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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
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PERSONAGGI
E PAESI

(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1473



*** Nasce  a Tor�n, in Polonia, NICOLO' COPERNICO. Avviato agli studi dallo zio vescovo e si iscrisse alla facolt� delle Arti dell�Universit� di Cracovia, studiando filosofia e astronomia. In Italia continu� gli studi di astronomia; studi� giurisprudenza all�Universit� di Bologna, medicina e diritto canonico all�Universit� di Padova addottorandosi in diritto canonico all�Universit� di Ferrara. - A Bologna aveva compiuto le prime osservazioni astronomiche. Lo studio del greco gli aveva consentito la lettura di testi astronomici dell�antichit�.- Tornato in patria, si dedic� agli impegni amministrativi, politici e a studi astronomici.- Infatti scrisse il suo capolavoro astronomico riguardante l�eliocentricit� ed il rifiuto del geocentrismo Aristotelico-Tolemaico. -Solo dopo diversi decenni Copernico si decise a pubblicare il suo libro. Infatti ci� avvenne nel 1543 mentre era in punto di morte. - L�esitazione di pubblicare questo capolavoro trova spiegazione nel fatto che l�autore aveva piena consapevolezza del suo carattere radicalmente innovativo rispetto alle esistenti dottrine cosmologiche e astronomiche sulle quali si basava l� immagine cristiana dell�universo. Da qui il timore di suscitare le reazioni ostili da parte degli ambienti scientifici e religiosi.

*** MANFREDI, un grande anatomista del tempo, descrive per primo le ovaie della donna; ma c'e' molto scetticismo nell' ambiente medico, e naturalmente arrivano gli anatemi da parte delle autorit� ecclesiastiche. Dell'intuizione di Manfredi non se ne parler� pi� per quattro secoli. "Il ventre della donna � solo un ricettacolo del seme dell'uomo", questa � sempre stata la concezione, e questa per altri centinaia d'anni, resta!


ANNO 1474



VERSO UN NUOVO MONDO?

*** In Toscana da anni c'� un forte sviluppo dell'attivit� cartografica, che si trasferisce anche nella citt� di Bologna. Fra i tanti vi opera BERLINGHIERI che pubblica con un nuovo procedimento - con la stampa - le
Sette giornate della Geografia.

*** Con queste conoscenze molto diffuse, a Firenze TOSCANELLI (oltre che geografo anche matematico) comunica con lettera e disegni al canonico della cattedrale di Lisbona MARTINES, un appassionato geografo; sono notizie apprese su numerosi testi arabi riguardanti sia la circumnavigazione dell'Africa (che afferma essere un continente!) e addirittura del globo. Gli invia anche una mappa, come raggiungere il "Cipangu" (il Giappone) partendo dalla sponda dell'Atlantico navigando verso occidente.

Non sappiamo il seguito di questa corrispondenza, ma sappiamo che MARTINEZ con altri incarichi � richiamato in Vaticano; ma porta con s� (ritrovate nel 1900) una ricca documentazione geografica che raccolto in tanti anni, a partire dai tempi di Eratostene; precise carte nautiche arabe, diari di bordo, testimonianze raccolte sul luogo. In Portogallo, sede degli ultimi arabi di Spagna soprattutto dei grandi navigatori che per alcuni secoli hanno rifornito il continente, di materiale in giro ve n'era moltissimo. Inoltre le grandi e preziose biblioteche arabe erano ancora integre, con molti testi antichi e moderni e tantissimi gli studi accurati.

(di queste relazioni dell'epoca, testi e numerose "cartine" sono conservate - oltre che a Magonza nel Museo romano-germanico- ad Anversa, sede dello straordinario Museo del Mare (il pi� documentato museo nautico del mondo). Cartine che ci offrono nei dettagli i percorsi marittimi e terrestri dell'epoca, con itinerari particolareggiati, descrizioni che contengono non soltanto i nomi delle localit� toccate dai navigli ma anche la lunghezza delle singole tappe e tutti gli imprevisti che vi si potevano incontrare. Ma fra le tante cose interessanti nel museo, i molti diari di bordo. Visti di persona da chi scrive queste note).

