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ANNO 314 d.C.

QUI riassunto del PERIODO di COSTANTINO  dal 306 al 337 d.C.


L'ANNO 314
* COSTANTINO E I FATTI RELIGIOSI
* IL CONCILIO DI ARLES - I DONATISTI
* COSTANTINO SCOPRE BISANZIO

All'inizio di quest'anno dopo che Costantino aveva respinto alcuni tentativi d'invasione di Germani e di Franchi sul Reno, stava godendosi un meritato riposo ad Arles. Una citta' che amava tanto che mostr� (e quante cose sarebbero cambiate!) il desiderio di farla diventare la capitale del suo nuovo impero. Roma non gli era piaciuta, la sua gente neppure e la nobilt� che l'abitava la disprezzava. Ad Arles ci si trovava bene, e l'idea di farne la capitale diventava sempre pi� concreta.

Ma due fatti vennero a sconvolgere i suoi piani e a mutare il corso della storia. Uno di carattere religioso, l'altro militare.

IL FATTO RELIGIOSO - E' la prima seria questione fra cristiani dopo la conquistata libert� di culto. Sorse quando i DONATISTI pregarono Costantino di definire una questione tra loro e un altro gruppo di fedeli. Erano stati accusati da questi ultimi di eresia e li perseguitavano come e anche peggio dei pagani, mentre erano semmai proprio loro  in odore di eresia.

L'imperatore aveva emesso l'editto di tolleranza insieme a Licinio, ma ne' lui ne' il suo collega lo avevano tanto rispettato. Licinio ignor� quasi del tutto l'editto e riprese le sue persecuzioni allontanando i cristiani dalla sua corte e proibendo ai vescovi di riunirsi.

Costantino invece tent� di schiacciare i donatisti e senza nemmeno una ragione valida, senza un perch�, senza quasi sentire le loro ragioni. I cristiani erano stati esentati di assistere ai riti pagani di stato, i Donatisti invece furono non solo obbligati ma in un modo vessatorio continuamente perseguitati da altri cristiani da un atto proprio di Costantino, che ritenevano ingiusto. Erano stati esclusi da tanti benefici dati ai loro colleghi solo per una questione di principio morale che agli occhi di Costantino male informato da altri cristiani sembr� un reato da perseguire.

Infatti quando Costantino eman� l'editto di tolleranza la guerra in Africa non era fra pagani e cristiani ma fra cristiani e cristiani. CECILLIANO era a capo di una fazione, e aveva scritto a Costantino che una certa setta era malintenzionata e molestava i cristiani ma senza aggiungere e specificare altro. Costantino diede ordine di deferirli e farli punire dalle autorit� locali in nome dell'imperatore, senza per� approfondire la questione.

Questo gruppo di religiosi cristiani era invece un manipolo di credenti in Cristo che faceva capo al vescovo DONATO. Come gia' CIPRIANO prima di loro, i Donatisti negavano che i sacramenti abbiano un potere se somministrati da apostati, cioe' quelli che in passato avevano abiurato, passati dall'altra parte, ma che ora sfacciatamente dopo l'editto non temendo  pericoli di sorta, ritornavano nuovamente a praticare il sacerdozio e a impartire sacramenti.

I Donatisti mettevano dunque la qualit� morale del sacerdote al disopra della forza oggettiva del sacramento. La disputa aveva creato fra i cristiani stessi una spaccatura. Era insomma questo il motivo delle animosit�, ma gli altri, ed erano molti, e per sbarazzarsene di questa minoranza  li fecero con ipocrisia sembrare dei ribelli pagani, dei traditori, con l'avallo dell'ignaro Costantino.

Una delegazione inform� della questione l'imperatore che non trov� di meglio che indire  un Concilio ad Arles, dove convoc� il maggior numero possibile di vescovi.

A Roma l'anno precedente era gia' stato fatto un piccolo concilio da PAPA MILZIADE che riconfermava Vescovo in Africa settentrionale Ceciliano e condannava i Donatisti)

Al concilio di Arles i vescovi compatti diedero ancora torto a Donatisti, questi si appellarono nuovamente a Costantino in persona, che a Milano accett� di riceverli e di ascoltarli, ma conferm� quanto avevano deciso i vescovi. Una politica che teneva conto della quantit�, gli era indifferente la disputa (e non sar� questa la prima e ultima volta che Costantino agir� cos�).

I Donatisti, offesi nei loro sentimenti di puri cristiani, si infuriarono, contestarono a Costantino la sua ingerenza sulla chiesa. E se leggiamo le cronache del tempo, quella che vinse la disputa (dobbiamo credere a loro perch� non ci sono giunte altre fonti), scrissero di loro "i fanatici si scagliarono contro le autorit�, e bande di monaci vaganti provocarono danni alle campagne, distruggendo raccolti e uccidendo bestiame".

