LO SCENARIO DELLA COMPETIZIONE
USA-EUROPA


Intervento di Edoardo Fleischner
Al Convegno E-Commerce
Vicenza . 29.11.1999

1 - L'E-COMMERCE

C'� un problema tutte le volte che si intraprende un confronto fra gli Stati Uniti d'America e gli stati uniti d'Europa sopratutto nell'ICT, nell'industria dell'immateriale, nell'economia digitale: e cio� che, prafrasando un noto libro di propaganda monopolista, questi mercati, questa imprenditoria, questo business "vanno alla velocit� della luce".
Diventa cos� puntualmente volatile ogni confronto quantitativo analitico. Qualunque dato, nell'attimo della sua configurazione � gi� obsoleto. 

Le previsioni di questi settori vengono fatte con scansione anche mensili ormai, o ancora pi� fitta, ma invariabilmente sono errate, quasi sempre per difetto. In alcuni casi (fra i tanti esempi, i siti Web negli Usa, i cellulari in Europa) si � passati da rapporti di crescita lineari a crescite esponenziali, con trend correnti di continuo ma sempre sottostimanti l'evoluzione in corso.

Ancora pi� difficile, se � possibile, diventa il discorso quando si isola il campo di confronto fra Usa e d Europa intorno a un solo sottoinsieme, come nel nostro caso quello dell'e-commerce. Per questo citiamo, col beneficio della vlocit� della luce, solo alcuni macro dati e previsioni e cio�:

* La mole d'affari  dell'e-commerce in Europa sar� fra 4 anni di 430. miliardi di Euro, dagli attuali 16 miliardi di Euro.
* la mole d'affari dell'e-commercxe � attualmente in Usa di 200 miliardi di dollari;
* Viaggi, libri, video e abito sono le merci pi� vendute con l'e-commerce in Europa:
*Le linee aereee, le agenzie di viaggio, le agenzie immobiliari e le banche saranno le pi� danneggiate dal commercio elettronico, salvo, ovviamente riconversioni e differenziazioni intelligenti.

2 L'ECONOMIA DIGITALE

In quanto tale, l'e-commerce, il suo sviluppo, i suoi fatturati, le sue modalit�, il suo marketing sono assolutamente un tutt'uno col sistema reticolare digitale. Questo dato di fatto ci impone di non restringere il campo della nostra analisi esclusivamente all'e-commerce ,ma di abbracciare invece tutta quella che possiamo chiamare, almeno per qualche riga, l'economia digitale.. Di questa economia digitale citiamo alcuni dati significativi per l'analisi di uno scenario di competizione fra le due potenze economiche. Eccone alcuni:

* Nel 1999 il 60 % della crescita del Pil degli Usa sar� collegato al Web
* Negli usa l'"Internet economy" � cresciuta negli ultimi 12 mesi del 68% con la creazione di oltre 1 milione di posti di lavoro. L'E-commerce ha avuto una crescita del 127% e un incremento del 78% dei posti di lavoro.
* Nel 2003 sono previsti 500 milioni di utenti Internet di cui 170 milioni Europei.
Nell'Ict (Informatione Communication Technology) gli Usa rappresentano il 36%, l'Europa il 30%, il Giappone 11% e il resto del mondo il 22% di un fatturato di 2,8 milioni di miliardi di lire.
* Negli Usa gli utenti Internet sono il 40% della popolazione, il 10% in Italia.
* In Europa le somme disponibili per finanziare le imprese allo start-up sono 1/3 di quelle statunitensi.
* In Europa i "venture capital funds" raccolgono attualmente pi� denaro di quello che investono con il risultato che parecchi miliardi di Euro sono in attesa di investimenti. Questo perch� c'� una bassissima propensione al rischio d'investimento sulle piccole imprese innovative. Solo 2-3 proposte si cento vengono finanziate.
* Nel 1998 c'era, nella scuola dell'obbligo, 1 computer ogni 51 studenti italiani contro 1 computer ogni 8 studenti americani e 11 studenti finlandesi.

3 LA NUOVA ECONOMIA

A questo punto per�, ci sembra fondamentale avvisare che, per la velocit� della luce di cui sopra, anche la nozione di economia digitale  sembra gi� obsoleta. Infatti proprio nel confronto fra Usa e Europa, fra i due blocchi economici pi� forti del mondo, occorre ormai parlare semplicemente di economia tout court.
Negli Usa infatti il dato forte, lo scenario in via di consolidamento � che l'economia statunitense (con i suoi ultimi 9 anni di super sviluppo) � sempre pi� economia digitale, laddove il digitale � infrastruttura, � processo ed � prodotto.

E proprio noi italiani, noi europei  dobbiamo subito capire che probabilmente una delle mete di scenario di questo momento � far diventare il "digitale" un dato trasparente. Possiamo considerare che l'obiettivo di colmare questo gap, anche culturale, fra Usa ed Europa � gi� una meta assolutamente primaria.
Internet, e.commerce, telelavoro, home banking, formazione continua, intranet aziendali, venture capital per le aziende di innovazione digitale e via dicendo sono semplicemente degli strumenti. Certamente degli strumenti efficaci, visto che danno occupazione, ricchezza (ahim� poco distribuiti) e incidono sul fattore pi� resistente di tutta l'economia occidentale e cio� sulla produttivit�, anche se ancora con una certa lentezza.
Ma questi strumenti devono al pi� presto diventare per noi italiani degli strumenti ovvi, quotidiani, normali, assolutamente trasparenti appunto, delle vere e proprie "commodity", per cui un convegno sull'e-commerce equivarrebbe a un convegno sull'acqua corrente dove si disquisisce dottamente di rubinetti, snodi delle tubature, vasche da bagno e cisterne.

