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CRONOLOGIA

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(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1477



Genova si ribella a GIAN GALEAZZO MARIA SFORZA (in pratica alla duchessa madre reggente Bona di Savoia) con i nobili di MILANO (gli OLGIATI, i LAMPUGNANI i VISCONTI, che si trovano d'accordo con i genovesi ad eliminare questi Sforza che considerano dei despoti e dei tiranni; vogliono insomma ristabilire la repubblica. La congiura non ha un seguito, perch� viene sventata. Sono catturati i congiurati - con implicati anche tre zii del duca, fra i quali � LUDOVICO il MORO - mandati in esilio.

*** Altra incursione turca (� la seconda) sui confini della Serenissima, in Friuli.

UNA EUROPA SEMPRE IN GUERRA
PER PICCOLE DISPUTE TERRITORIALI
*** In FRANCIA, finite le ostilit� con l'Inghilterra (guerra di "Cento anni"), il re di Francia LUIGI XI apre le ostilit� per la prima volta con i germanici; con gli Asburgo. E se per un secolo tra inglesi e francesi s'era gi� accumulato un odio storico perenne che non avr� mai fine, altrettanto odio tra tedeschi e francesi iniziano quest'anno e continueranno nel Dna dei francesi.

Tutto parte da quel Carlo il Temerario che non soddisfatto della pace con l'Inghilterra, aveva proseguito le ostilit� e aveva occupato la Lorena. Ne era seguita una disputa con lo spodestato effettivo duca di Lorena. Sceso sul campo di battaglia, il duca sconfigge l'esercito dell'usurpatore e lo stesso Carlo viene ucciso.
Sulla successione di Carlo, scoppia la lite degli eredi con Luigi XI, che non riconosce alla figlia MARIA i titoli del padre su alcuni feudi. Il guaio � che Maria non � solo la figlia di Carlo il Temerario, ma � la consorte di MASSIMILIANO d'ASBURGO, il figlio del re di Germania e Imperatore Federico.

Luigi XI, ostinato a non cedere, con un atto di forza occupa la Borgogna e i Paesi Bassi. E' l'inizio di un conflitto che semina tanti odi, tra la corona di Francia e gli Asburgo - che nel 1482 saranno appianate con intese matrimoniali tra i due eredi al trono - ma che proseguiranno e ritroveremo ancora nella Rivoluzione francese, nella prima guerra mondiale, nella seconda con Hitler; perfino quando si terranno le riunioni per l'Europa Unita, con l'Euromoneta, riaffioreranno gli antichi rancori tra Germania e Francia.


ANNO 1
478



GIULIANO DEI MEDICI anche lui a Firenze - come Carlo il temerario, non ha una buona sorte; ordita una congiura dalla famiglia dei PAZZI, Giuliano viene ucciso, mentre il fratello LORENZO IL MAGNIFICO ferito.

A ordire l'assassinio sono i due Pazzi che ricoprivano la carica di gonfalonieri, Francesco e Iacopo. Motivi: gelosia di potere, l'ambizione di voler dominare Firenze, sostituirsi ai Medici. Non sono per� soli; ci sono altri nobili di Firenze ostili ai Medici, e ci sono gli eterni nemici: i Pisani, guidati nella congiura dall'arcivescovo di Pisa FRANCESCO SALVIATI, che agisce per conto del papa SISTO IV. Con lui un altro alto prelato (!) di 16 anni, RAFFAELLO SANSONI nipote del papa Sisto IV, fatto da lui cardinale a soli 15 anni.

L'attentato ai due fratelli Medici viene stabilito ai piedi dell'altare in Santa Maria del Fiore; durante la Messa il segnale per scagliarsi con un pugnale sui due fratelli, sarebbe stato l'Elevazione, mentre chinavano il capo. Franceschino dei Pazzi e Bernardo Bandini si sarebbero occupati di Giuliano, mentre i due preti si sarebbero scagliati contro Lorenzo.

GIULIANO mor�, LORENZO riusc� a salvarsi, grazie al sacrificio di FRANCESCO NORI, che gli fece da scudo col suo corpo.

