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( QUI TUTTI I RIASSUNTI ) RIASSUNTO ANNI 1935-36

(Oggi diremmo che sono di parte; ma questo leggevano gli italiani; non dimentichiamolo)
(Noi qui cerchiamo solo di capire)

* IL RIARMO DELLA GERMANIA (1935)
* LA SITUAZIONE POLITICA IN INGHILTERRA (1935)
* NAZIONE-GOVERNO - POLITICA COLONIALE FINO ALLA CONQUISTA DI ADUA (GIUGNO 1935)
* NAZIONE-GOVERNO - POLITICA COLONIALE FINO ALLA CONQUISTA DI ADUA (AGOSTO 1935)
(gli articoli sopra in neretto seguono nelle successive pagine)
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IL RIARMO DELLA GERMANIA (1935)

II 28 novembre del 1934, l'on. Winston Churchill iniziava un memorabile dibattito alla Camera dei Comuni sugli armamenti tedeschi con queste testuali parole : « Qual'è il grande fatto nuovo che ci incombe da 3 mesi a questa parte ? La Germania sta riarmando ; questo gran fatto nuovo inchioda l'attenzione di ogni paese
in Europa, si può dire di tutto il mondo, e pone quasi in seconda linea gli altri problemi. La Germania sta riarmando ; questo potente paese che solo pochi anni fa, come tutti ricordiamo, combattè contro quasi tutto il mondo, e stava sul punto di conquistarlo, questo potente paese di 70 milioni d'anime si sta di nuovo attrezzando bellicamente, con apparecchi tecnici adatti ad una guerra moderna, e nello stesso tempo sta istillando nei cuori dei suoi giovani e degli uomini più maturi le più estreme concezioni patriottiche, militariste e nazionaliste.

In base a quello che giunge alle nostre orecchie da ogni parte, benché poco sia detto in pubblico, la Germania possiede già un esercito potente e ben equipaggiato, con una eccellente artiglieria, oltre ad un'immensa riserva di uomini istruiti. Le fabbriche di munizioni tedesche lavorano praticamente come se fossero sul piede di guerra ed il materiale bellico defluisce da queste in gran quantità, con un flusso le cui proporzioni da dodici mesi a questa parte vanno sempre più allargandosi. In gran parte, tutto ciò è in contrasto e violazione dei trattati che furono firmati. La Germania sta riarmando sulla terra, si riarma in certa misura sul mare, ma quello che ci riguarda più di tutto sono i suoi armamenti nell'aria"
(Parliamentary Debates - House of Commons - Official Report. Volume 295, n. 7)
A conclusione del suo discorso il Churchill pronunciava il seguente monito:
« ... Attenzione ! La Germania é fertile in sorprese militari. Il grande Napoleone, negli anni che seguirono Jena, fu completamente preso alla sprovvista dalle proporzioni dell'esercito tedesco che combatté la guerra di liberazione. Benché egli avesse degli ufficiali informatori sparsi sul posto, gli effettivi germanici che comparvero a Lipsia erano tre o quattro volte superiori alle sue aspettative. Similmente, allo scoppio della Guerra Europea, lo stato maggiore francese non aveva un'idea delle divisioni di riserva che sarebbero state portate contro la Francia. Esso si aspettava di trovarsi di fronte 25 corpi d'armata, mentre in effetto ne comparvero più di 40 » (ib.).

Non si può dire, in realtà, che il riarmo della Germania sia un fatto nuovo, ché i competenti sanno come tale fenomeno abbia avuto inizio all'indomani dei trattati di pace ed abbia seguito gradualmente e metodicamente un ritmo ininterrotto, prima sotto l'impulso del gen. von Seeckt ed in seguito coi generali Groener, von Schleicher e von Blomberg, successivamente capi della Reichswehr.
Il fatto nuovo é che tale ritmo si é intensificato, che il fenomeno ha preso proporzioni allarmanti e che i governi responsabili dell'Europa non potevano più ignorarlo, senza incorrere in gravi responsabilità di fronte ai loro popoli.

Un primo allarme é stato gettato recentemente al Parlamento francese nel novembre scorso, colle rivelazioni precise del relatore sul bilancio del Ministero della Guerra, on. Léon Archimbaud, a cui, nello stesso mese, ha fatto eco il già accennato dibattito aperto alla Camera dei Comuni dall'on. Churchill.
D'altronde, tutta una letteratura é sorta sull'argomento, con dati più o meno precisi e circostanziati. Si possono citare, tra le altre, le seguenti pubblicazioni : Paul Darcy, L'Allemagne toujours armée, 1933. Editions des Portiques, Parigi ; Dorothy Woodman, Aus seuil de la guerre. Hitler réarme. Edition du Carrefour, 1935, Parigi (tradotto dall'inglese) ; Dr. Helmut Klotz, Germany's secret armaments. Londra, Jarrolds, ottobre 1934; S. Erckner, L'Allemagne, champ de manoeuvre, Parigi, 1934 ; ecc., senza contare tutta una serie di articoli sparsi nei vari periodici, specialmente in quelli francesi ed inglesi.

