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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1062

*** RUGGERO D'ALTAVILLA IN SICILIA
*** LA CAVALLERIA NORMANNA DIVENTA LA "CAVALLERIA CRISTIANA"

*** SPAGNA: SORGE IL MOVIMENTO "RECONQUISTA"
*** INGHILTERRA: MUORE AELFGAR


*** MERIDIONE - ITALIA - Siamo alle prima battute di un processo rivoluzionario in Sicilia, dove la presenza araba � ormai bene insediata e diffusa su tutta l'isola. Vi erano sbarcati nel lontano 827, in quella zona, dove poi con IBN-ALLAH misero la loro prima testa di ponte, a Marsala (MARS-ALLAH = porto di ALLAH - cio� il nome del condottiero che guid� lo sbarco (non l'invasione, perch� gli arabi  furono chiamati dai siciliani per farsi aiutare a cacciare fuori dall'isola gli odiati Bizantini)

Il normanno RUGGERO D'ALTAVILLA conquistata la Calabria, sbarca quest'anno in Sicilia, e a nome del fratello ROBERTO, occupa tutta la zona di Messina. Uno strategico avamposto sull'isola che gli permette in caso di un proditorio attacco degli arabi, di riattraversare lo stretto velocemente e mettersi immediatamente in salvo nella sua Calabria.
Ma lo sbarco e l'insediamento � avvenuto senza molte difficolt�. Pi� che una lotta questo insediamento normanno � una integrazione con gli abitanti indigeni e con gli stessi arabi, che ormai sono sull'isola da oltre tre secoli e non solo hanno modificato il territorio e la cultura sull'isola, ma anche l'etnia. Sono infatti gi� trascorse 12 generazioni, ed essendo questi "ospiti" quasi sempre uomini, possiamo solo immaginare con chi si univano.

A Messina Ruggero, senza molti problemi vi rimane stanziato per dieci anni, poi come vedremo in seguito, meglio organizzato militarmente fece il salto di qualit�, toglier� gli ultimi indugi e decider� di espandersi sull'isola. Lo vedremo, infatti, raggiungere e fare una nuova tappa creando un avamposto ancora pi� avanzato a Catania.

INTERVENTO

ANNO 1060 - La prima sollecitazione divina del Gran Conte Ruggero
"�.Dunque il giovane nobilissimo Ruggero, conte di Calabría, dimorava insieme con il fratello (Roberto il Guiscardo) a Reggio dopo aver debellato tutta la Calabria. Da li vedeva l'Isola (la Sicilia) a portata di mano, appena separata da un breve braccio di mare, e in mano agli infedeli. Avido com'era sempre di potere, fu preso dall'ambizione di conquistarla. Riteneva che avrebbe procurato benefici all'anima e al corpo, se avesse riportato al culto di Dio una terra devota agli idoli, e se ne fosse divenuto signore, avrebbe potuto dispensare al servizio di Dio quei frutti e quei redditi che un popolo non gradito a Dio aveva usurpato." (Goffredo Malaterra: Libro II - I)
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ANNO 1061 - Lo sbarco in Sicilia
Quando il Gran Conte Ruggero sognava di conquistare la Sicilia, dalla spiaggia di Reggio Calabria guardava quel tratto di costa sicula che oggi è la sede del Sovrano Ordine Dinastico dei Cavalieri Normanni. Quando, nel Maggio del 1061, mandò Roberto il Guiscardo a Messina, Egli, con trecento uomini, venne a sbarcare su questa spiaggia. Qui fu successivamente sepolto il figlio Giordano; da qui parte il "Quartiere Normanno" verso Messina.

"Davanti a questa spiaggia passava la via romana Consolare Valeria, che entrava a Messina, divenendo via Porta Imperiale, ed uscendo da Messina verso Palermo come via Consolare Pompea. Questo era il percorso obbligato del Gran Conte, che incontrava un solo insediamento: un fortilizio saraceno su una stupenda collina, degradante verso il mare e ricca di palme, che si chiamava "Palmara" (oggi è il Gran Camposanto Monumentale). Da qui usciva un drappello di Saraceni, che portava vettovaglie a Messina. Questi furono sgominati da Ruggero che occupò la Palmara e distrusse il fortilizio. Poi, preso un cammello scese a Messina sulla sua groppa, calorosamente accolto dai messinesi. La Palmara fu sempre la Signoria prediletta dai d'Altavilla. Quando Costanza richiamò i Normanni, pare che il ramo reale si rifuggiasse proprio alla Palmara".