Indubbiamente con gran passione per queste notizie, MARTINEZ a Lisbona aveva raccolto anche lui molto materiale, portato poi con s� nel suo rientro a Roma.

Sappiamo oggi che da ERATOSTENE (275-195 a.C.) il calcolo della circonferenza del nostro "globo", con la misurazione del grado fra Alessandria e Syene era stato calcolato quasi esattamente, in 40 mila chilometri. Calcol� che il nostro Antico Continente occupava un terzo della circonferenza terrestre e che la costa quindi dell'Asia distava dalla Spagna di circa 240 gradi; distanza che con una certa approssimazione corrisponde esattamente a quella reale. Eratostene nella sue Cronografie fu preciso: infatti, scrive: "Conosciamo soltanto la regione della terra abitata in cui viviamo, l' oikumene; ma nella zona temperata pu� tuttavia trovarsi un altro continente ugualmente abitato, o anche pi� di uno" Non sbagliava! Ma i suoi libri, o quelli che parlavano di queste cose scomparvero nella polvere dei conventi, ma riapparvero tramite le numerose traduzioni arabe verso il XIII e XIV secolo dopo le crociate o con la Reconquista prima in Sicilia, poi in Spagna, dove esistevano immense biblioteche arabe con le conoscenze di duemila anni; lette, commentate, rielaborate, con note aggiuntive ecc.

PAUSANIA dal canto suo, anche lui aveva scritto che al di la' dell'Atlantico esisteva una terra i cui abitanti erano rossi di pelle e avevano i capelli simili ai "crini" di cavallo, e questi come sappiamo oggi erano i Pellirossa. Ma da cosa lo supponeva? Non lo sappiamo. C'erano poi altre testimonianze, quella che ci ha lasciato nel 40 d.C. lo spagnolo Pomponio Mela in De Chrographie, un manuale di geografia dei tre continenti, dove scrive ""Quando ero stato preconsole romano in "Spagna", Metello Celere mi rifer� che il re dei Boti gli aveva inviato in dono degli schiavi che avevano fatto naufragio sulla costa (in Portogallo). Erano 7 uomini provenienti da una lontanissima terra, che travolti da una tempesta dopo aver vagato nel mare per decine e decine di giorni, erano stati sospinti fino alle nostre coste. Questi erano uomini fino allora mai visti da nessuno, dalla pelle rossa, capelli a crini, e parlavano una lingua incomprensibile a tutti."

E' certo che anche i Romani facessero largo uso di mappe fin dai tempi di Augusto. Nel II sec. Tolomeo si era impegnato in Geographia a realizzare delle mappe calcolando una specie di latitudine e longitudine dei luoghi conosciuti, ma purtroppo in questi suoi lavori rifiut� di accettare i pi� accurati calcoli di Eratostene. Nella sua "Mappa Mundi" sbaglia di 90 gradi la collocazione di alcune terre, e rifiuta di prendere in considerazione l'Africa come un continente quindi non circondato dal mare, mentre l'Oceano Indiano lo riporta come un lago fra Asia e Africa. Queste idee geografiche, assieme a quelle astronomiche, contribuirono a creare la medioevale teoria cosmologica geocentrica in occidente. Persistettero e furono dominate con la tradizione biblica cristiana, dove sia la scienza sia l'osservazione avevano nessuna importanza, anzi erano combattute. Il mondo era quello di No�, diviso in tre parti, e con il cielo come un coperchio. Amen!

