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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICi
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 677 d.C.

(Vedi QUI i periodi dei
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** PAPA DONO E PAPA AGATONE
*** LA LETTERA ALL'IMPERATORE


*** A ROMA il 17 giugno dello scorso anno era morto papa ADEODATO;  gli succedette il 2 novembre il romano Papa DONO.
 Papa Dono appena salito sul soglio si era subito interessato al problema che angustiavano i rapporti  fra Roma e Bisanzio e con energia prese subito ad agire sulla questione dell'editto bizantino di Eraclio e sul sinodo. 
Nel corso di quest'anno scrisse al nuovo imperatore Costantino IV sollecitando un Concilio a Costantinopoli sulla questione del "Tipo" (monotelismo) che da tempo, da Eraclio e Costante in poi, aveva tenuto occupati i vari papi che si erano succeduti, ma che avevano purtroppo una vita molto breve  per approdare a qualcosa di definitivo con i patriarchi e i sovrani bizantini; anche perch� alcuni come papa Martino furono arrestati, condannati fatti morire in esilio.
Dono anche lui avr� vita breve, arriver� appena a rivedere la prossima primavera, ma ha iniziato con la lettera all'imperatore l'approccio giusto, per condannare l'eresia di Costante sollecitando il concilio.
 E lascer� in eredit� il progetto  in mano al suo successore Agatone, e come vedremo pi� avanti, il Concilio si far� e nello stesso verr� condannato il monotelismo.

Ora -si era detto Dono quest'anno- non c'era pi� quell'arrogante  Costante che tanto odio aveva seminato nel Mediterraneo, in Italia e nello stesso suo palazzo, ma sembrava che il nuovo imperatore godesse di simpatia per la sua pi� illuminata reggenza e anche per la sua maggiore abilit� militare, al punto da mettere in scacco gli Arabi come vedremo il prossimo anno.
Fu cos� che fece partire la lettera accennata all'inizio.

Il  governo bizantino ancora una volta fu costretto ad occuparsi di una controversia teologica che potenzialmente poteva provocare una vera e propria definitiva scissione, e non erano questi i tempi adatti per creare una crisi anche religiosa, anzi l'imperatore era favorevole anche lui a una pace con Roma. Al sollecito di papa DONO, Costantino IV non aveva risposto n� subito n� in modo negativo, ma aveva solo aggirato l'ostacolo con la scusa che con la guerra in corso non poteva permettersi la convocazione di prelati in un concilio generale, ma che se voleva il papa poteva inviare alcuni suoi rappresentanti a Costantinopoli per discutere i punti pi� controversi con il patriarca e il clero bizantino onde mettere le basi per un futuro incontro a data da stabilirsi.

Ma la lettera arriv� a papa DONO quando era gi� morto  l' 11 aprile del prossimo anno. Il 27 giugno fu eletto il suo successore, il siciliano AGATONE.
Agatone prosegue alacremente l'opera iniziata dal suo predecessore, ma al ricevimento della lettera, si dimostra subito poco propenso ad inviare suoi rappresentanti per andare a discutere con l'ostile patriarca TEODORO, quindi neppure rispose, per cui l'imperatore incominci� a convincersi che se voleva fare la pace con Roma, con gli arabi alle porte doveva ristabilire l'unit�, e sacrificare per il bene politico l'ostile patriarca di Costantinopoli, che venne deposto il 679, in attesa degli sviluppi che tale decisione avrebbe comportato nei rapporti con Roma. Ma ne riparleremo nel 681......

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