HOME PAGE
CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
DA 1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 460 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo dal 432 al 476 ) >

*** L' ATTACCO BURLETTA A GENSERICO
*** IL CAPO VANDALO DOMINA IL MEDITERRANEO

MAGGIORIANO imperatore messo sul trono su indicazione di Papa Leone Magno, pur uomo di grandi capacit� amministrative (questo prima era il suo mestiere) su quelle tipicamente politiche non vale nulla, � semplicemente un  fantoccio, una marionetta guidata dall'ormai esperta ed intelligente mano di Papa Leone Magno.
Nemmeno parlarne poi sulle sue capacit� militari. Non aveva mai visto un esercito, e tanto meno sapeva cosa significa combattere. Con queste lacune era ovvio che non sapesse nemmeno scegliersi gli uomini giusti per comandare dei reparti.

Nonostante tanta sua buona volont�, organizza una spedizione degna di Annibale, ma all'incontrario. Infatti risale l 'Italia, poi scende in Francia, per proseguire in Spagna e attraversare lo stretto di Gibilterra, il Marocco, l'Algeria, vorrebbe prendere alle spalle GENSERICO. Un superbo progetto, degno di un grande condottiero, ma non partorito da un ex burocrate.

Roma gli prepara con grande dispendio di mezzi. Allestisce nei cantieri 300 navi, scendono in mare, e sono pronte per salpare e prendere il mare verso la Spagna; prima tappa del viaggio non stop per il grande raduno della flotta imperiale per poi mettersi in viaggio verso l'Africa.

Ma proprio in questa prima fase avviene la drammatica sorpresa. Nel porto spagnolo dell'odierna Elche, vicino Alicante quasi di fronte a Ibiza. Qui alcuni Vandali si erano insediati fin dalla prima spedizione in Africa di Genserico. Forse gi� preavvertiti dal grande capo vandalo, un commando, durante questa sosta con i soldati scesi a terra, si impossessa di quasi tutte le navi e fa fallire gi� sul nascere la spedizione.
Alcune navi riescono a prendere il largo, ma il colpo di grazia arriva dalla non lontana Cartagena; qui dopo aver costeggiato le coste africane e quelle iberiche, piomba come un falco con una flotta lo stesso Genserico.

Per il prestigio di Roma questa disfatta totale non � solo una cocente sconfitta, ma cade perfino nel ridicolo. Ma il capo espiatorio lo si trova subito (a questo del resto serviva!)  nell'inetto imperatore Maggiorano, che cade cos� in basso che il prossimo anno, facendo ritorno  lo vedremo deposto in un modo piuttosto cruento.

Infatti nell'occasione rispunt� fuori RICIMERO,  che non ha affatto dimenticato i torti subiti quando arriv� a Roma dalla Gallia con tante ambizioni, ma poi venne umiliato alle porte della capitale da Papa Leone Magno che  prefer� affidare l'impero a Maggiorano e non a lui.

RICIMERO gli va incontro nell'agosto del '61, quando sbarcato in Liguria a Tortona lo incontra e gli infila la spada nel ventre: la sua giustificazione politica quella di essere il responsabile di una vergognosa campagna finita nelle barzellette di tutto l' impero.
Poi Ricimero che non ha dimenticato che � pur sempre  lui il gerente dell'impero -il Papa in persona le aveva dato questo titolo- si affretta subito a nominare i successore del trono scegliendo questa volta lui il candidato:  LIBIO SEVERO. Che fa lui proclamare imperatore il 19 Novembre. Che � lo stesso giorno in cui morto il grande Papa LEONE MAGNO, viene eletto il pi� modesto e placido Papa Ilaro.

L' orgoglio di Ricimero � appagato, la sua vendetta pure. Ma ora rimane da fare i conti con  GENSERICO. Questo � il grosso problema e non solo di Recimero.
Il capo Vandalo anche senza questa clamorosa vittoria, � da anni sempre al centro dell'attenzione di tutto l' impero sia Occidentale che Orientale. E proprio da quest' ultimo gli viene un segnale di intolleranza, da quell'altro LEONE I,  imperatore fantoccio di Costantinopoli.

 Ma GENSERICO non � uno sprovveduto. Da quella parte - dall'Oriente- pur non avendo mai dato fastidio alla corte Bizantina, sapeva  che prima o poi gli sarebbe venuto qualche attacco. E da tempo ha preso dei seri provvedimenti per difendersi dagli imprevisti,  mettendo le sue belle trappole nelle coste del Mediterraneo. Non si sa mai.....probabilmente disse fra s�.
E in effetti Genserico non aveva torto. A Costantinopoli ci si sta organizzando per fare una grande spedizione in Africa; per farlo sloggiare dalle province sia occidentali che orientali.

CONTINUA CON L'ANNO 461 >