Un'intera
generazione, quella dei nati nell'ultimo ventennio del XIX secolo,
� stata decimata. Ma le conseguenze del primo conflitto mondiale
non si limitano alla disastrosa ecatombe. Pi� di 65 milioni di uomini
sono stati strappati alle loro attivit� e obbligati a vivere un'esperienza
devastante. Ridotti a poco pi� di un numero all'interno di eserciti
indistinti, hanno dovuto imbracciare le armi e obbedire ad ordini
che neanche comprendevano, o comandare e dirigere altri uomini,
divenendo spesso responsabili della loro vita.
La morte violenta, dopo mesi e mesi passati in trincea, non rappresentava
pi� un dramma. Tornati alla vita civile, devono prendere atto di
un mondo completamente cambiato. Il loro lavoro nei campi, nelle
fabbriche, negli uffici � stato portato avanti perlopi� dalle donne
che, investite di una nuova maggiore responsabilit�, hanno maturato
la consapevolezza della loro utilit� e del loro valore, ritagliandosi
un margine sempre pi� ampio di indipendenza da mariti, padri e fratelli.
L'assenza prolungata dal nucleo familiare dei capifamiglia ha creato
uno sfaldamento della struttura patriarcale e ne ha messo in crisi
l'importanza e i valori. E cos� pure il brusco distacco e allontanamento
di molti giovani dalle proprie famiglie di provenienza, ha sviluppato
una mentalit� di indipendenza dei figli rispetto ai padri. C'� minor
rispetto delle tradizioni e per le gerarchie consolidate. I giovani
cercano nuove occasioni per divertirsi e i lavoratori chiedono maggior
disponibilit� di tempo libero.
L'entusiasmo per la fine della guerra � incontenibile. Se oggi,
ottant'anni dopo, gli anni venti vengono considerati un breve periodo
di transizione in cui i sistemi totalitari muovevano i primi passi
e preparavano la rovina dell'Europa, per la gente di quel tempo
la fine della guerra ha rappresentato la fine di un incubo e insieme
un punto di svolta epocale, l'affrancamento da antichi schemi per
la liberazione dell'individuo. Negli anni che vanno dal 1919 al
1929 i risultati della rivoluzione della scienza applicata, cominciata
negli ultimi decenni dell'800, fanno sentire i propri effetti sulla
vita quotidiana, sulla salute e sullo sviluppo dei mezzi bellici.
Uno degli eventi pi� importanti � il boom dei mezzi di comunicazione
di massa, cio� l'affermazione del cinema, di cui parleremo in seguito,
e della radio. La radio diventa uno strumento per diffondere i programmi
destinati ad un pubblico fornito di apparecchi riceventi. I primi
programmi vengono trasmessi dagli Stati Uniti e sono organizzati
da compagnie private. Di riflesso la radio si diffonde immediatamente
nei maggiori paesi europei ad opera di enti che lavorano sotto il
controllo statale e impongono all'utente un canone di abbonamento,
come, in Inghilterra, la BBC (British Broadcasting Corporation).
Le vendite di apparecchi radiofonici si impennano incredibilmente;
infatti le radio hanno prezzi relativamente bassi cos� da diventare
un mezzo di divertimento anche per le classi popolari che non possono
accedere a forme di svago pi� costose.
Le prime radio, ingombranti e solitamente incastrate in un mobile,
diventano il fulcro della vita domestica, irradiano notiziari radiofonici
ad ogni ora del giorno, oltre a sceneggiati a puntate e spettacoli
con ospiti celebri, senza richiedere un particolare sforzo di attenzione
o spese supplementari. L'aeronautica fa passi da gigante: l'aereo
si fa pi� sicuro e i voli, pi� confortevoli, lasciano spazio anche
al lusso.
Nel 1927 Charles Lindbergh, su un piccolo aereo, compie la prima
traversata dell'Atlantico senza scali, da New York a Parigi, in
33 ore e 30 minuti: al momento dell'atterraggio in Francia, una
folla numerosa, stupita ed entusiasta, lo accoglie acclamandolo.