L'assassinio riesce in parte, ma subito i congiurati sono aggrediti e senza via di scampo dai presenti nella cattedrale, trascinati fuori dalla chiesa il popolo inferocito si fa giustizia da solo. Nemmeno un'ora dopo Franceschino de' Pazzi e il prete Francesco Salviati penzolavano impiccati dalle finestre del Palagio del Capitano, gli altri, dalla folla fatti a pezzi con uno scempio sui cadaveri
Il papa, visto il fallimento della congiura, per l'uccisione del vescovo, trova il pretesto per scomunicare tutta la citt� di Firenze per la strage. Lancia l'interdetto contro la citt�.
Inizia cos� il conflitto tra la "Santissima Lega" (Firenze, Venezia e Milano) e la Chiesa di Roma, sostenuta da Ferdinando d'Aragona re di Napoli. La conseguenza dei fatti fiorentini segna l'inizio di un'altra epoca in Italia, o meglio mette termine al sistema d'equilibrio tra gli Stati Italiani. Nel 1480 verr� poi firmata una pace da Lorenzo, che per� come vedremo in seguito, sar� molto effimera, soprattutto dopo la sua scomparsa nel 1492.
A FRANCESCO NORI , Lorenzo de' Medici dedic� uno stupendo monumento funebre al primo pilastro della navata di S. Croce, e in suo onore Bernardo Rossellino scolpi' la Madonna del latte, racchiusa in una mandorla contornata di cherubini. Sotto al rilievo vi e' un'acquasantiera in marmo con candelabro in bronzo, posante su una base recante l'iscrizione di dedica al Nori.

*** In Boemia si raggiunge un compromesso tra Ladislao di Polonia, che era succeduto a Giorgio Podebrady come Re di Boemia, e Mattia Corvino, in guerra contro i Boemi dal 1468, con la Pace di Olmutz. Grazie a questo accordo Ladislao diventer� Re di Ungheria nel 1490.


L'INQUISIZIONE
*** E' l'anno in cui inizia il famigerato Tribunale dell'Inquisizione.

Nasce per iniziativa diretta della sede pontificia, inviando come giudici delegati, nelle varie regioni in cui era presente la cristianit�, esperti reclutati per lo pi� tra gli ordini mendicanti (soprattutto domenicani). Il termine "inquisizione" deriva soprattutto dal fatto che questi giudici usavano una procedura di tipo "inquisitorio" che autorizzava a procedere d'ufficio anche in mancanza d'accusa, alla sola condizione che il presunto colpevole fosse "diffamato dalla voce pubblica", per aver commesso un delitto contro la religione (Trovare degli accusatori disposti a giurare quello che si occorreva per incriminare qualche personaggio scomodo, quindi far fuori degli avversari era per� la prassi pi� comune, la pi� seguita. L'interpretazione di delitto contro la religione era molto ampia e indiscutibile. Ad esempio poteva bastare l'infamia di sodomia, quella di adulterio anche se era una prostituta non accertata tale, o era sufficiente possedere in casa un libro contro la fede, o pi� semplicemente il Vecchio Testamento. Possedere il Cantico dei cantici, era considerato "una lussuria", con il rogo assicurato).

Inizialmente alcune forme d'inquisizione ecclesiastica erano apparse gi� in Germania nel 1231, l'anno dopo in Francia, ma era stata istituita per delitti religiosi gravi, in coincidenza di alcuni fermenti ereticali, che successivamente per� si attenuarono.
L'inquisizione ricompare quest'anno per iniziativa e sottoposta ai poteri di Papa SISTO VI - legata ai vertici dello stato -per tenere sotto controllo le cospicue minoranze dei discendenti di famiglie musulmane ed ebree (sotto gli arabi lasciati in pace e perfino apprezzati per la grande intelligenza negli affari economici e di stato) che erano ancora presenti nella Spagna riunificata da Isabella di Castiglia e Alfonso d'Aragona in questi anni.

Il tribunale quindi si trasforma per giudicare in materia di verit� e di fede, con il compito di reprimere l'eresia e pi� in generale di provvedere alla tutela del patrimonio dottrinale della fede cristiana. Questo pi� in generale era - come gi� detto - di ampia interpretazione degli accademici, pronti ad ogni disputa teologica, cui pochi osavano opporsi con critiche per non essere a loro volta incriminati come palesi "avvocati del diavolo"(nacque in questa occasione il motto).