Tutte queste pubblicazioni producono una massa di statistiche e di documenti per provare che l'intero Stato tedesco é organizzato ai fini militari e si diffondono in particolare sullo sviluppo incredibile che l'arma aerea ha assunto nella preparazione bellica dei Paese.
Ecco i punti che sono generalmente toccati in tali pubblicazioni:

1° - i diversi piani strategici studiati dallo stato maggiore tedesco (invasione attraverso la Svizzera, attraverso l'Olanda, ecc.); l'organizzazione delle retrovie, l'organizzazione della mobilitazione ;
2° - il potenziale di guerra tedesco, con i raffronti tra il periodo 1914-18 ed il periodo attuale (contratti ed ordinazioni previste per il caso di guerra, piani di rifornimento delle materie prime, metalli, carburanti, ecc.) ;
3° -organizzazione del finanziamento di guerra ;
4° - la mobilitazione delle industrie di guerra, il funzionamento segreto in tempo di pace delle fabbriche ed officine che producono il materiale di guerra, la loro ubicazione, designazione e specializzazione ;
5°- l'organizzazione del centro direttivo dell'industria degli armamenti (Heereswaffenamt) e lo stato maggiore di tecnici che lavora in tale centro (1400 tecnici in continuo aumento) ; la composizione del consorzio degli armamenti e delle fabbriche d'armi, di munizioni e di materiali vari, e l'indicazione di tali materiali (fucili, mitragliatrici, carri armati, autoblindate, cannoni di ogni calibro);
6° il potenziale chimico, i laboratori ed i terreni d'esperienze chimico-batteriologiche ;
7° - l'organizzazione attuale dell'esercito con speciale riguardo agli stati maggiori, ai quadri superiori, ai subalterni, alle truppe in attività di servizio, alle riserve istruite, alla polizia, alle milizie S. S. ed S. A., alla preparazione pre-militare, al servizio del lavoro, ai campi di istruzione, alle esercitazioni e manovre ;
8° l'organizzazione dell'aviazione ;
9° - gli armamenti navali e la politica delle costruzioni navali
10° - la preparazione della gioventù, la cultura della psicosi tedesca, il senso guerriero che si inculca in tutti i gradi dell'educazione.


Nonostante tutta la letteratura sull'argomento, non é tuttavia possibile fornire delle cifre precise sugli armamenti tedeschi, dato il segreto che li circonda ed il rigore che si abbatte sulle indiscrezioni (Basti accennare alla pena della decapitazione inflitta perfino a due donne, la von Falkenhayn e la von Natzmer, il febbraio scorso, per reato di spionaggio.) ; le statistiche che vengono generalmente fornite presentano delle fluttuazioni notevoli tra dei massimi sensazionali e dei minimi poco attendibili.
Converrà, pertanto, attenersi a delle cifre medie, e soprattutto fondarsi sulle statistiche che sono state fornite, pur con riserve e cautela, da uomini responsabili di governo, come l'on. Baldwin, Lord Presidente del Consiglio, e Sir John Simon, Ministro degli Affari Esteri della Gran Bretagna.

Ma per meglio comprendere tali statistiche occorre prima riferirsi alle teorie del gen. von Seeckt, il primo organizzatore della preparazione militare della Germania.
Attraverso le vicissitudini della politica interna, un solo organismo ha avuto il raro privilegio di mantenere intatta la sua integrità e continuità : la Reichswehr, sotto la direzione prima dei gen. von Seeckt, dal 1920 al 1926, e poi, come é già stato accennato, dei generali Groener, von Schleicher e von Blomberg.
Sull'opera del von Seeckt basti citare questo caratteristico giudizio riportato dalla segretaria di Stresemann, Antonina Vallentin, in un suo famoso libro : « L'opera che egli (von Seeckt) ha compiuto in tutta tranquillità negli anni del dopo guerra é continuata al punto da costituire il più bel tiro che mai sia stato giocato da un
paese vinto ad un paese vincitore»
(Stresemann, das Werden einer Staatsidee, Ed. Paul List., pag. 119).
Le teorie di von Seeckt sono notissime e si desumono principalmente da due dei suoi libri e cioé : Gedanken eines Soldaten del 1929 e Landesverteidigung, del 1931.
Secondo il von Seeckt, la difesa di un paese deve tener conto da un lato della complessità e del tecnicismo delle armi moderne, che esigono personale specializzato, e dall'altro della necessità di ritornare alla guerra di movimento in caso di conflitto, per non stagnare nella logorante guerra di posizione, dove alla lunga vince chi può disporre di maggior quantità di rifornimenti dall'esterno.

Conseguentemente, gli apprestamenti militari di uno Stato (ed in particolare, di quello tedesco) devono poter disporre:
a) Di una massa di urto, fornita da un esercito professionale di almeno 200.000 uomini (oggi si pensa in Germania ad una cifra doppia all'incirca) a lunga ferma, motorizzato e quindi mobilissimo, aggressivo, manovriero, in possesso di tutte le riserve d'armi e di munizioni necessarie e quindi pronto ad entrare immediatamente in campagna, senza mobilitazione, per un'azione fulminea che travolga di sorpresa le coperture del nemico, ne scompigli la mobilitazione nel momento più critico e si assicuri la padronanza di punti vitali avversari.
È l'attaque brusquée di cui i francesi sono, forse non a torto, ossessionati. Oggi tale minaccia é rafforzata dal fatto che gli strateghi tedeschi danno maggior importanza all'abbinamento dell'attacco orizzontale con quello verticale, contemplando l'impiego a massa dell'aviazione, in stretto coordinamento coll'esercito d'urto, pur non trascurando, ma senza farvi un assegnamento decisivo, l'azione di bombardamento verso centri urbani ed obiettivi militari, intesa a disorganizzare la difesa e a paralizzare la resistenza morale del paese nemico.
b) Di un esercito di milizia, l'esercito popolare, a breve ferma, naturale complemento dell'esercito di urto, formato da elementi già preparati da organizzazioni para-militari per utilizzare al massimo la breve durata dei servizio attivo, inquadrato da ufficiali forniti dall'esercito di mestiere.
c) Di una mobilitazione industriale preparata minuziosamente fin dal tempo di pace, regolata in maniera che l'inizio delle costruzioni a massa possa aver luogo entro l'anno o nei mesi che precedono
le ostilità ; quindi larghi sussidi all'industria e determinazione in anticipo dell'epoca in cui si prevede di dover subire o di poter scatenare il conflitto.
d) Di un bilancio militare fittizio, notevolmente superiore a quello ufficiale, mascherato sotto svariati capitoli e voci dei bilanci dei ministeri civili.
La sorpresa nel campo tattico e strategico dovrebbe essere completata dalla sorpresa nel campo tecnico, coll'impiego di dispositivi speciali e di ritrovati bellici o nuovi o più potenti di quelli già noti, come gas, batteri, proiettori a raggi particolari, motori silenziosi d'aviazione, congegni per arrestare i motori avversari, ecc., e cioé le cosidette armi scientifiche (Si parla, tra l'altro, di proiettori a raggi infra-rossi, di bombe di vetro speciale, riempite di gas, più adatte ad evitare le alterazioni degli aggressivi chimici, di combinazioni di gas particolari indicati colle denominazioni : croce blu, croce gialla, croce verde, ecc. ).