Sempre nel '27 lo statunitense O'Neill brevetta un nastro di carta
sul quale ha fatto essiccare un liquido contenente particelle magnetiche:
nasce il nastro magnetico per la registrazione. Einstein e Bhor
ricevono il premio Nobel per i loro studi sull'atomo e Alexander
Fleming, nel 1929, studiando l'azione di una muffa su una colonia
di staffilococchi, scopre la penicillina.
Il tenore di vita in Europa cresce leggermente anche se in modo
instabile e non omogeneo e lasciando intere fasce di popolazione
nell'indigenza, ma � sufficiente per esaltare gli animi: molti degli
appartamenti privati dei pi� ricchi si popolano di tutta una serie
di oggetti come l'aspirapolvere, il tritarifiuti, la macchina da
scrivere portatile, il frigorifero e il telefono comincia a soppiantare
la corrispondenza scritta.
Chi traina in questa corsa frenetica verso tutto ci� che � moderno,
sono gli Stati Uniti che, dopo un biennio di crisi economica sul
finire della guerra, entrano in un periodo di grande prosperit�.
La loro produttivit� sale alle stelle, la capacit� di investire
ed esportare lancia l'America alla conquista di tutti i mercati
mondiali. Alla fine degli anni '20 un americano su cinque possiede
un'automobile. L'opulenza americana si manifesta in ogni campo ed
ogni suo prodotto viene comprato all'estero: la musica, i balli,
il cinema, i grattacieli, il chewing-gum, il "Saturday Evening
Post". L'Europa guarda all'America e s'abbaglia, ma non si
abbandona alla propria miseria, che pure � tanta. Insegue il sogno
americano e ne riproduce pi� che pu� i suoi modelli, valori e disvalori.
Mosca, Berlino, Parigi, si trasformano in capitali del lusso, del
divertimento sfrenato, della bella vita e della cultura. I dancing
si riempiono di giovanotti e signorine che fino a notte inoltrata
si scatenano in balli di ogni tipo, meglio se provocatori e scandalosi,
come il tango che consente un gratificante contatto e sfregamento
di corpi, o il charleston che ostenta insistentemente le gambe nude
delle ballerine.
Anche il fox-trot � in voga, insieme al leggendario jazz ereditato
dagli Stati Uniti che esporta in tutto il mondo il mito di Duke
Ellington, che si esibisce nel celebre Kentucky Club di Broadway,
a New York, e la indimenticabile voce di Bessie Smith. I night sono
affollati di donne sole che, fumando, adagiate sui banconi del bar,
ostentano, maliarde, il loro abbigliamento maschile, i capelli corti,
con la nuca rasata e le calze nuove. Girando per la citt� di notte,
soprattutto a Berlino, e seguendo le indicazioni delle insegne luminose,
� possibile scegliere svariati tipi di divertimento. Si pu�, ad
esempio, assistere ad uno spettacolo erotico dal vivo dove non �
difficile incontrare qualche artista di fama che approfitta della
serata per tappezzare le pareti del locale con le proprie creazioni,
tra scrittori e prostitute, viveur e giornalisti.
Altra forma di intrattenimento che conosce un notevole sviluppo
in questo periodo, � il cabaret che si diffonde in particolar modo
nei paesi di lingua tedesca dove si innesta sulla preesistente abitudine
di tenere riunioni conviviali di letterati e artisti. Lo spettacolo
di cabaret si tiene in modesti locali in cui vi � un piccolo palco
attorniato da un esiguo numero di affezionati spettatori con cui
gli attori riescono ad instaurare un diretto e personale rapporto;
� la sede congeniale ad un repertorio di canzoni, sketch, monologhi
che rifiutano, per il loro contenuto anticonformista e la quasi
totale assenza di censura, il grande pubblico. Frequentare i locali
alla moda non � solo un'attivit� notturna. Anche di giorno, all'interno
dei caff�, si sviluppa un'intensa vita intellettuale e artistica:
le D�me, La Rotonde, La Coupole, sono alcuni tra i pi� famosi locali
a Montparnasse, sulla riva sinistra della Senna, a Parigi, dove
si ritrova la boh�me. Si discute appassionatamente, per ore e ore
ai tavolini, di filosofia di politica, di arte e letteratura, si
lanciano invettive, accuse, si propongono nuovi argomenti e provocazioni.
