacelo dell'impero, e con uomini come Gregorio anche in Oriente, sarebbe nato l'Islamismo che in questi anni sta sorgendo?
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***  A MILANO viene elevato alla dignit� regia ADALOARDO il figlio ancora bambino di AGILULFO e di TEODOLINDA col consenso di tutti i grandi; poi viene promesso sposo alla figlia infante del merovingio Franco TEODOBERTO II re d'Austrasia.

*** IN INGHILTERRA Il re di Kent ETELBERTO, promulga il primo codice scritto di leggi inglesi. In queste ritroviamo l'influenza di AGOSTINO di CANTERBURY, che fa molta farina del suo sacco quella che � invece di GREGORIO MAGNO (suo maestro, e che ordin� proprio lui ad Agostino di recarsi in Inghilterra. Prima di essere a furor di popolo eletto papa, Gregorio era in procinto di andarci lui in Inghilterra)
Su questo codice verranno in seguito apportati modifiche e aggiunte, ma l'ossatura dell' Editto sar� sempre quello di quest'anno anche nei secoli a venire. 
Contemporaneamente AGOSTINO fa una sede episcopale a Londra con MELLITO primo vescovo. Nello stesso anno muore lo stesso AGOSTINO; viene sepolto nella Basilica di SS. Pietro e Paolo fatta costruire da re ETELBERTO che diventer� anche la necropoli reale. 
Con questo gesto il re di Kent dimostra tutta la sua devozione a questo monaco partito da Roma dal palazzo Celio quasi malvolentieri. Arrivato in Inghilterra preso dal panico torn� perfino indietro. 
Sul suolo di Francia, trov� una lettera di GREGORIO MAGNO che gli ordinava subito di ritornare immediatamente in Inghilterra, a fare il "suo lavoro" e a rimanerci per sempre. E' oggi ancora l�, nella grande cattedrale S. Paolo, a Londra.

*** A COSTANTINOPOLI L'imperatore FOCA ha pressioni dagli Avari che gli minacciano una invasione, e come  da tempo si fa a Bisanzio riesce a fermarli con un congruo versamento di oro. 
Invece COSROE II l'imperatore Persiano, per riconoscenza a Maurizio che lo aveva aiutato a riconquistare il trono, ora vuole vendicarne la sua morte, scatenando un'offensiva e mirando proprio a FOCA; travolge le difese bizantine, occupa la fortezza di Dara, quindi irrompe in Asia Minore riuscendo ad occupare Cesarea, la pi� inespugnabile fortezza dell'impero bizantino, infine riesce a penetrare fino a Calcedonia mettendo in serio pericolo l'impero stesso.

CONTINUA ANNO 605 >