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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 782 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

* * * LA GRANDE STRAGE SASSONE DI CARLOMAGNO


Quando Carlo lo scorso anno era ospite a Roma aveva inviato tramite il Papa un'ambasciata a TASSILONE duca di Baviera a prestargli giuramento di fedeltà, lo stesso impegno che aveva preso col padre Pipino, ma che il duca aveva poi disatteso con le sue continue rivolte.
Rientrato in Germania, Carlomagno si recò subito dopo a Worms e ricevendo Tassilone, da lui ottenne un nuovo giuramento e a garanzia della sua fedeltà gli lasciò in ostaggio dodici suoi parenti.
Nello stesso momento Carlo si apprestò a tenere una assemblea a Lippe per discutere con i conti Sassoni che vi parteciparono, la suddivisione dei territori e di cui abbiamo fatto già accenno; disposizioni in materia di repressione e punizioni, disposizioni amministrative e militari.
Convinto di aver pacificato la Sassonia, l'esercito di Carlo guidato da Adalgiso, Gilone e Worad, parte per una spedizione punitiva contro le tribù slave dei Sorabi.

VIDUCHINDO che non ha smesso di fare il ribelle e guida sempre la sommossa dei dissidenti concepisce un piano diabolico; mentre le truppe si allontanano, lui organizza è formidabile tranello al monte Sunthal. Convinti che era la ripresa di un'altra rivolta, i Franchi tornarono indietro, ma caddero nel tranello teso e furono tutti massacrati dai sassoni.

Ovviamente la reazione di Carlomagno fu durissima. Scatenò il meglio delle sue truppe per dare la caccia ai ribelli, li affonta, li sbaraglia, li cattura quasi tutti, anche con il favore di alcuni sassoni che passando dalla parte del vincitore gli hanno consegnato molti capi e seguaci del capo ribelle.
Affrontati e messi nelle condizioni di non più nuocere (ma Viduchindo riuscirà a fuggire) Carlo pretende dai capi catturati che gli siano consegnati tutti coloro che hanno partecipato alla sollevazione.
Per salvare la pelle alcuni seguaci tradiscono, e fanno opera di delazione.

Carlo ha così ai ceppi 4500 seguaci di Viduchindo, e compie una delle sue più grandi nefandezze. Impartisce l'ordine di compiere un massacro.
Dell'eccidio vi sono abbastanze testimonianze storiche sufficienti per crederci.

In un sol giorno a Verdem a sud di Brema Carlomagno fa decapitare sistematicamente i 4500. Come e perché si macchiò di tale cruenta infamia non lo sapremo mai, rimane il fatto che questa punizione fu fatta in modo plateale ma l'effetto che lui voleva ottenere non fu quello voluto, perchè il risultato fu una insurrezione generale del popolo sassone sempre guidata da Viduchindo che mise in condizione Carlo di non più abbandonare questa zona calda, infatti si stabilì con tutta la famiglia a Eresburg, facendone il suo quartier generale per essere in qualsiasi momento pronto a reprimere qualsiasi tentativo di insurrezione.

 

A COSTANTINOPOLI intanto in quest'anno si affacciano per la terza e ultima volta sul Bosforo, dopo aver attraversato tutta la Anatolia al comando del figlio del califfo al-Madhi, HARUN, che salirà presto al trono di califfo. Chiese a Irene di far pace, questa inviò tre emissari, fra i quali Stauracio. Ma Harun li fece arrestare e costrinse Irene ad accettare le seguenti condizioni: i bizantini dovevano pagare un tributo, liberare i prigionieri, fornire guide e aprire i mercati agli arabi durante il loro viaggio di ritorno. Irene fu costretta ad accettare e ottenne in tal modo una tregua di tre anni.
La tregua durò in effetti soltanto trentadue mesi, dato che i bizantini la ruppero prima della morte del padre di Harun che avvenne nell'aprile del 785. Subito pero' nel 786 sali' sul trono lo stesso Harun, ed ebbe inizio un periodo di guerra che durerà per tutto il regno (fino all' 809) e che porterà un notevole successo agli arabi, i quali approfittarono abilmente delle difficoltà dell'impero bizantino.

Harun però si limitò a difendere le sue postazioni o a rispondere ai vari attacchi, non fece mai delle guerre tipicamente offensive e con scopi di allargamenti territoriali, quindi con alterni successi potrà dedicarsi nei suoi 25 anni di regno a diverse attività che faranno di questo periodo abbaside a Bagdad a lui affidato, un periodo di notevole sviluppo, ma anche di distruzione con le sue spedizioni contro Cipro, Rodi, Creta, Coo, e tante altre città piene di vestigia del passato come Eraclea, Ancira, Krasos, Tarso e perfino i monasteri di Monte Athos dove terrorizzarono i famosi monaci, col pretesto che questi avevano violato dei trattati di neutralità fatti ancora nel 698 quando avevano regolato le relazioni sia con Bisanzio che con l'Islam. A Cipro devastarono l'isola e deportarono tutti i 16.000 abitanti; nell' 807 devastarono gli ultimi resti di Rodi; e a Creta, a dare man forte alle loro razzie e distruzioni, si unirono anche i rifugiati abbasidi che erano stati cacciati dalla Spagna. Delle tre isole ci rimasero solo dei ruderi, dei grandi palazzi, solo le fondamenta per dirci solo quanto erano grandi.

CARLOMAGNO fonda la SCHOLA PALTINA, importantissimo centro di rinascita culturale, destinato alla formazione dei funzionari imperiali.

CONTINUA ANNO 783 > >