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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1063

*** LA MARTORIATA SICILIA
*** PALERMO IL "FIORE" DEL MEDITERRANEO
*** INGHILTERRA: L'ATTACCO DI AROLD 


*** SICILIA - I fratelli d'ALTAVILLA.  RUGGERO sbarcato sull'isola lo scorso anno, a Messina, raggiunto  da ROBERTO, tentano la prima spedizione anche all'interno del territorio, nella zona di Enna. Questo territorio, come del resto quasi tutta la Sicilia occidentale � in mano ai Musulmani da un paio di secoli.
A Cerami i due normanni affrontano gli arabi e conquistano anche questa zona.

Forse venuti a conoscenza con quanta facilit� i normanni hanno conquistato la Puglia, la Calabria e con successo sono sbarcati pure in Sicilia, i genovesi e i pisani temono di arrivare troppo tardi, visto che "si pu�". Hanno dunque organizzato una spedizione con una flotta nella punta occidentale dell'isola: a Palermo. Una citt� che non c'era uguale il tutta l'area mediterranea, come splendore, ricchezza, opulenza e cultura.
Vi sbarcano, affrontano i sorpresi arabi che cercarono scampo ritirandosi - s'impossessano della citt�, poi la ciurma degli invasori si diede a uno spietato saccheggio. Pi� che una conquista fu una rapina degna degli antichi barbari, anche se a Palermo non erano mai arrivati.

Palermo era in questi anni una delle pi� belle e ricche citt� dell'intera Europa. Ma soprattutto stupenda per le sue costruzioni, e per le sue colture e culture. Le prime erano il frutto di due secoli di lavori introdotti dai bravi agronomi (si pensi agli agrumeti), la seconda, perch� Aziz (il nome dato a Palermo dagli Arabi - che significa Il fiore) era diventata il crocevia del mondo dove confluivano tutti i Saperi del bacino mediterraneo; una citt� che possedeva ancora intatta tutta l'eredit� latina, greca, egiziana, ma soprattutto -nei suoi codici stipati nelle ricche biblioteche di ricchi arabi bibliofili- quella millenaria d'Oriente.

Come in Spagna, da tempo, nelle case, anche semplici funzionari, possedevano grandissime biblioteche; e strano a dirsi, la biblio-mania aveva colpito anche le donne; alcune oscuravano nel sapere perfino i funzionari, gli ambasciatori, gli uomini di scienza. La leggendaria Darhia di Cordova, per le sue doti intellettuali fu messa addirittura in condizione di viaggiare a fare la spola dalla Spagna alla Sicilia e in ogni paese del Mediterraneo per documentarsi, per raccogliere testi di ogni genere; e dei suoi viaggi raccont� (precorse il giornalismo) una miriade di fatti di cronaca spicciola, che sono oggi tutti documentati nel mondo arabo (ma non in Italia).

Altre famose donne, nei dintorni, dentro i califfati: Aurora, A'isha, Lobna, Kadigia, Fatima, e Miryan che fond� addirittura una straordinaria scuola di sole donne; e cos� molte altre. Non c'erano solo lascive concubine nei palazzi come si voleva far credere al mondo cristiano, ma una fioritura letteraria di notevole importanza che riguardava l'intero universo della cultura del tempo, molto avanzata. A Lobna, Hakam affascinato dalla sua sapienza, regal� un inestimabile diadema. I suoi funzionari ebbero da ridire per il costo, ma il califfo rispose che "nessun gioiello posato sulla sua testa poteva gareggiare con la testa stessa".
Se questo amore per il sapere, non solo letterario ma scientifico, fosse accaduto - in Italia in particolare - queste donne le avrebbero arrostite sulla graticola, come pi� tardi Giordano Bruno.  "Alle donne non bisogna insegnare ne' a leggere ne' a scrivere, n� vedo quale utilit� ne possa ricavare la societ�" era scritto ancora in Italia nel 1831, nel  "Trattato di Educazione Politica" in uso nelle scuole, opera del Galtrucco.

Insomma nella Sicilia araba, c'era un crogiuolo se non proprio di religioni (che non si fusero affatto, come del resto in Spagna, ma c'era molta tolleranza verso gli ebrei e i cristiani) di arte, di cultura, di lingue, di civilta'. Gli influssi bizantini accentuarono gli elementi romani, questi quelli indigeni, la sedimentazioni culturali si mischiavano con quelle visigotiche e quelle vandaliche che si mischiavano a loro volta a quella cristiana - indifferentemente circolante quella cattolica, l'ariana e la ortodossa, quest'ultima si fuse paradossalmente con il giudaismo ormai libero di poter esercitare e di vivacizzare alla luce del sole la sua millenaria cultura. Tutte insieme, come in un caleidoscopio multicolore e vorticoso si univano a quella araba, cinese, indiana, persiana, egiziana. Insomma doveva essere veramente un'Era splendida, visto che quando mor� il califfo al-HAKAM, un saggio arabo disse "i nostri giorni sono trascorsi con lui come sogni..."

