
Chi va a letto a quest'ora rischia di più, in media, un ictus: ecco perché - Cronologia.it
Chi va a letto a quest’ora, secondo un nuovo studio, moltiplica il rischio di ictus: cosa c’è da sapere e come intervenire subito.
Restare alzati fino a tardi è una pratica comune in un mondo frenetico, ma recenti ricerche suggeriscono che questa abitudine possa comportare seri rischi per la salute, in particolare per quanto riguarda le malattie cardiovascolari.
Gli ictus, in particolare, rappresentano una delle emergenze mediche più temute, manifestandosi in modo improvviso e spesso senza avvisaglie. Sebbene non si possano prevedere con certezza, esistono fattori di rischio noti, come la pressione alta, il fumo e il diabete. Tuttavia, un aspetto meno considerato è l’importanza dell’orario in cui ci si addormenta.
Se si va a letto a quest’ora si moltiplica il rischio di ictus
Uno studio recente, pubblicato sull’European Heart Journal, ha esaminato il legame tra l’orario di sonno e l’incidenza di malattie cardiovascolari, scoprendo che l’ora in cui ci si corica può influenzare significativamente il rischio di ictus. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 88.000 partecipanti di età media di 61 anni, monitorando i loro orari di sonno tramite sensori indossabili. I risultati sono stati sorprendenti: le persone che si addormentavano tra le 22:00 e le 22:59 avevano il rischio di ictus più basso, mentre quelli che andavano a letto dopo mezzanotte presentavano un rischio aumentato del 25%.
Questo studio ha messo in evidenza come il sonno e l’orario in cui ci si addormenta possano avere un impatto diretto sulla salute cardiovascolare. Non è solo la quantità di sonno a contare, ma anche il momento in cui si inizia a dormire. Coloro che si addormentavano tra le 23:00 e le 23:59 avevano un aumento del 12% di probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, mentre chi andava a letto prima delle 22:00 presentava un incremento del 24%.
Le donne sembrano essere particolarmente vulnerabili a questo fenomeno. Gli autori dello studio hanno suggerito che le differenze di genere nei rischi cardiovascolari potrebbero essere legate alle risposte del sistema endocrino alle interruzioni del ritmo circadiano. Le donne, che tendono a soffrire più frequentemente di disturbi del sonno e a gestire una maggiore quantità di stress, potrebbero essere maggiormente influenzate da un orario di sonno irregolare. Le variazioni nel ciclo sonno-veglia possono alterare la produzione di ormoni, influenzando negativamente la salute del cuore.
Il Dott. David Plans, uno degli autori dello studio, ha sottolineato l’importanza del rispetto dei ritmi biologici del corpo. “Il momento ottimale per addormentarsi sembra coincidere con un momento specifico del ciclo di 24 ore del corpo. Qualsiasi deviazione può essere dannosa per la salute”, ha dichiarato. Secondo i ricercatori, andare a letto dopo mezzanotte aumenta la probabilità di non esporsi alla luce del mattino, fondamentale per il corretto funzionamento dell’orologio biologico.

Inoltre, è importante considerare che la qualità del sonno gioca un ruolo fondamentale nella salute cardiovascolare. Non basta dormire un numero adeguato di ore, il sonno deve essere profondo e ristoratore. Le interruzioni del sonno possono portare a una serie di problemi, tra cui aumento della pressione sanguigna e maggiore infiammazione, tutti fattori di rischio per ictus e altre malattie cardiache.
Le implicazioni di questi risultati sono significative, non solo per la salute individuale ma anche per le politiche sanitarie. Educare la popolazione sull’importanza di stabilire routine di sonno sane potrebbe contribuire a ridurre l’incidenza di malattie cardiovascolari. Campagne di sensibilizzazione potrebbero incoraggiare le persone, in particolare le donne, a prestare maggiore attenzione ai propri orari di sonno.
In sintesi, mentre l’idea di rimanere svegli fino a tardi può sembrare innocua, le evidenze scientifiche suggeriscono che tale comportamento potrebbe avere conseguenze gravi per la salute cardiovascolare, in particolare per le donne. È fondamentale considerare il sonno non solo come un momento di riposo, ma come un elemento cruciale per la salute e il benessere a lungo termine.