
Malesseri che possono essere sintomi di una grave malattia - cronologia.it
Non bisogna trascurare episodi di nausea o debolezza o mancanza di appetito: possono essere i primi sintomi di una patologia seria.
Alcuni sintomi come debolezza, nausea o perdita di appetito sono segnali spesso trascurati, ma possono rivelarsi indice di una malattia molto grave, che a volte non lascia scampo. Ecco perchè è sempre bene consultare un medico anche quando ci sono malesseri che possono sembrare a prima vista insignificanti.
Si tratta del pericolo di una patologia molto seria: il tumore del pancreas, che rappresenta una delle sfide più complesse nel campo dell’oncologia. Questa neoplasia si sviluppa nell’omonimo organo, lungo circa 18-20 cm, collocato profondamente nell’addome tra lo stomaco e la colonna vertebrale. Il pancreas è suddiviso in tre parti: la testa, il corpo e la coda. Le sue funzioni principali comprendono la produzione di ormoni come l’insulina e il glucagone, fondamentali per la regolazione dei livelli di zucchero nel sangue, e la secrezione di enzimi digestivi, essenziali per la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.
Tumore al pancreas: fattori di rischio, incidenza, sintomi
La patologia oncologica si manifesta quando le cellule pancreatiche, in particolare quelle duttali, iniziano a moltiplicarsi in modo incontrollato. Secondo le più recenti stime, nel 2022 in Italia sono stati diagnosticati circa 14.500 nuovi casi di tumore del pancreas. Purtroppo, il tasso di mortalità per questa malattia rimane allarmante. Le statistiche indicano che la sopravvivenza a un anno dalla diagnosi è solo del 34% negli uomini e del 37,4% nelle donne, mentre a cinque anni scende drasticamente all’11% per gli uomini e al 12% per le donne.
Negli ultimi anni, la prevalenza del tumore del pancreas tra gli uomini ha visto un incremento, in parte dovuto al consumo di tabacco. Tuttavia, il numero crescente di donne che fumano ha portato a un aumento dei casi anche tra di loro, rendendo questo tumore uno dei più comuni tra le pazienti ultrassettantenni. L’età è un fattore di rischio significativo; la maggior parte dei casi si verifica tra i 50 e gli 80 anni, mentre è raro riscontrarlo in individui sotto i 40 anni.

I principali fattori di rischio includono il fumo di tabacco. mutazioni genetiche (es. BRCA1 e BRCA2), malattie ereditarie (es. sindrome di Lynch), pancreatite familiare, ma anche fare una dieta ricca di grassi e proteine animali. Il fumo è stato identificato come uno dei principali fattori di rischio, con studi che suggeriscono che smettere di fumare potrebbe ridurre considerevolmente il numero di decessi per tumore del pancreas.
Circa il 70% dei tumori pancreatici si sviluppa nella testa dell’organo, dando origine all’adenocarcinoma duttale del pancreas, la forma più comune di questa malattia. Purtroppo, i sintomi iniziali sono vaghi e aspecifici, rendendo difficile una diagnosi precoce. Solo quando il tumore si diffonde agli organi circostanti o ostruisce i dotti biliari, i pazienti iniziano a manifestare sintomi più evidenti, come perdita di peso, ittero, dolore addominale, debolezza.
La diagnosi precoce è fondamentale, ma l’identificazione di questa malattia è complessa. Un accurato esame fisico da parte del medico è il primo passo, seguito da indagini strumentali come la tomografia computerizzata (TC) e l’ecografia dell’addome. Tecniche avanzate come la tomografia a emissione di positroni (PET) possono aiutare a identificare metastasi. La biopsia rimane un esame cruciale per confermare la presenza di cellule tumorali nel pancreas.
La lotta contro il tumore del pancreas continua a essere difficile, ma i progressi nella ricerca e nella medicina stanno portando a nuove opportunità per migliorare la diagnosi e il trattamento di questa insidiosa neoplasia.