Le tecnologie didattiche e... 
 la formazione dei formatori

Un caso italiano

di Marco Parodi 

 

Perch� nella scuola italiana quando si parla di nuove tecnologie, sembra prevalere un senso di frustrazione, di disorientamento, di scoramento?

Forse per il senso di impotenza che si ha di fronte alle scelte relative alla distribuzione dei finanziamenti, anche rispetto ai progetti a carattere nazionale. Siamo alle solite: ancora una volta sono stati spesi dei soldi e nessuno si prende la responsabilit� di dire cosa succeder� dopo; tra le �stanze� del Ministero, tra un trasferimento e una promozione sembra si giochi in questo periodo uno scontro tra �poteri forti�[i]. Chi siano poi questi poteri forti non � facile a dirsi, ma il dato che emerge non � certamente confortante.

Certo non si pu� ragionare sui "si parla "e �si dice" o sulle chiacchiere di corridoio, cerchiamo allora di attenerci a qualche dato oggettivo.

Negli ultimi cinque anni sono stati spesi centinaia di milioni di lire per �sperimentare� progetti a vario titolo e livello; l�ambito della ricerca ha avuto la sua �fetta� di finanziamenti e ora che � periodo di vacche magre sembra difficile rinunciare a determinati introiti.

Citer� a memoria qualcuno di questi progetti certo di dimenticarne qualcuno e certo � anche � di suscitare reazioni non proprio benevole nei miei confronti: me ne assumo la responsabilit�.

Polaris, Copernico, Multilab, Picto, Rete e altri che potete �leggere� nella apposita sezione del sito del MPI http://www.istruzione.it/pilota.htm sono o sono stati progetti di grande respiro che avranno pur prodotto un qualche risultato: nessuno ci ha mai detto se queste esperienze sono state positive, negative, se sono da portare avanti o da chiudere. In compenso, nei docenti che hanno partecipato a tali iniziative, sono state create grandi aspettative, sono stati illusi che avrebbero potuto essere �chiamati� a qualche nuova funzione, a qualche nuovo ruolo, che avrebbero migliorato il loro status di insegnante. A parte la soddisfazione personale e l�accrescimento formativo che, comunque � sempre un valore aggiunto, nessuna altra condizione � stata soddisfatta.

Anche il mondo sindacale ha le proprie responsabilit� da condividere con i poteri forti di cui sopra. La difesa a oltranza della non difformit�, il non riconoscimento della professionalit�, del valore formativo aggiunto (per l�appunto) non � una moneta che a lungo andare paga.

Ultima �chicca� in ordine di tempo � il Progetto TT@MS (Teacher Training Microsoft), una forte iniziativa di formazione rivolta a livello nazionale a 600 docenti, selezionati tra oltre 4000 iscritti; la selezione peraltro � avvenuta previo superamento di un test on-line e successivamente, alla fine della fase formativa, i 600 hanno dovuto sostenere un ulteriore esame on-line per avere una certificazione �fantasma�.

Fantasma perch� a tutt�oggi, dopo oltre 6 mesi che la fase formativa si � conclusa, il Ministero e Microsoft non sono ancora stati in grado di raggiungere un �accordo� sulle modalit� di rilascio delle certificazioni e sul valore da assegnare alle stesse.

Ecco dunque che il senso di scoramento, di disillusione di distacco dall�Istituzione subentrano prepotentemente. Altro che gestire un laboratorio di informatica, altro che compensi aggiuntivi (!), i pi� fortunati hanno giusto ottenuto un distacco presso il Provveditorato locale e che sia una fortuna � ancora da dimostrare.

Pensate forse che le cose cambieranno? No di certo, si continuer� ad assegnare fondi per progetti che coinvolgeranno due classi a livello nazionale (non importa poi se l�esperienza per mille motivi, tra i quali fondi, attrezzature, risorse umane impegnate non sia replicabile affatto), si creeranno Osservatori sulla Multimedialit� e sulle nuove Tecnologie  per produrre una replica in periferia di siti � e situazioni - tutte uguali e che, peggio ancora, rischiano di contenere le stesse cose e di celebrare se stesse in un �te deum� continuo.

Per quanto concerne poi l�apologia dei siti scolastici dobbiamo prendere atto che la favola � proprio finita, superato il momento di �fascinazione tecnologica�, assistiamo ad un uso improprio dello spazio web a disposizione, stiamo assistendo ad una �abuso� della grafica rispetto al contenuto, tutto all�insegna del �il mio sito � pi� bello del tuo�, ignorando anche bellamente le regole minime che dovrebbero garantire l�accessibilit� del sito a tutti gli utenti. Si veda a proposito sul sito del CNR di Firenze alla pagina  http://sunmurst.iroe.fi.cnr.it/accesso/accesso.htm il bellissimo lavoro di Laura Burzagli e Paolo Graziani.

Se il sito della scuola serve �solo� a inserire POF, foto della palestra, foto della gita scolastica, siamo in presenza di un uso �minimale� delle risorse, se invece si pensano e realizzano �servizi� per gli alunni, i docenti e le famiglie ecco che abbiamo subito raggiunto un obiettivo pi� qualificante: naturalmente per fare ci� occorrono competenze specifiche e, come vedete, siamo di fronte alla storia del gatto che si morde la coda.

Dunque le competenze per �alzare� il livello di partecipazione alle nuove tecnologie sembrano esserci, anzi, se qualcuno si prende l�onere di �contare� quanti sono in Italia i �formatori dei formatori� formati, si render� conto che siamo vicini ad una cifra di tutto rispetto: purtroppo il problema � che tutto � lasciato a s� stesso, a quello che il CENSIS cita come �il volontarismo tecnologico degli insegnanti�. A quando una nuova rotta?

( * )Per poteri forti� possiamo intendere le diverse Direzioni all�interno del MPI, il comparto della ricerca, le grandi Aziende che possono influenzare in qualche modo le scelte perch� coinvolte a vario titolo e le grandi aziende che a vario titolo �gestiscono� il sistema MPI.

Progetti pilota MPI  ( http://www.istruzione.it/pilota.htm );

Polaris ( http://dante.bdp.it/iride/polaris/ );

Copernico ( http://copernico.itd.ge.cnr.it/ );

Multilb ( http://webscuola.tin.it/multilab/ ); 

Picto ( http://195.223.47.198/ ); 

Trends ( http://www.bdp.it~trends

La piazza di Ninive ( http://195.223.47.198/ninive/ )

AIR ( apprendere in rete - http://www.microsoft.com/italy/education/air/ )

TT@MS http://www.microsoft.com/Italy/education/training/

Marco Parodi
 
IRRSAE Liguria
 
GENOVA

 Scuole & Formazione - inserto dell'Unit� -  12 gennaio 1999
contributo (in parte polemico) di Marco Parodi sul tema in oggetto.


 

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