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LA LEGGENDA DEL WEST

 

INTRODUZIONE

INDICE

Introduzione -   Formarsi della leggenda - I valori del West -

La guerra - - L'amore - Generi e filoni  -  Situazioni e personaggi
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 Alcuni momenti della leggenda :Ombre Rosse  - Il Massacro di Fort Apache -

I cavalieri del nord-ovest - Rio Bravo Mezzogiorno di fuoco -

Un dollaro di onore - La vergine della valle - Ultima notte a Warlock

 Rin tin tin - Tex Willer - Capitan Miki - Bufalo Bill

  Sentieri selvaggi - Un uomo chiamato cavallo -   Soldato Blu

 Il piccolo grande uomo -   Nessuna piet� per Ulzema

Conclusione


Giovanni De Sio Cesari

( www.giovannidesio.it )

 

INTRODUZIONE

Esiste una leggenda del West che non va confusa con la realt� storicamente accertata del West: ora noi  intendiamo  occuparci della leggenda non del West reale. Diremmo pi� esattamente che  esistono due leggende del West contrapposte, una positiva che vede il West il luogo dei valori fondanti della civilt� americana, l�altra negativa che  cresciuta intorno agli anni del 68 vede, in polemica con la prima,  invece  il West come il luogo dei disvalori, del male originario che vi � nell�America e nella civilt� occidentale in generale simboleggiata dal genocidio dei pellerossa.

Il processo � legato all�atteggiamento verso l�America in generale.
 

 Negli anni 50 e 60 i giovani per rompere  con il vecchio mondo imitavano gli americani: erano i tempi dell�indimenticabile personaggio impersonato da Sordi che parlava un finto inglese e nei quali Carosone cantava � tu vuo fa l�americano � E i bambini giocavano facendo rivivere il vecchio West, ricreavano quell�ambiente  reso tipico e inimitabili  soprattutto da film e fumetti, si identificavano con i suoi eroi, portavano colt o archi, combattevano memorabili battaglie con indiani e  banditi.

 Poi venne il 68: l�America divenne il simbolo dal capitalismo che si doveva abbattere per far trionfare il �vero� comunismo e quindi il simbolo di ogni nefandezza. Pass� il 68, tramont� pure il comunismo  ma pure tutti quelli che sono  contro le ingiustizie  , contro le multinazionali, contro la guerra, contro l�inquinamento, contro non si sa bene cosa ma che sono comunque �contro� , vedono nell� America ,e a ben ragione, il pilastro del sistema. E i giovani in genere sono per natura � contro�

 I bambini smisero di giocare al West , quel mondo divenne pressocch� incomprensibile e indiani e cow boys furono sostituiti da robot e alieni : Jeeg Robot  e  Goldrake  al posto di Buffalo Bill e Toro Seduto, spade laser e missili fotonici al posto di colt e frecce.

 C�� per questo una specie di discrimine fra le persone formatosi prima e dopo il 68

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FORMARSI DELLA LEGGENDA

 

La leggenda si form� molto presto , appena i fatti si erano esauriti, quando ancor vivevano personaggi  che avevano partecipato ad essi. Infatti non mancano le memorie di bianchi e  ancora piu interessanti di pellerossa  i cui ricordi furono raccolti nel 900 da molti attenti scrittori che vollero dare voce anche ad essi.

 Diciamo che forse un forte impulso alla nascita del mito  venne da un personaggio che ne era pure un protagonista:  Buffalo Bill. , al secolo William Cody (nell'immagine posa con Alce Nero). Alla fine del 800 questi port� lo spettacolo del West in giro per il mondo: egli stesso ne era stato un protagonista e quindi impersonava  se stesso nello spettacolo come facevano un p� tutti ,soprattutto gli indiani. Era uno spettacolo davvero insolito in cui gli attori e i personaggi rappresentati erano le stesse persone. Si badi per� spettacolo, non realt�: infatti sia Buffalo Bill che gli altri davano del West uno riproduzione semplicistica, pittoresca, adatta a attrarre spettatori curiosi e  non certo a rappresentare il dramma  che si era consumato in quei luoghi lontani e affascinanti.

 Il West cosi entrava  nella leggenda e non nella storia e bench� poi molti hanno egregiamente mostrata la realt� storica tuttavia  il West per la gente comune non � mai uscito  dalla leggenda  e non � mai  entrato nella realt�.

Nella formazione della leggenda entrano anche i romanzi ma non hanno avuto un ruolo fondamentale come � avvenuto per il genere  giallo o quello rosa: Il ruolo pi� importante   � stato ricoperto  dai fumetti e dal cinema ( e pi� recentemente dai serial TV) spesso collegati fra di loro.

 I fumetti tuttavia hanno avuto uno sviluppo abbastanza limitato nel tempo e nel pubblico:  hanno avuto una ampia diffusione intorno al secondo dopoguerra e solo per un pubblico di ragazzi o comunque di giovani

 Il cinema  � stato il maggiore mezzo di affermazione della leggenda.

 Le prime pellicole si girarono ai primi inizi propri dell�invenzione del cinematografo. Tuttavia il genere si � affermato  in un tempo piuttosto limitato. I primi film iniziarono alla fine degli anni �30 ma ebbero il maggiore sviluppo fra gli anni 50 e 60 . Si conta  un numero altissimo di pellicole alcune delle quali poi si sono affermate e hanno raggiunto un pubblico vastissimo. Il numero dei film di successo � limitato e solo essi vengono proiettati  ancora sugli schermi televisivi e quindi  conosciuti ma bisogna  tener conto del gran numero di altri film commerciali, semplici e rudimentali che all�epoca decretarono proprio  essi la leggenda

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I VALORI DEL WEST

 

La leggenda del West incarna quelli che sono i valori americani , il modello dell'"american way of life� . E stato detto : un uomo una pistola, come emblema del senso della libert�  e del self man.

 Nel West non appaiono stratificazioni sociali: ogni uomo vale per s�, per quello che vale, non � legato ai propri natali, alla propria classe sociale, al patrimonio familiare. Non ci sono come   nella vecchia Europa  gentiluomini  e plebei. Non vi sono nemmeno istituzioni sociali rigide che limitano la libert� dei singoli. Lo sceriffo non � imposto da qualche potere lontano ma � designato liberamente dalla comunit� così come il capo-carovana � semplicemente la persona pi� esperta e  capace. Nell�esercito non viene sottolineato la differenza di classe fra ufficiali e soldati: gli uni e gli collaborano su una base di uguale dignit�

Non appaiono pregiudizi etnici: tutti vengono accolti: rimane il problema degli indiani. Tuttavia non vengono ritenuti inferiori per razza ma solo considerati nemici e ostili alcuni, altri invece amici  in base  alla loro disponibilit� a collaborare pacificamente con i bianchi.

