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CRONOLOGIA

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ANNO 41 d.C.

Qui l'intero  riassunto: del PERIODO DI CLAUDIO dal 41 al 54   d.C.
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*** L'ASSASSINIO DI CALIGOLA
*** CLAUDIO IMPERATORE
*** SENECA

Questa volta l'assassinio di Caligola la desideravano tutti, infatti alla cospirazione vi parteciparono i nobili, il "Palazzo" con in testa l'influente liberto Callisto, i due prefetti del Pretorio e perfino il pi� umile servo. La congiura capeggiata da Cassio Cherea, un tribuno del pretorio, non fallisce; il 24 Gennaio, il quattro volte console Caligola, il terrore di Roma, cade sotto i colpi di pugnale del suo migliore e fidato liberto Callisto, la stessa fine fa la moglie Cesonia e la figlia, e mentre si correva al Senato a dare la buona novella, i cadaveri vennero subito bruciati e seppelliti frettolosamente negli stessi giardini Lamiani.

La furia con la quale il suo nome e la sua memoria vennero attaccati (lo leggiamo da varie testimonianze storiche) d� la misura dell'odio, ma anche della vergogna dell'ordine dei senatori che divenne forte solo davanti al morto ma non cos� forte davanti alla situazione che ora si veniva a creare. 
C'era il fantasma di quattro anni di disastri (almeno a sentir loro) e quelli purtroppo rimanevano, non si potevano seppellire tanto in fretta con lui. La sua follia e le sue stravaganze avevano svuotato il tesoro, portato sull'orlo della carestia le campagne, che erano state spogliate da ogni avere da non potersi pagare nemmeno le sementi. Ma il male peggiore era che tutti i funzionari che circolavano nell'impero e nella stessa Roma erano solo degli affamati di denaro e di potere come chi li aveva messi in quelle cariche. La situazione gi� molto critica, poi precipit�, e gli stessi senatori che avevano dimostrato tanta esultanza alla morte del tiranno, tanta quanto il precedente servilismo di prima, si resero subito conto che non erano pi�  padroni della situazione.

I Romani ma soprattutto l'aristocrazia senatoriale voleva restaurare il regime repubblicano. Uomini validi, ricchi o capaci ed esperti governatori non mancavano; Annio Viniciano, Valerio Asiatico, Sulpicio Galba, Camillo Scriboniano e tanti altri.
Il Senato per� tentennava, discuteva, intanto i pretoriani in mezzo a tante indecisioni e dubbi, a morto ancora caldo, avevano gi� scovato un successore, suo zio CLAUDIO, 50enne, l'altro figlio di Druso e quindi fratello di Germanico (che nell'immaginario collettivo era sempre popolare) che era vissuto sempre nell'ombra, prima con Tiberio per 24 anni, poi altri 4 anni con Caligola, ed era un uomo di grande cultura che spaziava su tutto lo scibile umano, conosceva l'impero come nessuno, fino all'ultimo sperduto paese di cui non ignorava usi e costumi e in molti casi anche la lingua.

Durante il misfatto, si trovava nel palazzo, l'orrore lo paralizz�, tanto che non volendo essere coinvolto si ripar� dietro una tenda, isolandosi da quella cinica festa che si stava celebrando in mezzo al sangue. Un pretoriano lo vide, ricord� chi era, e subito lo indic� come il legittimo nuovo imperatore.

Mentre il Senato discuteva ancora, la folla che voleva subito un princeps inizi� ad acclamare imperatore Claudio, e le corti urbane che stazionavano e proteggevano i senatori dentro il Palazzo, si unirono ai pretoriani e alla folla per acclamarlo. Il Senato dovette a questo punto arrendersi, fuori c'era gi� un imperatore e in quanto a discendenza aveva anche tutte le carte in regola, quindi se ne lav� subito le mani.  Il 25 gennaio del prossimo anno, Claudio verr� investito della carica di imperatore e gi� dalle prime sue mosse vedremo dei sostanziali cambiamenti.

CLAUDIO gi� cinquantenne, era stato fin da piccolo disprezzato dalla madre Agrippina Maggiore, che stravedeva per il fratello Germanico. Aveva fra l'altro avuto una paralisi infantile che aveva lasciato il segno sul suo fisico, quindi era sgraziato, con una andatura goffa, la testa tremante e un parlare affrettato e rozzo che lo faceva perfino sbavare. Era insomma considerato una specie di invalido e di imbecille, pochi si accorsero di una tanta abilit� latente che dimostrer� in questi anni. Sar� amato molto sia dai soldati di Druso padre, che di Germanico fratello, tanto che lo elessero loro rappresentante, perch� lui amava vivere in mezzo a loro, anche se era amareggiato e molto deluso di non poter essere mai uno di loro per il suo fisico. 
A tutti questi aspetti negativi, c'era, lo abbiamo ricordato sopra, una grande cultura. Rimanendo sempre appartato non aveva di certo capitalizzato  il suo sapere, ma ora diventava prezioso per lui, nell'affrontare questa situazione, ma anche prezioso per l'impero.

