SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
CAPETI - VALOIS - ORLEANS - BORBONE

LE DINASTIE
SUL TRONO DI FRANCIA

I Capeti regnarono in Francia dal 987 al 1328

 

A partire da  ROBERTO IL FORTE (861-866)  l'affermazione di un re in Francia al vertice dello stato e della nazione inizi� ad essere sempre pi� sostenuta da un crescente sentimento nazionale che nel re si identificava; un vertice che favor� e promosse una politica di funzionari loro sottoposti, come incaricati di riscuotere diritti e benefici.
Nella fase feudale la corte del re era innanzitutto un consiglio piuttosto saltuario composto dai grandi vassalli, nobilt� titolata nominata dal re, ecclesiastici: con gli stessi soggetti solo pi� tardi (1239) si venne costituendo il Parlamento di Parigi e una corte suprema di giustizia, che in ogni caso decideva in nome e secondo il volere del re, registrava le leggi, gli editti e le ordinanze.

Ruolo importante nella politica dal trecento in poi in quanto queste "assemblee rappresentative" chiamate a ratificare i sussidi finanziari richiesti dal sovrano per necessit� militari e politiche, vennero chiamate assemblee di "stati", una "societ� di ordini". Un tipo di societ� (che predomin� in Europa fino al XVII secolo) nel quale le gerarchie tra i singoli individui si determinano non in relazione al ruolo economico che essi svolgono ma in ragione della stima, dell'onore e della dignit� attribuiti a funzioni che possono anche non avere alcun rapporto con la produzione.

Nella prima fase di questa prima centralizzazione dello stato abbiamo dunque i Capeti. La loro sovranit� rest� per pi� di un secolo limitata al territorio tra Parigi e Orleans.
La riaffermazione di un vero potere monarchico cominci� con Luigi VI, ma solo con Filippo II la monarchia capetingia avvi� un processo di unificazione pi� solido.
(gli anni a fianco: durata del regno; in parentesi nascita e morte)


DINASTIA CAPETI

UGO CAPETO 987-996 - (941-996)
ROBERTO II IL PIO 996-1031 - (970-1031)
ENRICO I 1031-1060 - (1008-1060)
FILIPPO I 1060-1108 - (1052-1108)
LUIGI VI il Grosso 1108-1137 - (1080-1137)
LUIGI VII  il Giovane1137-1180 - (1120-1180)
FILIPPO II Augusto 1180-1223 - (1165-1223)
LUIGI VIII il Leone 1223-1226 - (1187-1226)
LUIGI IX il Santo 1226-1270 - (1214-1270)
FILIPPO III l'Ardito 1270-1285 - (1245-1285)
FILIPPO IV il Bello 1285-1314 - (1268-1314)
LUIGI X l'Attaccabrighe 1314-1316 - (1289-1316)
GIOVANNI I il Postumo 1316 - (1316-1316)
FILIPPO V il Lungo 1316-1322 - (1294-1322)
CARLO IV il Bello 1322-1328 - (1294-1328)

I VALOIS

Regnarono sulla Francia dal 1328 al 1589. Nome derivato da una piccola contea medievale a nord-est di Parigi, di Carlo Valois, morto nel 1325. Suo figlio (detto il "fortunato") fu il primo a sedere sul trono di Francia. Vari matrimoni cadetti diedero poi origine alla dinastia dei Valois-Orleans (1 re), e ai Valois-Angouleme (5 re)

DINASTIA DEI VALOIS

FILIPPO IV il Fortunato 1328-1350 - (1293-1350)
GIOVANNI il Buono 1350-1364 - (1319-1364)
CARLO V il Saggio 1364-1380 - (1338-1380)
CARLO VI il Folle 1380-1422 - (1368-1422)
CARLO VII il Vittorioso 1422-1461 - (1403-1461)
LUIGI XI 1461-1483 -  (1423-1483)
CARLO VIII 1483-1498 - (1470-1498)

Con Carlo IV termina il ramo diretto della dinastia e si dipartono le line cadette;
  le pi� note sono


VALOIS-ORLEANS  e BORBONE 

DINASTIA VALOIS-ORLEANS - LUIGI XII  1498-1515 - (1462-1515)

DINASTIA VALOIS-ORLEANS-ANGOULEME

FRANCESCO I 1515-1547 - (1494-1547)
ENRICO II 1547-1559 - (1519-1559)
FRANCESCO II 1559-1560 - (1544-1560)
CARLO IX 1560-1574 - (1550-1574)
ENRICO III 1574-1589 - (1551-1589)


DINASTIA BORBONE

In origine fin dal IX secolo, era una grande famiglia di signori divisa in pi� rami. Emerse un ramo con il nome derivato dall'omonimo castello di Bourbon nella Francia centrale, precisamente nella vallata del fiume Allier, dove si trova tuttora una fonte gi� nota ai Romani col nome di Aquae Borbonis.
 Qui nel X secolo diventati vassalli della Corona, cominciarono una scaltra politica di matrimoni, di guerre e di alleanze che doveva portarli nell'arco di alcuni secoli per diritto di sangue a sedere per lungo tempo sui troni di Spagna, Francia e Italia.