Non vi sono poveri: tutti possono avere il loro pezzo di terra, lavorarlo e vivere senza problemi: i banditi vivono di furti e rapine ma sono puniti, gli sceriffi e i soldati vivono difendendo la comunit�.

Tutti possono anche arricchire : i grandi proprietari mostrano tutti di aver cominciato solo con  il loro unico lavoro.

 Vi � rispetto della donna, i valori familiari sono sempre esaltati: tutti sono mariti, mogli e genitori esemplari. Non appaiono mai contrasti fra i coniugi n� tanto meno l�adulterio, le violenze familiari : anche se l�ubriachezza � diffusissima  gli sposati sono sempre sobri.

 Naturalmente si tratta di un modello, non della realt� effettiva. A prescindere dal genocidio degli indiani dobbiamo ritenere che il West fosse un luogo gremito di delinquenti e violenti contro i quali  la legge poco o nulla poteva. La vita non doveva essere idilliaca come viene presentata: non si  soffriva certamente la fame ( come avveniva in Europa) ma la vita era molto dura e certo i beni della civilt� dovevano essere ben pochi e ben cari in quelle lontane  contrade.

Si tratta di un modello, di una leggenda non  di una ricostruzione storica .

Tuttavia i miti, i modelli hanno una grande importanza nella storia dell�umanit�. E il mito del West ha esercitato sulla coscienza  americana un influenza grandissima contribuendo fortemente  a caratterizzare i suoi valori

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LA GUERRA

 

L�accusa pi� comune rivolta  al genere Western � che esalta la violenza   nella lotta contro gli indiani e contro i banditi. In una et� in cui il pacifismo viene sentito come un valore fondamentale questa accusa appare grave e viene coniugata con un�altra pi� specifica e sottile: il West  mostra il vero volto dell�America che dissimula sotto mentite spoglie violenza a sopraffazione. Di quali nefandezza non sarebbe capace un popolo che ha perpetrato un genocidio mascherandolo come cammino del progresso ? Da qui nasce quella che abbiamo definito la �seconda leggenda� del West.

 In  realt� il genere West � un genere epico e quindi come tutta la produzione di questo genere  ha come centro la guerra.  La guerra � al centro anche delle avventure del  Corsaro Nero , di Robin Hood, di  Sandokan , dei tre moschettieri. dei vari  007.  Come in tutti i filoni del genere la guerra nel West � idealizzata, perde i caratteri realistici. Questo � un punto fondamentale: lo spettatore perde le cognizione del �brutto� dell��orribile� che la guerra comporta. Viene tolta alla morte in combattimento tutta la drammaticit� , il sangue, il dolore. I nemici o i personaggi secondari cadono come  manichini, con una morte immediata,  nessuno rimane ferito, nessuno si lamenta o grida per il dolore I personaggi principali in genere invece  hanno il tempo di dire le frasi fondamentali, lucide e precise e quindi spirano immediatamente dopo, con perfetto tempismo. Talvolta i protagonisti restano feriti ma si tratta di ferite superficiali che guariscono subito, quasi sempre spontaneamente.

 Questi caratteri sono poi comuni  a tutte le saghe e le leggende perch�  la guerra pu� essere idealizzata solo se si toglie ad essa il carattere realistico: la suprema angoscia che si dipinge sul viso dell�uomo che muore, i lamenti dei coloro che non riescono a morire toglierebbe alla guerra ogni fascino. I bambini giocano alla guerra solo perch� non ne capiscono la drammaticit�: si muore s� ma la morte � dolce e pietosa e gloriosa  non orribile e spietata Fa parte del � genere�. Allo stesso modo ad esempio nei gialli l�assassinio e le indagini   sono un puro gioco di intelligenza ma  l�emotivit�, l�orrore  non hanno posto

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L�AMORE

 

E�  l�altro leit motiv del western anche se in qualche caso pu� anche  essere assente.

Si tratta sempre di un amore romantico. Esso � a prima vista : infatti poich�  comunemente   la durata rappresentata � breve, in genere,  di qualche giorno l�amore deve essere improvviso e fulminante: i protagonisti all�inizio non si  conoscono  ma dopo qualche giorno o magari solo qualche ora il loro  amore � divenuto eterno e assoluto: talvolta poi la fanciulla passa dalla disperazione per la morte della propria famiglia alla felicit� nelle braccia dell�uomo amato solo in poche ore: manca il tempo del lutto.

 La vicenda amorosa � assolutamente prevedibile: sin all�inizio si capisce perfettamente  che i due si ameranno per l�eternit�. Manca qualunque accenno diretto  alla sessualit� : bench� il pi� delle volta i due protagonisti  si  ritrovano soli, in luoghi solitari e in situazioni di grande intimit� nessuna tentazione pare nemmeno lontanamente sfiorarli.

Talvolta appare l�amore fra bianchi e indiane ( generalmente e un uomo bianco e una indiana  ma non mancano anche casi opposti) In questo caso per� l�indiana si comporta esattamente come una perfetta, romantica signorina  americana, non mostra affatto una mentalit� diversa da� indiana.

Appaiono spesso le � ragazze del  saloon� : il loro �mestiere� per� passa sotto silenzio, non viene enfatizzato. Non vengono mai chiamate �prostitute�, sono giovani e belle, non hanno per niente quei caratteri  che rendono immediatamente riconoscibili le nostre � signore dei falò�.   Poi in effetti sono delle bravissime ragazze. Pure per l'aspetto sentimentale il Western rispecchia il genere della letteratura dell�avventura. Si distingue dal genere rosa perch� in quest�ultimo  appaiono incredibili complicazioni sentimentali  e ostacoli ancora pi� incredibili. Nel Western invece tutto fila liscia , i protagonisti conoscono immediatamente i propri  sentimenti  si � vi � qualche altro pretendente esso appare subito senza speranza e collabora cavallerescamente per far  trionfare il vero amore, spesso muore al momento giusto togliendo di imbarazzo i protagonisti

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GLI INDIANI DELLA LEGGENDA

 

E� l�argomento intorno a cui si � incentrata poi la polemica accesa sul valore del West. Nei primi film l�indiano viene presentato come un entit� astratta, non conosciuta:  non si ha alcuna spiegazione  perch� mai gli indiani debbano assalire la diligenza o la carovana ,  Essi appaiono come una delle difficolt� naturali da superare. Arrivano urlando , colpiscono e poi,respinti, rientrano nel nulla da cui erano usciti. In genere essi girano intorno nel famoso cerchio e quindi vengono falciati  dai fucili dei bianchi. Qualche volta si  lanciano  all�assalto  diretto e allora perdono in pochi secondi la maggior parte dei loro combattenti, Chiaramente gli indiani non erano dei folli ma guerrieri esperti e certamente non  avrebbero adottate tattiche tante insensate e suicide.