Molti tra gli artisti e intellettuali di questo periodo hanno maturato
la maggior parte delle loro produzioni proprio qui; le riviste,
i giornali i teatri e i cabaret fanno poi circolare le idee e le
opere, stimolando la discussione e suscitando nuovi, animati, confronti.
Pablo Picasso, Salvator Dal�, Vasilij Kandinskij, Marc Chagall,
Andr� Masson, sono alcuni tra gli assidui frequentatori di caff�
parigini: qualcuno, ancora sconosciuto e povero, vive nei dintorni
di Montparnasse, come Ernest Hemingway, arrivato dall'America in
cerca di maggior libert� intellettuale; altri gi� famosi e ricchi,
occupano le abitazioni pi� lussuose sulla riva destra della Senna:
� il caso di Scott Fitzgerald, che ha appena pubblicato l'applauditissimo
Il grande Gatsby e che approda in Europa per sfuggire all'ondata
di puritanesimo che ha investito gli Stati Uniti: morir� alcolizzato
e dimenticato da tutti.
Non mancano le donne. Sylvia Beach ha aperto la libreria-biblioteca
in rue de l'Odeon e fa pubblicare a sue spese l'Ulisse di
James Joyce; Gertrude Stein, americana, apre il salotto di casa
sua a giovani pittori e intellettuali e colleziona opere di Picasso
e dei cubisti. Sempre a Parigi, in un caff� nei pressi dell'Opera
e della place Blanche, si ritrovano alcuni artisti molto particolari.
Si tratta di Andr� Breton, Louis Aragon, Paul Eluard, Soupault ed
altri, che passeranno alla storia come i maggiori esponenti del
surrealismo.
"Niente pi� pittori, n� letterati, n� musicisti, n� scultori,
n� religioni, n� repubblicani, n� realisti, n� imperialisti, n�
anarchici, n� socialisti, n� bolscevichi, n� politici, n� proletari,
n� democratici, n� borghesi, n� aristocratici, n� eserciti, n� polizia,
n� patrie, insomma basta con tutte queste imbecillaggini, pi� niente,
pi� niente, pi� NIENTE NIENTE NIENTE NIENTE!", gridano arrabbiati
i surrealisti. Si scagliano aggressivamente contro la morale e i
suoi valori, contro le regole stabilite, contro lo Stato e le sue
istituzioni; rifiutano di inserirsi in una determinata tradizione
storica e disturbano con ogni mezzo ogni manifestazione di conformismo.
Marcel Duchamp disegna la Gioconda di Leonardo con baffi e pizzetto,
dopo che, qualche anno prima, aveva esposto a New York un orinatoio
battezzato Fountain, e Francis Picabia afferma serio: "Se
leggerete Andr� Gide ad alta voce per dieci minuti, vi puzzer� il
fiato". Breton si reca tutte le domeniche al mercato delle
pulci di Saint-Ouen, per scoprire oggetti strani, bizzarri, fonte
di ispirazione 'non contaminata', come l'arte preistorica o quella
dei popoli primitivi.
L'arte di quest'epoca non vuole apparire bella, ma al contrario
rinuncia all'armonia, all'estetismo, per diventare ricerca, angoscia,
emozione o costruzione razionale: Salvator Dal� dipinge suggestivi
"orologi molli" in mezzo al deserto e Ren� Magritte
ritrae il suo Castello nei Pirenei sospeso sul livello del
mare. L'insieme unitario � rotto, sono spezzati i rapporti spazio-temporali,
nei testi sono sconvolte le regole sintattiche e abbandonate le
vecchie tecniche. "Fatevi portare di che scrivere, dopo esservi
sistemati in un luogo il pi� favorevole possibile alla concentrazione
del vostro spirito su se stesso. Mettetevi nello stato pi� passivo
o recettivo possibile. Fate astrazione dal vostro genio, dai vostri
talenti e da quelli degli altri. Ditevi che la letteratura � la
via pi� triste che porta a tutto. Scrivete in fretta per non ricordare
e non essere tentati di rileggervi. La prima frase verr� da sola
... E' abbastanza difficile pronunciarsi sulla frase seguente ...
