SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
ANTONIO VALENTE - ALFREDO SANDULLI

ANTONIO VALENTE
insigne medico

Antonio Valente nacque a San Marco dei Cavoti il 9 maggio 1910, dal dr. Diodoro, anch’egli medico, e da Maria dei Marchesi Rosati de Girolamo Grosso.
Iscrittosi alla facoltà di medicina presso l’Università di Napoli conseguì la laurea nel 1935 e poco dopo prestò la sua opera di medico con la Polizia Coloniale in africa Orientale, dal 1936 al 1939.
Rientrato in Italia entrò per concorso nel Corpo Sanitario aeronautico con il grado di Tenente, partecipando alle operazioni di soccorso aereo nell’Egeo; insignito della Croce d’oro al Merito di Guerra fu collocato con il grado di Maggiore nel Ruolo d’Onore dell’Aeronautica Italiana, e in seguito promosso Maggiore Generale.

Tornato in Italia si stabilì a San Marco dei Cavoti, ove fu eletto Sindaco nel 1953, e dove si dedicò alla professione di medico, ricevendo nel 1978 la Medaglia d’Oro dell’Ordine dei Medici per i suoi quarant’anni di attività.

Ricoprì inoltre numerosi altri incarichi, tra cui quello di Vice Presidente dell’Accademia Aeronautica di Napoli, e fu insignito di alte onorificenze, tra le quali quella di Commendatore al merito della Repubblica e di Accademico Tiberino nel 1969. Sposò la signora Lidia De Ninno da cui ebbe tre figli.
Si è spento a San Marco dei Cavoti il 6 luglio del 2001.
Da: Andrea Jelardi, Giuseppe Moscati e la scuola medica sannita del novecento, Realtà Sannita, Benevento 2004

ALFREDO SANDULLI
morì eroicamente a Cefalonia

Alfredo Sandulli, Tenente dei Carabinieri, Medaglia d’oro, caduto a Cefalonia nel 1943, nacque a Napoli nel 1919 e, partito per il fronte nel secondo conflitto mondiale, fu Comandante della sezione dei carabinieri addetta al comando dell’eroica divisione ‘Aqui’ nell’isola di Cefalonia, nelle tragiche giornate che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943.
Per difendere l’isola dall’attacco tedesco la divisione, perso ogni contatto con la Patria, si sacrificò quasi al completo e il Sandulli, catturato con altri trecento ufficiali, fu tra i primi ad offrirsi al plotone di esecuzione nemico, morendo eroicamente il 24 settembre 1943 in località San Teodoro di Argostoli.


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