L'inquisizione, si estese poi nel resto d'Europa, poi nelle Americhe e in particolare in Italia, sempre con accordi con le autorit� dei vari stati, fino a costituire nel 1542 una congregazione cardinalizia (Sant'Uffizio) con compiti di coordinamento internazionale.
Passato il periodo della Riforma con il rifiuto dell'obbedienza a Roma, l'inquisizione funzion� unicamente nella penisola italiana.
In Spagna fu sciolta nel 1833, in Portogallo nel 1821. In Italia con altre imputazioni diverse dal passato, funzion� fino all'Unit� d'Italia. Le fucilazioni (il reato era di attentato allo Stato Pontificio di Santa Madre Chiesa) continuarono anche dopo, e la ghigliottina per condannare gli infedeli (vestiti da soldati) seguit� a funzionare in Via dei Cerchi a Roma, fino al 1865 (la fotografia dell'ultima esecuzione � riportata appunto in questo anno - vedi)
(Senza ricorrere a tanti saggi sull'Inquisizione, un buon spaccato della realt� quotidiana di questi tempi, sempre con la costante "mannaia" dell'Inquisizione presente, ci viene testimoniata dal un "palpitante" libro di C. Ginzburg,
Il formaggio e i vermi, Einaudi ed. 1976).


ANNO 1
479



*** Altra invasione in Friuli di turchi guidati da Maometto II. Le pressioni sui confini si fanno drammatiche per Venezia. Temendo di essere invasa da un momento all'altro � costretta a patteggiare con gli ottomani, cedendo in Albania, Scutari e Croia; quest'ultima definita dagli arabi "la citt� degli Albanesi"; qui vivevano i superstiti della pulizia etnica compiuta dai musulmani. Si erano rifugiati quasi tutti in questa citt�, dopo i massicci esodi degli albanesi verso l'Italia, che abbiamo letto alcuni anni fa.

*** FRANCIA - Nel conflitto seguito alla morte di Carlo il Temerario, Duca di Borgogna, sotto le mura di Nancy, Massimiliano I di Asburgo, marito della figlia di Carlo, Maria, sconfigge Luigi XI Re di Francia nella Battaglia di Guinegatte.

*** LUDOVICO IL MORO dopo essere stato mandato in esilio nella fallita congiura del 1477, con il fratello SFORZA MARIA rientra in Italia. Insieme, invadono il ducato di Milano, ma poi Ludovico si riconcilia con BONA SAVOIA, la reggente del piccolo GIAN GALEAZZO SFORZA e ne diventa perfino segretario il prossimo anno, dopo che Simonetta che occupava questa carica a palazzo (non sappiamo per quale ragione) fu prima imprigionato, poi subito dopo giustiziato.

LUDOVICO IL MORO entra cos� nelle grazie della reggente e rimette piede nel suo Palazzo dinastico. Il prossimo anno � anche tutore al piccolo erede (10 anni) GIAN GALEAZZO MARIA, che morir� per� in giovane et� (a 15 anni - nel 1494) ma gi� nel 1480 approfittando della debolezza di madre e figlio, Ludovico prende il potere e si proclama signore e duca di Milano.
LUDOVICO il MORO si trasformer� in uno dei personaggi pi� influenti della vita politica italiana. Cacciato poi da Milano da Luigi XII, con l'invasione dei francesi (1499), tent� di recuperare il ducato; ci riusc� per alcuni mesi, ma dopo la sconfitta a Novara del 1500, fu deportato in Francia dove morir� a Loches nel 1508.

La sua morte, o meglio la morte di tutti gli Sforza coincide con la decadenza di Milano, ormai un territorio che verr� alternativamente spartito tra le arroganti grandi potenze monarchiche europee, spesso lasciando la citt� alla deriva. Questo tragico "destino gioco", continuer� ininterrottamente fino all'Unit� d'Italia; con i Savoia che seguiteranno ad allearsi ambiguamente (pur essendo parenti di uno e l'altro) alcune volte con la Francia, altre volte con gli Austriaci, e sempre per un preciso obiettivo: quello di impossessarsi di Milano e della Lombardia. Purtroppo in questa mutabilit�, al momento sperato, sceglieranno sempre l'alleato sbagliato; anche nella successiva prima guerra mondiale, per non parlare della seconda.