D'altronde ve ne deve importare ben poco. Continuate quanto vi piacer�.
Fidatevi del carattere inesauribile del mormorio. Se il silenzio
minaccia di stabilirsi per poco che abbiate commesso un errore ...
dopo la parola la cui origine vi sembra sospetta, ponete una lettera
qualunque, la lettera I per esempio, sempre la lettera I e riportate
l'arbitrario imponendo questa lettera come iniziale della parola
che seguir�" (da: A. Breton, Manifesto del surrealismo, 1924).
Tutto � arte, anche una banale sedia da cucina. In Germania sorge
una scuola d'arte e disegno, la Bauhaus, che si caratterizza per
l'impegno nella progettazione di oggetti d'uso per la produzione
industriale, secondo il principio che l'artigianato non � disgiunto
dall'arte e quindi anche l'utile deve dare voce ai moti profondi
e alle radici pi� segrete dell'essere: la sedia fatta di tubo metallico
cromato e strisce di stoffa, in uso ancora oggi, � frutto degli
studi, nel 1926, di Marcel Breuer, uno dei maggiori designer della
Bauhaus.
Origine e fine dell'ispirazione per i surrealisti e per ogni forma
d'arte di questo periodo, � dunque tutto ci� che � istintivo, primordiale
e che proviene dall'inconscio. Il concetto di inconscio, a noi oggi
cos� familiare, viene scoperto e analizzato per la prima volta a
Vienna da Sigmund Freud. Freud � un medico che visita al numero
19 della Bergasse Strasse. Il suo � uno studio molto particolare:
le porte e le pareti sono imbottite, scuri e pesanti tendaggi impediscono
alla luce del giorno di penetrare completamente dalle finestre ed
esposti in ogni angolo della stanza vi sono inquietanti statuette
di antiche divinit� egizie e ind�. Il paziente � disteso su un comodo
divanetto e parla in modo sconclusionato, alternando sproloqui a
lunghi silenzi; il medico, che siede su un'ampia e rassicurante
poltrona vicino al divanetto, con carta e penna in mano, prende
distrattamente qualche appunto, ma non si lascia sfuggire nemmeno
una parola del paziente.
Il dottor Freud in questo modo tenta di curare le malattie psichiche
da cui sono afflitti i suoi pazienti: alcuni sono gravi, sono nevrotici,
schizofrenici, ossessionati; altri presentano solo qualche fissazione
inspiegabile, qualche complesso apparentemente ingiustificato. In
tutti questi casi, spiega il dottor Freud, l'unico modo per curare
la turba psichica � quello di andare alla ricerca della causa che
l'ha originata. Quasi sempre per� questa causa � stata "rimossa",
cio� cancellata, dalla coscienza morale presente in ognuno di noi,
e relegata nell'inconscio perch� considerata scandalosa. Per far
riemergere il contenuto del nostro inconscio o subconscio, vi sono
fondamentalmente due strade: il metodo della libera associazione,
che consiste nel far parlare il paziente liberamente, senza preoccuparsi
che il discorso abbia alcun senso logico, e l'interpretazione dei
sogni. Questi ultimi sono tutt'altro che una congerie di immagini
e parole senza significato; essi rappresentano invece tutti quei
tratti della vita istintiva e primordiale dell'uomo che emergono
sotto mentite spoglie.
