HOME PAGE
CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
DA 1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 306 d.C.

QUI riassunto del PERIODO di COSTANTINO  dal 306 al 337 d.C.
COSTANTINO-COSTANZO-GALIENO-MASSIMINO-SEVERO-MASSENZIO, 
L'EDITTO DI NICOMEDIA - LE GUERRE DI AUGUSTI E CESARI
* COSTANTINO A ROMA - * EDITTO DI MILANO
* LA STRAGE DI LICINIO - GUERRA CONTRO COSTANTINO
* LE DISCORDIE DEI CRISTIANI
* IL GOVERNO DI COSTANTINO - CONCILIO DI NICEA -
* COSTANTINO E LA CHIESA - MORTE DI COSTANTINO

-------------------------


L'ANNO 306
* COSTANTINO DIVENTA CESARE

Il 25 LUGLIO, COSTANZO CLORO, in Britannia dove dal suo quartiere generale a York � sempre impegnato da tempo a difendere i confini dalle invasioni delle varie trib� dell'interno dell'isola, in una battaglia contro uno di questi sconfinamenti, questa volta dei Pitti, perde la vita.

Gli succede ufficialmente nel titolo come tetrarca imperiale FLAVIO SEVERO e come Casear il figlio dell'ex Augustus Massimiano, cio� MASSENZIO.

Ma entrambi devono fare i conti con Costantino.

Dobbiamo fare ora un piccolo passo indietro e ritorniamo in Oriente dove lo scorso anno Costantino era impegnato proprio con Galerio , che pur richiamato dal padre in Britannia per farsi aiutare a sconfiggere i Pitti, trov� in Galerio  un netto rifiuto. Tale presa di posizione sembr� a padre e figlio un vero e proprio atto di ostaggio. Stava quindi sorgendo un caso piuttosto critico.

Alla fine Galerio  (raccontano i maligni - ma il comportamento di Costantino lo fa supporre)  avendo predisposto con l'aiuto di Severo (l'antagonista di Costantino) lungo il percorso delle trappole con delle imboscate, era convinto che pur rilasciando Costantino, questi non sarebbe mai arrivato a destinazione.

La leggenda narra che Costantino appena rilasciato, dall'Oriente fino a Boulogne in Francia, cavalc� ininterrottamente senza mai fermarsi, senza mai dormire, sfiancando pi� di un destriero, onde evitare quello che forse immaginava e temeva: di essere assassinato lungo il percorso.

Scampato ad ogni tranello teso, Costantino si ricongiunse con il padre Costanzo e quindi lo troviamo quest'anno ad affrontare i Pitti, ma disgraziatamente il padre nello scontro perse la vita.

Si veniva a creare subito una critica situazione dinastica. Di diritto la successione a Costanzo aspettava a Flavio Severo, e con tutte le carte in regola la nomina a Casear aspettava al figlio di Massimiano, cioe' Massenzio

Ma le truppe in Gallia e in Britannia molto legate a Costanzo Cloro, acclamarono subito suo figlio Costantino imperatore. Non solo, ma quasi sfidando e sfottendo i due pretendenti e lo stesso Galerio, i soldati inviarono a quest'ultimo un dipinto di Costantino dove era raffigurato con la corona imperiale sulla testa. Con questo insolito messaggio le intenzioni in Gallia erano abbastanza chiare.

A Roma, senato e amici di Severo trovarono che era illegale la nomina. Primo: perch� Costantino era un figlio impuro di Costanzo, mentre Massenzio non lo era (anche se poi risult� anche lui spurio). Secondo: che all'atto dell'abdicazione di Diocleziano le successioni erano gi� state stabilite, quindi questo atto maturato in Gallia e Britannia a favore di Costantino, era null'altro che una ribellione di soldati e quindi la nomina di Costantino una vera e propria arbitraria usurpazione di titolo

Ma Costantino ha l'appoggio di un grande esercito e inizia fin dai primi momenti a comportarsi da vero imperatore; e i risultati non mancarono. E' il momento dove lui applica la sua nuova scienza politica. Non era quindi solo come vedremo un grande condottiero, coraggioso, audace, intelligente. Al fianco di Diocleziano ha imparato la tecnica, la determinazione, l'audacia nelle azioni di guerra, ma di suo Costantino mette il talento nella politica  che lo stesso Diocleziano ha forse intuito ma non ha avuto il coraggio di applicare. Il suo non � pi� il classico modo di governare di un sovrano, ma � quello di un rivoluzionario che ha preso il potere, sovvertendo tutte le regole che finora erano state applicate nel governo dell'impero.