Nella Prima tradirono i parenti Austriaci-Tedeschi; nella Seconda si allearono con i tedeschi e "tradirono i francesi mettendogli un coltello alla schiena" (citaz. di Gandhi) quando erano ormai gi� morti, in mano ai tedeschi di Hitler; poi con il Furher in difficolt�, i Savoia, per chiudere in bellezza la dinastia, tradirono nuovamente i tedeschi e insieme anche l'Italia, scappando quando i nazisti stavano per essere sconfitti.
Fin� cos� la famiglia SAVOIA, che aveva il motto "Avanti Savoia!", subito trasformato nel 1943 in "Indietro Savoia!" per paura del taglio alla gola. "Se non scappiamo ci tagliano la gola" (Vittorio Emanuele III, durante la fuga a Chieti-Pescara. Presente chi scrive queste note)

*** In Piemonte viene costruito il 1� TRAFORO ALPINO Del Viso, lungo 75 metri.

*** Frate BOTTICELLI, dipinge "LA PRIMAVERA" per Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici. - POLIZIANO affresca le STANZE MEDICEE.


ANNO 1
480



*** LA GUERRA D'OTRANTO

***  SPAGNA - Sostanziali cambiamenti nella Castiglia di Isabella e nell' Aragona di Ferdinando. Uniti in matrimonio nel 1469. I due, ereditando poi entrambi i due regni, realizzano l'unificazione della Spagna con un forte potere monarchico nonostante le profonde differenze di usi e costumi dei due territori. La Chiesa, come abbiamo visto, non fu estranea a questa riunificazione, operando sul territorio una vera e propria pulizia etnica; l'inquisizione colpiva pesantemente citt� e paesi con ancora una forte presenza di cittadini arabi e con le numerose comunit� ebree.
Non solo ma quest'unificazione viene realizzata sacrificando la vecchia nobilt�, affidando un forte ruolo politico alla borghesia cittadina e commerciale. Sono mutamenti che stanno avvenendo in molti stati d'Europa, e che abbiamo gi� accennato negli anni precedenti, parlando della decadenza di Venezia, dovuta soprattutto all'immobilismo di una casta antiquata non attratta ma bens� respinta dal "vento" riformatore che sta giungendo da ogni parte d'Europa e che si trasformer� in un ciclone fra alcuni anni con la scoperta dell'America; con le grandi unioni matrimoniali che andranno a consolidare le grandi monarchie europee; con il cambiamento di rotta nella politica inglese, che cessa di occuparsi di ataviche piccole questioni territoriali e inizia a guardare l'intero pianeta con l'associazione "mercanti e corona" che influenzeranno e condizioneranno tutta la politica europea. (il periodo di Elisabetta (che nasce nel 1533) poi far� il resto, costruendo la dominante potenza economica dell'Inghilterra).

Un periodo molto critico per l'Italia, ormai tagliata fuori! Manc� di lungimiranza. Se in questo periodo si fossero unite Venezia, Genova, Milano e Firenze, la Compagnia delle Indie sarebbe nata in Italia, e avrebbe conquistato tutti i mercati, prima europei, poi mondiali.
Il materiale umano c'era, l'intraprendenza e la grande esperienza pure, l'intelligenza abbondante, i capitali erano in questo periodo enormi; ma quello che mancava era la politica unitaria. Si indugiava a lottare e a muoversi dentro il "cortile", mentre fuori si stavano spalancando gli oceani, e la stessa Europa era potenzialmente un mare di opportunit�.

*** RUSSIA - Il Regno di IVAN III il GRANDE raggiunge l'apice. In questo anno la Russia si sottrae all'egemonia dell'Orda d'Oro che si spezzetta in vari canati e verr� annientata dai Tartari di Crimea nel 1502. 
Negli anni successivi Ivan III annetter� Tver, Pskov, Smolensk e Rjazan. Due anni prima Ivan III aveva annesso Novgorod abbattendone la Repubblica. Uno dei maggiori successi di Ivan III pu� essere considerato il suo matrimonio con la principessa bizantina Zoe Paleologa, discendente dell'ultimo imperatore di Bisanzio. Con questo matrimonio Ivan III pot� sostenere che Mosca era diventata la "Terza Roma" dopo la caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi e lui era l'erede legittimo degli Imperatori. Infatti Ivan III fu il primo a dotarsi del titolo di Czar, traduzione russa di Caesar. L'aquila bicipite diventa il simbolo dello Stato. 
In questo periodo molti architetti italiani sono chiamati a Mosca per abbellire il Cremlino.

LA GUERRA D'OTRANTO

La guerra d'Otranto (1480-81) 28-7-1480=Gedik Ahmed Pasci�, uno dei pi� formidabili fra i generali ottomani, da poco elevato alla carica di 'san�ak bey' di Valona in Albania (cio� governatore del sangiaccato di Valona; un sangiaccato � parte di una provincia) sferra per ordine del sultano Maometto II un grande attacco all'Italia. Prendendo a pretesto presunti diritti da parte dei turchi all'eredit� dei principi di Taranto il sultano pare ambisse a conquistare Roma, come pure a distruggere il potere del re di Napoli Ferrante colpevole di avere aiutato gli insorti albanesi.

