ANNO 776 d.C.

Alla notizia di un eventuale attacco congiunto dei duca longobardi ribelli che vorrebbero riprendersi i territori ceduti da Desiderio al papa, Carlo abbandona la Sassonia e in primavera affronta nel Friuli ROTGAUDO che sconfigge e uccide e riconquista anche Treviso. I territori sono annessi al nuovo re Carlomagno come ducati. Il terminiedi "Marca" nel Trevigiano finisce per prevalere. La MARCA TREVIGIANA é divisa in più comitati e i conti sono soggetti al MARCHESE.

Nei distretti transalpini mark significava distretto territoriale (confine, territorio) che apparteneva a un gruppo ben definito di abitanti, legati da vincoli di parentela o di vicinanza, titolari di comuni diritti di pascolo su terreni più o meno estesi; proprio in queste zone soggette a usi civici comuni si restrinse col tempo il nome di "marca". Carlomagno nel dare questo nome si riferiva al complesso di più contee, per lo più periferiche, affidate, per motivi militari e di difesa a un solo capo, il MARGRAVIO o MARCHESE. Questa denominazione fu poi data anche in altre zone d' Italia, ma ben prestò entrò in disuso, ma rimase nel trevigiano, tanto che ancora oggi fra le zone confinanti si usa ancora dire se sei della Marca o meno, riferendosi se sei trevigiano o meno.

IN SASSONIA approfittando della discesa in Italia di Carlomagno, i sassoni riprendono le ostilità, ma Carlo arriverà in tempo a ristabilisce l'ordine: fa poi edificare sulla Lippe la fortezza di Karlsburg e impone il battesimo a tutto il popolo sassone.

IN BAVIERA anche TASSILONE è irrequieto, prende come co-reggente il figlio TEOTONE, cercando di allentare la sua dipendenza dai franchi di Carlomagno.

IN GIAPPONE Il popolo AINU fa una ennesima ribellione e incendiano parecchie città fra cui, Iji, Taga, Okachi, Hirashika.