Non cos� nel mondo arabo che pur avendo inventato la scrittura araba solo nel 352 d.C. iniziarono - per fortuna! - dove gli altri si erano fermati. Gli Arabi furono gli unici a salvare i preziosi lavori degli antichi, e su questi - che funzionarono come stimoli per i successivi studi - elaborarono nuove teorie, nuove osservazioni, che poi solo in piccolissima parte giunsero in un occidente ancora chiuso e buio. Non molto lontano, in Sicilia (da alcuni secoli araba) nel 1200, alla corte di Federico c'era gi� un planisfero che indicava l'Africa, il polo australe e la stella polare Croce del Sud. (il primo a parlarne fu Dante, che era stato alla corte di Sicilia; ma molti non capirono alcune criptiche frasi inserite nel suo poema. Lui  neppure forse. Le inser� e basta. Per diversi secoli molti lessero quelle tre righe, ma poi passarono oltre.


Ritorniamo a MARTINES. Oltre a lui a Roma pochi anni dopo, nel 1480, giunge anche un altro prete; viene dall'Irlanda, dall'abbazia di Stratflur, e ha con s� alcune relazioni di viaggi fatti dai vichinghi in "America" (terra a cui diedero il nome Vinland) nel 992, nel 1029 e nel 1170. Famosi e documentati quelli di Erik il rosso, e successivamente quelli di suo figlio.
(questi viaggi saranno poi confermati storicamente nel 1900, quando in America saranno ritrovate pietre runiche proprio in quelle zone che erano state sommariamente descritte in quelle "relazioni nautiche" dai vichinghi, e comunque esattamente individuabili)

I due prelati spulciando fra questi documenti, con i loro appassionati studi, avevano messo in relazione molti fatti sulla questione. Uno in particolare c'interessa molto: si parla di una corrente marina atlantica.

Oggi sappiamo che quella corrente atlantica, cui si accennava in quelle carte, � la Passat Settentrionale, che senza neppure remare ci porta in America; poi in un altro periodo dell'anno - e sempre senza toccare un remo - con la controcorrente che sfiora le Canarie ci fa tornare indietro quasi nello stesso punto da dove siamo partiti. I documenti raccontavano e citavano proprio questo: "Son correnti che vanno e che vengono da una terra lontana". La corrente nell'andata infatti, sfiora le Azzorre e nel ritorno, la controcorrente sfiora le Canarie. Erano acque - si affermava "che partivano e facevano ritorno dopo aver lambito terre lontanissime a noi ancora del tutto sconosciute".

Ci sorprende che tutte queste notizie non avevano mai interessato i Veneziani, pur grandi navigatori e con moltissimi contatti con il mondo orientale, con gli arabi in particolare. A Costantinopoli nel 1204 avevano portato via tanti tesori, ma pochi libri. E sui libri c'erano tutte le soluzioni ai mali che in questi anni  andr�  incontro la Serenissima.

Arriviamo al colpo di scena di questa pagina! Martines, questo monaco priore, era uno zio di CRISTOFORO COLOMBO!


ANNO 1
475


*** I MEDICI hanno alcune controversie con il papa. La famiglia fiorentina sempre pi� dominante a Firenze, da un po' di tempo osteggia alcuni territori della Chiesa, ritenendoli una costante minaccia per Firenze. Pronta e immediata la reazione del papa, forte anche dell'alleanza con gli Sforza. Con questi ha imparentato con un matrimonio suo nipote GIROLAMO RIARIO con CATERINA, figlia naturale di GALEAZZO MARIA SFORZA, regalandogli come dote al nipote la signoria di Imola.
Con i Medici, che sono banchieri, toglie loro tutte le relazioni con gli uffici pontifici, e li trasferisce ad altri banchieri di Firenze, a quella dei PAZZI, una famiglia mercantile molto fiorente di Firenze, rivale dei Medici e con le stesse ambizioni, pi� venali che politiche, di impossessarsi della Signoria. Questa ambizione, con l'alleanza del papa toccher� il culmine con la "congiura dei Pazzi", nel 1478, che tent�, proprio con l'appoggio papale, di assassinare Lorenzo e Giuliano de' Medici, ma che provoc� invece il loro declino.