 Non � chiaro esattamente a quanto ammonti la forza della spedizione: le fonti parlano di una flotta che va dalle 70 alle 200 navi con a bordo fra i 18000 e i 100000 soldati. Grazie alla neutralit� di Venezia lo attraversamento del Canale di Otranto fu tranquillo. La scelta della citt� di Otranto come luogo dello sbarco fu naturale: era la citt� pi� vicina alle coste albanesi e soprattutto era un ottimo porto per la flotta turca. Ai primi momenti dello sbarco vi furono isolate scaramucce fra i soldati della guarnigione otrantina e le forze nemiche che sbarcavano, ma ben presto i soldati, intimiditi dal continuo accrescersi della potenza del nemico, si rifugiarono fra le mura. 

29-7-1480=La guarnigione insieme a tutti gli abitanti abbandona il borgo in mano ai turchi e si ritirano nella cittadella, cio� nel Castello d'Otranto. Venne chiesta da Ahmed Pasci� la resa, ma i difensori respinsero immediatamente la richiesta. 

11-8-1480=La cittadella, sprovvista di cannoni e le cui mura vengono continuamente colpite dalla formidabile artiglieria ottomana, dopo due settimane di disperata resistenza nella vana attesa di soccorsi da parte del re e di suo figlio Don Alfonso duca di Calabria (da cui dipendeva la citt�), viene espugnata dai turchi. Si consuma un terribile massacro: tutti i maschi con pi� di quindici anni vengono uccisi mentre le donne e i bambini sono ridotti in schiavit� (secondo alcuni i morti furono 12.000 e gli schiavi 5000, ma � dubbio che la citt� avesse tanti abitanti). Una delle carneficine pi� terribili avvenne nella cattedrale dove tutto il clero e i molti civili ivi rifugiatisi vennero sterminati (dopo la chiesa in segno di ulteriore spregio fu ridotta a stalla per i cavalli). 
Particolarmente tragico fu il destino dell'arcivescovo Stefano Pendinelli e del comandante della guarnigione, il conte Francesco Largo: vennero letteralmente segati vivi. Da queste terribili stragi la citt� non si riprender� mai pi� diventando una localit� marginale rispetto a Lecce. 

12-8-1480=Si consuma il secondo atto della tragedia: 800 otrantini che si sono rifiutati di abiurare alla fede cattolica vengono trascinati sul Colle della Minerva e l� decapitati. Riconosciuti ufficialmente martiri dalla chiesa e le loro ossa si trovano in sette grandi armadi in legno nella Cappella dei Martiri ricavata nell'abside destro della cattedrale di Otranto (altri loro resti sono nel Duomo di Napoli). Sopra il Colle della Minerva si trova ora una chiesetta a loro dedicata, Santa Maria dei Martiri.

AGOSTO -1480=Dopo la presa di Otranto Ahmed Pasci� compie una manovra diversiva al fine di disorientare il comandante delle truppe aragonesi Don Alfonso duca di Calabria: attacca dal mare con 70 navi la citt� di Vieste nel Gargano, che viene messa a ferro e fuoco. 

12-9-1480=I turchi incendiano la chiesetta di Santa Maria di Merino a sette chilometri da Vieste (era tutto ci� che gi� allora rimaneva di quell'antico borgo): essa custodiva la Madonna di Merino (scultura in tiglio scolpita fra il XIV e il XV che pare sia la parte superstite di un gruppo raffigurante l'Annunciazione) che si diceva fosse stata trovata da alcuni marinai sul lido di Scialmarino ed era immediatamente diventata oggetto di venerazione in tutto il territorio di Vieste e meta di frequenti pellegrinaggi. 

OTTOBRE -1480=Gedik Ahmed pasci� ripassa il Canale di Otranto con gran parte delle sue truppe dopo aver ripetutamente devastato con continue scorrerie i territori di Lecce, Taranto e Brindisi lasciando a Otranto soltanto una guarnigione di 800 fanti e 500 cavalieri. Nella sua decisione deve aver pesato anzitutto le difficolt� nello sfamare un'esercito cos� grande in una regione non ricchissima come il Salento, come anche la pressione crescente delle forze aragonesi finanziate dal denaro fiorentino e supportate attivamente dal Papa Sisto IV che proclam� una crociata contro i turchi. Ma � certo che il pasci� pensasse di ripassare lo stretto l'anno dopo, e pure i cristiani ne erano convinti: infatti per tutto l'inverno il terrore in Italia rimase altissimo, con continue voci che parlavano di un abbandono di Roma da parte del Papa. 

