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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 728 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** ROMA SI RIBELLA ALL'ICONOCLASTIA
*** GIAPPONE: INIZIA UN ISOLAMENTO

PAOLO l'esarca bizantino insiste a capitanare una sommossa per far rispettare l'editto di Costantinopoli. Dopo aver tentato già lo scorso anno, entra armato a Roma deciso a soffocare nel sangue i recalcitranti, ma è lui il primo a cadere ucciso, forse colpito dai suoi stessi uomini che erano a lui contrari nelle vedute religiose. Leone III da Bisanzio nomina un nuovo esarca, EUTICHIO già residente a Roma, ma costui ha la visione più realistica della situazione, o forse per non finire come il suo predecessore, invece di schierarsi con i pochi bizantini di Roma, si allea con i molti romani papali.

Non così nei dintorni di Ravenna dove alcuni ostinati bizantini riconquistano la città, (una città che in pochi anni vedrà un continuo alternarsi di padroni) poi tentano di conquistare Bologna ma sono sconfitti dai longobardi che sono nei paraggi. Anzi questi fanno di più, si dirigono a Ravenna, e il loro re, LIUTPRANDO atteggiandosi a difensore della fede del papato portano via ai bizantini Classe e altre città dell'Emilia.

IN GIAPPONE - Finora quando abbiamo accennato al Giappone, il lettore sicuramente avrà avuto presente quel gruppo di isole che attualmente vediamo oggi abitate.
Invece tutta la storia giapponese che abbiamo raccontata finora, quindi regni, imperatori, istituzioni e culture erano riferite sempre e solo alla prima isola sud occidentale e un tratto della penisola Chugoku, dove oggi troviamo Osaka.

Tutta la parte alta del Giappone, cioé l'Honshu era ancora abitata da aborigeni che vivevano solo di caccia ma soprattutto di pesca. In pratica tutta la zona dove oggi esiste Tokyo e Yokohama era da civilizzare, né mai i regnanti si erano spinti in questi territori quasi deserti e abitati da qualche selvaggio.

Preferivano come abbiamo visto, nel fare conquiste, dirigersi sempre verso la civiltà del continente asiatico, cioè la vicina Corea, (anche se poi dopo la batosta che presero non ci provarono più e iniziarono il millenario isolazionismo); erano convinti che tutte le merci e ogni cosa provenisse da questa penisola che invece non era altro che l'ultimo avamposto di un impero immenso che la Corea aveva alle sue spalle, cioè la Cina.


Conoscevamo molto poco dell'interno. La conobbero un po’ di più quando un monaco buddista, imbarcatosi per conto di un imperatrice molto curiosa -Gensho- fece un viaggio durato anni, risalendo tutta la Cina fino alla grande muraglia e riportando in patria minuziosamente quanto aveva visto.
Solo allora, quasi increduli al racconto, i giapponesi che vivevano su una piccola isola, presero coscienza dell’immenso territorio che stava davanti a loro.


Già la spedizione in Corea li aveva fatti desistere dopo la sciagurata sconfitta, ma quando appresero quanto potente e grande era la Cina, rinunciarono ai sogni di conquista e i loro interessi si rivolsero all'interno del loro paese iniziando a colonizzare tutta la parte che abbiamo citata, l'Honshu, convertendo gli aborigini e insegnando loro le coltivazioni.


In seguito la zona del Kanto si rivelò un territorio ideale, il migliore per gli insediamenti umani e con lo sviluppo dell'agricoltura eroica (quella in terrazzamenti) divenne la zona più popolata del paese. Quella appunto di Tokyo, Kawasaki, Yokohama, e tutto il territorio intorno al vulcano Fuji. Da quel momento iniziò un’altra epoca per il Giappone.

Ma una piccola zona di aborigeni rimase; ma questi non avevano nessuna affinità con l’etnia del popolo giapponese. Erano gli Ainu; ma di questi parleremo più avanti.

 

CONTINUA ANNO 729 > >