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CRONOLOGIA

20 MILIARDI
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ANNO 181 d.C.

QUI riassunto del PERIODO: DA COMMODO A GIULIANO (dal 180 al 193)



***  L'ANAGRAFE E LO STATO CIVILE DI MARCO A.

Scomparso MARCO AURELIO ritorniamo brevemente sul suo operato di legislatore; una attivit� che non aveva mai smesso di occuparsene anche durante le sue permanenze negli accampamenti sul teatro delle operazioni militari, dove lo abbiamo visto molto impegnato nella sua missione ""Germania romanizzata" o meglio "latinizzazione di un territorio" che lui considerava abitato solo da barbari, esseri inferiori.  Anche se poi nel vedere l'operosit� di alcuni gruppi sulle rive del Danubio, Reno, Meno e Mosella, dove loro avevano strappato alle foreste grandi appezzamenti di terreni che amorosamente poi coltivavano con perizia, trov� utile sradicarli e deportarli in Italia in massa.

Le colture vinicole del Friuli debbono a queste deportazioni il loro progresso quantitativo e qualitativo che avranno poi nei secoli seguenti, fino ai giorni nostri- reso possibile il prestigio di alcuni vini; tutti vitigni di origine renana e danubiana, quindi franco-germanicI. A questa popolazione,  esattamente  fra 100 anni, nel 281 (vedi) l'imperatore Probo comportandosi come Marco Aurelio e anche peggio, gli aggiunse 40.000 Bastarni che aveva catturato sui confini della Pannonia: anche questi furono impiegati per la coltivazione della vite, visto che Probo voleva distribuire ai romani non solo il pane ma vi voleva aggiungere anche una razione di vino.

ANAGRAFE NASCITE e STATO CIVILE- Marco Aurelio dopo essere stato in Egitto dove era gia' praticato da secoli dai funzionari dello Stato l'obbligo di registrare le nascite, lo introduce per la prima volta nell'impero romano con un decreto. Ogni cittadino aveva l'obbligo entra 30 giorni dalla loro nascita di registrare i propri figli "in modo che ogni cittadino nato -cita la legge- pu� produrre prova documentaria della sua origine territoriale, parentale e temporale. ". Questa legge novita' sembro' subito a tutti una interferenza burocratica nella propria vita privata, ma ben presto questo provvedimento di enorme portata si rivel� interessante e utile nello stesso tempo, perch� sostanzialmente contribuiva a una migliore sicurezza dinastica dei cittadini (ovviamente nelle classi privilegiate, ricche, aristocratiche) garantendo loro i diritti acquisiti in beni e privilegi alle rispettive generazioni presenti e future.
Visto che Roma pullulava di gente di ogni colore e razza e di varie province,  diventava l'anagrafe uno strumento essenziale per capire subito la provenienza di tizio e caio, come si chiamava, di chi era figlio, che professione aveva, ma soprattutto quanti anni aveva, cosa molto importante se era cittadino o non cittadino di Roma quando doveva prestare il servizio militare, quindi era intenzionalmente una  importante istituzione per fare dell'esercito una vera forza fedele e utile agli interessi di Roma, visto che esisteva ancora la discriminazione di cittadini liberi e non liberi. Dove i primi potevano accedere alla carriera militare mentre i secondi ne erano esclusi.

Ma proprio qui c'era il rovescio della medaglia: la discriminazione. E gli elenchi d'ora in avanti ne diventavano la prova documentale. Una bollatura. Un marchio, dai connotati negativi, che seguivano l'intero percorso dell'esistenza individuale di un soggetto non italico, ed era quindi escluso da quei benefici che invece i cittadini romani potevano vantare in virt� di quanto veniva riportato negli elenchi in modo inequivocabile.

Questo adempimento, questo obbligo, questa nuova istituzione fu migliorata con Caracalla nel 212 con la Costituzione Antoniniana che riconosceva a tutti gli uomini liberi dell'Impero la cittadinanza romana. Questo fino alla caduta dell'impero nel 476, dove lo Stato poi non la gestir� piu', si ritornera' alla confusione, e fu oggetto di accese dispute fra laici e cattolici all'inizio del medioevo, finch� dopo il Concilio di Trento nel 1563 questa istituzione-servizio, la inizi� a gestire totalmente la Chiesa, mediante la tenuta dei registri parrocchiali certificanti tra l'altro i matrimoni e le morti, e che mantenne in esercizio di fatto fino alla Breccia di Porta Pia con la caduta del Potere Temporale della Chiesa.
Nel 1864 le nuove leggi italiane (promulgate dal nuovo parlamento e rese obbligatorie solo nel 1871) fanno integralmente propria questa istituzione, creando l'Anagrafe dello Stato Civile che si assume il monopolio dell'attivit� certificativa in materia di cittadinanza, nascita, matrimonio e morte di ogni cittadino del territorio italiano, di qualsiasi credo o religione, svincolandosi dalle istituzioni religiose. Anche se queste, nonostante tali decisioni di carattere politico conserveranno a uso degli osservanti credenti come legge morale anche se non giuridica.
La legge organica oggi vigente nell'istituto giuridico italiano risale al 1929 (Patti Lateranensi dovuti a Mussolini - tipo il matrimonio civile disciplinato dal diritto canonico) ma con alcune altre rettifiche e modifiche sostanziali fatte nel 1939, fu applicata nella sua interezza e fu poi ancora perfezionata con la legge del 19 Maggio 1975 col Nuovo Diritto di Famiglia. Dove giuridicamente venne infine riconosciuto solo il matrimonio civile.

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