SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
ORLANDO CANTELMO

Insigne medico scienziato

Originario di Apice, in provincia di Benevento, Orlando Cantelmo vi nacque l’11 dicembre del 1887. Compiuti gli studi superiori a Benevento si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Napoli, laureandosi nel 1913.

L’anno successivo entrò nella I° Clinica Chirurgica della R. Università diretta da Giovanni Pascale come Assistente volontario e, sempre nel 1914, vinse il concorso per Assistente Chirurgico presso gli Ospedali Riuniti.

Allo scoppio del primo conflitto mondiale Cantelmo seguì l’esercito, rimase tra i reparti combattenti fino al 1919 e fu tra i decorati di guerra; rientrato a Napoli, fu nominato, a partire dal 1920, Assistente di ruolo presso la Clinica Chirurgica, ove rimase fino al 1926, quando conseguì, per esame, la libera docenza in Patologia Speciale Chirurgica e, nello stesso anno, per concorso, divenne Coadiutore straordinario chirurgo negli Ospedali Riuniti di Napoli.

Decaduto per unicità di mandato dall’incarico di Assistente Ordinario di Clinica, divenne Aiuto volontario nella clinica chirurgica a partire dal 1927; nello stesso anno iniziò a prestare servizio, in qualità di Chirurgo aggiunto, presso l’Ospedale di S. Maria della Pace, mentre dal 1928 esercitò le stesse mansioni anche agli Ospedali Riuniti.

Numerose sono le pubblicazioni del Cantelmo in questi anni, tutte di grande valore scientifico. Nell’ottobre 1928 il prof. Cantelmo prese parte a Roma al XXXV Congresso della Società Italiana di Chirurgia, nei cui ‘Atti’ furono poi pubblicati i testi dei suoi interventi: Sulla ricostruzione spontanea di una intera dialisi omerale del periostio rimasto dieci anni inattivo e Su di una colecisti-angiocolite tifica associata a calcolosi con imponenti e subentranti coliche ed ematesi e melene di origine coleicistorragica.

Nel 1929 partecipò poi al XXXVI Congresso, che si tenne a Genova, con la relazione Sulla patogenesi di una rara forma di sequestro diafisario: sequestro tubolare interno, pubblicata poi nel IV fascicolo degli atti.

Studioso attentissimo e scrupoloso Orlando Cantelmo pubblicò inoltre altri importanti articoli e saggi, su scoperte scientifiche e casi clinici particolari; tra i suoi diciassette scritti, editi tra il 1929 ed il 1931, ricordiamo: Sulle gangrene e gli ascessi del polmone, Su due casi di artriti suppurate guarite mercè l’artromia e la rimozione dei drenaggi, Angiocolecistite emorragica post-tifica , Considerazioni su nove casi scelti di affezioni chirurgiche dell’addome, Ancora sull’appendicite, Su due anerurismi, spontaneo e parassitario, Quadro d’insieme delle vomiche, Assaggio di ricognizione nel dedalo delle gangrene giovanili, I melanoblastomi, Su due occlusioni intestinali meccaniche cecali e Su due casi di perforazione di ulcere duodenali asintomatiche.

Ottenuta nel 1931, per titoli ed esami, la libera docenza in Clinica Chirurgica, il prof. Cantelmo conservò entrambi gli insegnamenti e diede vita presso la facoltà napoletana a due scuole particolarmente seguite ed apprezzate da numerosi studenti. Non interruppe mai la sua attività scientifica, e già nel 1932 risultava autore di trentadue pubblicazionI, tra cui ricordiamo: Note semiologiche: come si procede alla ispezione dell’addome, pubblicato su ‘Athena’, nel 1933 e Lo stato attuale delle nostre conoscenze sull’influenza delle paratiroidi nelle osteosi ed artrosi, edito nel 1934 per la Di Lauro di Napoli.

Dal 1933 Orlando Cantelmo divenne professore di Patologia Chirurgica nella R.Università di Napoli, e successivamente ottenne gli incarichi di Direttore della IV sala donne (1933), Chirurgo primario (1935) nonch� di Direttore della Sala Principessa di Piemonte (1937) degli Ospedali Riuniti
Anche in questi anni egli non trascurò la ricerca e, dal 1934 al 1957, illustrò il risultato dei suoi studi in altre tredici opere di grande rilievo, tra le quali vanno ricordati una serie di scritti di semiologia generale chirurgica, sull’ispezione, la palpazione e la percussione, un saggio sull’indagine radiologica per l’indicazione operativa in casi di tumore mammario, alcuni studi sul colon, sulle rotture arteriali interne, sulle lesioni traumatiche cranio-encefaliche, sull’utilizzo terapico delle sonde aspiranti tipo Miller-Abbott e sui vari tipi di traumatismi del torace.

Socio della Società Italiana di Chirurgia, Presidente della Società Napoletana di Chirurgia e membro della Società Medica Ospedaliera, Orlando Cantelmo si dedicò anche al giornalismo medico su importanti riviste specialistiche dell’epoca, tra cui: ‘Rassegna Internazionale di Chimica e Terapia’,Rinnovamento Medico’, ‘Il Policlinico’ e ‘Gli Incurabili’, periodico edito a cura dell’ospedale omonimo.

Orlando Cantelmo esercitò senza interruzioni l’attività di professore universitario e di chirurgo agli Ospedali Riuniti; in via Giuseppe Orsi n.18 visse fino alla morte avvenuta il 23 novembre del 1959, per cause cardiache. Riposa ad Apice, ove si trova anche la sua casa natale nel suggestivo paese vecchio, abbandonato dopo il terremoto del 1962.

Estratto in sintesi dal volume: Andrea Jelardi, Giuseppe Moscati e la scuola medica beneventana, Realtà Sannita, Benevento, 2004.


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