Purtroppo tutto quest'ambiente che si era creato scomparve in pochi anni; nel saccheggio i pisani e i genovesi incendiarono le preziose collezioni, danneggiarono i monumenti, rubarono ogni cosa preziosa; poi in seguito il fanatismo religioso dei "cavalieri" "nobili" fece il resto. Si dovr� attendere Ruggero e Federico II per far risplendere nuovamente la Sicilia; anche questi due monarchi, mutuarono quasi tutto dal mondo arabo (facendo irritare i papi) quando nelle Crociate scoprirono un mondo nuovo; e lo fecero scoprire all'intera Europa (ci arriveremo a suo tempo!)

Quest'ultimo saccheggio dei pisani e genovesi subito dalla SICILIA era gi� il sedicesimo. Ma non l'ultimo; dovr� subire altre tredici invasioni; da ogni parte d'Europa e d'Italia. L'isola la disprezzavano sempre, ma il bottino bramato da ogni monarca, era sempre la Sicilia, costretta sempre a difendersi o a subire. Singolare poi - se andiamo ad esaminare bene la storia - l'unica popolazione che non si � mai mossa dal suo territorio per invaderne un altro; la sua gente non ha mai risalito la penisola. (salvo quando ci fu la coscrizione sabauda, prima bollati come "briganti" poi carne da cannone utile per la Grande Guerra del 1915-18). Mentre, tutti gli altri a farne bottino per 29 volte! Un primato mondiale! Fenici, greci, cartaginesi, romani, barbari d'ogni tipo, bizantini, arabi, veneziani, pontifici, genovesi, pisani, e poi francesi, spagnoli, tedeschi, austriaci, savoiardi, inglesi, americani e altri che a memoria non sovvengono. Certo, fu l'isola pi� depredata del mondo nel corso di circa 3000 anni di civilt�. 
(chi visita il Museo di Siracusa, se ama la cultura e la Storia (con la S maiuscola) non pu� che rimanere sbalordito!)

*** Cessa la reggenza dell'Arcivescovo Annone di Colonia sull'Imperatore Enrico IV.

*** INGHILTERRA - GALLES: L'earl del Wessex Harold lancia l'assalto finale contro il re del Gwynedd e del Powys e dominatore di tutto il Galles Gruffudd ap Llewelyn. Tutto inizi� verso la fine di Maggio: Harold raccolse una flotta e part� da Bristol costeggiando la costa meridionale del Galles e raccogliendo ostaggi senza incontrare nessuna grande opposizione. Infatti nel Galles del sud il dominio di Gruffudd era troppo recente per avere messo radici e molti cospiravano contro di lui perch� intendevano rimettere sul trono i loro vecchi sovrani. 

Mentre Harold operava nel sud il suo fratello l'earl Tostig al comando di forze di cavalleria partiva dal nord contro il Gwynedd, il cuore del potere di Gruffudd. Quest'ultimo non riusc� ad impedire che Harold e Tostig si congiungessero e conquistassero il Gwynedd; a questo punto ridotto ormai ad un fuggitivo Gruffudd, "la testa e lo scudo dei britanni", venne assasinato il 5 Agosto da uno dei suoi uomini, Cynan ap Iago, che prontamente consegn� la sua testa a Harold il quale a sua volta la sped� al re Edoardo il Confessore. Completata la vittoria Gwynedd e Powys furono dati da Harold a due fratellastri di Gruffudd, Bleddyn e Rhiwallon: a Bleddyn ap Cynfyn and� il Powys mentre Rhiwallon ap Cynfyn ebbe la sovranit� insieme a Bleddyn sul Gwynedd. Costoro ottennero i regni in cambio del giuramento di fedelt� a re Edoardo il Confessore e all'earl Harold; inoltre dovettero promettere di assisterli militarmente se il loro aiuto fosse stato richiesto. Nel Galles del sud invece tornarono al potere gli eredi delle antiche dinastie (il nuovo re del Deheubarth fu Maredudd ap Owain) mentre le terre di frontiera occupate da Gruffudd vennero riprese dagli inglesi
(Inghilterra-Scozia-Irlanda - By: Alex. Bibliografia vedi anno 1000)



*** A PISA, opera BUSCHETO, che inizia non solo la costruzione della Cattedrale (che sar� terminata nel 1118) ma e' suo tutto il progetto monumentale di Piazza dei Miracoli, che solo in seguito sar� realizzata. Poi saranno inserite le altre costruzioni, il Battistero, e la Torre.

*** A COMO si costruisce la chiesa a schema basilicale di S.ABBONDIO che sar� terminata nel 1095.

*** Viene riedificata l'ABBAZIA DI POMPOSA (RA) in classico stile ravennate, compreso l'inconfondibile campanile (opera questa di DEUSDEDIT). Non viene usato il marmo ma il laterizio piu' diffuso nella zona da tempi antichi: il cotto, fatto di terre rosse e gialle, mentre un tipo di caolino locale � utilizzato per fabbricare le tipiche ceramiche maioliche presenti nell'abbazia, molto diffuse nella facciata, molto singolari, dette a scodella.

 CONTINUA ANNO 1064