In seguito poi l�analisi degli indiani viene approfondita . In alcuni casi essi sono il nemico da combattere  ma di cui si ha pure stima. Molto pi� comunemente viene invece operato una netta differenziazione fra indiani buoni e cattivi: I primi sono amici di bianchi, desiderano vivere in pace con essi , sono spesso amici fraterni dei protagonisti bianchi mentre invece i �cattivi� sono quelli che  fomentano guerra e perpetrano  massacri di bianchi.

 Dopo gli  anni �70 invece si operano un rovesciamento di fronte ( il West in negativo ) : gli indiani sono i perseguitati, le vittime mentre  i bianchi sono invece i malvagi , i folli. La vita dei pellerossa esce vincente nel confronto con quella dei bianchi : gli indiani sono presentati  come leali, coraggiosi saggi mentre i bianchi appaiono avidi, infidi, sanguinari. I soldati operano crudeli massacri indiscriminati in preda all�alcool, all'odio razziale, alla follia.

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GENERI E FILONI

 

Abbiamo due tipi di trame fondamentali   nettamente distinti : vicende di indiani e vicende di  banditi che  coesistono generalmente  solo nei filmati ad episodi. Anche se non trattano propriamente  il West possiamo considerare nel genere anche i film che vertono sulla guerra civile e anche il filone de  I magnifici sette" che presentano  fantomatici banditi messicani  : non ci paiono invece che possano rientrare nel genere  quei film che riguardano la rivoluzione messicana ( sono di genere piu politico-ideologico ) e nemmeno i molti film prodotti  in Italia   (soprattutto da  Sergio Leone) che, anche se hanno ambientazione nel West tuttavia  mancano dei valori caratteristici e  indulgono a soffermarsi su una violenza truculenta e gratuita. 

Il periodo storico rappresentato parte della guerra dei sette anni fra Inglesi e Francesi e giunge fino agli ultimi anni dell�800: tuttavia il periodo privilegiato � quello fra la fine della guerra civile e  la fine delle guerre indiane: praticamente circa 20 anni, un periodo molto breve e ben caratterizzato. dalle ferrovie e delle diligenze,dalla conclusioni delle guerre indiane e dall�imposizione dell�ordine costituito ad opera dei leggendari sceriffi in lotte con i fuorilegge . Gli elementi fondamentali della leggenda vanno rapportato a quegli anni 

Dopo il  68  invece si sviluppa la leggenda negativa  incentrata essenzialmente sul genocidio degli indiani che presenta i bianchi come il male, avidi e feroci esaltando invece gli indiani come  un popolo che vive in armonia con la natura. Il filone poi continua ancora in seguito soprattutto in chiave ecologica ( Balla coi lupi)

 Non mancano esempi di registi che cercarono di riprodurre i fatti la realt� storica e che ci sono riusciti appieno: tuttavia in tratta di film girati dopo  la fine della leggenda e quindi non hanno avuto la stessa risonanza  degli altri.  

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SITUAZIONI E PERSONAGGI

 

 LA CAROVANA : � la prima situazione emblematica dei film. Una lunga serie d carri che attraversa praterie e fiumi e montagne per raggiungere il  West.

affrontando le difficolt� della natura e gli assalti degli indiani e dei banditi.

ATTACCO ALLA DILIGENZA.  La diligenza corre inseguita da nugoli di indiani e da essa i passeggeri sparano  con micidiale precisione. Una variante  � l�attacco dei banditi che invece fermano la diligenza e rapinano i passeggeri. Nel primo caso la diligenza si salva , nel secondo i banditi hanno successo.

ARRIVANO I NOSTRI: � la scena divenuta pi� proverbiale. Quando ormai gli indiani stanno per avere la meglio e i protagonisti stanno per soccombere si sentono le note della carica e appare dal nulla nella vasta prateria la cavalleria : gli indiani fuggono precipitosamente ,  i protagonisti sono salvi: l�effetto scenico � assicurato Il tempismo � perfetto: non arrivano n� un attimo prima n� un attimo dopo ma proprio nel momento esatto in cui i protagonisti stanno per soccombere.

IL DUELLO avviene tra i bianchi ed � il momento importante del "genere"  dei banditi . I due contendenti sono di fronte,vince chi riesce a estrarre per primo la pistola e quindi colpire l�avversario.  Sceriffi e protagonisti hanno mira infallibile, nei fumetti addirittura  riescono a far cadere dalla mano avversaria le armi senza nemmeno ferirli.  Pi� comunemente riescono a colpire di seguito molte persone prima che questi riescano a estrarre le loro armi. Il duello viene accettato spesso come un fatto naturale, uccidere in questo modo delle persone non pare possa considerarsi un reato.

LO SCERIFFO. Freddo impassibile, inflessibili con i fuorilegge ma umano e cordiale con gli onesti . Non teme la morte,la affronta ogni  momento  non conosce altro che il suo dovere.

IL PISTOLERO : pu� essere una variante dello sceriffo o anche una persona che lotta contro i banditi a titolo personale. Pistoleri sono anche i fuorilegge ma non sono bravi come gli sceriffi e assimilati.

 LA GUIDA . si tratta di una persona che conosce bene gli indiani,che � vissuto fra di loro . Mostra non solo conoscenza ma anche grande stima per essi � amico di alcuni di essi e combatte gli altri. Qualche volta  li odia pure ma si tratta di casi poco comuni 

 IL VECCHIETTO : in  effetti si tratta di un personaggio che compare in � Un dollaro di onore� ma che avuto grande popolarit� e viene replicato quindi in qualche altro film e diventa poi proverbiale.

