HOME PAGE
CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 865 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** LE CHIESE AUTOCEFALE-ORTODOSSE

***  BULGARIA - Come in Moravia, l'opera di evangelizzazione iniziata da Costantinopoli con Cirillo e Metodio si estese anche sui territori bulgari, quando re BORIS I (gran Khan) chiese pure lui l'opera di alcuni monaci per evangelizzare la popolazione del suo regno. In un primo tempo aveva chiesto dei missionari ai Franchi, ma con le pressioni politico-militari di Costantinopoli finì per accettare il cristianesimo ortodosso bizantino e l'opera dei missionari che gli furono inviati dal Patriarca Fozio.
Questa scelta fece scoppiare forti contrasti tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli, per il controllo dell'opera di evangelizzazione in Bulgaria, che il neo-patriarca Fozio (che nel 858 aveva deposto Ignazio e non era stato riconosciuto da Roma) intende organizzare. A sua volta per questa ingerenza papale Fozio rifiuta di riconoscere il primato di giurisdizione della Chiesa di Roma nei territori bizantini.
Fu per questi iniziali motivi che si venne a creare la prima chiesa orientale "autocefala".
Costantinopoli in seguito cercò di mantenere una posizione di predominio, ma non ebbe alcun potere sulle Chiese "autocefale". Anche la cosiddetta "Chiesa Ortodossa" in senso stretto, non è unica, ma si tratta di varie Chiese nazionali orientali, anche se si proclamano tutte Chiese "ortodosse".
Infatti, si distinguono tra loro non solo per usanze e forme di culto differenti ma anche per il loro non riconoscere il primato di Roma e certi dogmi cattolici.

L'anno successivo, a opera missionaria iniziata, re Boris si fece pure lui battezzare con padrino l'Imperatore Michele, che si scelse come nuovo nome. Non solo, ma proprio per essersi messo sotto la protezione dell'imperatore e della sua Chiesa, Boris ebbe il riconoscimento da parte dei bizantini delle conquiste territoriali fino allora compiute e insieme la legittimazione del proprio potere monarchico.
Non fu soltanto quello di Borisi un opportunistico calcolo politico, la conversione al cristianesimo fu talmente così sentita e vissuta che più tardi volle ritirarsi in convento, abdicando e lasciando a favore del primogenito Vladimiro. Costui all'opposto del padre, non era religioso e per nulla portato ai precetti cristiani, anzi cercò di restaurare il paganesimo; nell'893 Boris riuscì a deporlo, e a sostituirgli l'altro figlio, Simone, che essendo cresciuto a Costantinopoli, continuò l'opera intrapresa dal padre.


(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

CONTINUA ANNO 866 > >