SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
JOSEP FOUCHE'

un diabolico personaggio  tutto da scoprire

LIONE 
CITTA� RIBELLE

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di LUIGI CERRITELLI


Lione � sempre stata la citt� dei contrasti. Nel 1792 non era ancora il primo centro industriale di Francia ma pur essendo bottegaia ed agraria aveva nel suo ambito una ben delineata classe operaia spiccatamente in contrasto con quella dei datori di lavoro, monarchica e forcaiola.
In quell�anno si erge dal mucchio, un uomo di pura fede, religioso ed estatico, aspirante rifacitore di un mondo in declino, inconsapevole provocatore di una serie di sventure che coinvolgeranno proprio Lione. La sua citt�; la citt� della seta. Costui � CHALIER, prete spretato come tanti ma con un nuovo cristianesimo nel cuore al quale ha consacrato la vita. 

Appassionato seguace di Rousseau per propagandare la ragione e l�uguaglianza egli porta, personalmente, da Parigi a Lione una grande pietra tolta alla Bastiglia, roccaforte del dispotismo e a Lione la erige in piazza come un altare. Egli recita, a memoria, i discorsi di MARAT eccitando la massa operaia, organizzando le bande rivoluzionarie, istruendole nel linguaggio, nelle idee, nella prassi. Alla prima rivolta, con morti e feriti, Chalier viene sbattuto in carcere. Si decise di dire basta e di dare un esempio condannandolo a morte per omicidio e sedizione. Invano la Convenzione manda, da Parigi, messi su messi per salvare Chalier. Il Consiglio Comunale di Lione respinge ogni intromissione; anzi condanna a morte il povero sognatore adoperando lo strumento umanitario in voga in quel momento: la ghigliottina. Per tre volte il boia incaricato, inesperto e poco convinto del suo ruolo, tenta di tagliare la testa a Chalier. Alla fine sar� la spada a mettere fine a quello spettacolo crudele e disumano.
La Convenzione scatta indignata ed offesa. Come si permette Lione, singola citt� di Francia,di  opporsi alla Assemblea Nazionale?
Questa sfida va lavata nel sangue! Lione sa quello che l�aspetta. Allora arruola truppe, organizza le difese, cerca alleanze contro i repubblicani.
Saranno le armi a decidere la contesa. La capitolazione di Lione � uno scherzo per le truppe nazionali rinforzate da un numero impressionante di contadini e operai che arrivano da tutta la Francia. Quando alla Convenzione il Presidente annuncia la vittoria tutti i deputati, moderati o estremisti, esultano abbracciandosi e giubilando. La Repubblica � salva! Ora bisogna dare una lezione esemplare a questa citt� che ha osato opporsi al potere repubblicano centrale. Il 12 ottobre 1793 il Presidente della Convenzione emana il seguente 

EDITTO CONTRO LA CITTA� DI LIONE

ARTICOLO 1.-La convenzione Nazionale elegger� su proposta del Comitato di Salute Pubblica una Commissione straordinaria composta di cinque membri, perch� siano puniti militarmente e senza ritardo i controrivoluzionari di LIONE.

ARTICOLO 2.-La citt� di Lione sar� distrutta. Tutte le case dei ricchi saranno demolite. Rimarranno solo le case dei poveri, le dimore dei patrioti e dei martiri, gli edifici pubblici e quelli industriali.

ARTICOLO 3- Il nome di Lione sar� cancellato dalla lista delle citt� repubblicane. Il gruppo di case rimasto sar� chiamato VILLE AFFRANCHIE.

ARTICOLO 4- Nella zona distrutta verr� eretta una lapide che rechi il moto seguente: Lione fece la guerra alla Libert�. Lione non esiste pi�.

Nessuno, alla Convenzione, osa opporsi a questa folle proposta. Come commissario di governo viene nominato COUTHON, collaboratore di Robespierre, personalit� nella quale si mescola giacobinismo integrale e astuzia da bottegaio. Egli scrive proclami su proclami senza dar luogo ad azioni successive; opera teatrali misure che appagano lo spirito rivoluzionario senza ordinare distruzioni col pretesto che non vi sono operai disponibili per le demolizioni. In realt� Couthon, amico di Robespierre e suo fedele esecutore di ordini, paralizzato alle gambe per una poliomelite infantile, non vuole la distruzione di Lione e sta giocando in attesa che le cose decantino. Ma la Montagna locale non ci sta. Comincia a farsi sentire a Parigi. Alla Convenzione si accusa Couthon di codardia e alla fine si decide di sostituirlo anche se Robespierre non gradisce la cosa ma fa buon viso a cattiva sorte.