*** Muore il re di Castiglia ENRICO IV. Per la successione esplode la guerra civile tra i sostenitori di sua sorella (diseredata) ISABELLA con suo marito FERDINANDO d'ARAGONA, e i sostenitori della figlia di Enrico, GIOVANNA che si allea ai portoghesi di re ALFONSO V.
Ne approfitta il re di Francia LUIGI XI per invadere il Roussilion e la Cerdana, mentre lo stesso re del Portogallo invade la Castiglia.
Non resta fermo neppure il nuovo re d'Inghilterra, EDOARDO IV; approfitta dell'assenza di Luigi XI impegnato altrove, e con Carlo il Temerario, sbarca a Calais marciando sulla Lorena. Poi si accorda con Luigi, con un patto e un matrimonio della propria figlia con il figlio del re di Francia erede al trono.
Edoardo rinuncia formalmente ad ogni pretesa sulla corona francese.
E' l'ultimo atto che va a concludere la guerra dei "Cento anni".

A restare a mani vuote � ora Carlo il Temerario che prosegue la sua azione; da solo e occupa la Lorena.

*** Operano al culmine della loro arte: ANTONELLO DA MESSINA, il GHIRLANDAIO, LUCA SIGNORELLI, MEMLING, VAN DE GOES, BELLINI, il POLLAIOLO, il MANTEGNA e l'inquietante BOSCH (le sue composizioni contengono un simbolismo medievale a carattere tragico velato da un umorismo sacro-profano. Stile di pittura e figure originalissime, spesso ispirate alla letteratura esoterica. Famosi un suo capolavoro. I peccati capitali, non di meno il Cura della follia.
*** COSME' TURA dipinge la Pala Roverella

ANNO 1476


*** MILANO - Una ventata di idee repubblicane, teorizzate da un po' di tempo da un certo COLA MONTANO, un grande umanista milanese, trovano estimatori non solo dentro i milanesi del ceto  popolare, ma anche nelle file di una parte di aristocratici. Tre di questi, GIROLAMO OLGIATI, CARLO VISCONTI E ANDREA LAMPUGNANI, si ispirano a queste idee e preparano un assassinio che � come immolarsi per la causa che purtroppo � in anticipo di trecento anni.
Il 26 dicembre cade sotto i colpi micidiali dei tre giovani, GALEAZZO MARIA SFORZA; sono subito catturati e giustiziati.
A succedere a Galeazzo � il figlio minorenne GIANGALEAZZO, sotto la reggenza della madre, BONA di SAVOIA, sorella di AMEDEO morto nel '72, dopo aver tentato di farsi eleggere papa, tentato di impossessarsi di Milano prima degli Sforza, ma sempre uscito perdente. Salvo, quando forse proprio lui combin� il matrimonio della sorella con il figlio dello Sforza, Galeazzo, morto quest'anno lasciando cos� reggente proprio una Savoia, sua sorella.

*** IN SPAGNA la contesa dentro la famiglia per la successione del defunto re Enrico IV di Castiglia, vince il consorte di Isabella, FERDINANDO d'ARAGONA, assicurandosi entrambi il trono. Inizia per la Spagna un gran periodo di prosperit�, di riunificazione e il completamento della Reconquista. La corte � subito una delle pi� illuminate d'Europa.

*** Esce in Italia dalle stampe, un vero best seller, il PRIMO TRATTATO DI CUCINA in lingua volgare dopo il secolare trattato romano di APICIO.

*** Mentre a Firenze, dalle stampe, esce il primo libro di medicina di CORNELIO CELSO.

*** MANTEGNA dipinge il CRISTO MORTO (oggi a Brera (!!) di una terrificante drammaticit�.
*** Dello stesso anno, altrettanto drammatico il Compianto su Cristo morto, del caposcuola della pittura vicentina BARTOLOMEO MONTAGNA.

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