IL SERGENTE O�HARA: anche questo personaggio � divenuto proverbiale. Ha una sua base storica in quanto alla met� dell�800 vi  fu una emigrazione massiccia dall�Irlanda all�America e quindi molti si arruolarono nell�esercito. Non potevano per� diventare ufficiali perch� immigrati da poco e quindi non avevano potuto seguir le esclusive accademie per ufficiali: per questo molti erano i sottoufficiali  irlandesi e O�hara era il cognome pi� comune. 

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ALCUNI MOMENTI DELLA LEGGENDA :

 

Bench� fin dal primo apparire il cinema  si � interessato del West tuttavia solo alla fine degli anni 30 abbiamo il primo grande film che inizia la leggenda : OMBRE ROSSE

 

 

OMBRE ROSSE (tit. orig. "Stagecoach")

Anno 1939. REGIA: Jonn Ford, ATTORE PROTAGONISTA: John Wayne

TRAMA Una diligenza trasporta , un dottore alcolizzato, la moglie incinta di un ufficiale, un sudista rovinato, un banchiere ladro, un rappresentante di commercio una ragazza di saloon, un fuorilegge, Ringo. La diligenza, dopo una breve sosta in cui la donna partorisce viene attaccata dagli indiani. I'intervento all'ultimo momento della cavalleria risolve la situazione. Arrivati a destinazione Ringo  compie la vendetta che meditava e lo sceriffo lo lascia libero di rifarsi una vita con la ragazza.

COMMENTO  Si tratta del vero capostipite di tutti gli altri film western e rimane un modello in qualche modo insuperato. Il suo titolo originale Stagecoach (diligenza) rende molto meglio la situazione. Sono presenti tutte le situazioni e i personaggi che poi diventeranno classici dei miti western: Il pistolero, lo sceriffo , il dottore incline all'ubriachezza, i vecchio dalla voce roca, il banchiere disonesto, la ragazza del saloon che � poi una brava ragazza. la signora virtuosa, il gentiluomo del sud, i banditi e poi le situazioni: la corsa della diligenza e l'attacco degli indiani, l'"Arrivano i nostri" con lo squadrone di cavalleria che arriva proprio  all'ultimo istante, lo scontro con la colt

 I personaggi e le  situazioni poi saranno sviluppati in tutti gli altri film western. Non viene affrontato il problema degli indiani: questi sempre  presenti come minaccia incombente appaiono solo in una scena del film anche se la pi� nota e importante: coraggiosi, abili cavalieri ma destinati a cadere sotto il fuoco implacabili di fucili  e alla fine messi in fuga dalla  cavalleria ma non viene spiegato il motivo dell'attacco. Appaiono dal nulla e nel nulla rientrano

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Anche se "Ombre rosse" ne � il prototipo tuttavia il mito del West si afferma propriamente con la trilogia di Jonn Ford girata  fra il 1948 e il  1950: "l MASSACRO DI FORT APACHE," I CAVALIERI DEL NORD_OVEST,". " RIO BRAVO"

 

IL MASSACRO DI FORT APACHE (tit. orig. "Fort Apache")
Anno: 1948 .REGIA: John Ford ATTORI PROTAGONISTI   Henry Fonda e  John Wayne

TRAMA Il film allude piuttosto vagamente  all'episodio della disfatta di Custer ma  con altri personaggi la qual cosa permette quindi libert� narrativa. Il colonnello Thurday prende il comando di Fort Apache conducendo con se la propria figlia. Duro e inflessibile  si scontra con il pi� umano capitano York: contro il parere di quest'ultimo attacca gli indiani in modo avventato e tutto il suo reparto viene annientato.

 

COMMENTO E uno dei classici di film Western. uno dei creatori del mito. Sono presenti i suoi elementi essenziali : la vita che conducono i militari al forte, l' amore semplice , grande e scontato  che fiorisce fra i giovani protagonisti. gli scontri con gli indiani . Il massacro operato dagli indiani viene fatto ascendere  alla azione avventata e dura  del comandante ; i pellerossa non sono i "cattivi" ma solo il nemico al quale si riconosce ragioni e valore.

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I CAVALIERI DEL NORD OVEST (tit. orig. "She Wore a Yellow Ribbon")

Anno 1949 - REGIA  Jonn ford  ATTORE PROTAGONISTA :  John Wayne

 Il capitano Nathan Brittles , a pochi giorni dal congedo per limiti di et�, alla testa di un  reparto di cavalleria , deve scortare la moglie e la nipote del comandante del forte  fino alla diligenza.  Le trib� indiane , dopo Little Big Horn, sono sul piede di guerra, si preparano a sferrare un attacco e si riforniscono   di armi da loschi trafficanti. Il reparto per� arriva quando la diligenza � stata gia distrutta e torna indietro.  Nathan dovrebbe lasciare il comando al giovane capitano. ma agendo ai limiti del regolamento guida ancora i soldati  Tenta prima inutilmente un approccio di pace  con gli indiani e quindi riesce a far fuggire i loro cavalli in modo tale che gli indiani tornino indietro nella riserva senza combattere. Intanto � fiorito l'amore fra la figlia del comandante e il  giovane ufficiale.

 

COMMENTO: Il film forse � quello che maggiormente ha  contribuito  alla creazione del mito del West. In personaggi, le situazioni ideali sono rese in modo perfetto. La cavalleria  degli USA � in qualche modo la vera protagonista: i soldati i sottoufficiali  e ufficiali  formano tutti una grande famiglia ,tutti pronti a aiutarsi reciprocamente, a combattere con valore. coraggio e generosit�. Il capitano Nathan � il personaggio centrale: gi� avanti negli anni, agli ultimi giorni di  servizio � come un padre per i suoi uomini i quali tutti hanno una illimitata fiducia e affetto per lui. Fedele e sempre innamorato  della moglie defunta egli le parla al piccolo cimitero   come se fosse ancora in vita. Vi � poi il caratteristico personaggio del sergente: incline al bere, forte e rozzo ma un vero cuore d'oro, generoso, un vero amico per il suo comandante, un vero padre per  i soldati. La fanciulla � bella e giovane, all'inizio un p� sventata come si addice all'et� ma sincera, buona ,onesta , romanticamente innamorata del suo ufficiale . Un altro ufficiale � anche esso innamorato di lei ma  quando ella mostra i suoi sentimenti  si fa subito da parte, da perfetto gentiluomo. La figura degli indiani � appena accennata. si distinguono pero quelli buoni che vorrebbero la pace e quelli che invece vorrebbero la guerra ma essi non sono condannati, non sono i " cattivi"  ma vengono anche essi compresi per le loro ragioni. Alla fine non ci sar� nemmeno una battaglia  cruenta  ma semplicemente la sottrazione dei cavalli pone termine alle ostilit�

Vanno  inoltre c ricordato i magnifici paesaggi  e le musiche country

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RIO GRANDE (tit. orig. "Rio Bravo")

ANNO 1950 REGIA: John Ford : ATTORE PROTAGONISTA :John Wayne

 

TRAMA: dopo molti i anni di separazione il colonnello Kirby, comandante di un forte nel West, rivede la moglie, venuta per riscattare il contratto di arruolamento del figlio, una delle reclute appena arrivate. Seguono quindi scontri con indiani e alla fine la vittoria con la fuga degli indiani cha avevano in ostaggi dei bambini.

 

COMMENTO:chiude la trilogia militare di Ford, e fu il meno apprezzato dei tre film. il soggetto � come ne " I i cavalieri del nord ovest" la cavalleria con le sue sfilate, la sua vita al forte, le sue cavalcate, le sue cariche irresistibili. La musica e diverse belle canzoni vi hanno un posto importante.

 

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II tre film che abbiamo illustrato sono alla base del genere  indiano : l'altro grande genere  quello dei fuorilegge viene invece iniziato da MEZZOGIORNO DI FUOCO

 

MEZZOGIORNO DI FUOCO (tit. orig. "High Noon")
Anno 1952 REGIA. Fred Zinnemann  ATTORI PROTAGONISTI: Gary Cooper e Grace Kelly.

 TRAMA Nel giorno del suo matrimonio - e ultimo di servizio  - lo sceriffo  apprende che col treno di mezzogiorno arriver� un fuorilegge da lui arrestato anni prima, atteso da tre complici.  La moglie, fervente religiosa lo incita a partire,  nessuno dei concittadini  � disposto a aiutarlo. Lo sceriffo decide ugualmente  di rimanere.  Rimasto solo affronta i quattro banditi : riesce vincitore e gettata via la stella da  sceriffo va via con la moglie che ha rischiato anche essa di venire uccisa dai banditi.

 

 COMMENTO � costruito sulla coincidenza dei tempi reali del film, scanditi dal grande orologio dell'ufficio. SI  tratta di un capolavoro  assoluto della storia dl cinema da una parte e d'altra  parte � un  punto fermo e fondamentale nella costruzione della leggenda del West.  il film crea il mito dello sceriffo che sente il dovere supremo di restare, di difendere la legalit� o meglio la giustizia a ogni costo e in ogni situazione. Quando tutti gli voltano le spalle, quando la cara sposa prima lo implora e poi lo lascia, quando avrebbe tutti i motivi e le giustificazioni per sottrarsi al confronto il senso del dover trionfa su tutto. Interessanti anche  gli altri personaggi: la moglie  contraria per principi religiosi alla violenza e disposta a tutto anche a perderlo per salvare il suo uomo, l'"altra", donna di costumi non irreprensibile ma pure di buoni sentimenti , gli avventori  del saloon pi� propensi alla violenza che alla legge, i frequentatori della Chiesa rivolti pi� agli  interessi pratici ed economici che alla giustizia, il vice sceriffo dai grossi muscoli ma non sufficientemente  maturo.

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Un altro grande e notissimo  film dello stesso genere  � " UN DOLLARO DI ONORE

 

UN DOLLARO DI ONORE (tit. orig. "Rio Bravo")

ANNO 1959 Regia Howard Hawks. ATTORI PROTAGONISTI Jonh  Wayne e  Dean Martin

 

TRAMA Lo sceriffo arresta un  responsabile di omicidio. Il fratello di costui � un ricco proprietario  che ha a disposizione molti uomini disposti a battersi per lui. Ad aiutare lo sceriffo ci sono solo  tre persone: un giovane pistolero, una donna giocatrice d'azzardo, un arzillo vecchietto e soprattutto un ubriacone che in altri tempi era stato un leggendario sceriffo ma che ormai ha perso anche il rispetto per se stesso. I quattro riescono a tener testa alla agguerrita banda e alla fine escono vincitori dallo scontro a fuoco.

 

COMMENTO. E un classico del genere. In particolare rilievo la figura dell'ubriacone che nella lotta trova il suo riscatto, il suo dollaro di onore. I personaggi sono mossi essenzialmente dal senso ella legge, anche se non sono perfetti.  non si piegano di fronte ai prepotenti . Alla fine il bene (la legge) vince sul male ( i fuorilegge) 

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 Tuttavia alla creazione del mito contribuirono un grandissimo numero di pellicole molto meno accurate e note che generalmente  non vengono pi� proiettate e quindi  non sono  piu conosciuti dal grande pubblico. Alcune  ebbero un certo successo al loro tempo. Fra i molti abbiamo scelto due che comunque ebbero un certo successo al loro tempo:  LA VERGINE DELLA VALLE " per il filone indiano e "L'ULTIMA NOTTE A WARLOCK " per quello dei fuorilegge.

 

LA VERGINE DELLA VALLE

ANNO 1955 REGIA  Robert Webb ATTORI PROTAGONISTI   Effrey Hunter e John Lund

TRAMA La vergine della valle � una fanciulla indiana che si innamora di un bianco  pienamente ricambiata. Il governo americano impone agli indiani di sgomberare un territorio che deve essere aperto alla colonizzazione.  Gli indiani vorrebbero la guerra ma il sachem (capo indiano) conscio della  impossibilit� di opporsi  invece accetta. Due irriducibili giovani guerrieri che non vogliono invece piegarsi  preferiscono morire in una carica suicida: la trib�  come l'amore dei due giovani per� si salvano.