Chi sono i nuovi proconsoli? Nessuno si meraviglia quando Fouch� reindossa la fascia tricolore, il cappello piumato e la grinta adatta alla bisogna e si appresta a precipitarsi a Lione per eseguire quello che Couthon ha promesso senza attuare: sterminare i traditori della rivoluzione e distruggere la citt�. 

FOUCHE� MITRAGLIATORE DI LIONE

( la strage di Lione )


In realt� Joseph Fouch� non ama il sangue. Egli nel suo intimo rispetta la vita degli altri fino a quando � in pericolo la sua. Fino ad allora Desmoulins, Robespierre, Marat, Danton predicavano morte per gli avversari quasi in un gioco contro di essi. Molti di loro rimanevano sconvolti quando le loro istanze prendevano corpo e la ghigliottina eseguiva quanto essi auspicavano nei discorsi concitati e folli in cui si dava morte a tutti, senza valutare l�effetto che avrebbero avuto sul popolino ubriaco di violenza e vendette. Fouch� sa tutto questo.
Dovr� eseguire gli ordini e nello stesso tempo valutare giorno per giorno il mutare delle tendenze dentro la Convenzione. Egli istruisce convenientemente il gruppo dei suoi scherani, gi� in azione a Nantes, per avere ogni giorno sotto controllo la situazione locale via per via, piazza per piazza. Far� lavorare sodo quel fesso di Collot d�Herbois, associandolo in modo eclatante ad ogni iniziativa dandogli uno spazio apparente di grande autorit� che potr� essere letto ora come dovuto alla naturale modestia e riservatezza di Fouch� ora alla tracotanza dello stesso Collot che tende a fare la primadonna escludendo la saggezza e la lungimiranza dello stesso Fouch�.
Insomma il nostro eroe � abile,astuto,organizzato.Egli si reca spesso a Parigi per annusare l�aria del potere centrale in modo da potere prevenire ribaltoni e cambiamento di indirizzo.

Per prima cosa organizza una messa laica per Chalier sullo stile macabro e eclatante di retorica delle analoghe cerimonie di Nantes; poi avendo sentore che a Parigi ci si stupisce della sua lentezza,decide di agire. Il 4 Dicembre 1793, dice ai suoi che la ghigliottina � lenta e fa preparare fosse comuni. Sessanta giovani carcerati legati a due a due sono portati davanti ad esse e mitragliati con cannoni puntati a dieci passi. Uno squadrone di cavalleria finisce chi non � morto, a sciabolate e ogni cavaliere si compensa con le vesti e le calzature dei poveri morti che vengono poi sepolti comunemente. Questa mitraillad viene ripetuta .., e ripetuta .., e ripetuta � fino a quando il sangue che cola sulle rive del vicinissimo Rodano comincia ad arrossare l�acqua del fiume e diventa messaggio eloquente per i villaggi e le citt� a valle. La Convenzione, nel frattempo, proclama Chalier Santo Nazionale ed alla sua compagna viene assegnata una pensione a vita. 
Fouch� dichiara pubblicamente che 
LE CONDANNE DI QUESTO TRIBUNALE 
ATTERRISCONO I REI MA CONSOLANO IL POPOLO.

Improvvisamente Egli sente che l�aria sta cambiando. Si mostra non sempre d�accordo con Collot che completamente calatosi nella parte continua a giacobineggiare. Chi osserva Fouch� lo vede, quando � in compagnia del suo collega, scuotere la testa, alzare gli occhi al cielo, sussurrare che ci sarebbe bisogno di pi� saggezza nel far le cose.
Insomma il nostro amico comincia a misurare le distanze. Piano piano ordina di limitarsi alle piccole cose di routine: due o tre teste al giorno di noti lestofanti fino ad allora risparmiati. Lione accoglie questo mutamento come se Fouch�, inizialmente sopraffatto da Collot nella direzione delle operazioni, si sia improvvisamente reso conto che era ora di farsi sentire di pi� con quel massacratore. I lionesi lo eleggono intimamente loro SALVATORE. I giacobini di LIONE si lamentano con la convenzione ove il clima � mutato ma c� Robespierre, il vecchio nemico, che prende una iniziativa che alla fine gli riuscir� fatale. Gli riesce di convocare il Comitato di Salute Pubblica, senza capire che il vento � cambiato, per accusare FOUCHE� di avere messo a morte alcuni patrioti giacobini. In realt� il nostro eroe li aveva sorpresi con le mani nel sacco, a razziare in una casa, e , geniale come gli veniva di essere da un po� di tempo a questa parte, aveva intuito che la cosa gli andava a fagiolo se li avesse fatti fuori. 