ANNO 1063
"Presagi e prodigi confermano il sostegno divino alla Cavalleria Normanna
Presagi e prodigi confermano al Gran Conte il sostegno divino della sua impresa provvidenziale. Basti l' esempio della vittoria campale di Cerami (1063), conquistata dai Cavalieri Cristiani, sempre pochi, guidati da Ruggero I contro una terrificante massa di nemici.
"Mentre il conte seguiva con i suoi cento soldati, appreso che i nemici erano stati vinti dal nipote, comandò di proseguire perché la vittoria fosse completa; ma alcuni pavidi del seguito lo sconsigliavano, dicendogli che era sufficiente la vittoria voluta da Dio tramite il nipote e che, se avessero proseguito, forse la volubile fortuna si sarebbe volta al peggio�..
Allora questi e Orsello di Baglione, vedendo i nostri impauriti dal gran numero di nemici, cercarono di rinfrancarli con queste esortazioni:
"Animatevi, o fortissimi soldati dell'esercito di Cristo! Fregiamoci tutti del nome di Cristo: ognuno lasci il vessillo solo se è ferito. Il nostro Dio, il Dio degli dei, è onnipotente: senza di lui mancherebbe la fede e ognuno confiderebbe solo nel potere umano e crederebbe che il braccio di Dio sia il braccio del proprio corpo. -Ogni regno di questa terra sarà nostro e Dio lo concede a chi vuole. Questa gente è ribelle a Dio, e le forze che non sono sorrette da Dio, presto si esauriscono. Essi si gloriano del loro valore, noi invece siamo sicuri perché Dio ci difende. E' empio credere che Dio che ci guida non possa essere davanti a noi. Gedeone, che non ha dubitato dell'aiuto di Dio, abbatte, con pochi uomini, migliaia di nemici".
Mentre proclamava tale discorso avviandosi al combattimento, apparve un cavaliere vestito di armi splendenti, su un cavallo bianco; portava un vessillo bianco innalzato sulla lancia con sopra una croce luminosa: lo si vide uscire dalle nostre schiere e, incitando i nostri alla battaglia, irrompere là dove i nemici erano più numerosi. A vedere ciò, i nostri, rianimati, si misero a pregare Dio e San Giorgio, e penetrati dalla gioia di tanta visione, piangendo, si misero al suo seguito risolutamente. Molti videro anche sulla sommità della lancia del conte un vessillo con una croce che nessuno, se non Dio, vi aveva apposta." (G.Malaterra: Libro II - XXXIII)

Questo può essere considerato il momento storico preciso in cui la Cavalleria Normanna diviene Cavalleria Cristiana.

By: Principe don Oreste Palamara dei d'Altavilla di Sicilia (agosto 2002)

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*** Anche in SPAGNA gli Arabi entrano in difficolt�. Sta sorgendo il movimento della Reconquista. A capo di questo partito che vuole riprendersi i territori dove dominano gli Arabi, c'� il re di Castiglia LEON FERDINANDO I Il Grande.
Da movimento a partito, e da partito a costituire un esercito, il passo fu breve, la popolazione raccolse l'invito per cacciare via gli stranieri.
Si compiono dunque quest'anno le prime spedizioni nelle citt� sedi di califfati. Obiettivo principale la capitale Madrid. Vi giungono fino alle porte; ma va decisamente meglio a Toledo; la conquistano e senza cacciare il califfo n� gli chiedergli la vita, gli impongono solo un tributo.

Con questo primo passo inizia un nuovo percorso della politica spagnola. E' l'inizio di un grande mutamento. Il Movimento, con i primi successi non conoscer� soste fino alla definitiva riconquista dell'intera Spagna. Ma occorreranno pi� di quattro secoli.

