SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
FILIPPO BUONARROTI

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(Pisa 1761 - Parigi 1837)

Rivoluzionario e teorico politico francese, di origini italiane.
(sembra che la sua famiglia discendesse proprio dal Grande)

Uno dei pi� noti  rivoluzionari europei del primo Ottocento.
Una vocazione vera e propria, pari a quella di costituire societ� segrete.

Trasferitosi in Corsica allo scoppio della Rivoluzione francese, fece propaganda politica diffondendo gli ideali rivoluzionari e manifestando un pensiero prossimo alle posizioni giacobine di Robespierre, con una pubblicazione  L'amico della libert� italiana.

Tra i vari incarichi poi ottenuti nei vari uffici del governo rivoluzionario, fu inviato a Oneglia come commissario politico, ma fu destituito dopo il colpo di stato del Termidoro, che segn� la caduta di Robespierre; arrestato per un breve periodo, conobbe in carcere FRANCOIS NOEL-ABEUF   abbracciando la sua filosofia socialista e la sua proposta di riforma agraria, e quando usc� dal carcere, organizz� con lui la congiura chiamata "degli eguali".

Scoperto dalle autorit�, fu condannato  alla deportazione. Graziato,  inizi� la sua vita di esule al confino; lunghi anni (37) che scont� inizialmente in varie citt� dell'impero francese, poi in Svizzera a Ginevra (fino al 1814), poi a Bruxelles (1824) e infine ritorn� a Parigi (1830), sempre sperando di realizzare una rivoluzione europea su basi repubblicane e comuniste.

Iniziando proprio da Ginevra, luogo di residenza pressoch� ininterrotta dal 1806 al 1814, diede impulso ad alcune societ� segrete di carattere massonico, con programmi di radicale egualitarismo con molti seguaci anche in Italia (come l'Adelfi, Sublimi Maestri Perfetti, Mondo, e quella pi� nota,  la setta segreta dei Filadelfi).

Anche dopo i fallimenti dei moti del 1820 e del 1821 rimase fedele a un illuminismo di matrice rousseauiana e comunistica.

Nel 1828 pubblic� la sua opera pi� conosciuta, La congiura per l'eguaglianza, o di Babeuf. Un nostalgico ricordo di quell'evento,  un ripensamento del ruolo della rivoluzione francese, e  un panorama completo delle tensioni che hanno investito tutta l'Europa negli ultimi trent'anni.
Lontanissimo dai programmi di Balbo (morir� anche lui quest'anno), e da quelli  di Gioberti,  per l'Italia, Buonarroti progett� una rivoluzione repubblicana che non scendesse con nessun  compromesso n� con i sovrani n� con la Chiesa (un obiettivo comune a quello di Mazzini i cui rapporti non erano stretti ma nemmeno molto distaccati).

C'� da dire per�, che tutti i movimenti cospirativi italiani (compresi quelli europei)  rimasero quasi sempre estranei alla ideologia cara al Buonarroti. Come vedremo negli anni che seguirono, nei noti moti italiani, l'orientamento di tutti i gruppi  iniziava a mantenersi fermo sul costituzionale moderato accelerando poi proprio su questa strada nel '47-48. 
Pi� tardi Buonarroti  (nel 1834) si allontan� anche dai mazziniani pur avendo - come accennato sopra - qualcosa in comune: il programma repubblicano.

Infatti dopo la rivoluzione di luglio del 1830, inizi� il contrasto con Mazzini.  Si stabil� quest'anno a Parigi, dove continu� a tenere le fila di organizzazioni rivoluzionarie attive all'estero, in particolare in Italia, occupandosi nello stesso tempo  delle prime societ� operaie di stampo socialista.
Sempre pi� isolato, morir� infine a Parigi il 17 settembre del 1837, proprio mentre Mazzini - perch� espulso dalle autorit� -  � costretto a lasciare la Svizzera e rifugiarsi  in Inghilterra.

Buonarroti pur quasi dimenticato nei suoi ultimi anni, lasci�   una forte impronta della sua ideologia comunistica; idee che saranno poi riprese dal socialismo-comunismo utopistico (Cabet (La repubblica di Icaria), Dezamy ecc.),  e poi da quello scientifico marxista come programma di emancipazione della societ�  (Blanc, Barbes o del "muscoloso" Blanqui,  che il Marx giovanile lo ha gi�  adottato come simbolo vivente della sua a venire   teorizzazione "lotta di classe". Ma Marx � ancora giovane e sta ammirando un po' tutti; quelli gia estinti (Babeuf, Buonarroti ecc. ) e i suoi contemporanei (Proudhon, Blanqui, Blanc, Karl Grun, Comte ecc. - Da ognuno mutua qualcosa). (vedi anno 1840)

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Filippo Buonarroti divulg�, dopo il suo esilio dalla Francia, le idee di Comunismo egualitario di Gracchus Babeuf. E' a lui che si deve la pubblicazione del libro LA COSPIRAZIONE PER L'EGUAGLIANZA DETTA DI BABEUF, che ispir� nel 1830 il neo-babouvismo che forte impulso diede allo sviluppo futuro del Comunismo.
In effetti fu lui a cambiare la mentalit� di Babeuf prima della creazione del direttorio segreto; non bisogna dimenticare infatti che lui era un ex-giacobino, mentre Babeuf un sostenitore dei termidoriani redento, che divent� solo successivamente egualitarista.
(By: Gracchus Fiuman�)

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