Cos� facendo Freud scopre l'enorme quantit� di pulsioni, emozioni
contenuti nell'animo umano a sua insaputa, ma che continuano, incessantemente,
ad agire ed a condizionare il comportamento del soggetto. "Quanto
pi� ci si occupa della soluzione dei sogni, tanto pi� si deve essere
pronti a riconoscere che la maggior parte dei sogni di adulti tratta
materiale sessuale e porta a espressione desideri erotici. ... Diciamo
subito che questo fatto non ci reca alcuna sorpresa, ma coincide
perfettamente con i nostri principi esplicativi del sogno. Nessun'altra
pulsione � stata tanto repressa sin dall'infanzia quanto quella
sessuale nelle sue numerose componenti...". "Esistono
sogni di paesaggi o localit� nei quali, mentre ancora si sta sognando,
si rileva con sicurezza: qui sono gi� stato una volta. Questo "gi�
veduto" (d�j� vu) ha per� nel sogno un significato particolare.
Qui la localit� � sempre l'organo genitale della madre; infatti
di nessun altro posto si pu� affermare con tale certezza di 'esserci
gi� stato' " (S. Freud L'interpretazione dei sogni).
Lo scandalo suscitato da queste affermazioni, come si pu� ben immaginare,
� grande: "la preghiamo di avvertire quando star� per dire
cose sconvenienti, cos� che le donne presenti possano avere il tempo
di lasciare l'aula", gli viene detto durante un congresso.
Proprio la sua citt�, Vienna, tenta in ogni modo di ostacolare il
suo lavoro.
Ma nel resto dell'Europa e in America l'entusiasmo per la psicanalisi
attrae medici e intellettuali desiderosi di approfondire i propri
studi in questa direzione sotto l'egida del maestro. Nel frattempo
in Europa, la situazione politica non � delle pi� felici. Il contesto
sociale e politico � profondamente mutato, caratterizzato da grande
instabilit�, aggravata, subito dopo la fine della guerra, dal manifestarsi
di una crisi economica, con l'inflazione galoppante, la disoccupazione,
l'insicurezza generale. I nuovi assetti politici, caratterizzati
da una forte disgregazione e mancanza d'unit� interna, vengono presi
di mira e attaccati violentemente da letterati, artisti e filosofi
di tutti gli schieramenti, anche se spesso accade che le loro opere
non rechino alcuna traccia visibile delle vicende sociali contemporanee,
ma appaiano pi�
frequentemente come distaccate e ripiegate sulla sperimentazione
di nuovi modelli e sull'introspezione psicologica.
All'interno dei singoli Stati l'esempio della rivoluzione bolscevica
rafforza i movimenti socialisti rivoluzionari che danno vita ai
partiti comunisti separandoli nettamente dai socialisti e riformisti.
In Germania in particolare, si sviluppa una scuola di pensiero di
stampo marxista che definisce alcune tre le linee filosofiche pi�
originali di quest'epoca. Si tratta della Scuola di Francoforte,
fondata nel 1924 da Karl Gr�nberg e formata da sociologi, storici,
psicologi, critici del cinema, economisti, come Max Horkheimer,
Theodor Adorno, Herbert Marcuse ed Eric Fromm, secondo i quali �
necessario perseguire la ricerca sociale, cio� "promuovere
la teoria della societ� attuale come un tutto", facendo ricorso
a discipline diverse come la psicoanalisi, l'antropologia, la sociologia.
Gli anni venti ci hanno dato alcuni tra i maggiori capolavori di
letteratura. Nel 1924 Thomas Mann pubblica La montagna incantata
e nel '28 Erich Maria Remarque d� voce alla rabbia e alla disperazione
di tutta una generazione devastata dalla guerra, con Niente
di nuovo sul fronte occidentale; in Italia, Giuseppe Ungaretti
ed Eugenio Montale, con le loro poesie, mettono in luce tutta la
sofferenza e la solitudine dell'uomo moderno. Jean Cocteau, poeta,
pittore, uomo di teatro, regista e scrittore, � il tipico intellettuale
degli anni venti. Ancora adolescente frequenta i circoli culturali
e mondani di Parigi dove conosce Rostand, Peguy, Proust e Mauriac.
