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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 756 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")


*** ELETTO PAPA PAOLO I - CONTRASTATO DA TEOFILATTO
*** DESIDERIO ULTIMO RE LONGOBARDO

Morto ASTOLFO, suo fratello RACHI, osò buttar via la tonaca, abbandonò il convento dove si era ritirato e corse a insediarsi sul trono vacante. A questo punto il papa gli mise contro tutti i duchi longobardi ritenendolo un'apostata, un'oltraggio alla Chiesa, e istigò alla rivolta il duca di Benevento e il duca di Spoleto e aiutò DESIDERIO duca di Toscana a riprendersi il trono che gli aveva usurpato RACHI, che però aveva un prezzo, doveva aiutarlo a riconquistare tutte quelle terre e quelle città conquistate dai longobardi guidati da ASTOLFO. Papa Stefano non fece in tempo a realizzare il suo progetto, si ammalò gravemente e poco dopo morì. E morì pure l'usurpatore Rachi in un incidente di cavallo.


*** ELEZIONE DI PAPA PAOLO I, (Pontificato dal 757 al 767)
Papa Stefano III non stava ancora per raggiungere il regno dei cieli quando, le fazioni bizantine ed italiche iniziarono a litigare per l'elezione del nuovo pontefice.
Il diacono PAOLO I fu ordinato papa il 29 maggio del 757. Era fratello del suo predecessore, e fu nominato dalla volontà popolare romana, in contrapposizione con l'arcidiacono TEOFILATTO suffragato dai sostenitori di Bisanzio.
Quello di Paolo, fu sicuramente un papato molto contrastato da tantissime rivalità temporali e religiose.



In campo temporale, nonostante l'alleanza con il re franco Pipino proclamato "patricius romanorum" , il quale in cambio della nomina inviò al pontefice una ciocca di capelli della figlia Gisella, si ebbero contrasti sia con i longobardi di Desiderio per la mancata promessa di assegnare alla Chiesa i territori di Bologna, Imola, Osimo ed Ancona, sia con il duca di Spoleto, Alboino e Liutprando duca di Benevento. Che tentarono di scannarsi tra di loro.


In campo religioso le diatribe si reimpostarono con il concilio di Costantinopoli del 764, voluto dall'imperatore Costantino V il quale, attraverso la diaspora orientale riuscì a riaffermare il bando alla rappresentazione delle immagini sacre, la prima delle quali fu la rappresentazione di Cristo acheyrooietos portato sui labari dell'imperatore Costantino a ponte Massenzio ( vedi Cronologia anno 311 ), quando viceversa Pipino, re dei franchi in appoggio all'ortodossia cattolica in un concilio del 767 proclamava la venerabilità di quelle stesse immagini.
Ebbero così inizio quelle diversità filosofico-teologali che porteranno alle guerre iconoclastiche.


Paolo I, dopo dieci anni di pontificato, cessò di vivere il 28 giugno del 767 e fu sepolto nel sepolcro da lui stesso fatto erigere nell'oratorio della Beata Vergine in Vaticano. Qualche storico riporta la sua santificazione nel XIV ma, oggi il suo nome non viene più annoverato nel calendario universale.


DESIDERIO (re 756-774)  duca di Torino.  Appena salito al trono fu costretto a cedere al papa anche l'esarcato di Ravenna. Del resto Pipino aveva promesso al papa (cos� sosteneva e pretendeva il pontefice) tutti i territori che i longobardi avevano sottratto ai bizantini, e i Franchi volevano mantenere la parola.
Desiderio si barcamen� nei prossimi 14 anni cercando di non provocare altri conflitti. Con i Franchi cerc� di fare un'alleanza con dei matrimoni, mentre a Papa Stefano seguitava a promettere la restituzione di altri territori. Ma alla morte del Papa, Desiderio non aveva ancora mantenute le promesse, e il  successore, Papa Paolo I,  inizi� a recriminare fino ad essere ostile a Desiderio, che purtroppo � ormai solo e sta invano cercando di fare qualche alleanze.


Infatti con l'appoggio di BERTRADA, vedova del Re franco Pipino, Desiderio inaugura una politica matrimoniale coi Franchi e d� in sposa le sue due figlie (Ermengarda e Gorberta) ai due figli di Pipino, CARLO e CARLOMANNO. In questo modo vorrebbe tutelarsi dai Franchi nel suo conflitto con il Papa. Ma � proprio l'inconsistenza di una linea politica e diplomatica che ha visto ormai anche troppe oscillazioni, ad affrettare la fine dei Longobardi.


Desiderio d� in sposa anche un'altra sua figlia al Duca di Benevento, suo tradizionale oppositore, ed un'altra ancora al Duca di Baviera (ben piazzato nel suo ducato), per assicurarsi cos�  il sostegno di altri due alleati. 
Ma, alla morte di CARLOMANNO, questo castello di carta della politica matrimoniale croller�: i due figli, ognuno rivendicando la successione al padre, si rifugiarono presso la corte longobarda di Desiderio, che si inimic� cos� anche CARLO , che era diventato unico Re dei Franchi.

 
Desiderio  tent� di sostenere il diritto successorio dei suoi due protetti, ricorrendo proprio al Papa, che per� non ha dimenticato la sua inadempienza, e che ovviamente rifiut� di dargli aiuto; anzi avvi� delle intese proprio con Carlo. Desiderio al diniego del papa, commetter� un ulteriore errore di minacciare Roma. E lui a sua volta sar� minacciato di scomunica dal papa. Desister� dal proposito ma attaccher� nuovamente i domini bizantini, senza pi� alcuna linea politica e militare precisa, dato che era rimasto ormai solo. 
Re Carlo (come vedremo più avanti) chiamato in aiuto dal Papa, scese in Italia nel 774 e sconfisse Desiderio, che si rinchiuse a Pavia, mentre suo figlio ADELCHI, che stava regnando assieme al padre dal 759, si precipit� a difendere la roccaforte di Verona.(VEDI ANNO 774)


*** VENEZIA - Viene eletto il V Doge -   GALLA LUPANIO - (doge dal 756 al 757)
 Dopo aver tradito "deusdeit (diodato) ipato" e dopo averlo fatto abbacinare (accecare *), si impone alla volont� del popolo venetico, con una elezione pilotata, Galla Lupanio. Anch'egli finisce accecato e condannato all'esilio. Di questo "condottiero" poco si s�, qualche storico lo vuole come fondatore della famiglia "Barozzi". Ancora oggi esiste il detto popolare sinonimo di "voltagabbana": voltabar�ssi. 
(* il martirio dell'abbacinatura spettava ai traditori ai quali veniva consentito il diritto alla vita ma non ai beni terreni dei quali venivano privati , ivi compreso quello della vista. Consisteva in due modi diversi di "operare" sulla pubblica piazza: il primo a "valve chiuse", ovvero sulle palpebre abbassate veniva posta una lama resa incandescente e, a secondo del tempo impiegato, avveniva l'incollatura delle palpebre stesse con opacizzazione totale o parziale del cristallino; il secondo a "valve aperte", dove poteva accadere anche l'esplosione del bulbo).

 

CONTINUA ANNO 757> >