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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 796 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** MUORE IN SPAGNA L'EMIRO HISHAM

Muore in Spagna l'emiro HISHAM I ( o Hixem I ) La famosa profezia dell'astrologo si avvera, e il giovane emiro che si era -rispetto a suo padre ch'era vissuto come monarca 32 anni- prodigato per quattro per fare in otto anni qualcosa anche lui di valido per il suo regno, arriva al "compimento del suo mandato", così come era scritto nelle stelle. Di lui e della sua opera e del suo carattere e di questa attesa della morte ne abbiamo già parlato nell'anno 788, quando iniziò il suo califfato, con incombente questa profezia.

Elencare gli otto anni della sua vita e delle sue opere sarebbe molto interessante, anche perché nonostante la Spagna sia un paese occidentale -e dovrebbe la sua storia far parte integrante della storia europea- poco è stato scritto, come se la sua storia di questo periodo e quella che seguirà non ci appartenesse, o che la nostra storia è staccata da essa.
Noi qui non possiamo sostituirci agli storici di professione, e quindi dilungarci, possiamo solamente consigliare di andare almeno una volta a Cordova, entrare dentro la grande moschea o procurarsi un buon testo di Storia autentica locale, meglio ancora se scritta da un arabo, poi senza pregiudizi che resistono dall'oscurantismo medievale (spesso ancora presente nella nostra storiografia) cercare di apprendere com'era la dominazione araba in Spagna. Soprattutto ora, mentre assistiamo a una continua penetrazione musulmana nell'intera Europa e in particolare, perchè più esposta, in Italia.

Gli succede al califfato, dietro sue volontà (ma morto lui farla rispettare questa volontà creerà problemi), il figlio AL-HAKAM che è ancora molto giovane, ventenne. Se ricordiamo il capostipite ABD ar-RAHMAN aveva affidato a HISHAM il regno, mentre agli altri due fratelli li aveva compensati con una buonuscita con una cifra enorme in oro. I due si erano trasferiti in Africa, avevano acquistato dei grandi possedimenti e in questi otto anni erano vissuti come nababbi.
Però, alla notizia della morte, questi due zii di Al-Hakm, SOLIMANO e ABDALLAH si precipitano a Cordova a contendersi l'Emirato non rispettando le volontà del defunto che aveva passato -com'era naturale- lo scettro al figlio.
Uno di essi si appoggia ai Berberi, l'altro chiede aiuto addirittura a Carlo Magno. Il re dei Franchi dopo la drammatica avventura sui Pirenei nel 778, da qualche tempo ha rafforzato i confini con la Spagna onde non avere più sorprese future con gli arabi; né con gli Abbasidi né con gli Omayyadi che in questi ultimi anni stanno governando la Spagna.
Vanno molto bene i rapporti culturali della Francia con Cordova, ma Carlo non ne vuol più sapere di alleanze per appoggiare chicchessia. La grande tragedia e l'umiliazione di Rencisvalle non l'ha più dimenticata.

Non è della stessa idea quel duca franco di Tolosa, Guglielmo, che si comporta peggio degli stessi arabi pirati; infatti saputo della morte del califfo e delle contese che stanno nascendo, valica i Pirenei e si mette lui a fare ora le razzie aggredendo le città al di là dei Pirenei e in quelle della costa fino all'araba Gerona. Non senza successo, perchè gli arabi hanno dei momenti di smarrimento e di incertezze a causa di questo periodo di vuoto di potere.

Pur giovane AL-HAKAM riesce diplomaticamente a ristabilire l'ordine con i due zii che si volevano contendere il trono, e fermare in tempo il duca di Tolosa che aveva già le sue navi alla fonda di Tolone, molto vicine alla zona araba di Gerona.
Al-Hakam sale quindi sul suo legittimo trono. L'esperienza di questi caotici giorni gli ha però insegnato che il ruolo fondamentale della difesa del suo emirato stava nella flotta.
Il nonno negli ultimi anni di regno aveva fatto costruire alcune grosse navi, con l'intento di attaccare (il suo sogno era quello) Baghdad e gli abbasidi per vendicare i parenti di quella famosa strage dove solo lui era scampato. Quelle navi non le aveva mai utilizzate, non rientrando nella strategia della guerra locale, ed erano andate quasi in disuso. Il nipote Al-Hakam si era invece reso conto che armando qualche naviglio sempre pronto all'impiego si potevano evitare campagne militari lunghe e sanguinose, o almeno stroncarle su nascere

La prima prova avvenne a Barcellona. Qui ALFONSO re delle Asturie sotto la minaccia di una invasione via mare preferì miti consigli col giovane emiro, tregua che favorì entrambi i due stati. Barcellona era perduta ma le Asturie erano tranquille; Al-Hakam in tale situazione riuscì a mantenere il controllo di Saragozza e a non arretrare dal confine dell'Ebro, e anche re Alfonso aveva bisogno di un po' di tranquillità anche se i suoi nobili erano invidiosi dei suoi successi e dei regali che inviava a Carlo Magno (diplomaticamente e furbescamente) per non essere spodestato con la forza, lui unico discendente dei Goti puri rimasti in Spagna.
Fervente cattolico i suoi oppositori non gli perdonavano di avere dei buoni rapporti con il re franco.
Di questo Alfonso ne sentiremo ancora parlare per una singolare iniziativa di carattere religioso, facendo affidamento sulla credulità popolare. Del resto ognuno adopera i mezzi che ha, e lui ne escogitò uno che fece cambiare il corso degli eventi molti molti anni dopo.......Lo leggeremo molto più avanti, nel 798

IN FRANCIA ALCUINO l'abate che ha contribuito alla fondazione della scuola Palatina e della riorganizzazione dell'assetto dell'istruzione in Francia a fianco di Carlo Magno, finito il suo compito lascia la corte e si ritira in un monastero, dove viene nominato abate. Il monastero diventerà il famoso S.MARTINO DI TOURS il più importante monastero della Francia come centro di cultura e di raccolta di codici. Un monastero da dove usciranno importanti personaggi della Storia, e sarà pure sede e residenza di molti re di Francia, dando così impulso alla zona con l'insediamento dei grandi nobili della corte che costruirono sulle bellissima e paesaggistica zona le loro residenze: i famosissimi CASTELLI DELLA LOIRA, ed infatti Tours è oggi la base e il centro principale per la visita di questi.

San Martino per chi non lo sapesse è quel legionario romano che divise il suo mantello con un mendicante, che poi divenne Vescovo di Tours nel IV secolo. Nella chiesa omonima della città, nella cripta si conserva ed è venerata la sua tomba.

CONTINUA ANNO 797 > >