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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
DA 1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 448 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo dal 432 al 476 ) >

*** ATTILA DEVASTA L' EST
*** LA CORTE A RAVENNA VUOLE IMMOLARE UNA FANCIULLA



E' l'anno in cui ATTILA militarmente � diventato fortissimo. 
Vistosi respinte quelle richieste per la consegna dei profanatori del tesoro dei reali defunti; infuriato perch� Ezio seguita ad accogliere i suoi nemici, Attila senza essere un contabile ha capito che i conti dei patti stipulati non tornano con EZIO; solo lui li aveva sempre rispettati, proprio lui se se li era visti proporre quelle condizioni. Di non dar rifugio ai reciproci nemici che ognuno incontrava sulla sua strada. Di non intralciarsi insomma con lealt�.
A non rispettare i patti invece � proprio Ezio. Ormai erano troppi  i Franchi, i Germani, gli Alamanni, i Bastarni. gli Eruli, i Quadi, i Suebi che si rifugiavano oltre i confini, scendendo ad ingrossare le file di EZIO; che lui accoglie, arma, istruisce, va a ingrossare i suoi reparti.  E tutto questo non sfugge al capo degli Unni.

Un buon servizio segreto ATTILA lo ha attivato, non si fida di quel chiacchierone che non tiene poi fede alle promesse. Inoltre gli sorge il sospetto. Per un tale comportamento  una ragione ci doveva pur essere. Vuole forse EZIO scontrarsi con lui?

Il misfatto del vescovo fu la goccia che fece traboccare il vaso. Le altre considerazioni sull'enorme numero di fuggiaschi non furono cos� determinanti per scatenare un attacco. Lui del resto con i suoi uomini si era sempre trattenuto a non interferire sul territorio italiano, troppa era la considerazione che aveva di Ezio, ne aveva fin troppa di stima ma ora non poteva ignorare il problema, n� poteva  trattenere i suoi uomini davanti a una profanazione della salma di un loro re.

Lo abbiamo letto in precedenza  fin dove arriva il potere e l'influenza di Attila:  dalla Germania fino al Don. E' tremendamente forte.
Inoltre sa che Ezio � inquieto e sta correndo per l'Italia per non farsi sorprendere da GIANSERICO, Attila ha quindi tempo e forze a disposizione per sfondare le difese sulle rive del Danubio, e ha forze per  impossessarsi delle citt� oltre quel fiume. 
Attila scende a Ratiaria, poi a Viminacium, poi a Singidunum (Belgrado), arriva a Margus, la citt� delle tombe profanate dei loro re, la scintilla che ha attizzato il fuoco e che deve essere punita.

 Il vescovo per la paura che i suoi concittadini per salvare la citta  lo consegnino ad ATTILA, con uno stratagemma � lui stesso -per deviare l'attenzione-  a far aprire le porte da un lato della citt� e nello stesso tempo scappare da un porta al lato opposto.

ATTILA e i suoi si vendicano comunque, distruggono tutta la citt�, scendono poi a Naisso (odierna Nis meta' strada tra Belgrado e Tessalonicco), scendono a Filippopoli, a Arcadiopoli, e nella rincorsa arrivano fino in Grecia. 
Sul percorso distruggono tutto, e qui come abbiamo accennato molto pi� sopra depredano 70 citt�, poi alle Termopoli si fermano, le ambascerie propongono quella disonorevole resa e sottomissione che abbiamo in anticipo raccontato (da Prisco) e se ne ritornano in Ungheria nei loro accampamenti con un ricco bottino. 

Siamo nel 448, e met� di tutto l'impero romano � ora di Attila, quello d' Oriente; con TEODOSIO suo vassallo, chiuso dentro le mura di Costantinopoli, l'unico impero che di fatto ha.

La prossima mossa di Attila, il prossimo scontro � ora pi� che prevedibile e sar� con EZIO. Che per� vuole riappacificarsi visto la brutta fine delle truppe di Teodosio che hanno fallito in pieno nell'aiutare la Sicilia e la Calabria da GENSERICO attaccate; inoltre ha preso atto anche della poca resistenza opposta in Grecia, e salvando a stento la capitale  bizantina.
Sa che Genserico pu� ora risalire l' Italia, pu� arrivare a Roma e infine a Ravenna. 
Ezio vuole commuovere Attila, gli invia perfino come ostaggio suo figlio. Poi si fa qualcosa di pi�, si propone di dargli in moglie Giusta Grata ONORIA la sorella di VALENTINIANO III, una figlia quindi di GALLA PLACIDIA. (nelle prossime pagine racconteremo su questa ragazzina una singolare storia, e perch� fu offerta proprio lei).
La offerta � seguita da una controproposta di Attila, la fanciulla va bene, ma vuole tutta la Gallia.
Insomma Attila non si fa commuovere, n� pensa al prelibato bocconcino che a Ravenna vorrebbero immolare per ragioni di stato; Attila pensa ai fatti, e per lui i fatti sono i dominii dei territori.
Mentre a Ravenna l'importante erano territori non la fanciulla.

Siamo a questo punto. Viene dimostrata tutta la debolezza dell'impero, e i timori che si hanno alla corte di Ravenna. Del resto non possono al momento attuale reagire militarmente n� a una minaccia che proviene da sud, con quella di Genserico gi� in corso, n� potrebbero reagire se Attila sferrasse un attacco dal Nord-est.

Fallita la diplomazia (cui Attila dopo la sleale esperienza negativa non crede pi�) si tentano le ultime carte: quella dei sentimenti. Il gesto di offrire il bambino in ostaggio, e quell'altro, di dare in sposa a un vecchio come Attila,  una nobile giovanissima fanciulla della casata bizantina, nipote di Costantino.
Che probabilmente indignato si rivolt� nella tomba. 

Ma la storia di questa ragazzina da immolare segue il prossimo anno.

CONTINUA CON L'ANNO 449 >