Si scaten� insomma per reazione la repressione, la persecuzione. E i donatisti scomparvero nel "nulla". La prima persecuzione cristiana dei cristiani era al suo primo atto.

La dottrina cristiana in seguito seguiter� la lotta contro i donatisti inventando l'eresia, un fatto nuovo del cristianesimo, il mondo pagano non conosceva l'eresia poich� non conosceva dogmi rivelati e organizzati in un corpus dottrinale.

Ne verranno altre, di eresie, questioni, dispute che spaccheranno il cristianesimo in 5 Correnti, 56 Chiese, 172 ordini e congreghe. Il motivo � che il corpus dottrinale fu di volta in volta, cambiato, modificato, stravolto, personalizzato dal potente di turno, ad uso e consumo suo, sempre ostinatamente convinto che quella degli altri non era la verit�, ma che cen'era una sola: cio� la sua. Altrettante verit� dicevano gli altri e altrettante convinzioni avevano. Ma erano una minoranza, quindi perdente.

Arles fu l'inizio, poi venne Nicea, Costantinopoli e il mondo cambi� direzione.

IL FATTO MILITARE invece venne a sconvolgere quella che era sembrata finalmente la "quiete dell'impero". Ma anche questa circostanza per la sua conclusione modificher� il mondo geo-politico e indirettamente per una serie di ragioni collaterali anche il mondo religioso fra occidente e oriente.

Sorge infatti quest'anno la disputa con LICINIO. Pur avendolo Costantino incontrato a Milano e fatto con lui una spartizione dell'impero che sembrava una logica conclusione dopo un periodo cos� pieno di incertezze e pur avendo cementato il rapporto da quello di amicizia in quello parentale dandogli in sposa  la sorella, questo cognato ingrato favorisce una ribellione all'interno delle sue truppe contro proprio Costantino.

Ha delle ambizioni personali, ha un forte esercito, ha l'appoggio di Bassiano, (cognato anche lui di Costantino) e dalla Pannonia minaccia la posizione di Costantino, che per nulla turbato, e capite le intenzioni del suo collega, con 20.000 uomini dalla Gallia punta sulla Pannonia per affrontare i 35.000 uomini di Licinio.

L'8 OTTOBRE a Cibalae avviene lo scontro con una battaglia che divamp� fino a notte, infine ci� che rimase dell'esercito si diede alla fuga perdendo il contatto con Licinio. Costantino invece continu� ad avanzare fino a Bisanzio.

Licinio alle sue spalle, riorganizzato l'esercito, lo mise per un attimo in difficolt�, ma ormai la battaglia era persa e Licinio alla fine prefer� negoziare.

Pag� cara la sua rivolta, gli f� concesso di tutto l'Oriente soltanto piu' la Tracia con tanta umiliazione che seppe contenere per 8 anni, poi si decise a tentare l'ultima carta e a riaprire le ostilit�. Leggeremo nel 316 tentare una congiura contro Costantino poi nel 324 il definitivo scontro.

Ma questa prima conclusione a favore di Costantino provoc� per una serie di circostanze una nuova divisione del mondo romano. L'imperatore guadagnava da questo scontro la Pannonia, l'Illirico, la Macedonia, la Mesia e la GRECIA.

E proprio in Grecia Costantino vede  per la prima volta nella sua vita Bisanzio e la sua incomparabile posizione geografica. Accantona tutti i progetti di Arles, e inizia a pensare seriamente di far nascere qui il suo grande progetto: quello della NUOVA ROMA.

Ci sono molte altre ragioni su questa scelta, ma fra le tante, una delle pi� importanti, oltre quella strategica, fu la controversia ariana dopo il Concilio di Nicea a rivelare per la prima volta che il cuore dell'impero batteva nel mondo greco, e forse Costantino credeva di trovare proprio qu� quell'unit� religiosa che in occidente si era spezzata o mancava del tutto. Purtroppo per l'Occidente, il luogo scelto per l'unit� si rivel� essere il luogo della discordia, dello scisma e dell'eresia ariana.

Non solo non riusci' a curare il male ma lo aggravo'.

Le ripercussioni furono di enorme portata. Di importanza Epocale!

Il suo progetto prese corpo e.....come vedremo in seguito, l'11 MAGGIO del 330 verr� inaugurata COSTANTINOPOLI, che diventer� il crocevia del mondo con le sue tre direzioni: Africa, Europa, Asia; la capitale naturale di questo "nuovo" mondo romano, e per 1000 anni capitale naturale lo sar� anche per per l'Oriente la Miklagard la "grande citta'", difesa dalle sue possenti mura, inespugnabile.