Ciò premesso, se si vuol avere un'idea delle proporzioni assunte dalla preparazione militare tedesca, basta tener presente che il grandioso programma del von Seeckt ha ormai avuto la più ampia applicazione.
La Germania é oggi, si può dire, tutta una piazza d'armi e tutto un cantiere militare : si può discutere sull'esattezza di alcuni particolari, si possono dibattere alcune statistiche, necessariamente imprecise, ma il fatto rimane in tutto il suo minaccioso significato.
L'avvento di Hitler al potere, dopo il periodo iniziale di disorientamento dovuto al moltiplicarsi disordinato delle formazioni naziste ed al loro susseguente dissidio colla Reichswehr, ha conferito alla preparazione militare un nuovo impulso ed una maggiore unità di coordinamento.

Ad esempio, il processo formativo dell'elemento uomo si svolge secondo questa successione : da 10 a, 18 anni il ragazzo tedesco é arruolato nelle formazioni giovanili (Hitlerjugend), dove riceve una istruzione pre-militare, oltre che una prima impronta intellettuale e morale, secondo le ideologie naziste. Alcune società di sport completano, con una cultura fisica appropriata ed attraente, questa preparazione. A 18 anni il giovane é incorporato obbligatoriamente, per un breve servizio, o nell'esercito (Reichsheer) o nel servizio del lavoro (Arbeitsdienst), per poi passare, a titolo volontario, nelle formazioni naziste delle S. A. (Sturm-abteilungen) o delle S. S. (Schutz-stafeln) ( Per ragioni di brevità, ci asteniamo dal diffonderci sulla costituzione dell'Arbeitsdienst, sulle caratteristiche della S. S. ed S. A., sulle vicende dei recenti dissidi di queste ultime colla Reichswehr, diventate ormai cronaca e letteratura corrente ).

Per rimanere nel campo degli effettivi, si riportano alcune stat
istiche fornite il novembre scorso al Parlamento francese dall'on. Archimbaud. Tali statistiche, completate con elementi forniti alla Commissione delle Finanze dal Maresciallo Pétain, sono generalmente ritenute attendibili dagli scrittori specializzati sull'argomento:


Forze permanenti ..............autunno 1934 ...............previsioni per il 1935

Esercito (Reichsheer)...................... 300.000 ......................400.000
Polizia utilizzabile militarmente (Landespolizet) ......................100.000 ..................... 100.000
Truppe ausiliarie accasermate (S. S. Feldjàgerkorps) ..................... 80.000 ......................100.000

Totale forze permanenti ... 480.000 .....................600.000

Riserve istruite (immediatamente mobilitabili)
1° Riserve particolarmente addestrate (costituite dai congedati provenienti dall'esercito e dalla polizia militarizzata) ............................................ 300.000
2° Riserve di giovani già istruiti (costituite da quelli provenienti dalle formazioni hitleriane e dal servizio del lavoro) ............................................ 400.000
3° Riserve di anziani istruiti (rappresentati dalla massa degli
ex-combattenti
da 35 a 45 anni) ............................................ 1.400.000
4° Formazioni paramilitari S. S ............................................200.000
S. A ............................................2.500.000
Corpo automobilisti (N. S. K. K.) ............................................100.000
Totale delle riserve istruite ............................................4.900.000


Queste riserve, unite alle forze permanenti previste per il 1935, formerebbero un totale di 5.500.000 uomini istruiti ( I calcoli francesi aggiungono a tale cifra i contingenti delle formazioni volontarie per la difesa delle frontiere (Grenzschutz)), sui quali la Germania può contare in caso di mobilitazione.
Sarebbe ozioso parlare delle violazioni alle clausole del Trattato di Versailles : basti tener presente che nessuna di tali clausole é stata rispettata e che, quindi, la situazione de iure non ha più nulla a che vedere colla situazione de facto. Scharnhorst ha fatto scuola. È inutile quindi riportare una lunga lista di infrazioni, che sono ormai di dominio pubblico e che nemmeno i tedeschi si curano più di negare.