Fin dal 1276 con un matrimonio dell'erede Beatrice di B. con Roberto di Clermont, figlio cadetto di Luigi IX, i Borboni si inserirono nella famiglia reale, che per� termin� la linea diretta nel 1527 quando mor� l'ultimo discendente Carlo di Borbone. Un ramo cadetto di questa famiglia, rappresentato da Antonio di Borbone attraverso il matrimonio con l'erede Giovanna degli Albret sovrani della Navarra, acquis� non solo questo regno, ma la stessa Giovanna (1528-1572) divenne poi madre di  Enrico nato nel 1553. Che alla morte di Enrico III senza eredi diretti, sal� 36enne sul trono di Francia con il nome di Enrico IV.

ENRICO IV  1589-1610 - (1553-1610)
LUIGI XIII 1610-1643
- (1601-1643)
LUIGI XIV 1643-1715
- (1638-1715)
LUIGI XV 1715-1774
- (1710-1774)
LUIGI XVI 1774-1792
- (1754-1793)
LUIGI XVIII 1814-1824
- (1755-1824)
CARLO X 1824-1830
- (1757-1836)

Segu� poi il Regno e l'Impero dei francesi con

NAPOLEONE BONAPARTE - 1804-1814 e 1815
LUIGI FILIPPO D'ORLEANS - 1830-1848
NAPOLEONE III BONAPARTE 1852-1870

Il declino della monarchia in Francia ebbe il suo apogeo e nello stesso tempo inizi� il suo declino quando LUIGI XIV sal� sul trono nel 1643 rimanendovi fino al 1715. Un re destinato a incarnare l'assolutismo monarchico in Europa. Quella forma di regime nella quale il potere � esercitato da un sovrano che si ritiene libero da controlli e condizionamenti da parte di istanze politiche e rappresentative superiori o inferiori. "Libero da vincoli legali" (legibus solutus, onde assolutismo), tale per grazia di Dio e suo rappresentante in terra. 
Un re assolutista che rivendica anche l'autonomia dello stato di fronte ai poteri universalistici della chiesa e dell'impero.
Se a Luigi XIV gli si attribuisce la frase "lo Stato sono io" (e questo lo disse quando gli venne a mancare il prezioso appoggio di Mazzarino e non volle pi� nominare un primo ministro), Giacomo I Stuart, re di Scozia e d'Inghilterra, era stato ancora pi� radicale affermando che il sovrano in quanto Imago Dei non doveva rispondere a nessuno dei suoi atti se non a Dio. Tale assolutismo proprio in Inghilterra, prima con Giacomo poi subito dopo con Carlo I provoc� quelle forti tensioni che sfociarono -con Cromwell- nella Rivoluzione Inglese, fino alla condanna a morte del re nel '49. Tensioni e punti d'arrivo che anticiparono di quasi 150 anni quella francese.

Luigi XIV rappresent� per la Francia  e per il resto d'Europa la figura del monarca assoluto per antonomasia; nel suo primo periodo di regno perfino soffuso di un'aura sacralit�.
Nel secondo periodo invece, a partire dal 1685, quando con i rovesci della sua politica (fatta di prepotenza e arroganza) entr� in decadenza l'autorit� e il suo prestigio (e con lui la Francia che lasci� in eredit�). 
Luigi XIV  morendo nel suo letto scamp� (ma a Parigi fecero festa con i fuochi) alla "bufera"  che mise poi pi� tardi in discussione il carattere divino dell'assolutismo. Ma lasciandolo  in eredit� ai suoi discendenti, non risparmi� a loro e a molti altri (che sconfinarono anche nel dispotismo, come quello degli zar) di finire o sulla ghigliottina, o con degli attentati, o in massa giustiziati; i pi� fortunati furono solo deposti e mandati in esilio.

Un po' diverso fu l'assolutismo monarchico degli Asburgo; pur con le stesse caratteristiche di una forte centralizzazione del potere, il loro fu piuttosto un autoritarismo, che dovette scontrarsi con lo strapotere degli "stati" in mano alle grandi e forti famiglie aristocratiche tedesche, che a partire da Leopoldo I poi con Maria Teresa, gli Asburgo riuscirono a disciplinare ma mai a umiliare, come quei nobili francesi (fra l'altro piccoli) messi all'improvviso tutti dentro in quella "prigione dorata" che era Versailles; cio� fuori dal mondo reale, che anche in Francia era invece presente, gi� sulle rive della Senna, nelle campagne, nei porti commerciali e nelle prime fabbriche. Cio� una nuova epoca! Gi� esplosa quella dell'illuminismo, gi� in embrione certe ideologie, gi� in fermento le coscienze, con sempre pi� in crescendo uno stato permanente di guerra contro il potere assoluto del monarca, ormai assente dalla realt� e sempre di pi� inevitabilmente avviato al tramonto.


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