 

 COMMENTO Si tratta certamente di un film minore, ingenuo: tuttavia furono poi proprio questo genere di film ormai non pi� proiettato e conosciuto a creare la leggenda del West pi� che i grandi pochi film che vengono  ancora proiettati e quindi conosciuti

Va notato l'amore fra l'americano  e l'indiana che si comporta come una  ragazza moderna  alla quale appare del tutto naturale  sposare l'uomo del quale si innamora al di la di ogni differenza e convenienza. Gli indiani sono presentati  come nobili, coraggiosi, generosi, saggi. i soldati come umani  pazienti, tutti tesi ad evitare inutili scontri  sanguinosi. La pace e la concordia alla fine trionfano insieme all'amore anche se due indiani preferiscono morire  che piegarsi pi� che ai bianchi alla realt� che avanza  che non si pu� fermare.  Manca la consapevolezza della distanza enorme fra civilt� dei bianchi e e quella degli indiani

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ULTIMA NOTTE A WARLOCK (tit. orig. "Warlock"

Anno: 1959   REGIA   Edward Dmytryk  ATTORE PROTAGONISTA : Tom Drake

Continue incursioni di una banda di violenti  taglieggiano gli abitanti di Warlock. Un pistolero viene assoldato come sceriffo per ripulire la citt�.  Questo � accompagnato da un compagno anziano che gli fa quasi da padre. I due impiantano anche una bisca ma comunque si battono contro i fuorilegge. Alla fine per� il pistolero sar� costretto a uccidere il compagno pi� anziano per difendere comunque la  legge . Un giovane poi veramente onesto e senza macchia prender� il suo posto.

 

COMMENTO: l'interesse del film � soprattutto nei numerosi duelli alla pistola nei quali i personaggi si affrontano  seguendo il codice di onore   proprio della pistola come i cavalieri antichi seguivano quello delle spada. Comunque il senso della legge � sempre alto e alla fine trionfer� pienamente sulla pura abilit� nell'uso della pistola. 

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Bisogna poi tener conto che  a creare il  mito non furono solo i film: bisogna aggiungere i telefilm e inoltre i fumetti. Fra le innumerevoli serie di  telefilm certamente un posto di onore spetta all'intramontabile "RIN TIN TIN" ,le serie di telefilm probabilmente piu nota e che ancora  attualmente viene proiettato

 

RIN TIN TIN

E una serie di telefilm degli anni 50 ( precisamente 165 in tutto dal 54 al 59) che hanno avuto un successo enorme e anche attualmente vengono proiettate dalla TV in copie restaurate e colorate. Si tratta di racconti per i pi� piccoli. Il personaggio principale � un cane lupo, Rin tin tin, appunto, che mostra una intelligenza assolutamente umana :comprende tutto ci� gli viene detto e si mostra ancora  pi� saggio degli umani stessi. Il suo compagno � Rusty, un orfano che � caporale onorario della cavalleria degli USA. Intorno ad essi soldati, sergenti e ufficiali, cow-boys e avventurieri.  Le trame sono estremamente semplici. Il bene e il male sono sempre chiaramente distinguibili e contrapposti.  Nessun razzismo: bianchi e rossi possono essere buoni e cattivi allo stesso modo.  D'altra parte pare che non vi siano poi sostanziali differenze fra gli uni e gli altri che si esprimono un po diversamente, portano vestiti diversi ma in fondo sono  del tutto simili. La serie ha alimentato  pur essa  ampiamente il mito del West

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Per la serie di fumetti ricordiamo per i ragazzi di tutte le et�  TEX WILER e per i pi� piccoli " CAPITAN MIKI : Inoltre va ricordato che L'intrepido ebbe per un certo periodo il personaggio di BUFFALO BILL

 

TEX WILLER

 E' il fumetto western che ha avuto pi� successo in Italia.

TEx Willer viene accompagnato da Kit Carson ,piuttosto anziano ma ancora in gamba che � personaggio scanzonato, ironico, che sdrammatizza le situazioni , e dal figlio Kit Carson anche lui pi� o meno in gamba come il padre.  Tex � un prode ma soprattutto un giusto:  combatte i "cattivi" e protegge i " buoni" senza alcuna differenza fra bianchi e indiani. Anzi egli stesso ha sposato una indiana  ed � quindi in bilico fra il mondo dei bianchi e quello dei pellerossa.: i due mondi non appaiono affatto in conflitto strutturale ma sembrano poter convivere pacificamente e armonicamente. A un certo punto della narrazioni  pur restando l'ambientazione Western tuttavia appare la magia (il malvagio mago Mefisto) e si allontana quindi decisamente dalla saga western,

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CAPITAN MIKI

 Si tratta di un fumetto nato  negli anni 50 che vuole essere una risposta alle molte critiche sulla violenza insita nei fumetti Western che allora era comune negli ambienti educativi.

Capitani Miki �  un giovanissimo, sui quindici anni. Ragazzo molto per bene,  usa sempre un linguaggio castigato e corretto e al massimo dice " per Bacco" e se proprio perde la pazienza "caspiterina"; non beve liquori ,non fuma  Ha come compagni due personaggi caratteristici del West: il vecchietto un po ubriacone " Doppio rhum" e il dottore Salasso  anche esso un p� troppo amante del whiski. che tuttavia non si mostrano mai veramente ubriachi. Essi  gli vogliono un gran bene e si mostrano in posizione subordinata rispetto a lui anche se pi� anziani. Capitan Miki, malgrado la giovanissima et�, tuttavia � gia un prode ufficiale  che  tiene testa con estrema facilit� a indiani ostili e fuorilegge. Da notare � che egli non uccide mai i nemici  e si limita ,con mira infallibile, a disarmarli sparando sulle loro armi e facendole saltare dalle mani, al massimo li stende poi con un pugno. Nei momenti difficili quando sente di essere in pericolo estremo si raccomanda l'anima a Dio: naturalmente si salva sempre. D'altronde nessuno poi rimane ucciso. Ha anche una giovanissima fidanzatina  che, naturalmente, non sfiora nemmeno con un dito.

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Il personaggio di Bufalo bill ( con una sola "L" secondo la dizione italiana) fece parte dell'album dell'INTREPIDO che negli anni 50 presentava fumetti di avventura relativi a vari generi( (western, India, guerra ,fantascienza) e in seguito modific� profondamente il proprio contenuto

Il personaggio richiama l'omonimo figura storica di William Cody, tuttavia ha poco a che fare  con i caratteri reali di esso. L'ambientazione naturalmente � Western: non c'� differenza fra bianchi e pellerossa ma solo fra persone oneste e disoneste. Spesso tocca anche problemi di carattere sociale e familiare . Non mancano anche trame amorose tutte rigorosamente su un piano puramente romantico senza alcun accenno alla sessualit�.