Il fatto é che la Germania possiede fin d'ora un esercito permanente del tempo di pace, che comporta un minimo di 500.000 uomini, di cui 300.000 militari di carriera, in prevalenza graduati e sottufficiali, atti ad inquadrare una cospicua massa di riserve istruite.
Il reclutamento, l'inquadramento, l'equipaggiamento, l'armamento e l'addestramento di tutta questa massa rispondono esattamente a tutte le esigenze di un esercito moderno, con stati maggiori perfettamente costituiti, e pertanto, insistere sui particolari d'organizzazione é semplicemente superfluo.
Le grandi unità nelle quali questa massa permanente del tempo di pace è ripartita sono calcolate, secondo le informazioni fornite da Sir John Simon alla Camera dei Comuni, in 21 divisioni di fanteria (il triplo di quelle concesse dai Trattati di Versailles), oltre alle 3 divisioni di cavalleria, e partendo da questa base più che attendibile si possono, in via approssimativa, fare i calcoli sul numero corrispondente dei comandi di corpo d'armata (2 o 3 divisioni ogni corpo) e di armata (3 o 4 corpi ogni armata), del tempo di pace.
Circa le grandi unità che la Germania potrebbe portare in campo, all'atto della mobilitazione, ci asteniamo dal fornire cifre, trattandosi di materia di competenza di specialisti : si può tuttavia accennare che le congetture si estendono da 30 a 45 divisioni di fanteria, oltre alle divisioni di cavalleria (probabilmente 9) ed escluse le formazioni di difesa alle frontiere (Grenzschutz).
( Il maresciallo Pétain sostiene (Revue des deux Mondes, 10 marzo 1933) che la Germania può mobilitare attualmente : a) un esercito di campagna composto di due scaglioni, il primo costituito dall'esercito permanente, su 25-30 divisioni di tutte le armi, e cioè di 6-700.000 uomini pronti entro un limite di tempo estremamente ridotto ; il secondo, corrispondente all'esercito nazionale, costituito da formazioni paramilitari, inquadrate da nuclei permanenti (numero imprecisato di divisioni) ; b) una cinquantina di divisioni di difesa delle frontiere, pronte entro il limite di tempo da uno a tre giorni. Totale : un centinaio di divisioni come nel 1914.
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Quanto alla costituzione delle divisioni di fanteria, queste, secondo il Darcy (vol. cit., pag. 321), verrebbero ad esser composte come segue:
Fanteria
3 reggimenti di fanteria a 3 battaglioni di 3 compagnie (con mitra gliatrici leggere e fucili mitragliatori)
1 compagnia di mitragliatrici pesanti
1compagnia delle trasmissioni
1 batteria di cannoni di fanteria (6 pezzi)
1 batteria di bombarde da trincea (8 pezzi)
1 colonna munizioni
Genio
1 battaglione con parco ed equipaggio da ponte motorizzato
1 battaglione di lavoratori

Artiglieria
1 reggimento ippotrainato di cannoni da 77 ed obici da 105 (12 batterie)
1 reggimento di cannoni da 105 e da 155 (9 batterie)
1 batteria di autocannoni anticarri

Aviazione e contraerei
1 squadriglia da ricognizione (12 apparecchi)
1 squadriglia per l'osservazione d'artiglieria (12 apparecchi)
4 batterie di autocannoni di vari calibri (37, 76, 88)
1 sezione per la nebbia artificiale

Elementi per le ricognizioni
2 squadroni a cavallo
1 squadrone ciclisti
1 sezione di auto-mitragliatrici
1 sezione di trasmissioni
1 sezione di motociclisti

Elementi vari
sezioni topografiche, metereologiche, fonotelemetriche, radio-telegrafiche, gruppi del treno automobile, colonne di munizioni e aliquote dei servizi.
Il corpo d'armata a due divisioni comprenderebbe i seguenti elementi indivisionati, oltre a reparti d'aviazione:
1 battaglione di carri armati
1 battaglione di mitragliatrici pesanti
1 reggimento da campagna automobile
1 reggimento di artiglieria pesante automobile (con obici da 210).

Si aggiunga, infine, che un certo numero di divisioni sarebbero motorizzate.
(Sembra che le divisioni di fanteria motorizzate abbiano già raggiunto il numero di 8. Sarebbero dotate di un ingente quantitativo di automezzi, di carri armati, di motociclisti e di artiglieria interamente autoportata ed autotrainata).
Le divisioni di cavalleria sono destinate a fornire parte dei loro elementi per la costituzione di divisioni celeri, ed infatti dal 10 gennaio 1935 la 3a divisione di cavalleria, con sede di comando a Weimar, avrebbe subito tale trasformazione, costituendo la divisione celere tipo per le altre formazioni del genere.
La divisione celere, secondo informazioni fornite dall'Echo de Paris del 6 dic. 1934, consterebbe di 3 reggimenti di cavalleria, motorizzati in gran parte, oltre ad un'aliquota di artiglieria leggera, una batteria di 10 pezzi da 50, un reparto d'artiglieria da campagna motorizzata, un gruppo di automobili atte a percorrere qualunque terreno, una compagnia di carri armati leggeri, un battaglione di motomitragliatrici, oltre alle formazioni ausiliarie ed alle aliquote di servizi attribuite normalmente alla divisione di fanteria.

AVIAZIONE. - I tedeschi si sono molto risentiti per la famosa dichiarazione di Baldwin che, dopo l'avvento dell'aeroplano, le vecchie frontiere sono sparite e che «la frontiera difensiva della Gran Bretagna é sul Reno» (seduta del 30 luglio 1934 alla Camera dei Comuni). Sull'argomento, Goering, in un'intervista dell'ottobre scorso al Daily Mail, si esprimeva come segue : «Potete sorprendervi che noi ci sentiamo spinti ad armarci a nostra protezione, quando si fanno di tali dichiarazioni ?».
A sua volta Goebbels, l'altro pilastro del nazismo, ha fornito quest'altra curiosa giustificazione degli armamenti tedeschi (v. Le Temps, 2 die. 1934) : « Se gli altri possiedono degli eserciti per fare la guerra, noi vogliamo un esercito per impedire la guerra !».

