INGHILTERRA (REGNO UNITO)

STORIA - LO  STATO SOVRANO  - TERRITORIO - GOVERNO - SISTEMI POLITICI  - I LEADERS
DALLA FONDAZIONE FINO AI GIORNI NOSTRI (LINK ESTERNO)

IN DETTAGLIO ANNO PER ANNO DALL'ANNO 1000 - INIZIANDO DA RE ETELREDO

BREVE STORIA  (IN QUESTA PAGINA) DALLE TRADE UNION A BLAIR
GUGLIELMO IL CONQ. - genesi di una monarchia LA GUERRA IN SCOZIA (W. Wallace)
GUERRA DEI CENT'ANNI (CRONO) DAL  '45 a  TONY BLAIR
ENRICO VIII  
LE MOGLI DI ENRICO VIII X
ELISABETTA I X
RADICALISMO POLITICO RELIGIOSO  
CROMWELL THANK YOU MRS. THATCHER
una MODENESE regina d'INGHILT. X

CRONOLOGIA STORICA DEL PAESE

Nell'antichità abitata dai celti
III SEC a.C.- V SEC. dC DOMINIO ROMANO
V SEC d.C.- 823 REGNI JUTI-ANGLI-SASSONI
823- 899 SUPREMAZIA WESSEX (SASSONI) (regno dall'829)
899- 1016 UNIFICAZIONE DELLE POPOLAZIONI INGLESI
1016- 1042 CONQUISTA DANESE
1042-14/10/1066 RESTAURAZIONE SASSONE SULL'INGHILTERRA

NASCITA REGNO
14-10-1066- 1541 REGNO D'INGHILTERRA
1541- 1603 REGNO DI INGHILTERRA E IRLANDA
1603- 1707 REGNO DI INGHILTERRA SCOZIA E IRLANDA
1707- 1937 REGNO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA
1937- REGNO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA DEL NORD

LE MONARCHIE
14/10/1066- 1215 MONARCHIA ASSOLUTA
1215- 1649 MONARCHIA COSTITUZIONALE
1649- 1660 REPUBBLICA (Cromwell)
1660- 1689 MONARCHIA COSTITUZIONALE
1689- MONARCHIA COSTITUZIONALE PARLAMENTARE

LE DEMOCRAZIE
1154- 1689 Democrazia oligarchica
1689- 1832 Democrazia pluralista ristretta
1832- Democrazia pluralista


Conquistata dai romani sino alla Scozia meridionale (Giulio Cesare, 55 e 54 a.C.; Claudio e i Flavi), invasa da tribú germaniche (angli e sassoni) nel V secolo, fu conquistata poi dai danesi (1013) e dai normanni (1066) che diedero vita alla prima buona organizzazione politico-amministrativa dopo quella romana; fu con la dinastia dei Plantageneti (normanni di casata ormai inglese) che venne promulgata la Magna Charta Libertatum (1215) che è tuttora il fondamento dei diritti civili britannici e la base su cui posa il regime parlamentare.

La Guerra dei cento anni (vedi cronologia) contro la Francia (1337-1453) estromise gli inglesi dal continente europeo, e quella dinastica delle Due rose, fra i Lancaster e gli York (1455-1485), portò al trono Enrico VII Tudor con cui iniziò un periodo di assolutismo, ma anche di grande sviluppo economico e della potenza militare e marittima ( Elisabetta I ).

È con i Tudor che avviene il distacco dell'Inghilterra dalla Chiesa di Roma (introduzione della Riforma anglicana; re Enrico VIII, 1534). L'avvicendamento degli Stuart (scozzesi e cattolici) ai Tudor (protestanti) e la lotta per il trono fra le due confessioni aprirono la strada alla prima rivoluzione istituzionale con l'avvento della Repubblica (1658), dominata da Cromwell, a cui si deve un ulteriore aumento del predominio oceanico dell'Inghilterra (Atto di navigazione, 1651). La restaurazione monarchica (Carlo II, 1660) portò alla proclamazione dell'Habeas corpus (1679), atto che tutela i diritti personali del cittadino di fronte ai poteri del sovrano.