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Un caso a parte invece � il celeberrimo " SENTIERI SELVAGGI" In  questo caso il solito schema   scricchiola parecchio: non si capisce chi siano poi i buoni e chi i cattivi, gli indiani non sono pi� equamente divisi fra buoni e cattivi come i bianchi. Lo stesso protagonista pare fatto di ben altra pasta: tutto ci�  ha fruttato al film  l'accusa di razzismo  nei riguardi degli indiani. Noi crediamo che in effetti fu un tentativo di rendere  con un certo realismo l'atmosfera e il mondo del West: siamo insomma fuori del mito anche se non ancora nella realt� storica.

 

SENTIERI SELVAGGI
ANNO 1956  REGIA John Ford .ATTORE PROTAGONISTA  Jonh  Wayne

TRAMA:Dopo la guerra di secessione Ethan  torna nella casa del fratello, che vive nel West con la moglie, due figlie e Martin, un ragazzo adottato. Durante una assenza di Ethan, gli indiani attaccano la fattoria e rapiscono le due ragazze, inizia una lunga caccia alla ricerca delle giovani rapite da parte di un folto gruppo di volontari: una di esse viene ritrovata orribilmente massacrate ma l'altra  � scomparsa.  Le difficolt� e gli scontri sanguinosi con gli indiani inducono per�  a tutti a ritirarsi tranne Ethan e Martin. che continuano , per anni, a inseguire la banda  degli indiani rapitori. Finalmente essi riescono a rintracciarli ma ormai la ragazza si sente indiana. Nathan dapprima vorrebbe ucciderla : un reparto di cavalleria assale gli indiani  e Nathan salva la ragazza rapita prendendola fa le braccia  e restituendola quindi alla  vita dei bianchi.

 

COMMENTO Ci� che distingue questo film dal solito schema � che non vi sono indiani buoni e indiani cattivi : essi sono considerati selvaggi da combattere e da sterminare  e il protagonista � spinto da odio verso di essi. Da qui il carattere da alcuni ravvisato di razzismo. Tuttavia va notato che gli indiani non vengono di per se considerati dei "malvagi": seguono semplicemente le loro usanze  e la loro cultura nella quale vi � anche la adozioni di bambini rapiti. L'odio del protagonista � presentato come un fatto personale dovuti a motivi  biografici, non � condiviso  da tutta la impostazione del film: gli indiani non vengono identificati come "il male" ma solo come il nemico

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Alla fine degli anni 60 il mito si rovescia. Come tre film in un breve tempo avevano creato il mito del valoroso soldato americano altri tre film, quasi contemporanei  creano il mito contrario del soldato americano crudele, feroce stupido,di fronte al quale si ergono  invece gli indiani, perseguitati dall'avidit� dei bianchi ma nobili, generosi, in pace con la natura. Nasce quindi un altro mito

 I  tre film  furono girati  nello stesso anno ,il 1970,   ed ebbero come titoli  ; "L'UOMO CHIAMATO CAVALLO"; "SOLDATO BLU ", e " PICCOLO GRANDE UOMO "

 

 

UN UOMO CHIAMATO CAVALLO

Anno: 1970. REGIA: Elliot Silverstein  ATTORE PROTAGONISTA  Richard Harris,

TRAMA Un nobile  inglese viene catturato  da una trib� di Sioux, portato al villaggio e assegnato come "cavallo da lavoro" alla madre del capo. Dopo i primi tempi ,con l'aiuto di un francese anche lui prigioniero che si finge pazzo , impara la lingua, ed entra a far parte della trib�  Supera la dolorosissima  prova del coraggio, sposa una donna indiana,  mostra valore e saggezza salendo nella gerarchia della trib� fino a divenire egli stesso il capo. Dopo l'uccisione della moglie indiana decide di restare per sempre con loro.

COMMENTO Il film si caratterizza per la fedele  ricostruzione etnologica della vita tribale dei Sioux, e presenta la scena indimenticabile del rito d'iniziazione  Ebbe anche due  seguiti dovuti all'immenso successo del primo. In questo film propriamente il mondo dei bianchi  non � condannato , quanto piuttosto assente. Presenta la vita degli indiani al di la del mito della divisione fra buoni e cattivi secondo che siano amici o nemici dei bianchi. Non idealizza  la loro vita che anzi  viene mostrata nella sua durezza e spietatezza. Tuttavia, nel complesso, presenta pur sempre gli indiani in luce positiva, le pratiche crudeli sono giustificate dalla situazione ambientale. le guerre interne al mondo indiano vengono presentate ma senza insistere sulla loro asprezza. L'impressione generale parve quella di una esaltazione della vita naturale degli indiani che capovolgeva il ruolo che essi avevano sempre rivestito  nel mito del West.

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SOLDATO BLU

ANNO :1970 REGIA: Ralph Nelson  ATTORI PROTAGONISTI: Candice Bergen e Peter Strauss

TRAMA: Si incentra sulla  famosa strage di Sand's Creek, quando cinquecento Cheyenne, per la maggior parte donne e bambini,  furono sorpresi e massacrati dai soldati americani. Il fatto viene visto attraverso la vicenda di un  soldato e di una donna che aveva vissuto per qualche tempo  con gli indiani,  I due si trovano a convivere con i pericoli dei territori indiani per alcuni giorni, a sfuggire dalle mani di un pericoloso mercante d'armi, e, quando si ricongiungono alla guarnigione, assistono sconvolti, alla strage alla quale cercano in qualche modo di opporsi. Per questo il soldato sar� imprigionato.

 

COMMENTO Il film � una specie di violento manifesto  contro la politica  americana e chiaramente allude anche alla contemporanea e impopolare guerra del Viet- nam , Gli indiani sono presentati nella veste dei perseguitati, dei " buoni" ,i bianchi appaiono, avidi, crudeli, folli. Se qualche bianco cerca di fermarli viene trattato ferocemente come un indiano. Manca l'analisi psicologica e storica: le tragiche vicende appaiono incomprensibili , semplicisticamente dovute alla inutili crudelt� dei bianchi. In questo senso si rovescia  lo schema dei primi film western  nella quale gli indiani appaiono il nemico incomprensibile e feroce:  ora sono invece i bianchi a ricoprire quel ruolo.