La sua produzione artistica � caratterizzata dal bisogno di essere
ad ogni costo un irregolare ma sulla cresta dell'onda. Nei suoi
libri affronta alcuni tra i pi� scandalosi tab�, come l'incesto
ne I ragazzi terribili (1929); contribuisce al successo
di molti locali sugli Champs Elys�es, dove si balla, si ascolta
il jazz e si declamano poesie; compone testi di teatro utilizzando
musiche di Stravinskij e scene di Picasso, due tra i suoi migliori
compagni di lavoro e di vita mondana. Un altro autore caratteristico
� Andr� Gide; nel 1924 con la pubblicazione di Corydon svela
senza pudore le proprie preferenze maschili, aprendo cos� la strada
a tutta una serie di uomini famosi e sconosciuti che seguono il
suo esempio e d� il via all'apertura di locali specializzati in
clientela omosessuale.
Sempre Gide, dopo un viaggio in Congo, denuncia l'eccesso di colonizzazione
in Africa. In questo periodo infatti, fare viaggi esotici � molto
di moda. Chi non pu� di persona, si affida a scrittori e giornalisti
come Ernest Hemingway, Theodore Dreiser e Sinclair Lewis, che si
recano nei posti pi� impensati, redigendo cronache dettagliate,
per poi far volare con la fantasia i lettori; sono gli anni in cui
viene coniato il termine reportage (registrato per la prima volta
nei dizionari francesi nel 1929) e la macchina fotografica si perfeziona;
l'Orient-Express coi suoi vagoni letto di lusso rompe le frontiere
tra l'Europa e la Russia e le auto Bugatti fanno perdere la testa.
Un'altra serie di romanzi richiama l'interesse per l'indagine introspettiva
come l'Ulisse di Joyce e Alla ricerca del tempo perduto
di Proust e in Italia, Italo Svevo scrive La coscienza di Zeno
(1923) e Pirandello produce alcune tra le sue opere pi� belle:
Enrico IV (1922), Sei personaggi in cerca d'autore
(1921). Nel 1929 un appena ventenne Alberto Moravia pubblica
Gli indifferenti. In Russia, nonostante la disastrosa situazione
economica, la vita culturale fiorisce pi� che mai e gli intellettuali
vengono usati dal nuovo regime comunista per istruire la popolazione.
Sorgono associazioni e circoli culturali per ogni dove e artisti
e letterati come Chagall, Malevic, Majakovskij e Vertov esprimono
il meglio del proprio talento, tenendo contatti con Parigi e Berlino
e aderendo alle principali correnti artistiche e letterarie del
momento, intanto che le frontiere sono ancora aperte e la censura
alla libert� di pensiero non � stata ancora del tutto perpetrata.
Ed � arrivato il momento di parlare dell'evento che pi� di altri,
ha segnato, per non dire rivoluzionato, un'intera epoca: il cinema.
Letterati, scrittori e artisti di ogni genere trovano improvvisamente
nel cinema un potente mezzo espressivo per la loro arte. Solo analizzando
i film prodotti in questi anni potremmo ricavare, una per una, le
correnti artistiche del tempo oltre ai pensieri, le paure e i desideri
dell'uomo del dopoguerra.
Fritz Lang, dopo aver studiato pittura e architettura, diventa sceneggiatore,
regista e uno degli indiscussi maestri dell'espressionismo tedesco.
Con Dottor Marbuse (1922), Le tre luci (1921) e
Metropolis (1926), mette in scena temi angoscianti, sentimenti
ambigui in un'atmosfera torbida e opprimente, con personaggi che
simboleggiano la vita e la morte. Il cinema realista � invece rappresentato
da Murnau, che fa di L'ultima risata un testimonianza della
decadenza della borghesia: un portiere di un albergo di lusso viene
declassato a guardiano della toilette cosicch� � costretto a rinunciare,
oltre che ad una parte della sua paga e alla sua elegante uniforme,
anche al prestigio della posizione. In questa banale trama � espressa
tutta l'angoscia della classe media di fronte alla crescente disoccupazione,
alla riorganizzazione del lavoro, al cambiamento dei valori. Ma
il capolavoro assoluto di questo periodo � la Corazzata Potemkin
di Sergej Eisenstein, del 1925, con l'indimenticabile scena madre
della scalinata di Odessa: una madre va incontro alle guardie con
il figlio morto in braccio, per implorare piet�, ma viene uccisa,
una carrozzina precipita sui gradini, la folla presa dal panico
fugge all'impazzata, i soldati prendono la mira con i fucili e sparano
sui manifestanti indifesi, mentre la Potemkin issa la bandiera rossa.