Ora il mitragliatore di duemila povere vittime veniva accusato per avere applicato giustizia contro ladri e sciacalli! Tornando a Parigi, Joseph Fouch�, gi� pensa a come far fuori Massimiliano Robespierre; l�accusa lo fa ridere pensando all�aureola di SANTO PROTETTORE che i superstiti di Lione, gi� gli stanno tessendo sul capo ma � meglio andar cauti. Non si sa mai; l�Incorruttibile � ancor pi� pericoloso adesso che il barometro sembra registrare un cambiamento del tempo politico nella Convenzione Nazionale.

LA LOTTA FOUCHE�-ROBESPIERRE

Il 3 Aprile 1794 Fouch� apprende che il Comitato di Salute Pubblica lo ha chiamato per rendere conto del suo operato. Nel partire da Lione provvede a far ghigliottinare boia, aiutante del boia ed altri quattordici figuri di cui si � servito ma di cui non si fida. Nessuno sa tacere come un morto! Il giorno 8 a Parigi apprende che Chaumette � in prigione, Danton decapitato, Condorcet sparito nel nulla per paura di perdere, anche lui, quella testa che hanno perduto Marat, Desmoulins, ed altri campioni che si erano opposti al PONTIFEX MAXIMUS, al DITTATORE, al TRIONFATORE Robespierre. Nell�entrare nella sala della Convenzione Fouche� chiede la parola. L�audacia del gesto � innegabile. Il presidente gliela concede tra lo stupore generale.

Egli legge un rapporto circostanziato, eloquente, rispettoso del potere dell�assemblea, fermo nel caratterizzare il senso politico e repubblicano della sua attivit� a Lione, cauto verso l�incorruttibile che lo osserva serio e quasi stupito. Alla fine tutti rimangono muti come ad ascoltare il silenzio degli altri. La relazione viene posta agli atti per essere passata al Comitato perch� la esamini nei dettagli. Il silenzio di quelle ore � un tarlo roditore per Fouch�. Il terrore comincia ad impadronirsi di lui. Si dice che la sera stessa si sia recato a casa di Robespierre per una chiarificazione e che ne sia uscito pi� preoccupato di prima. La visita AL MONUMENTO DELLA VIRTU� gli ha reso ancor pi� evidente la necessit� che bisognava in qualche modo far fuori quel PRESUNTUOSO E FANATICO SAVONAROLA che si atteggiava, ora, con la difesa di nuovi valori spirituali, a PROFETA della Francia.

Egli comincia a contattare uno ad uno una serie di deputati, ammiccando quasi a compatirli per la fine che faranno in mano al despota. Intanto Robespierre il 6 Maggio chiama tutti gli intellettuali della Repubblica a riconoscere l�esistenza di un ESSERE SUPREMO E L�IMMORTABILITA� QUALE FORZA CHE GUIDA L�UNIVERSO; e rivolgendosi improvvisamente a Fouch� gli grida: �RACCONTACI, DUNQUE, RACCONTACI CHI MAI TI HA AFFIDATO LA MISSIONE DI ANNUNCIARE AL POPOLO CHE NON ESISTE LA DIVINITA��.;QUALE VANTAGGIO HAI TROVATO NEL PERSUADERE L�UOMO CHE UNA FORZA CIECA PRESIEDE AI SUOI DESTINI E COLPISCE A CASO IL DELITTO E LA VIRTU�; CHE LA SUA ANIMA NON E� ALTRO CHE UN ALITO LIEVE DESTINATO A SPARIRE? SCIAGURATO SOFISTA, CON QUALE DIRITTO PRETENDI DI STRAPPARE ALL�INNOCENZA LO SCETTRO DELLA RAGIONE PER AFFIDARLO IN GREMBO AL DELITTO?

Un applauso fragoroso accoglie l�invettiva. Fouch� non replica. Il silenzio � d�obbligo visto che � impossibile replicare a tanta eloquenza.
Il 18 Pratile, all�improvviso, Fouch� viene proclamato PRESIDENTE DEL CLUB DEI GIACOBINI. Robespierre ne � stupito. Fouch� � il primo che gli resiste quasi in un gioco di scacchi. Qualcuno vede il nostro eroe ai giardini con Carlotta Robespierre, l�antica simpatia. Altri vengono da lui avvertiti di essere in pericolo e constatano che l�avvertimento era reale. La rete che va tessendo Fouch� tocca anche il deputato Tallien disperato perch� l�amante Teresa Cabarrus, bellissima spagnola, � imprigionata ed in attesa di ghigliottina. Robespierre tenta di accusarlo, tramite qualche amico di fede, all�interno del Club ma l�azione fallisce perch� tutti cominciano ad avere una paura folle del DESPOTA. Ora Robespierre quasi si impunta. Decide di presentare pubblica accusa personale all�interno del Club dei Giacobini pretendendo la presenza del Presidente Fouch�. Questo per� se ne guarda bene e non convoca l�assemblea. In altri tempi sarebbe stato una sfida a tutti i soci; ora i giacobini sanno che la sua tattica serve a combattere colui che � diventato il nemico pubblico numero uno: Maximiliano Robespierre.

