SCHEDA 

SPAGNA e PORTOGALLO


AUTORITARISMO E DEMOCRAZIA
NELLA PENISOLA IBERICA 

di LUCA MOLINARI



La situazione nella penisola iberica nella seconda met� del nostro secolo � stata caratterizzata dalla presenza di due regimi autoritari di destra di origine fascista: il franchismo in Spagna ed il salazarismo in Portogallo.

Caratteristica comune ad entrambi i regimi � quella di aver mantenuto uno stato di neutralit� durante la Seconda Guerra Mondiale che ha permesso a tali regimi di sopravvivere fino a quando sono rimasti in vita i loro fondatori. 
Da un punto di vista politologico franchismo e salazarismo permettono un�analisi attenta e completa del modello di regime autoritario mettendo bene in evidenza le differenze con i regimi totalitari. Si deve, per� tenere presente che le differenze tra i due modelli sono soprattutto di tipo analitico, non morale, infatti entrambi i regimi sono da condannare per la loro rozzezza e la loro iniquit�.

REGIME AUTORITARIO: 
� c�� un pluralismo limitato non competitivo; 
� non c�� un�ideologia, ma una mentalit�;
� non c�� mobilitazione diffusa ed estesa
� il passaggio alla democrazia avviene pi� facilmente, con il riciclaggio della  parte meno compromessa della vecchia nomenclatura. 

REGIME TOTALITARIO
� non c�� pluralismo; 
� esiste un�ideologia;
� � esteso e da consenso al regime; 
� il passaggio alla forma di governo democratico avviene in maniera  traumatica.

SPAGNA

La neutralit� mantenuta durante la Seconda Guerra Mondiale permise a Franco di consolidare il suo regime e di ottenere, a guerra finita, il riconoscimento delle potenze occidentali. Nel 1975, alla morte del dittatore, fu incoronato re Juan Carlos di Borbone che ha transitato il Paese verso una moderna forma di regime democratico occidentale pluripartitico. Dopo una prima fase dominata dai centristi di Suarez la vita politica spagnola ha visto l�affermazione del Partito Socialista (PSOE) di Felipe Gonzales che ha vinto, dal 1982 al 1996, ben tre competizioni elettorali.

Nel 1996, invece, i socialisti, travolti, anche, da numerosi scandali, sono stati sconfitti dal centrodestra del Partito Popolare (PP) di Jos� Maria Aznar. 
Il Partito Popolare ha visto aumentare i consensi nelle elezioni della primavera 2000 in cui hanno ampiamente sconfitto i socialisti confermandosi alla guida del paese

PORTOGALLO

Dopo alla partecipazione alla Prima Guerra Mondiale a fianco dell�Intesa, nel Paese si instaur� un regime dittatoriale alla cui testa si pose A. de Oliveira Salazar (1932). Morto Salazar sal� al potere M. Caetano (1968).

Il 25 aprile 1974 una sollevazione delle forze armate senza spargimento di sangue ristabil� il regime democratico (�rivoluzione dei garofani�) alla cui guida si pose il generale A. R. Eaes.

I militari ed i comunisti erano attratti da tentazioni populiste e provocarono la rottura della coalizione antisalazarista e nelle elezioni anticipate del 1983 prevalse il Partito Socialdemocratico (P.S.D., di centrodestra) che diede vita ad un governo centrista. 

Nelle successive consultazioni elettorali, per�, prevalsero i socialisti (PS) di Mario Soares che venne chiamato alla guida del governo e, nel 1986, � stato eletto Presidente della Repubblica, per essere riconfermato in tale incarico nel 1991 e per lasciare, nel 1996, tale carica al compagno di partito Sampaio.

Nel 1986 il Portogallo � entrato a far parte della comunit� europea. L�anno successivo i moderati del Partito Socialdemocratico sono riusciti a tornare al potere e vedendosi riconfermare la fiducia da parte del corpo elettorale anche nelle successive elezioni politiche legislative generali del 1991. Invece, cinque anni pi� tardi (1996) la maggioranza dei seggi nel Parlamento di Lisbona � tornata ai socialisti del PS che hanno potuto formare il nuovo esecutivo. 

Nel 2000 il leader socialista Guteress ha visto confermarsi la fiducia dalla maggioranza assoluta e ampia degli elettori portoghesi. All'inizio del gennaio 2001 il Presidente della Repubblica Sampaio � stato riconfermato nella sua carica da oltre il 55 % degli elettori aventi diritto superando ampiamente il candidato delle destree (che si � fermato attorno al 35 % dei suffragi) anche se la percentuale degli astenuti � stata molto alta

Luca Molinari


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