1-5-1481=I cristiani mettono il campo vicino ad Otranto; il campo dispone di formidabili apparati di difesa garantiti dal 'Maestro Ingegniere del duca d'Urbino Ciro Ciri e dal francese Pietro D'orfeo. La citt� e stretta d'assedio sia per terra che per mare. 

4-5-1481=Avviene un fatto decisivo per l'esito dell'assedio: muore a soli 52 anni il grande sultano Maometto II il Conquistatore. E a lui che si deve la sottomissione di tutti i Balcani (meno la Dalmazia veneziana e la Croazia ungherese) come di tutta l'Anatolia, ma soprattutto la conquista di Costantinopoli, da lui trasformata nella nuova capitale dell'impero (in precedenza era Adrianopoli). Il sultano costru� durante il suo dominio una flotta e un esercito di una tale potenza da far tremare l'Europa; particolarmente devastante la sua artiglieria, che non temeva confronti con quella delle potenze occidentali. Anche per questo la notizia della sua morte fu accolta con universale sollievo da parte di tutti i cristiani, sollievo accresciuto dalla notizia di una guerra civile fra due figli di Maometto II, i fratellastri Cem (sostenuto dalla corte e dal Gran Visir) e Bayazid (appoggiato dai giannizzeri). Gedik Ahmed Pasci� che si apprestava a sbarcare in Italia appoggi� subito colui che sarebbe stato il futuro sultano Bayazid II e gli chiese supporto per la spedizione in Italia, ma Bayazid, non fidandosi di lui, lo richiam� a Costantinopoli dove lo fece imprigionare (in seguito per ordine del sultano fu assassinato il 18-11-1482 ad Adrianopoli). 

23-8-1481=Sanguinoso assalto cristiano alla citt� di Otranto: l'attacco viene respinto con forti perdite da entrambi i lati. 
10-9-1481=Ormai convinti che gli attesi rinforzi non sarebbero pi� giunti il comandante della guarnigione si accord� con il re Ferrante per poter evacuare la citt� in tutta calma. Purtroppo per� Ferrante non mantenne la parola data: i suoi uomini attaccarono i turchi che si ritiravano e li fecero prigionieri. Comunque solo allora fu possibile seppellire le ossa degli 800 Martiri, che ancora giacevano sul Colle della Minerva nella Cattedrale.


ANNO 1
481


*** In SPAGNA inizia ad operare il famigerato tribunale dell'INQUISIZIONE. E' guidato dal domenicano TORQUEMADA; diventer� il terrore dei ricchi arabi che coltivavano nelle comunit� la loro religione; il terrore dei poveri per via dell'ignoranza su questioni religiose; il terrore degli ebrei che avevano in mano da alcuni secoli molte istituzioni civili ed economiche, che erano state durante la dominazione araba utili e preziose alla civilt� musulmana, e proprio per questo rispettati ed apprezzati nel loro lavoro.
Molti di loro emigreranno nei Paesi Bassi, in Olanda, a iniziare la fortuna di molte grandi citt� che sorgeranno d'ora in avanti, potenti nei commerci e negli affari, proprio per questo grande apporto di conoscenze, e soprattutto di grandi capitali degli ebrei.
In Spagna con l'Inquisizione si scrivono in questo periodo pagine molte oscure! Ci ritorneremo in seguito con una breve storia dell'inquisizione, soprattutto cercando di portare in superficie gli aspetti pi� inquietanti della sua presenza dentro la nuova e dinamica societ� europea, che creano fin d'ora - in questi anni - una grande spaccatura teologica, lotta politica-religiosa, che presto si far� sentire con l'anima protestante e lo spirito calvinista. (By: Alexander Ducci)

*** BOTTICELLI e il PERUGINO sono entrambi impegnati a dipingere gli affreschi della Cappella Sistina.

*** LEONARDO invece � a Firenze, dove esegue al convento di San Donato a Scoperto,
L'Adorazione dei Magi.

*** Di questo periodo il Cristo alla colonna del BRAMANTE

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