Così, per "impedire" la guerra, la Germania, oltre al formidabile esercito su cui abbiamo dato alcuni cenni, sta mettendo in campo una colossale aviazione.
E' ormai noto il grande sviluppo preso dall'aviazione civile e non occorre insistere. Conviene piuttosto avere un'idea dei provvedimenti escogitati per utilizzare l'organizzazione civile ai fini bellici e per creare e coordinare, accanto a quella, tutta una nuova struttura propriamente militare.
Il primo organo centrale di studio e di coordinamento dell'aviazione militare é da rintracciarsi nel 2° ufficio (la cui sigla é A. U. S. L.) della Wehrmachtsamt (WA), che è una delle tre direzioni generali del Ministero della Difesa Nazionale, e nella 4a sezione (difesa contraerea) della Marineleitung (M. L.), altra direzione generale dello stesso Ministero.
Quando l'esercito bruno di Hitler fu organizzato sul modellodell'esercito regolare, il Comando generale delle S. A. e delle S. S.ebbe il suo 4° ufficio incaricato dell'aeronautica, diviso in tre sezioni : personale, materiale e organizzazione della difesa antiaerea. L'addestramento del personale, a fini militari, era curato dalle cosiddette associazioni sportive d'aviazione, denominate Luftsport verbaende.
Il 3 gennaio 1933 fu creato il Commissariato dell'Aviazione, che nel 21 aprile 1934 fu eretto in Ministero dell'Aria, sotto la direzione di Goering, l'ex-asso di guerra, il quale sta assumendo ora in Germania, per l'arma aerea, la stessa parte che prima della guerra rappresentava von Tirpitz, all'ammiragliato tedesco.
Le Luftsportverbaende furono assunte dal Ministero dell'Aria e quindi distribuite in regioni o circoscrizioni aeree (16), con scuole, aeroporti, laboratori e stati maggiori.

Secondo fonti francesi, l'aviazione tedesca é organizzata, ai fini militari, sulla base del Fliegersturm, o nucleo di combattimento, di 3 apparecchi. Quattro Fliegersturme formano il Fliegerstaffel, o squadriglia di 12 apparecchi. Le squadriglie formano i gruppi e questi i reggimenti (Fliegerstandarte), che a loro volta sono compresi nelle brigate aeree.
Le brigate aeree sarebbero ripartite nelle 16 circoscrizioni suaccennate e cioé : Kinigsberg, Stettino, Kiel, Hannover, Munster, Magdeburgo, Berlino, Breslau, Dresda, Weimar, Colonia, Francoforte sul Meno, Darmstadt, Nurnberg, Monaco, Stuttgart.
La maggior parte degli apparecchi che si costruiscono in Germania sarebbero obbligatoriamente classificati in cinque categorie osservazione, ricognizione, combattimento, caccia, bombardamento, ed a queste categorie i costruttori hanno dovuto, volenti o nolenti, attenersi.

Secondo i tecnici francesi, tutti gli apparecchi della Lufthansa potrebbero in meno di un'ora essere trasformati in apparecchi militari. I pezzi occorrenti sarebbero già accantonati e pronti nelle officine, e quindi i calcoli porterebbero alla cifra, suscettibile di aumento, di 2400 apparecchi da caccia e da bombardamento.
Questo delle cifre relative agli apparecchi militari o militarmente utilizzabili é il punto scabroso della statistica in materia. Lasciando da parte le cifre sensazionali, basterà accennare che gli scrittori più allarmisti insistono sul numero 2400 e anche più, e precisano che l'organizzazione aerea tedesca, per quanto tenuta segreta, comprende.
90 squadriglie da caccia su 12 apparecchi, composta prevalentemente di apparecchi commerciali dei seguenti tipi : Heinkel 58 e 70, Junkers W. 34 L, Junkers 60 BL e Meerschmidt M. 38;
70 squadriglie da bombardamento su 9 apparecchi, composte soprattutto di apparecchi Dornier DOX, DOS, W 33, Superwal, e Junkers G. 52, G. 38, ecc.
70 squadriglie da ricognizione su 9 apparecchi, composte di apparecchi di medie proporzioni, e specialmente di quelli tipo sport;
14 squadriglie di idrovolanti composte di Rohrbach D. O. X.

La questione delle statistiche è autorevolmente discussa in questo stesso numero della rivista, al notiziario aeronautico, ed il numero di 700 attribuito agli apparecchi tedeschi militarizzabili, rappresenta un quid medium tra le cifre prodotte prima al Parlamento francese (1100) e poi alla Camera dei Comuni (600), nel novembre scorso.
La cifra di 700 si riferisce naturalmente alla data di sei mesi fa e contempla solo il nucleo di prima linea (senza tener conto delle riserve) immediatamente utilizzabile, ai fini militari, di apparecchi di gran classe, dotati di velocità superiore a quelli stranieri di egual tipo, e forniti di tutti gli ultimi perfezionamenti.
Da sei mesi a questa parte molto cammino é stato fatto ed ordinazioni in grande scala sono state commesse all'industria aeronautica tedesca.