Ma ci ritorneremo molto piu avanti ........

Il 31 GENNAIO di quest'anno 314, a Roma viene consacrato Vescovo-Papa, il romano SILVESTRO I. Papa fino al 335. Ricordiamo che questo papa divent� famoso suo malgrado in modo postumo, nella altrettanto famosa falsificazione del documento "Donazione Costantiniana", un falso fabbricato nel VIII sec. In esso risulterebbe che Costantino aveva conferito a questo Papa, la dignit� e i diritti imperiali, su Roma, l'Italia, e tutto l' Occidente. La falsificazione fu scoperta nel 1440 da Lorenzo Valla. Oggi con gli esami effettuati scientificamente sappiamo che la carta � stata appunto fabbricata nell'VIII secolo, e sappiamo pure che il foglio usc� ed e' stato scritto da un abate dell'Abbazia di Cluny.

Figlio di San Rufino e Santa Giusta, nato a Roma. Salì al soglio pontificio il 31 gennaio 314. Con beneficio d'inventario, il suo onomastico fu spostato al 1° di gennaio con la riforma del calendario Gregoriano.
Ma viene ancor oggi ricordato per quest'ultima questione che, in fondo, rappresenta pur sempre il primo santo dell'anno. Nei fatti la figura di Silvestro fu letteralmente offuscata, come del resto quella suo predecessore, dall'imperatore Costantino il quale, non può essere considerato ancor oggi come il padre putativo del cristianesimo.
L' analisi storica insegna diversamente: in realtà, Costantino fu solo un grande mistificatore ed un opportunista senza eguali. Trovatosi scoperto nei confronti di Massenzio, riuscì ad allineare alcune legioni formate esclusivamente da cristiani i quali, piuttosto che sacrificare la propria vita nei circhi e nelle arene, preferirono battersi in battaglia, comunque, contro un nemico dichiarato ed a sconfiggerlo a "Ponte Milvio".(nda: ... che fossero truppe scelte?... beh... sicuramente non degli sprovveduti, considerato l'ambiente dove erano costretti a muoversi).
La leggenda vuole che dopo una tentata persecuzione , Costantino si fosse ammalato di lebbra e consigliato da sacerdoti pagani fece compiere innumerevoli sacrifici di bambini innocenti per lavare con il loro sangue le proprie piaghe. Il pianto delle loro madri riuscì a ricondurre Silvestro al suo capezzale e guarirlo con un miracolo.

Solo allora, l'imperatore convinto della potenza dei poteri cristiani, si risolse a promulgare gli editti contro le persecuzioni cristiane (nda: la leggenda vuole che, più o meno così, si sia risolta anche la diaspora egiziana del popolo ebraico, quando il faraone fu colpito nella propria persona, attraverso la morte del figlio, voluta da Dio attraverso Mosè).

Anche la prima chiesa dedicata a San Pietro, a quel punto sembra sia stata voluta dall' imperatore, costruita sopra un preesistente tempio di Apollo.
Nel mentre sul fronte interno cristiano si stava alimentando una nuova eresia: quella di ARIO che riprese quella manicheista e monarchiana, per la quale il Figlio di Dio, ovvero il Cristo fosse semplicemente stato adottato da Dio stesso, anzichè la stessa incarnazione. Mettendo così in discussione la Santa Trinità e negando di fatto la divinità del Gesù di Nazareth.

Non fu San Silvestro papa a convocare i trecento vescovi per il concilio di NICEA (a.d. 325) ma Costantino, così come fu attraverso Costantino che fu condannato l "'arianesimo".
Le diatribe tra chiesa d'oriente della quale ormai si sentì a capo l'imperatore, in contrasto con una Roma completamete decadente, fecero propendere Costantino per una nuova sede imperiale ed episcopale: COSTANTINOPOLI, era il giorno 11 maggio del 330.
Nel 335 l'imperatore convocò il concilio di TIRO, per intercessione di Atanasio, vescovo di Alessandria d' Egitto il quale chiedeva la riammissione di Ario. per tutta risposta Costantino, durante il concilio, fece deporre Atanasio, senza nemmeno informare il pontefice.

San Silvestro, il guaritore di Costantino, morì il 31 dicembre dello stesso anno e fu sepolto nel cimitero di Priscilla. Le spoglie furono fatte successivamente traslare nella chiesa di San Silvestro in Capite, da papa Paolo I

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IN PERSIA dove sta regnando TIRIDATE III, viene associato al trono suo figlio COSROE II. In anticipo su tutti gli altri stati europei, sono i primi a subire le prime invasioni degli UNNI e degli ALANI. Sono le prime avvisaglie che preannunciano la "valanga" che fra poco  andr� a travolgere e a sconvolgere l'intera Europa per alcuni secoli.

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