 

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IL PICCOLO GRANDE UOMO

ANNO :1970 - REGIA: Arthur Penn - ATTORE PROTAGONISTA : Dustin Hoffman

 

 TRAMA Un superstite della battaglia di Little Big Horn, racconta ad un giornalista la storia della sua vita. Allevato dagli indiani Comanche dopo  che la sua famiglia era stata massacrata , il protagonista torna tra la sua gente in citt� quando ormai � adulto e non riesce per� poi a inserirsi n� nell'universo bianco n� in quello indiano rimanendo quindi come sospeso fra questi due mondi. Finir� accanto al generale Custer nella battaglia di Little Big Horn, dove verr� risparmiato da un indiano che lo riconoscer�.

 

COMMENTO  Il film  fu un grandissimo successo. In esso propriamente il mondo dei bianchi non � presentato ( come in Soldato blu) come il male contrapposto al buono indiano. ma tutta la leggenda del West viene dissacrata, elemento dopo elemento, in una serie di episodi che ricalcano le situazioni tipiche del genere Western. Ci pare quindi il sarcasmo l'elemento fondamentale. La santit� della famiglia dei pionieri con i i grandi ed eterni amori � messa in ridicolo dalla figura della moglie del reverendo tutta altra che morigerata, le donne rapite dagli indiani magari si trovano bene nella  nuova situazione, i pistoleri sono ridicoli manichini, i soldati balordi e incapaci. Anche gli indiani sono resi ,se con con sarcasmo con ironia:non tutti sono prodi guerrieri, vi sono anche i gay, perch� non ci dovrebbero essere, a volte si lasciano dominare dalle loro mogli, vi sono anche dei contestatori fra di loro (l'uomo all'incontrario), hanno una loro umanit�. le loro astuzie, le loro debolezze.

 Un discorso a parte forse merita il personaggio  del generale Custer.. Nel film  egli non appare solo come un comandante imprudente o troppo sicuro di se: � invece presentato come un folle narcisista, incapace, e perennemente ubriaco:

In conclusione il film costituisce pi� che una leggenda al contrario una smitizzazione del West.

 

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Il secondo mito del West tuttavia non ha lunga durata, nulla di paragonabile al primo mito che ha fatto sognare  intere generazioni di piccoli e grandi ragazzi. L'incanto � rotto e i ragazzi non cavalcheranno pi� mai pi�  fra indiani e cow-boys. 

Si presentano per� film realistici. In verit� anche prima  si erano  prodotti film che cercavano di comprendere e di  narrare la verit� storica   come ad esempio "INDIANS", "IL GRANDE SENTIERO "  soprattutto  LA CONQUISTA DEL  WEST" ma si trattava pur sempre di ricostruzioni storiche piuttosto impersonali.  Invece ora qualcuno cerca di rendere veramente la situazione psicologica, l'anima del West. In questo eccelle  il film "NESSUNA PIETA' PER ULZAMA "

 

 NESSUNA PIETA' PER ULZAMA

 ANNO 1972 REGIA: Robert Aldrich ATTORI PROTAGONISTI  B. Lancaster, B. Davison

TRAMA Un gruppo di Apache guidata dal fiero e feroce Ulzama fugge dalla riserva  seminando  panico e terrore fra i coloni nelle fattorie isolate  Una pattuglia viene inviata per catturarlo. Dopo un lungo inseguimento e molti perdite alla fine Ulzama viene ucciso ma cadono anche la maggior parte dei soldati .

 

COMMENTO Probabilmente � l'unico film "verista" di tutto il filone western- indiano. Costituisce una specie di risposta ai tre film   precedenti  che avevano creato quella  che abbiamo definito  la seconda leggenda del  West mostrando gli indiani  come le vittime innocenti e gli americani come crudeli e sanguinari invasori. Nel film invece la lotta non � fra il bene il male  (comunque siano identificati) ma fra due mondi in lotta mortale fra di loro fra i quali non � possibile alcuna conciliazione e comprensione: non c'� posto per la piet� ,uno dei mondi deve soccombere.  Ulzama uccide le sue vittime lentamente con torture raccapriccianti  perch�, secondo la sua cultura, vedere morire lentamente un nemico permette di acquisire la sua forza. Il comandante della pattuglia mosso, da sentimenti cristiani, vorrebbe agire  con umanit�, comprendere e chiede perch� gli indiani siano cosi crudeli  ma la guida gli rispende che � come chiedere perch� il deserto � deserto. non si odiano gli indiani ,sono fatti cosi, si eliminano.

La guerra � resa con realismo: in verit� non si tratta di una guerra ma dell'azione di piccoli gruppi che si scontrano in immense distese con una serie di agguati e di astuzie in cui fa chi fa un errore conta i morti. Non vi sono quindi ondate di indiani che in massa  si lanciano in cariche assurde e suicide ma pochi guerrieri inafferrabili inseguite da soldati esausti ed esasperati. Accanto ai soldati poi vi � la guida indiana che nella realt� era poi l'elemento essenziale e che poteva accettare  questo compito o per  appartenenza a trib� nemica  o per rancore personale o per danaro o. Ulzana  sconfitto si far� uccidere proprio dalla guida indiana che � anche suo congiunto perch� ritiene tale morte pi� onorevole.  

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CONCLUSIONE

 

Fu questo l'ultimo grande , malinconico e disperato film western. Il genere non fin� e non � finito: tuttavia pi� che altro  il West  diventa una specie di sfondo in cui si possono ambientare un p� le storie anche le pi� strane. Abbiamo cosi i film italiani intessuti  essenzialmente di violenze e criminalit� oppure anche la sfida fantastica     con Di Caprio di " Pronti a morire . 1995) e addirittura abbiamo un western dell'orrore o meglio del metafisico in "Purgathory".  Si afferma anche un genere che possiamo definire ecologico: di "Balla coi lupi" ma il mito del West � finito per sempre e con esso forse le certezze e le illusioni  del mondo americano . Questo si trova invischiato in guerre terribili, ieri del Viet-nam ora in Medio Oriente e scopre che poi in effetti le guerre sono state sempre atroci , anche quella contro  gli indiani, non fanno certo eccezione.

 Ma il mito vivr� pur sempre come hanno vissuto ancora gli eroi omerici  e i paladini di Francia in una zona che non � la storia e la realt� ma la fantasia e perch� no, diciamo pure, nel mondo  dei valori  che sono sempre idealizzazioni ma che pur come tali  muovono la vita dell'uomo

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Giovanni De Sio Cesari

( www.giovannidesio.it )

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