L'emozione suscitata � enorme in tutto il mondo per quest'insieme
di passione rivoluzionaria e di rigore critico. Il successo e l'entusiasmo
del pubblico sono alle stelle. Come avviene per qualsiasi prodotto,
anche per il cinema, gli Stati Uniti si guadagnano il primo posto
sul mercato. Interi capitali vengono investiti da banchieri e finanzieri,
sale cinematografiche in serie sorgono ovunque e il lavoro per la
produzione dei film viene suddiviso in momenti diversi, affidati
ognuno a competenti del settore. La produttivit� in questo modo
si impenna, la possibilit� di creare film colossali, che richiedono
un impiego incalcolabile di forze e di denaro, non � pi� un problema:
esce nel 1924 I dieci Comandamenti. Ad Hollywood si concentra
il grosso dell'industria cinematografica e gli scandali e i colpi
di scena che scandiscono la vita delle star tengono col fiato sospeso
mezzo mondo. Orge, morti violente, divorzi e l'uso di droga, non
sono infrequenti, ma la vita da sogno che incarnano gli attori pi�
famosi, spinge ugualmente giovani uomini e donne a correre incontro
al mondo dorato del cinema con la speranza di raggiungere la celebrit�.
Esplode in questi anni il mito di Rodolfo Valentino, al secolo,
Rodolfo Guglielmi. In pochissimi anni di carriera (muore a trentun
anni di appendicite), diventa il primo sex symbol maschile della
storia del cinema. Con i suoi lineamenti leggermente effemminati
e una carica sensuale che buca lo schermo, Valentino diventa il
sogno proibito di qualsiasi donna, l'amante ideale, il seduttore
dolce ma dominatore nello stesso tempo; non c'� nessuna donna che
non si identifichi con le attrici che di volta in volta egli stringe
fra le sue braccia. Ne I quattro cavalieri dell'Apocalisse,
del 1920, interpreta un tango audace e scabroso, ma � Lo sceicco,
che, un anno dopo, consacrer� il suo mito e intorno ad ogni suo
film si crea ogni volta un'impressionante ondata di fanatismo e
isteria collettiva. La vita privata di Rodolfo Valentino non si
allontana di molto dal ruolo che interpreta nei film: � infatti
ricchissimo e possiede ogni sorta di lusso, dalle automobili costruite
appositamente per lui, ai cavalli da corsa e cani di razza, anche
se due matrimoni annullati perch� non consumati non contribuiscono
a rafforzare la sua fama.
Ad Hollywood le sregolatezze che scandiscono la vita di tutti giorni
spingono i garanti della moralit� pubblica a coniare il codice Hays,
per un'opportuna regolamentazione dei film: � vietato rappresentare
l'atto sessuale, le scene di nudo integrale, scene di parto, perversioni
sessuali, attentati alla santit� del matrimonio ed � imposto di
rispettare le istituzioni e la bandiera. Nel 1927 l'America mette
in scena il primo film col sonoro Il cantante di Jazz di
Alan Crosland e segna la morte definitiva del film muto e di molti
degli attori che si vedono costretti a ritirarsi o a prendere altre
strade, come Charlie Chaplin, che si mette in proprio e fonda una
sua casa di produzione.
Nel 1929 a Wall Street cade vorticosamente la borsa: nella sola
giornata di gioved� 24 ottobre, passato alla storia come il "gioved�
nero", undici fra agenti di borsa e speculatori si suicidano;
tutti gli squilibri accumulatisi dopo la fine della guerra nell'economia
mondiale e nella societ�, vengono improvvisamente in superficie
e l'intera popolazione occidentale viene risvegliata dopo un lungo
bellissimo sogno.