Non potendo partecipare fin dall'inizio, alla vita attiva dell'impero (in tutta la sua vita solo a 45 anni lo avevano chiamato per due mesi a fare il console tappabuchi) deluso nelle sue speranze si era rifugiato nello studio di Tito Livio come guida e amico; lesse e scrisse moltissimo, tanto che Plinio il Vecchio lo cita quattro volte come una autorit� culturale, e scienziati e filosofi a lui si rivolgevano per apprendere o comunicare le loro scoperte o offrire i loro trattati, di ogni genere, dall'astronomia all'agricoltura, dalle poesie alla scienza tutta.

Insomma il nuovo personaggio, sconosciuto in molti ambienti ma ora improvvisamente diventato imperatore, a Roma la popolazione inizi� ad apprendere che era  considerato uno degli uomini pi� eruditi del tempo. Davanti al senato la sua conoscenza sull'antica e pi� recente Storia di Roma era straordinaria, precisa, una cronologia parlante di fatti e personaggi. E andava anche oltre; poteva spiegare il morso di una vipera o rendere comprensibile le cause di una eclisse di sole e di luna; riconoscere un vaso di Cos e spiegare cos'era l'arte, e se una scultura era di scuola egizia o greca.

C'era pero' nella sua vita famigliare un grosso neo, aveva sposato una donna dissoluta, Messalina che con i suoi 25 anni di differenza (l'aveva sposato a 15 anni e ora ne aveva 25) lo tradiva molto frequentemente e Claudio visto che non era mai stato nemmeno da giovane un Adone forse gli perdonava gli atteggiamenti licenziosi; che per� non volle pi� tollerare una volta salito al potere. Era ora una questione d'immagine e di dignit� dello Stato e di chi  ne era il pi� alto rappresentante.
La donna invece di ascoltare tutti gli avvertimenti di un suo consigliere, Narciso, persistette nel suo atteggiamento. L'ascesa cos� inattesa al trono del marito signific� per lei piacere e lusso senza alcun freno fin dal primo momento, scandalizzando la corte, soprattutto quando anche con i comuni cavalieri e con i nobili di bell'aspetto che frequentavano il palazzo,  inizi� spudoratamente a fargli le corna, fin quando lo stesso Narciso trov� opportuno, quando Messalina super� se stessa (con un'amante di nome Silio) convincere Claudio di incolparla di adulterio e di giustiziarla, cosa che avvenne nell'anno 48.

Messalina gli aveva dato due figli, Ottavia e quel figlio di cui sentiremo molto parlare nei prossimi anni, col nome di Britannico, nome ereditato dal padre.


SENECA - Fra i tanti che avevano dato scandalo (*)  a corte e che Claudio volle punire con l'esilio in Corsica, dove poi rimase otto anni, c'era Seneca, 45 enne, oratore brillante, filosofo che proprio in questo periodo matur� la sua adesione allo stoicismo di cui accentu� il carattere esoterico e religioso; e baster� ricordare i soli titoli dei suoi libri e si intuisce dove essi portano : De vita beata, De otio, De tranquillate animi, De costanta sapientis, Epistulae morale, e molti altri (comprese molte tragedie) che ebbero non poca influenza nei contemporanei e in seguito anche nell'oscuro medioevo; le sue idee sembrarono cos� vicine a quelle cristiane che si pens� che lo stesso Seneca fosse segretamente un cristiano e sembra che esistono lettere apocrife che lui e Paolo si sarebbero scambiate.
Il suo esilio di otto anni in mezzo ai sassi dell'isola, gli pes� molto. 

(*) Lo scandalo di Seneca alla corte di Claudio si dovette al suo coinvolgimento all'adulterio di Giulia Livilla, figlia minore di Germanico e sorella del defunto Caligola. Fu ovviamente una delle tante macchinazioni della corte, e specialmente di Messalina, per colpire la famiglia di Germanico che cost� a Seneca l'esilio in quel 'nudum saxum' (cos� Seneca infatti descrive l'inospitalit� del suo luogo d'esilio nella 'Consolatio ad Helviam matrem', scritta nel 42) che era la Corsica. Sar� richiamato solo nel 49, fra otto anni, su intervento di Agrippina, nuova moglie di Claudio e madre del futuro imperatore Nerone. Chiamato a Roma per diventare precettore proprio del giovanei NERONE. Un insegnamento il suo che si dimostrer� un vero e proprio fallimento visto che  questo suo allievo, poi salito al potere, fu lui a ordinargli di suicidarsi per aver congiurato contro di lui.
O forse l'insegnamento riusc� bene; se gli aveva insegnato di punire severamente la disonest�, l'allievo tenne fede alla sua dottrina. 
Purtroppo di Nerone  ci sono state tramandati  solo i lati negativi; c'era bisogno nel successivo periodo di un "mostro", che incarnasse "il male": e fu scelto lui, Nerone! Che non era un "santo", gli piaceva "la carne", e in quanto a "rassegnazione" non se la sentiva di aspettare solo "la provvidenza" dal cielo, ma si dava da fare promuovendo la sua immagine alla massa. Un po' quello che accade nei nostri giorni, dove il narcisismo di qualcuno arriva al punto di far tappezzare le strade con la sua faccia sorridente in ogni angolo del Paese.

Comunque, Seneca  nei prossimi anni avremo modo di conoscerlo meglio. Predicava bene ma razzolava male. Nel suo trattato della felicit�, si dilunga sulla vita semplice, bucolica, ma intanto ha ville, terreni, culture  e 250 schiavi servi a sua disposizione.
(VEDI ANCHE L'ANNO 51 e segg.,  poi il 54 e segg.)

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