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CRONOLOGIA

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ANNO 365 d.C.

QUI riassunto  del PERIODO da GIOVIANO a VALENTE  dal 363 al 378 d.C.


L'ANNO 365
*** VALENTINIANO IN GALLIA
*** IL "GOLPE" DI PROCOPIO 


- A Costantinopoli arrivano notizie poco rassicuranti dai territori germanici e dalla Gallia. Si segnalano nuove infiltrazioni, sconfinamenti e altri insediamenti. Questa volta, gli Alamanni particolarmente attivi sul Reno. 
Erano passati cinque anni dall'ultima presenza dell'esercito romano con le incursioni di GIULIANO, e alcuni gruppi erano nuovamente ritornati nei luoghi fatti allora sgombrare con la forza. Decisioni queste dovute al fatto che i popoli della Gallia e i Germani non ignoravano la situazione di crisi in cui versava l'impero, politicamente ed economicamente.

VALENTINIANO � sempre convinto che il suo posto sia in occidente e che se si vorr� una buona difesa dell'impero questa deve partire dai confini renani e danubiani. 
Questa sua lucida visione, appena salito sul trono, gli era gi� chiara, e le notizie che giungono ora a Costantinopoli le confermano e gli fanno accelerare i tempi della sua partenza. Dopo pochi giorni, in ottobre, si mette dunque in marcia verso il quartier generale, in Gallia, a Parigi, dov'era partito qualche anno fa Giuliano, nel 360, per la sua grande sfortunata avventura.

Durante la marcia verso i territori gallici, VALENTINIANO, fu rincorso e raggiunto da un corriere che recava con s� un messaggio inquietante da Costantinopoli. 
Ricompariva sulla scena PROCOPIO. Giuliano prima di partire per la sua tragica campagna militare contro i persiani, lo aveva indicato come successore, forse per riconoscenza. Era, infatti, proprio lui in quella tenda di Parigi nel 360 a guidare la rivolta contro Costanzo e a familiarizzare con i soldati scesi a Parigi, obbligati a partire per l'oriente e poi a rifiutarsi di farlo. L'abbiamo letto nel 360, questa ribellione rese possibile l'ascesa al trono di Giuliano. L'appoggio e l'opera di persuasione di Procopio su quelli di stanza a Parigi e sugli altri, fu determinante.

PROCOPIO per�, nonostante le ultime volont� di Giuliano, non era stato eletto imperatore dopo la sfortunata spedizione in Persia, sia quando fu eletto Gioviano, sia quando morto lui, in circostanze misteriose, fu data la porpora a Valentiniano. Procopio era stato messo nuovamente da parte, e questo fa supporre che lui non era estraneo alla misteriosa morte di Gioviano.

VALENTINIANO - prima che partisse per la Gallia - aveva incaricato  Procopio di aiutare VALENTE sorvegliando alcune guarnigioni in Siria, mentre lo stesso VALENTE  con un reparto si sarebbe spinto all'interno per esaminare meglio la situazione dopo quella singolare "disonorevole" pace fatta da Gioviano con Sapore; un compromesso che sembrava a Valente non offrire molte garanzie.

Quest'assenza a Costantinopoli di entrambi i due fratelli fu un'occasione d'oro per PROCOPIO; con il suo esercito invece di dirigersi in Siria ritorn� improvvisamente sui suoi passi e s'impossess� del Palazzo e quindi di Costantinopoli, dove non mancavano i dissidenti, e dov'era molto facile avere appoggi da coloro che erano stati epurati dai loro posti di comando dal nuovo imperatore. Salendo sul trono valente aveva subito dimostrato la sua autorit�; e quando alcuni consiglieri gli indicarono i nomi per alcune cariche li liquid� dicendo "I consigli andavano bene un'ora prima di avermi nominato imperatore, ora lo sono, quindi ora decido io".

La rivolta-tradimento di Procopio mise nello sconcerto sia VALENTE che si venne a trovare a tergo senza un esercito, sia VALENTINIANO suo fratello, ormai gi� lontano; mentre PROCOPIO insediatosi nel palazzo, mise le mani sulla zecca e distribuendo a destra e a manca denari si compr� tutti quelli che erano ancora fedeli ai due imperatori.

VALENTIANO pur allarmato e con imprecise notizie (la sorte del fratello la ignorava) antepose il dovere. Il problema in Gallia era molto pi� serio che in Oriente e non si poteva rinunciare a questa spedizione per colpa di un usurpatore, cui diede poco importanza: "Sono gli alamanni i veri nemici dell'impero, non un miserabile uomo come Procopio".

Purtroppo ignorava che Procopio avesse preso nuovamente contatto con Parigi, quindi con quei Goti che erano stati a suo tempo fedeli a Giuliano e dove lui godeva ancora di molto prestigio; o almeno lo pensava.

 VALENTINIANO, appena arrivato in Gallia, alla fine dell'anno divenne subito popolare. Ottiene alcuni successi militari, inoltre con il fascino della sua persona oltre alla sua cultura, fa presto dimenticare Procopio. Diventa subito il nuovo idolo dei soldati. 
L'imperatore con loro inizia a preparare i prossimi piani strategici delle nuove campagne militari, che comprendevano spedizioni sulla Marna, a Charpeigne e sulla Mosella fino a Coblenza, e ha gi� fatto con loro appetitosi patti. Uno dei pi� apprezzati dai soldati era la libert� di saccheggiare le citt� lungo il percorso della campagna militare che stava per intraprendere sul Reno.
Questo era pi� che sufficiente per farseli amici per la spedizione che inizia il prossimo anno.

In Grecia iniziano i Giochi della CCLXXXVI Olimpiade

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