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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 896 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** ARNOLFO IMPERATORE
*** COMPROMESSO DI LAMBERTO E BERENGARIO
*** ELEZIONE DI 2 PAPI: BONIFACIO VI E STEFANO VI
*** PAPA FORMOSO RIESUMATO E BUTTATO NEL TEVERE

*** ITALIA - Arnolfo muovendosi da Lucca, dove ha passato l'inverno, invece di dare la caccia a Lamberto, piuttosto svogliato, si dirige verso Roma. Papa Formoso gli apre le porte e lo incorona imperatore. Ma � costretto ad abbandonare subito l'Italia e rientrare in Baviera per un male improvviso. Non prima di aver inviato su Milano il figlio Ratoldo.
Appena l'imperatore ha lasciato l'Italia, i due sconfitti, Lamberto e Berengario piuttosto che tornare a farsi la guerra, giungono a un compromesso a Verona (che Berengario ha nuovamente occupata); Berengario si accontenta di tutti i territori orientali dal Friuli fino all'Adda, mentre a Lamberto va tutta la parte occidentale.
Fatta la spartizione, Lamberto punta su Milano cacciandovi il figlio di Arnolfo, Ratoldo, che abbandona la citt� tornandosene anche lui in Baviera.

Nel frattempo il 4 aprile a Roma muore papa Formoso. Viene eletto papa Bonifacio VI che dopo soli quindici giorni muore. Il partito anti-tedesco, appoggiato dagli spoletini, riescono a far eleggere papa STEFANO VI.

Romano di nascita, Stefano fu eletto vescovo di Anagni da papa Formoso (Formoso, per ricordare, fu un papa filo germanico - vedi anno 891). L'elezione di Stefano VI fu dovuta essenzialmente alla pressione di Ageltrude, madre di Lamberto da Spoleto in contrapposizione, con una gran parte della nobiltà romana che avrebbe visto incoronato imperatore anzichè Lamberto il principe Arnolfo di Carinzia supportato da vassalli ereditari della disfatta carolingia.

Ancora una volta la fazione spoletana pretese di erigersi a difesa della Chiesa e della città di Roma, seppur in combutta con l'impero d'oriente e soprattutto visceralmente coinvolta con mercanti arabi e guerrieri saraceni.

Lamberto già riconosciuto imperatore quando si insediò a Pavia con le proprie armate, nel febbraio dell'anno 897 raggiunse sua madre Ageltrude a Roma ed indisse un processo sommario contro Formoso ("denominato il processo al cadavere!"). (vedi anno 891)

Il Corpo di papa Formoso fu riesumato dopo circa otto mesi dalla sua sepoltura. Il corpo mummificato fu vestito con i paramenti papali e messo in una pseudo poltrona gestatoria.
Un diacono preposto al rito fu commandato ad imporre domande al defunto, l'avvocato sinodale (defensor del cadavere) si ritirò davanti a tanto orrore. L'accusatore invece proseguì imperterrito.
Alla condanna che seguì, le vesti dell'ex pontefice furono lacerate , amputate le tre dita della mano benedicente, i miseri resti trascinati attraverso le strade di Roma fino ad essere gettati nel Tevere.

Stefano VI, in quanto pontefice avrebbe dovuto contrastare quello scempio anticristiano... ma sicuramente egli fu eletto nella sua senilità più totale, da un partito che si prefisse di averne buon gioco.

Comunque, se da un lato vi fu il trionfo di Ageltrude e di suo figlio Lamberto... dall'altro montò l'indignazione e l'orrore dei cristiani credenti. Il partito filo germanico a quel punto riprese il sopravvento; papa Stefano VI fu catturato incarcerato e strangolato l'anno dopo, nell'agosto dell'anno 897.

La leggenda vuole che dopo quelle nefandezze, la vecchia Basilica del Laterano sia immediatamente crollata a seguito di un violento terremoto e che il cadavere di Formoso sia stato trovato 20 leghe più a valle perfettamente "restaurato ed intonso" sulla sponda destra del Tevere, grazie alla visione di un monaco; luogo -dicono le vaghe cronache- dove fu poi sepolto.
Ufficialmente non è dato sapere dove si sia verificata pure la sepoltura di Stefano VI.
Di lui parleremo ancora nei successivi singoli anni.

Nel frattempo però il mondo cristiano, fortunatamente, non soffermò gli occhi solamente alle vicende capitoline, ben altri furono gli interessi al di la di Roma, seppur in maniera sommessa ed anche spesso estremamente contrastata rifiorì la regola benedettina . Se anche non ci pervennero i libri del tempo di s. Benedetto, a causa delle devastazioni subite dai monasteri tra i secoli VII e X, è certo che alla fine del secolo IX, con la rifioritura della vita monastica stessa il cristianesimo ebbe un impulso fondato sulla fede e sulla speranza, soprattutto con il recupero delle bibblioteche benedettine.

*** ARABI - A Bagdad, in sella al potere continuò la distia degli ABBASSIDAS sempre con AHMAD AL-MUTAMID (870-892) e le sue scorrerie ormai dilaganti in tutto il mediterraneo, soprattutto lungo la costa nord-africana.

*** A VENEZIA, a contrastare i commerci e le scorribande arabe o saracene continuò a pensarci il doge - Pietro Tribuno ( doge 888-912)

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

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