
Per cosa si rischia una querela: attento a questo comportamento (www.cronologia.it)
Con la crescente facilità legata all’uso di internet, sorgono interrogativi importanti riguardo ai limiti legali di queste espressioni.
Oggi, nel mondo digitale, le recensioni hanno assunto un ruolo centrale e influente nella reputazione di aziende, professionisti e servizi. Chiunque può esprimere la propria opinione su piattaforme come Google, TripAdvisor e social media, rendendo la comunicazione più democratica ma anche più complessa. Tuttavia, con la crescente facilità di lasciare feedback online, sorgono interrogativi importanti riguardo ai limiti legali di queste espressioni. In particolare, ci si chiede: fino a che punto è lecito esprimere critiche negative senza rischiare una querela per diffamazione?
Recensioni negative, fin dove puoi spingerti senza rischiare una querela?
Il nostro sistema giuridico consente di esprimere opinioni negative, ma esistono dei paletti. La diffamazione si configura quando, comunicando con più persone, si offende la reputazione altrui. Questo è sancito dall’articolo 595 del codice penale, che stabilisce che l’offesa deve essere valutata in base al contenuto, al contesto e al mezzo utilizzato. Quando una recensione viene pubblicata online, l’impatto reputazionale è amplificato dalla sua potenziale diffusione a un vasto pubblico, rendendo la possibilità di lesione della reputazione più concreta.
Non sempre. La libertà di espressione, tutelata dall’articolo 21 della Costituzione, non è un diritto illimitato. Essa deve bilanciarsi con la dignità e l’onore altrui, come previsto dagli articoli 2 e 3. Per evitare di incorrere in problematiche legali, è necessario rispettare tre condizioni fondamentali; innanzitutto, la recensione deve basarsi su fatti concreti o, quantomeno, plausibili. I contenuti devono essere attinenti all’esperienza vissuta. È fondamentale utilizzare un linguaggio civile e misurato.

La giurisprudenza ha stabilito che una critica può facilmente diventare diffamatoria se include affermazioni false o espressioni ingiuriose. Ad esempio, affermare che “il servizio è stato scadente” è lecito, mentre dire “il titolare è un ladro” è decisamente illecito, poiché include un’accusa di reato non provata.
È fondamentale comprendere che le piattaforme online non sono zone franche. Ciò che è considerato illecito nel mondo reale lo è anche online. Anche se si scrive sotto un nickname o in forma anonima, le autorità possono risalire all’identità dell’autore. Le recensioni online possono quindi essere soggette a responsabilità legale, come se fossero dichiarazioni fatte in un contesto pubblico fisico. Le piattaforme di recensioni offrono strumenti per segnalare contenuti offensivi, ma non sempre rimuovono le recensioni senza un ordine del giudice.
Quando si supera il limite del diritto di critica, si possono affrontare conseguenze sia penali che civili. La persona che si sente diffamata può intraprendere azioni legali sia in ambito penale che civile.
In caso di diffamazione, la pena può comportare fino a un anno di reclusione o una multa. Se l’offesa è commessa attraverso mezzi di pubblicità, come internet, la pena può aumentare fino a tre anni di reclusione. È importante notare che la quasi totalità delle recensioni online rientra in questa categoria aggravata.
Parallelamente alle azioni penali, la persona offesa può richiedere un risarcimento per danni. I danni risarcibili possono includere il turbamento psicologico derivante dall’offesa, la lesione della reputazione professionale e la perdita di clienti o contratti, se dimostrabile.
In sede civile, il giudice può decidere di liquidare i danni anche in modo equitativo, tenendo conto della gravità dell’offesa. È possibile ricevere una diffida, una comunicazione formale che contesta il contenuto di una recensione e ne richiede la rimozione. In questi casi, è fondamentale non rispondere senza prima consultare un legale, per non incorrere in errori. Un avvocato può valutare se la recensione rispetta i limiti del diritto di critica e, se necessario, consigliare una rettifica o una rimozione del contenuto.