Ferdinando non � per� il solo; in parallelo nasce un altro movimento simile al suo: quello del duca GUGLIELMO VIII d' AQUITANIA; compie anche lui alcune spedizioni contro gli Arabi facendosi aiutare dai cavalieri della Francia meridionale. Pi� che voler ridare la Spagna agli Spagnoli, l'intenzione era quella di crearsi un suo regno. Il figlio omonimo in seguito insister� ancora, ma falliti tutti i tentativi partir� con le Crociate per farsene uno di regno in Oriente.

Ci vorranno molti anni per far ritornare - dopo interventi di avventurieri e diverse "guerre sante" di Principi cristiani - la Spagna agli spagnoli. Tolosa cadr� solo nel 1212, mentre la Reconquista di Granada metter� fine all'ultimo Regno musulmano solo nel 1492. Subito dopo, FERDINANDO D'ARAGONA sposando ISABELLA DI CASTIGLIA, con l'unione dei due regni daranno vita al periodo unitario della Spagna.

*** Cessa la reggenza di Agnese di Poitou sul figlio Imperatore Enrico IV.

*** INGHILTERRA -  Mor� quest'anno l'earl del Mercia Aelfgar, il pi� potente fra gli aristocratici non appartenenti alla casa di Godwine. La sua morte fu uno degli eventi chiave della storia inglese dell'XI secolo. Se Aelfgar fosse sopravvissuto a re Edoardo � molto improbabile che Harold sarebbe stato scelto come re. Aelfgar era membro dell'unica famiglia inglese che si trovasse all'apice del potere prima della conquista danese (1016). I suoi interessi erano sempre stati in conflitto con quelli di Harold ed era stato messo due volte fuorilegge da una corte dominata dall'influenza di Harold. Non c'� ragione di credere che sarebbe arrivato a reclamare il trono ma certo avrebbe impedito a Harold di ottenere quel vasto consenso che gli permise di salire sul trono. 
Come nuovo earl del Mercia venne scelto il figlio di Aelfgar Edwin; questi per� era ancora troppo giovane per utilizzare appieno le risorse dei suoi domini. 
Riguardo alle questioni religiose restava da decidere a chi dovesse essere assegnata la diocesi di Worcester dopo la forzata rinuncia da parte dell'arcivescovo di York Ealdred. Per risolvere il problema papa Nicola II aveva inviato due legati incaricati di trovargli un successore e affrontare altri problemi che affliggessero il benessere della chiesa inglese. I due legati scelsero come nuovo vescovo di Worcester Wulfstan, priore del monastero di Worcester che fu poi consacrato dall'arcivescovo Ealdred e entr� in carica l'8 Settembre. 
Sempre in campo religioso fu deciso quest'anno di sopprimere la diocesi di Ramsbury il cui vescovo lorenese Herman veniva trasferito da Ramsbury a Sherborne, col cui territorio veniva a fondersi la diocesi soppressa.
Una cosa da notare � la grande popolarit� presso la corte dei preti lorenesi di cui alla morte di Edoardo il Confessore almeno tre erano stati elevati al vescovado (Giso a Wells, Walter a Hereford e Herman a Sherborne). Probabilmente ci� � dovuto al fatto che quando dopo il 1052 divenne impossibile per il re nominare vescovi dei normanni o dei francesi allora per avere attorno a s� sei continentali scelse i lorenesi. 

*** GALLES: Approfittando della morte dell'earl del Mercia Aelfgar (fedele amico dei gallesi) l'earl del Wessex Harold decise di regolare i conti una volta per tutte col padrone incontrastato del Galles Gruffudd. Il 25 Dicembre Harold lanci� un raid spettacolare da Gloucester a Rhuddlan, la fortezza dove risiedeva Gruffudd. Questi fu costretto ad una poco decorosa fuga mentre Harold dava fuoco alle sue case e alle sue navi.
(Inghilterra-Scozia-Irlanda - By: Alex. Bibliografia vedi anno 1000)



*** ITALIA -  A FIRENZE termina la costruzione e viene consacrata la Basilica di SAN MINIATO. La chiesa che domina da un'altura la citt� fiorentina, era iniziata nel 1018. Caratteristica principale di questa costruzione in puro stile romanico fiorentino, � la facciata in blocchi di marmo bianco e verde; creano disegni geometrici molto singolari, e rendono stupenda e unica questa basilica, oltre che inconfondibile.

 CONTINUA ANNO 1063