L�attacco dell�incorruttibile avviene nella Assemblea Nazionale dell�11 giugno. Mai nominandolo egli si lancia su Fouch� con una violenza verbale mai registrata in quell�aula. Lo definisce impostore, vile, spregevole con un implicito preavviso di richiesta di condanna a morte. La sera Fouch� dorme fuori casa e fa il giro di buona parte dei deputati pi� importanti. Cos� per molte notti si riunisce con Barras, Tallien, Carnot ad organizzare la caduta dell�Incorruttibile. Ed il gruppo aumenta vertiginosamente di numero.
Il giorno 8 Termidoro tutti vanno alla Convenzione convinti che sar� un giorno da ricordare comunque vada. Ed � un giorno storico pieno di teatrale drammaticit�.

FOUCHE� ARTEFICE DEL TERMIDORO

Sulla citt� grava l�afosa canicola di luglio e gi� di buon mattino nella Convenzione regna una strana eccitazione mista ad inquietudine.
Capannelli di deputati ad ogni angolo, curiosi ed estranei che si dispongono sulle tribune. Si dice che oggi Robespierre far� i conti con i suoi nemici. La sera precedente a casa di Robespierre vi � stata riunione con Saint Just e compagni e si conoscono bene gli effetti di tali conciliaboli segreti. D�altronde il giorno 7 anche Fouch�, Barras e Tallien avevano concordato di dar battaglia su tutto il loro ormai vasto fronte. La parola d�ordine � : Bisogna colpire!.

Aperta la seduta, Robespierre chiede la parola. Sale sulla tribuna con ostentata gravit� mostrando un rotolo di carta: il manoscritto del suo discorso. Egli � bianco e pallido. Prima di cominciare dondola lentamente lo sguardo da destra a sinistra quasi a prendere possesso ipnotico dell�assemblea.
I suoi avversari, e sono tanti, lo guardano quasi compunti aspettando le sue parole. Uno solo manca: Joseph Fouch�! E� strano ma il pomo della discordia � assente. Su di Lui si accende l�ultima lotta decisiva.
Robespierre parla a lungo e con prolissit�; dice di congiure e cospirazioni; parla di nemici ma non li nomina. Ci penser� Saint Just ad indicarli alla mannaia. Per tre ore trascina il suo concione e alla fine l�assemblea pi� che atterrita � esasperata. Non una mano applaude.

Vi � incertezza. Saint Just propone che il discorso venga stampato�.. ed improvvisamente un deputato piccolo piccolo si oppone. E� BOURDON DE L�ISLE l�iniziale voce di dissenso. In un quarto d�ora la situazione � capovolta; l�accusatore spinto alla difesa; la folla vociante di deputati guidata da Tallien impreca contro l�incorruttibile gridandogli sdegno e sfiducia. A chi gli chiede di Fouch�, Robespierre risponde , sempre pi� pallido,: � Di Fouch� parler� domani�. Di Fouch� egli non avr� pi� il tempo di parlare poich� i fatti precipiteranno a tal punto che egli dovr� preoccuparsi di s� e dei suoi amici. Alla seduta del 9 Termidoro Fouch� � ancora assente ma la sua presenza in retrovia � stata efficacissima. Sono all�assemblea anche molti deputati che da tempo non vi partecipavano per paura, convinti dal Nostro che ora o mai pi� bisogna saldare i conti con la banda di Robespierre.

Saint Just prende subito la parola ma Tallien lo interrompe e dopo di lui una torma di oratori che riversano accuse, clamori, urla, invettive su Robespierre e i suoi. Alle sei di sera sono condannati a morte, incarcerati e successivamente giustiziati, Robespierre, Saint Just, Lebon, Fouquier Tinville, Carrier ed altri. Il Comitato di Salute pubblica scagiona, subito, Fouch� dalle accuse mossegli per l�attivit� a Lione ma condanna Collot D�Herboise alla ghigliottina secca, la deportazione, per gli stessi fatti. Come volevasi dimostrare, Fouch�  ne esce trionfatore ma non gli interessa nessun tipo di onore. Egli sa che l�unico suo spazio rimane la realt� rivoluzionaria. Il nuovo governo di Barras e soci, non gli interessa. Nel rientrare alla Convenzione, invece che andare nei banchi della destra, decide di riprendere il suo vecchio posto sulla Montagna. Senza Robespierre egli si sente a suo agio e libero di muoversi. Per la prima volta egli non va con la maggioranza ma con la minoranza giacobina. Cosa ha in mente Joseph Fouch� da Nantes?


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