Costretto ad abbandonare il trono il re assolutista e filocattolico Giacomo II, la corona fu offerta a Guglielmo D'Orange Nassau, Statholder d'Olanda, che dovette accettare e giurare la Dichiarazione dei diritti (1689) con i quali furono sanciti importanti principi, quali l'indipendenza della magistratura dal potere reale, la libertà religiosa (solo per i protestanti) e di parola. Intanto avvengono: la cessione all'Inghilterra da parte della Francia di vasti possedimenti nell'America settentrionale; l'unione (1707) all'Inghilterra della Scozia (da allora il nuovo Stato si chiamò Regno Unito di Gran Bretagna); l'inizio, nel 1714, con Giorgio I della dinastia degli Hannover; la ribellione e perdita delle colonie d'America (1783). (Scozia vedi a fondo pagina)

Con lo scoppio della Rivoluzione francese e la sconfitta di Napoleone, la Gran Bretagna ampliò col Trattato di Vienna i propri possedimenti; nel 1876 la regina Vittoria fu incoronata Imperatrice delle Indie e la Gran Bretagna diveniva cosí il piú vasto impero coloniale.
Tale impero mutò però lentamente aspetto con l'indipendenza conquistata da alcuni dominions e colonie e con la nascita in sua vece del Commonwealth, comunità civile di Stati sovrani, uniti alla Gran Bretagna da un legame morale, risultato di una sapiente politica estera e da potenti interessi economici e culturali.

Dopo la seconda guerra mondiale i governi che ressero la Gran Bretagna dovettero risolvere gravi crisi internazionali (perdita di Suez, del Sudan, crisi di Cipro, della Rhodesia, di Aden, ecc.) e interne, come le varie congiunture economiche culminate con la svalutazione della sterlina (18 novembre 1967) e l'approvazione della legge Carr (24 marzo 1971) che vorrebbe limitare alcune libertà sindacali. Ma forse il fatto più importante per la Gran Bretagna dopo la vittoria della seconda guerra mondiale, è il suo accoglimento nel MEC.

CRONOLOGIA DEI REGNANTI D'INGHILTERRA

Re danesi
Canuto il Grande 1016-1035
Aroldo I 1035-1039
Canuto II 1039-1042

Re anglosassoni
Edoardo III 1042-1066
Aroldo II 1066

Re normanni
Guglielmo il Conquistatore 1066-1087 ( genesi di una monarchia)
Guglielmo II 1087-1100
Enrico 1 1100-1135
Stefano di Blois 1135-1154

Re Plantageneti
Enrico II 1154-1189
Riccardo Cuordileone 1189-1199
Giovanni Senzaterra 1199-1216
Enrico III 1216-1272
Edoardo I 1272-1307
Edoardo II 1307-1327
Edoardo III 1327-1377
Riccardo II 1377-1399

Casa dei Lancaster
Enrico IV 1399-1413
Enrico V 1413-1422
Enrico VI 1422-1461

Casa degli York
Edoardo IV 1461-1483
Edoardo V 1483
Riccardo III 1483-1485

Casa dei Tudor
Enrico VII 1485-1509
Enrico VIII 1509-1547
Edoardo VI 1547-1553
Giovanna Grey 1553
Maria 1553-1558
Elisabetta I 1558-1603

Casa degli Stuart
Giacomo I 1603-1625
Carlo I 1625-1648

Repubblica
Consiglio di Stato 1649-1653
O. Cromwell (Lord protettore) 1653-1658
Riccardo Cromwell (Lord protettore) 1658-1659