Poi aveva la rara virt� di saper meditare sulle cause dei fatti sociali e politici e sapeva accettare l'influenza delle nuove idee in base al proprio pensiero. Di errori ne commise come vedremo tanti, e tanta fu la sua ambiguit�, ma certamente non � passato alla storia per questi errori e ambiguit� ne' per le sue battaglie, ma per il suo genio politico, che ha modificato un mondo. Tutto il mondo occidentale e orientale di oggi porta la sua impronta, geopolitica e religiosa. I confini di questi due mondi li ha tracciati infatti in questi anni Costantino

Abbiamo parlato del zoroastrismo nell'anno 250 (come sistema politico-religioso), e abbiamo conoscenza dell'interesse dimostrato da Costantino per la religione cristiana in Medio Oriente anche se non ne fu affatto mai un seguace; sappiamo i suoi rapporti con Lattanzio (gi� maestro di Diocleziano e che poi scelse anche lui come maestro per se' e suo figlio Crispo),; e sappiamo quanto bisogno avesse il popolo di non vedere piu' sangue;  e quanto era bisognoso di una certa spiritualit� che appariva non solo una necessit� del mondo romano, ma contemporaneamente questo desiderio comparve nel resto dell'umanit�, dall'India, al Giappone, dalla Cina alle Americhe. Nell'arco di un paio di secoli c'e' questo stravolgimento e questa necessit� all'interno dei grandi popoli della Terra.

Le persecuzioni dei cristiani in Palestina fatte da Galerio  avevano scandalizzato non solo Costantino (lui operava -come abbiamo gi� letto- nel suo esercito), ma perfino gli ebrei. Altrettanto accadeva in altre province, dove ormai gli stessi pagani si erano mobilitati per dare protezione e rifugio ai poveri cristiani perseguitati con cui convivevano ormai in armonia; li stimavano, ne apprezzavano la morale, l'etica; e ammiravano la devozione, che alle volte turbava la loro coscienza, cos� poco spirituale, spesso dominata solo da valori essenzialmente materiali.

I primi atti dunque di Costantino furono con la sua nuova (anche se non ancora ufficiale) imperiale veste, quello di concedere la libert� di culto ai Cristiani nei territori che erano sotto la sua sovranit� (che ricordiamo sono la Gallia e la Britannia). Ma non aderisce alla religione cristiana, egli � gi� e rimarr� fino in punto di morte cultore della religione monoteistica fondata sul culto della divinit� solare che egli considerava non in necessaria contraddizione con quella cristiana.

(come vedremo in seguito da questo culto solare di Costantino quella cristiana mutuer� molte cose per quanto riguarda alcuni simboli, feste, simbologie, cerimonie rituali, ricorrenze, paramenti ecc. ecc.- Li scopriremo pi� avanti)

il 28 OTTOBRE a ROMA, trovando illegale la nomina di Costantino, viene dichiarato Augusto il semplice Casear MASSENZIO, il figlio di quel MASSIMIANO che aveva abdicato contemporaneamente a Diocleziano. 
Ma in questa scelta non � molto d'accordo FLAVIO SEVERO ufficialmente in carica che si sente scavalcato anche lui gerarchicamente, ed � chiaro che cominciano le prime gelosie, le congiure, le minacce con i suoi soldati (che sono poi quelli, non dimentichiamolo, gli ex di Massimiano e a lui ancora fedeli).

Dallo stesso Galerio  in Oriente, Severo viene sollecitato a marciare contro Massenzio, e lui fedele ubbidisce, tanto che MASSIMIANO (annullando cos� l'atto di abdicazione) ritorna sui suoi passi e si rimette con un colpo di stato sul trono (proprio con i suoi ex soldati, ora di Severo).

Ma non per dar man forte a suo figlio Massenzio, ma per non fargli indossare la porpora. Massimiano si era stancato di fare il pensionato e ritorna quindi improvvisamente sulla scena, anche se il collega Diocleziano non approva la rottura del patto; ma poi vedendo il motivo ne � quasi felice.

Infatti  Massimiano ha simpatia  proprio per COSTANTINO, lo va a visitare e lo fa diventare anche suo genero dandogli in sposa sua figlia  FLAVIA MASSIMA FAUSTA che � poi anche la sorella di MASSENZIO che il padre vuole spodestare.

(In occasione del matrimonio viene assegnato il titolo di augusta a Flavia
e nello stesso tempo anche alla madre di Costantino, cio� ELENA)

Iniziano ora delle tenebrose lite in queste famiglie che ricordano i tempi neroniani e che si concluderanno in un modo non molto diverso: una lunga catena di omicidi e tanto sangue.

La tetrarchia ora sta partorendo un mostro a sei teste, infatti i tre che erano poi quattro diventano ora sei, e ognuno ha l'ambizione di arrivare al vertice spodestando (ma anche annientando) gli altri cinque.

PROSEGUI NELL'ANNO 307 >