SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
WILHELM WUNDT

UN PIONIERE DELLA PSICOLOGIA

Wilhelm Wundt filosofo, fisiologo e psicologo nacque a Neckerhau,  vicino a Mannheim, il 16 agosto del 1832.

La sua infanzia non fu felice, soprattutto dopo la morte prematura del padre, un pastore luterano. Si ritiene che la scelta di fare il medico (si laure� a Heidelberg nel 1856) sia stata condizionata anche dall�esigenza di svolgere una professione che permettesse di superare rapidamente le ristrettezze economiche della famiglia.
 
Boring nella sua History of experimental psychology (1950) ha descritto cos� gli anni prima dell�universit�: Wundt �non impar� mai a giocare. Non ebbe amici durante l�infanzia e solo dei compagni di studio durante l�adolescenza. Non riusc� ad avere l�amore e l�affetto dei genitori, trovando una sostituzione nel profondo attaccamento per il vicario che gli era precettore. Si pu� vedere il futuro uomo in formazione: il Wundt privo d�umorismo, infaticabile e aggressivo� (p. 317).

Negli anni dell�universit� Wundt fu assistente del fisiologo Hermann von Helmholtz (1821-1894) e durante una permanenza nel 1856 a Berlino studi� con il �padre della fisiologia sperimentale�, Johannes Muller (1801-58), e con il fisiologo Emil Du Bois-Reymond (1818-96). 
Dopo la laurea in medicina Wundt si rec� a Heidelberg per compiere ricerche sulla fisiologia dei nervi e degli organi di senso e successivamente esperimenti specificatamente psicologici, sulla base dei quali elabor� la sua concezione di una nuova psicologia scientifica legata alla fisiologia, che espone nei Grundzuge der physiologischen Psychologie (1873-74). 

Wundt divenne professore di filosofia prima a Zurigo (1874-75) e poi a Lipsia, dove rimane dal 1875 fino alla morte avvenuta il 31 agosto del 1920. A Lipsia Wundt divenne il celebre promotore della psicologia come disciplina autonoma e scientifica, fond� quello che � considerato il primo autonomo e organico laboratorio di psicologia sperimentale, dove si formarono decine di psicologi che a loro volta fondarono nuovi laboratori di psicologia in Germania e all�estero.

La produzione di Wundt fu vastissima; pu� essere vista lungo un percorso che va dalla fisiologia Contributi alla teoria della percezione sensoriale (1858-62), alla �psicologia fisiologica� o psicologia sperimentale Fondamenti di psicologia fisiologica (1873-74); l�ultima ed. fu la VI in tre voll. (1908-11), alla filosofia Logica (1880-83); Etica (1886); Sistema di filosofia (1889). Carattere introduttivo e grandissima diffusione ebbe il Compendio di psicologia (1896, con la IX ed. rivista nel 1911; trad. in inglese nel 1896 e in italiano nel 1900). Una sorta di autobiografia � l�opera Vissuto e conosciuto (1920).
Infine alla �psicologia dei popoli� o psicologia socio-culturale "Psicologia dei popoli" (tra il 1900 e il 1920). In quest'opera poderosa (in 10 volumi) ricchissima di dottrina e di erudizione, il W. cerca di studiare la "psicologia collettiva", nelle sue manifestazioni permanenti: linguaggio, arte, mito, religione, società, diritto, civiltà: una "summa" della cultura positivistica del sec. XIX aggruppate attorno a questi motivi.

Per una comprensione della metodologia wundtiana � importante la filosofia della scienza esposta nella sua Logica. Wundt incorpor� la sua psicologia in un elaborato sistema filosofico che comprende la concezione della mente come attivit� e non come sostanza, il volontarismo psicologico, il parallelismo psico-fisico e il ruolo dominante assegnato all�appercezione.

Alessia Cima

Bibliografia:
Mecacci, "Storia della psicologia del novecento".

Legrenzi, �Storia della psicologia�

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"Il valore della psicologia del Wundt consiste nell'aver dato alla psicologia un carattere scientifico,
nel farne una ricerca non psicofisica, ma fisiologica (fisio-psicologia)"
( cit. Enciclop. It. Treccani).

Wundt tuttavia, fu anche sostenitore di una "psicologia filosofica", che i suoi eredi si affrettarono a mettere da parte (*) per il suo carattere di inverificabilià sul piano empirico: ci riferiamo soprattutto al "volontarismo" wundtiano, secondo cui la "reazione psichica" che segue le fasi della "stimolazione", della "percezione" e dell'"appercezione", è caratterizzata da un "atto di volontà" che è l'equivalente del "libero arbitrio" della tradizione filosofica spiritualistica, e che riassume e sintetizza tutti gli aspetti della personalità". (da Enciclopedia della Filosofia, Garzanti, 1981)
( * ) Ludovico Geymonat, nella poderosa "Storia del pensiero filosofico e scientifico" (9 volumi, Garzanti Ed.) non dedica a Wilhelm Wundt, neppure una riga nelle sue 5248 pagine.


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