Restaurazione degli Stuart
Carlo II 1660-1685
Giacomo II 1685-1688

Casa Orange
Guglielmo III 1689-1702
Anna 1702-1714

Casa Hannover-Coburgo
Giorgio I 1714-1727
Giorgio II 1727-1760
Giorgio III 1760-1820
Giorgio IV 1820-1830
Guglielmo IV 1830-1837
Vittoria 1837-1901

Casa Sassonia-CoburgoGotha (dal 1917 Windsor)
Edoardo VII 1901-1910
Giorgio V 1910-1936
Edoardo VIII 1936
Giorgio VI 1936-1952
Elisabetta II 1952

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LA SCOZIA

La storia di Scozia, la Caledonia (dalla stirpe celtica dei Caledoni-Pitti) dei tempi romani, consiste soprattutto nei suoi rapporti, spesso sanguinosi, con l'Inghilterra. Il resto della sua storia è quella dei clans, gruppi di famiglie discendenti in linea maschile spesso in guerra fra di loro.
In nessun paese è tanto facile per un turista seguirne la storia attraverso i luoghi. Ne sono esempi il Vallo di Adriano e il Vallo di Antonino, costruiti dai romani nel II sec. d.C. per ricacciare e tenere chiuse dentro la selvaggia Scozia del nord le tribú celtiche (Caledoni e Scoti). Conquistata nella parte meridionale dal romano Agricola (82 a.C.), tornò tutta libera con l'abbandono dell'occupazione romana; cristianizzata da S. Colombano, si costituí in diversi regni degli Scoti e dei Pitti (VII sec.), distrutti dai Normanni (XI sec.).
Il primo re di Scozia fu Duncan e con lui, ucciso dal proprio generale Macbeth nel 1040, cominciano le prime disfatte a mano degli inglesi.
L'infiltrazione inglese continuò per quasi 200 anni. La prima rivolta scozzese (del re vassallo, John Balliol) contro Edward I di Inghilterra, fece perdere alla Scozia anche la posizione di regno-satellite: essa infatti fu annessa. Fattasi di nuovo indipendente con Robert Bruce, la Scozia si alleò con la Francia contro l'Inghilterra nella Guerra dei cent'anni; nel 1371 la corona passò agli Stuart che lottarono furiosamente con gli inglesi e con i nobili scozzesi di cui volevano abbassare la potenza; tali contrasti divennero feroci con Maria Stuarda, anche perché complicati dall'urto fra le due diverse confessioni: cattolica Maria con parte dei suoi sudditi, riformati gli altri che avevano costituita la Chiesa presbiteriana; alla fine Maria Stuarda fu costretta dai suoi sudditi protestanti ad abdicare e si rifugiò presso la regina d'Inghilterra Elisabetta I, sua cugina, che la fece decapitare (1587).

Suo figlio Giacomo I divenne re d'Inghilterra e così il regno di Scozia fu di nuovo unito con quello d'Inghilterra (1603); tale unione divenne poi effettiva nel 1707, anno in cui la regina Anna costituì il Regno Unito di Gran Bretagna. Nel 1745 ci fu la rivolta di « Bonnie Prince Charlie », finita con la disfatta scozzese a Culloden. Fino al 1782 il tipico costume scozzese delle Terre Alte fu proibito.

Non si parlò piú di indipendenza scozzese fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando un membro del Partito nazionalista scozzese entrò nel Parlamento britannico. Nel 1949 si raccolsero 2 milioni di firme a favore di un Parlamento scozzese. Una delle accuse principali contro gli inglesi da parte dei nazionalisti è che la Scozia se vivesse autonoma con le sue esportazioni, non avrebbe mai problemi di bilancia dei pagamenti. Lo spirito nazionalistico e d'indipendenza è particolarmente rinato dopo la seconda guerra mondiale, con lo scioglimento dell'Impero e l'allentamento del potere politico di Londra.
In Scozia l'antica lingua gaelica resiste solo nelle isole e nelle Terre Alte.

PER QUANTO RIGUARDA L' IRLANDA VEDI > >

 


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