Risparmiamo ai lettori la lunga lista delle segnalazioni, raccolte dalla stampa europea, circa tali costruzioni ed ordinazioni (si accenna tra l'altro a commesse di 300 Junkers alle officine di Dessau, di 300 D. O. X. a quelle di Dornier, di 1600 motori da 600 HP del tipo Hornet, alla Ditta Pratt e Whitney negli Stati Uniti, ecc.) e ciò per non esser incompleti ed imprecisi.
Basterà trascrivere l'elenco dei costruttori tedeschi fornitori titolari del Ministero dell'Aria, ed accennare ad un piccolo particolare sintomatico che illumina per tutti, e cioé che nel 1934, secondo gli stessi giornali tedeschi, la popolazione di Dessau, il grande centro di costruzione d'aviazione di Junkers, é salita da 73.000 a 86.000 abitanti ! (vedi the Times, 10 gennaio 1935)
Ed ecco l'elenco dei principali costruttori (v. Le Journal, 8 novembre 1934)

Albatros - Flugszeugwerke - Berlino, Bendlerstr. 23.
A. R. A. - Allgemeine Transport - Anlagen - Leipzig.
Arado Flugzeugwerke (che sfrutta il brevetto Fokker) a Berlino, Budapesterstr. 14.
Bayerische Flugzeugwerke A. G. ad Augsburg. Blohm e Voss - Amburgo.
Dornier Metallbauten - Friedrichshafen.
Henschel Flugzeugwerke - Berlino.
Fieseler Flugzeugbau - Kassel e Berlino.
Focke Wulf Flugzeugbau a Brema.
Ernst Heinkel Flugzeugwerke - Warnemuende. Junkers - Dessau.
Von Kehler & Schelling - Berlino - Kleiststr. 8. Klemm - Boblingen.
Erla Maschinenwerke.
Gothaer Wagenfabrik - Gotha.
Rohrbach (per le riparazioni).

A questi costruttori fa corona una moltitudine di intraprese secondarie.

Argus Motorengesellschaft - Berlino.
Bayerische Motorenwerke - Monaco.
Hirth Motoren - Stuttgart.
Junkers Motorenbau - Dessau.
Siemens Flugmotorenwerke - Berlino - Spandau.
Allegemeine Elektrizitaets Gesellschaft, che ha una officina nei dintorni di Berlino unicamente per carburatori destinati a motori d'aviazione.
Altre 18 officine si dividono le ordinazioni di eliche, accessori e apparecchi di precisione, e attorno ad esse vivono un'infinità di artigiani che forniscono pezzi secondari.
Una parte della produzione é acquistata dalla Lufthansa, per le linee commerciali, e il resto é acquistato dall'amministrazione militare.
Quello che, inoltre, sorprende é il considerevole numero di aeroporti che i tedeschi ritengono indispensabili al traffico commerciale. Ne esistono non meno di 109 di prima classe, e 150 di 2a classe.
(Tra questi, ecco la lista, sebbene incompleta, degli aeroporti suscettibili di essere utilizzati ai fini militari (v. Le Journal dei 9 novembre 1934, a cui lasciamo la responsabilità dei dati)
Prenzlau - Staaken - Halle - Fehrbellin - Schneidemuehl - Neu Ruppin - Landau - Kassel - Doeberitz - Eibelstadt - Hof - Lastrup - Dessau - Bayreuth - Glogau - Hirschberg - Gotha - Dresda - Oels Roechling - Griesheim - Magdeburg - Gleiwitz - Hildesheim - Merseburg - Lueneburger Heide-Friedrichshafen - Steuerwald - Kottbus - Markgrafenheide - Warnemuende - Greifswald - Buch - Pasewald - Waren - Beeskow - Leuba - Eisenach - Jueterbog - Stolp).

Tra le caratteristiche principali di questi aerodromi va accennato che la costruzione degli hangars é in cemento armato ed a prova di bomba e che i depositi di benzina, munizioni e rifugi per il personale sono in sotterranei protetti.
I più piccoli di questi aeroporti posseggono tre hangars, i più grandi dieci e ciascuno può contenere da 30 a 40 apparecchi di medie dimensioni. La maggior parte sono talmente pieni che molti apparecchi devono rimanere fuori sotto la guardia di sentinelle.
Per quanto sia stato negato, sembra accertato che esistono effettivamente degli hangars sotterranei, in località dove il terreno si presta alla dissimulazione. Il mascheramento e la protezione sono perfetti. D'altronde, l'arte del camouflage é divenuta una cosa perfetta in Germania, non sprovvista di genialità. Gli apparecchi sono condotti a questi hangars sotterranei per vie d'accesso in leggera pendenza e generalmente erbose e, come per certe rimesse d'automobili, talvolta sono impiegati dei montacarichi.
Circa i piloti, lasciando da parte la cifra di 20.000 che include anche i piloti di volo a vela ed i membri di unioni sportive, si possono citare i dati forniti dall'on. Archimbaud, e cioé da 3400 a 4000 piloti istruiti. Goering nel maggio 1933 si vantava di averne 3000, dopo averne trovati solo 300, oltre quelli di linea, all'atto della sua assunzione a ministro dell'Aria.

(Circa la serie dei tipi dei nuovi apparecchi militari che il ministro dell'Aria chiama apparecchi da sport, si possono segnalare, secondo le fonti francesi già citate, i seguenti:

* Biplano Heinkel, monomotore - raggio d'azione 1800 km. con apertura d'ala di solo 7 metri - recentissimo.
* Heinkel H E 70 - misto da bombardamento e da caccia - forse il più rapido del mondo ; 2 mitragliatrici - il non plus ultra della scienza militare tedesca - velocità di crociera : 220 e velocità massima: 238 miglia all'ora.
* Curtiss-Hawk - comprato in America - intermediario l'asso Udet (alcuni esemplari, oltre al diritto di sfruttare il brevetto).
* Focke-Wulf - biplano da caccia - Questo velivolo è utilizzato in molte scuole di pilotaggio.
* Fieseler F I 97 - monoplano - 2 mitragliatrici che tirano attraverso l'elica - da caccia - di prim'ordine.
* Klemm K 125 - forse il migliore degli apparecchi scuola - biposto - monoplano (il brevetto è stato acquistato recentemente da una ditta britannica). Solo all'aeroporto di Staaken ve ne sono una cinquantina.
* Heinkel 45 - biplano - 320 km. all'ora . 1800 km rgiio d'azione
* Junkers G. 38 - 4 motori - 220 km. all'ora - 1cannone - 8 mitragliatrici (utilizzato anche dall'esercito giapponese).
* Junkers W. 31 - 3 motori - 230 km. all'ora - 4 mitragliatrici - 1 cannone.
* Junkers H 0 33 - 240 km. all'ora - 3 mitragliatrici -
* Junkers H 0. 43 - 330 km. all'ora - da caccia - acquistato anche dal Giappone.
* Junkers A. 48 - 310 km. all'ora - biposto - 2 mitragliatrici, lanciabombe - adottato anche dall'esercito svedese.

Una volta fissate le grandi linee della preparazione militare tedesca in terra e nell'aria, va da sé che tutto ciò che riguarda il naturale complemento di tale preparazione, e cioé il reclutamento del personale, l'addestramento degli specialisti, le scuole militari, l'equipaggiamento, l'armamento ed il munizionamento (artiglierie, carri armati, ecc.), l'accantonamento dei materiali di riserva, la mobilitazione, la costituzione di corpi automobili, la preparazione chimica e batteriologica, la fortificazione, le strade e ferrovie strategiche, la marina, gli stati maggiori e così via, é organizzato e predisposto secondo le stesse direttive di grandiosità e di metodo minuzioso.
Per i particolari si rimanda alle pubblicazioni già citate, che abbondano di documentazioni più che sintomatiche, e ci limiteremo, per quanto si riferisce all'attività delle industrie di guerra, a fissare alcuni punti generali che rappresentano indizi molto eloquenti:

a) la disoccupazione cresce in Germania dappertutto eccetto che nelle industrie di guerra ; le industrie del ferro e la metallurgia, tra le altre, occupano un numero di operai sempre più considerevole ( Varie fonti segnalano che 65 delle più importanti ditte metallurgiche, tra cui colossi come Krupp, Rheinmetall, il Konzern delle industrie Berlin-Karlsruhe, Daimler-Benz ed altri, lavorano per costruire artiglierie da campagna, campali, pesanti, contraeree e relative munizioni. Altre 10 grandi ditte costruirebbero artiglierie autoportate, bombarde e bombe per aeroplani, e 15 fabbriche lavorerebbero alla produzione di carri armati. Le industrie chimiche, che sono le più grandi del mondo, lavorano in stretto collegamento colla Reichswehr) ;
b) le direttive delle autorità che controllano gli scambi coll'estero sono tassative : o produrre articoli che rappresentano un valore dal punto di vista militare, o altrimenti non vengono fornite le divise necessarie ai pagamenti fuori del Reich ;
c) l'aumento degli acquisti di materie prime sui mercati esteri é un fatto notorio, che ha la sua conferma nel febbrile immagazzinamento in corso di tali materie, come rame, nickel, lana, cotone, celluloide ;
d) sono attivamente avviati gli studi in previsione dei passaggio delle industrie dal piede di pace a quello di guerra, passaggio che sembrerebbe previsto in un termine brevissimo dalla dichiarazione delle ostilità ;
e) l'immagazzinamento é esteso all'equipaggiamento, all'approvvigionamento ed al munizionamento delle truppe ;
f) non é più un mistero che magazzini sotterranei, boschi ben guardati, parti non visibili di stabilimenti industriali, servono a celare tutta questa preparazione di cui affiorano soltanto alcuni indizi ;
g) massimo incremento é dato agli studi ed alla realizzazione degli ersatz (benzina sintetica, gomma sintetica, prodotti alimentari, ecc.).

Inoltre, tutti gli sforzi sono tesi verso il raggiungimento dell'autarchia non solo economica ma finanziaria, campo nel quale il dottor Schacht agisce da vero dittatore, accanto a Hitler.
In conclusione, la formidabile preparazione militare della Germania, paragonabile solo a quella del Giappone (col quale d'altronde essa ha in comune molte ideologie ed anche certe finalità ed intese politiche), ha assunto ormai proporzioni veramente minacciose, e non sorprende come la stessa Inghilterra si sia risolta - ed é tutto dire - a derogare dai suoi classici propositi di astensione da interventi europei.
Tutta questa preparazione non é certo fine a se stessa, né una macchina così gigantesca e costosa é messa in azione a scopi puramente dimostrativi o preventivi e gli ulteriori sviluppi internazionali (specialmente le sorti del Patto orientale) indicheranno la direzione iniziale del movimento germanico.

* * *
Non va, infine, trascurato nel quadro militare un elemento importantissimo: la preparazione spirituale, e cioé il clima morale nel quale é allevata la gioventù tedesca.
Anche in Italia é giustamente coltivato il senso guerriero, ma esso é al servizio di idealità universalistiche, largamente umane, in un sano equilibrio tra spirito e materia e col dovuto rispetto ai valori morali degli altri popoli.
Secondo le ideologie degli esponenti massimi del nazismo, il primo posto della società deve appartenere naturalmente all'uomo che dispone della forza razionalizzata, al soldato conquistatore « che distrugge e crea i popoli, che genera la storia, che fa la politica nella migliore accezione del termine» (Konrad Hecker, Der Soldat).
Secondo le stesse ideologie, bisogna immettere nell'insegnamento il « classico spirito di Potsdam » ; occorre, inoltre, che i maestri di scuola posseggano la vecchia sostanza prussiana e che si ritorni alle tradizioni di Federico il Grande, affidando i ragazzi alla ferula dei sergenti (i feldwebel).

