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CRONOLOGIA

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PALESTINA

CRONOLOGIA: INTERVENTO DEI LETTORI

GLI INTERVENTI LI RIPORTIAMO "LIBERAMENTE", NON PER PARTITO PRESO O PER ATTRIBUIRE TORTI O RAGIONI 
MA PERCHE' E' GIUSTO CERCARE DI CAPIRE - QUINDI LI OSPITIAMO ANCHE SE HANNO UNA TESI DIVERSA DAGLI ALTRI PRESENTI..
OGNUNO DI NOI SA, CHE ESISTONO DIFFERENTI STORIOGRAFIE E DIFFERENTI INTERPRETAZIONI DEI FATTI STORICI. DIFFICILE FARLI CONDIVIDERE O TENTARE DI METTERE D'ACCORDO CULTURE DIVERSE. MA NON PER QUESTO DOBBIAMO RINUNCIARE A TENTARE DI CAPIRE, A COSTO DI RIBALTARE CONTINUAMENTE LA STORIA CHE CONOSCIAMO CHE SPESSO E' NEL SUO ROVESCIO.
IMPORTANTE E' INFATTI SOSPETTARE, METTERE IN DUBBIO LE NOSTRE CONOSCENZE, SOPRATTUTTO QUANDO LA NOSTRA TRACCIA "DIDATTICA" E' IMPOSTA E IMPEDISCE DI FARE UN'ALTRA SCELTA; SCELTA CHE DOVREBBE ESSERE TESTIMONIANZA DI LIBERTA', IN CASO CONTRARIO SIGNIFICHEREBBE CHE "LA NOSTRA DEMOCRAZIA LIBERALE NON E' ANCORA COMPIUTA".
E QUESTA NON E' UNA INTEPRETAZIONE!
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As-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuH.

Carissimi Fratelli e Sorelle di Islamsunnita,

La verità storica:

FURONO I DITTATORI ARABI A CAUSARE I PROFUGHI IN PALESTINA


Il quotidiano del Cairo "
Akhbar el-yom", il 12 Ottobre 1963 ricordava: "Venne il 15 Maggio 1948 quello stesso giorno il Mufti di Gerusalemme [leader imposto agli Arabi dagli Inglesi] fece appello agli Arabi di Palestina affinchè abbandonassero il Paese, in quanto gli eserciti Arabi stavano per entrare al loro posto".
Il 6 Settembre 1948 il "Beirut Telegraph" intervistava Emile Ghoury, segretario del Comando Supremo Arabo: "Se esistono questi profughi, è conseguenza diretta dell azione degli stati arabi contro la partizione, e contro lo stato ebraico" .
Il 19 Febbraio 1949 il quotidiano giordano "Filistin" scriveva: "Gli stati arabi che avevano incoraggiato gli Arabi di Palestina a lasciare le proprie case temporaneamente per sgomberare il terreno dell'offensiva araba, non hanno poi mantenuta la promessa di aiutare quei profughi."
Da un rapporto della Polizia Britannica al Quartier Generale di Gerusalemme il 26 Aprile 1948:
"Ogni sforzo è compiuto da parte degli Ebrei per convincere a popolazione araba a rimanere e a condurre insieme a loro una vita normale è risultato vano".
"A Haifa il 27 aprile 1948 il Comitato Nazionale Arabo rifiutò di firmare una tregua, e né informò i governi della Lega Araba. Quando la delegazione entrò nella sala delle riunioni, rifiutò con fierezza di firmare la tregua, e chiese che si facilitassero l'evacuazione della popolazione araba, e il suo trasferimento nei paesi arabi circostanti. Le autorità militari e civili e i vari esponenti ebraici espressero il loro profondo rincrescimento. Il Sindaco di Haifa, Shabtai Levi, aggiornò l'incontro con un appello alla popolazione araba affinché riconsiderasse la sua decisione."
Testo del manifesto in arabo e in ebraico affisso il 28 aprile 1948 dal Consiglio Ebraico dei Lavoratori di Haifa, rivolto ai cittadini arabi, ai lavoratori, alle autorità:
"Da tanti anni viviamo insieme nella nostra città, Haifa. In sicurezza, e in fratellanza e comprensione reciproche. Grazie a ciò, la nostra città è fiorita, e si è sviluppata per il bene dei residenti, sia arabi, sia ebrei.
Così Haifa è stata di esempio per altre città della Palestina. Elementi ostili non sono riusciti a adeguarsi a questa situazione, e hanno dato origine a scontri, minando le relazioni fra voi e noi. Ma la mano della
Giustizia è più forte. La nostra città ora è sgombra di questi elementi, che sono fuggiti temendo per la propria vita. Così, una volta di più, l'ordine e la sicurezza hanno il sopravvento nella città. La strada è aperta per la ripresa della cooperazione e della fratellanza fra i lavoratori ebrei e arabi.
"A questo punto riteniamo necessario chiarire nei termini più franchi: siamo persone amanti della Pace! Non c'è ragione per la paura che altri cercano d'instillare in voi. Non c'è odio nei nostri cuori, né astio nel nostro atteggiamento verso cittadini amanti della Pace che, come noi, sono impegnati nel lavoro, e nello sforzo di creare.
"Non temete! Non distruggete le vostre case con le vostre stesse mani! Non troncate le vostre fonti di vita. Non attirate su di voi, con le vostre mani, la tragedia, mediante un evacuazione non necessaria, mediante
fardelli da voi stessi creati. Trasferendovi altrove sarete sopraffatti dalla povertà e dall umiliazione. Ma in questa città, vostra e nostra, Haifa, le porte sono aperte alla vita, al lavoro, alla Pace, per voi e per le vostre famiglie.
"Cittadini giusti e amanti della Pace
"Il Consiglo dei Lavoratori di Haifa e la Confederazione del Lavoro, la Histadruth, vi consigliano, per il vostro bene, di restare nella città, e di tornare al vostro lavoro normale. Siamo pronti a venire in vostro aiuto, a ristabilire condizioni normali, a assistervi nell'approvvigionamento di cibo, e ad aprirvi possibilità di lavoro.

"Lavoratori: la città che abbiamo in comune, haifa, fa appello a voi affinche vi uniate nella sua costruzione, nel suo progresso, nel suo sviluppo; non tradite la vostra citta, e non tradite voi stessi. Seguite il vostro interesse, e seguite il retto sentiero!
"Federazione Ebraica del Lavoro in Palestina Consiglio dei Lavoratori di Haifa"

Nel 2002 su circa 6 milioni di cittadini israeliani, più di un milione sono arabi: sono i figli di quegli arabi che non accolsero gli appelli dei dittatori della Siria, dell'Iraq e dell'Egitto.

I discendenti di quegli arabi che credettero ai dittatori sono a tutt'oggi ancora rinchiusi nei campi profughi e non hanno la cittadinanza del paese in cui sono nati. Soltanto in Israele e in Giordania i discendenti degli arabi provenienti dalla Palestina occidentale non sono nei campi profughi, ma liberi cittadini di uno stato di diritto.


Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana
http://shell.spqr.net/islam/italian.html
mailto:[email protected]

Francomputer 
Pluralisticamente accettiamo altre tesi - pro e contro
Non per partito preso o per attribuire torti o ragioni 
ma perch� � giusto cercare di capire

TABELLA PALESTINA - TABELLA ISRAELE


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