4 DISEGNARE IL NOSTRO FUTURO

Occorre quindi superare le classifiche  statistiche, conquistare la completa trasparenza del digitale e portare quindi il confronto fra Usa ed Europa a un confronto di visioni del mondo, disegnabili e forgiabili forse  con pi� efficacia attraverso la Nuova Economia Digitale.
Dobbiamo individuare, configurare ed inserire nella quotidianit� i nuovi paradigmi di questa economia, disegnando scenari su scala mondiale, imponendo obiettivi europei, individuando opportunit� italiane, costruendo cantieri della nuova economia digitale a livello regionale e locale.
La via verso questi nuovi paradigmi � prefigurabile e consolidabile attraverso azioni micro e operazioni macro di cui forniamo una lista a puro titolo esemplificativo:

* Adottare Internet come l'unica infrastruttura (meglio sarebbe dire "meta-infrastruttura") della Nuova Economia, far diventare Internet il Grand Master  di ogni attivit� creativa, produttiva, informativa e formativa.
* Adottare il linguaggio Web (Html) come unico linguaggio multimediale e molti-mediale con cui alfabetizzare tutti, con cui reindustrializzare i processi di produzione, con cui disegnare i prodotti dell'innovazione;

Creare un sottosegretariato all'e-commerce, o meglio a Internet, sull'esempio del Minister of e-commerce Patricia Hewit in Gran Bretagna;
* Puntare sul cellulare come unico terminale miltimediale e molti-mediale, cavalcando il primato sempre pi� esplosivo dell'Europa sugli Usa e il Resto del Mondo. Considerare il cellulare come modulo di base di qualunque infrastruttura digitale. Farlo diventare - non � poi cos� difficile - il terminale universale "povero" di lavoro (e quindi di imprenditorialit�) e di fruizione "consumer". Anche i cellulari di terza e quarta generazione, fra poco tempo, devono oter  essere offerti a un costo non superiore ai 100-200 Euro. Questo significa poter disegnare scenari di mercato e di sviluppo (anche e soprattutto strutturale) di respiro globale per i cinque continenti. Significa anche affermare il cellulare come prodotto finale della convergenza ,ultimediale concentrando in questo apparecchio le funzioni di telefono (e videotelefono), computer, radio, walkman, televisione, fax, consolle per giochi, Internet e quant'altro. Si ricorda che una stima del Forum Umts  d� un miliardo di utenti (fino a 3 miliardi di utilizzatori) di cellulari Umts fra 5 anni (tutti anche utilizzatori di Internet):
* Puntare sulle smart card, che sono un altro primato europeo;

* Dare spazio ai cosiddetti "visionari", cio� alle persone, alle aziende e alle organizzazioni che hanno disegni e scenari futuribili ma realizzabili. Ricordiamo che la maggior parte dei Bill Gates d'America sono chiamati con stima e orgoglio "visionaries". Dobbiamo convincerci che l'innovazione � figlia dell'intelligenza e della creativit� e la produttivit� � figlia della conoscenza, insomma le idee come materia prima del terzo millennio, della nuova economia;
* Puntare su quello che gli stessi americani chiamano la "Dimensione aziendale ideale" per l'economia digitale, la dimensione della VSE (dell'azienda piccolissima), la "dimensione Italiana" per eccellenza appunto:
* Mettere ogni azienda sotto i 15 addetti in rete entro 6 mesi e poi rendere in qualche modo vincolante il collegamento in rete a tutte le nuove aziende:
* Alfabetizzare ogni imprenditore italiano al marketing classico e a quello digitale;
* Disegnare e lanciare un Piano nazionale di Venture Capital per il finanziamento delle idee e delle piccole imprese innovative:
* Incentivare fiscalmente e in quant'altro modo la conquista, da parte delle aziende dell'innovazione digitale, di un periodo medio di 4 anni per arrivare al mercato azionario;
* Costruire dei cantieri digitali europei, nazionali e locali:

** Mettere in rete, entro 3 anni, tutti gli archivi italiani (e poi europei) di qualunque tipo e misura:
** Duplicare (digitalmente) tutta l'Italia, le citt�, le industrie, le scuole, i centri di ricerca, i beni culturali, turistici, l'ambiente, ecc. Allargare l'obbiettivo all'Europa e ai cinque continenti.
** Duplicare il cervello umano con un programma tipo "Digital Brain"

* Robotizzare ogni lavoro usurante (Italia e poi Resto del Mondo
* Creare gli indicatori della Nuova Economia (digitale) e promuovere una conferenza mondiale di adozione di tali indicatori.

6 DALL'IMMATERIALE AL MATERIALE

Infine per concludere, ricordiamoci dei fattorini.
Il milione pi� reale di posti di lavoro si concretizzer� nella consegna porta a porta delle merci materiali acquistate nei milioni di negozi immateriali.

Edoardo Fleischner

 

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