In fondo, é la stessa anima germanica del passato quella che si rivela sotto l'aspetto nazista. Il germanesimo di Hitler conterrebbe il germanesimo di Arndt, di Schlegel, di Fichte, all'indomani di Jena. Si formulerebbe una metafisica, una religione, una morale per i bisogni della stessa causa che é la supremazia nel mondo dei genio germanico che già nella storia, secondo i tedeschi, avrebbe rigenerato l'occidente, creata la civiltà del medio evo e ricevuta la missione, nei tempi moderni, di mettersi alla testa di tutti i popoli, di tutte le civiltà, perché esso solo, colla sua virtù, colla sua volontà e la sua giovinezza, può condurre a fondo il compito per il quale Dio l'avrebbe scelto.

Questa missione la Germania oggi crede di poter adempiere solo a mezzo della guerra o con la glorificazione di quelle che il Keyserling denomina forze telluriche. Ciò è strano per un paese che ha avuto un formidabile sviluppo culturale e scientifico, ed un forte idealismo.
Nel suo libro: « L'àme allemande » (Flammarion, 1934), il prof. Louis Reynaud si é posto il seguente interrogativo : « L'Allemagne est-elle idéaliste ou réaliste, ou bien tour à tour, selòn les cas, idéaliste et réaliste ? Et y a-t-il une sorte de coupure, de contradiction interne dans son tempérament ? ».
Il Reynaud, richiamandosi a quanto, fin dal 1869, il Vacherot, il successore di Cousin alla cattedra di filosofia alla Sorbona, scriveva, e cioé che «le génie allemand, avec toute sa poésie sentimentale et métaphysique, est réaliste », risponde al suo interrogativo dicendo che, pur comportando il temperamento tedesco una larga parte di idealismo, tale idealismo é in fondo puramente teorico ed incompleto, in quanto non conforma gli atti alle idee, ed anche quando si richiama a principi elevati, si lascia prender la mano da istinti molto più materiali. E lo stesso, in fondo, diceva Nietzsche.

Esisterebbe quindi una frattura nel temperamento tedesco tra la sua speculazione astratta ed il suo senso della realtà : nell'azione il tedesco metterebbe da parte i suoi sistemi e la sua metafisica per diventare materialmente pratico, chicaneur e procédurier. Vuol forse dire ch'egli mente scientemente ? Secondo il Reynaud, egli sarebbe, invece, vittima di una specie di antinomia fondamentale : « La duplicité involontaire est, chez lui, plus prononcée encore que chez l'Anglo-saxon. La France s'y est souvent trompée. L'allemand s'y trompe lui-méme. Il se sait un gré infini de ses intentions généreuses, de ses grands sentiments exprimés avec beaucoup de chaleur d'àme, et se tient par là quitte du reste. La bonne volonté lui suffit. Elle le dispense de l'application ».
Se l'ingegnosa spiegazione del Reynaud é esatta, si può trarre qualche conclusione da lui non preveduta, e cioé che questo contrasto tra idea ed azione, tra spirito e vita, sembra, più o meno consciamente, percepito dai tedeschi stessi, i quali cercherebbero appunto di sottrarsi alla penosa duplicità, allontanando dal loro pensiero l'incomoda veste del cristianesimo, e ricercando l'unità interiore in un'ideologia paganeggiante, anticristiana, che giustifichi ai loro occhi, forse più che a quelli degli altri, il ricorso all'azione di forza.

(Nota: rammentiamo che l'autore sta scrivendo nel febbreio 1935. E molte cose devono ancora accadere.
Ma si vuole qui far notare quante critiche venivano fatte alla nuova Germania di Hitler. Ndr.)

Per quanto si voglia vedere nel processo di ripaganizzazione e nella rinascita del senso guerriero il preludio di una nuova sintesi di spiritualità (il che potrebbe anche essere, se il fenomeno non accusasse gravi sintomi degenerativi per difetto di giusto dosamento), le divagazioni germano-buddiste del Conte Reventlow, la tentata resurrezione degli idoli germano-atlantici del Wirth, la restaurazione, sotto gli auspici di Hauer, del vecchio culto di Wotan, epurato da ogni aspirazione cristiana (Christenrein), l'apologia del conquistatore faustiano dello Spengler, le teorie della razza e del sangue di Rosenberg, non sarebbero forse un alibi che la coscienza tedesca cercherebbe di porsi di fronte a se stessa ed al mondo, per auto-esaltarsi in una psicosi collettiva di forza e per trarne da questa tutte le conseguenze pratiche più estreme ?

Poniamo qui solo degli interrogativi. Ogni popolo ha le sue luci e le sue ombre, i suoi cicli di gloria e di decadenza, e non é lecito arrischiare giudizi definitivi su un gran paese, come la Germania, dall'anima complessa, che molto ha dato alla civiltà e molto può ancora dare. Ma il clima spirituale di una nazione rappresenta un fattore talmente decisivo da non poter essere sottaciuto, in un'esatta valutazione delle sue possibilità militari.

CARLO DE' RALI
(su Civiltà Fascista n. 3, febbraio 1935)

SEGUE

LA SITUAZIONE POLITICA IN INGHILTERRA - STRESA - PATTO CON GERMANIA (1935) > > >
segue:
* NAZIONE-GOVERNO - POLITICA COLONIALE FINO ALLA CONQUISTA DI ADUA (GIUGNO 1935)
* NAZIONE-GOVERNO - POLITICA COLONIALE FINO ALLA CONQUISTA DI ADUA (AGOSTO 1935)


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