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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICi
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 635 d.C.
( QUI riassunto del periodo ( longobardo ) dal 591 al 652 ) >

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** MUORE ARIOVALDO RE DEI LONGOBARDI
*** GUNDEBERGA REGINA SPOSA ROTARI
*** CONTINUANO LE VITTORIE ARABE DI KHALID

*** ITALIA LONGOBARDA - Muore l'uomo che aveva usurpato il trono al giovane Adaloaldo figlio di Teodolinda e fratello di Gundemberga (tutti cattolici). Ariovaldo salito sul trono e perseguendo il ripristino sul regno della fede ariana, aveva persino relegata in un monastero la moglie per l'intero periodo del suo regno, dieci anni.  
Alla sua morte che avviene quest'anno, i duchi ancora legati alla fazione cattolica di Teodolinda, liberano dal monastero e concedono alla vedova GUNDEMBERGA la reggenza e la facolt�  di scegliersi un uomo come nuovo re e come nuovo marito. Il prescelto � Rotari duca di Brescia, gi� sposato, ma che abbandona la moglie per impalmare la vedova, diventando cos� re dei Longobardi.
ROTARI (il suo regno durer� fino al 652) anche lui come Ariovaldo, era un esponente della fazione ariana; tuttavia sposa la cattolica GUDEMBERGA.  La sua politica si rivolse essenzialmente nella direzione delle conquiste territoriali per l'ampliamento dei domini Longobardi e per l'inglobamento di quelle "isole" bizantine ancora presenti all'interno o ai confini del suo regno.
Rotari riusc� a togliere ai bizantini la Liguria, la Lunigiana e gli ultimi possedimenti sulle coste venete e friulane (esclusa Venezia che in questo periodo non � ancora ufficialmente sorta, ma � in lenta formazione nella inaccessibile laguna; centro principale e sede del magister militum bizantino -dopo aver abbandonata la popolazione e il clero quasi del tutto Aquileia- � ora Eraclea). 
Dobbiamo a questo Re  la prima effettiva promulgazione di un codice legislativo longobardo, il noto... Editto di Rotari che accenneremo nell'anno 643.

*** A COSTANTINOPOLI succede uno strano fatto. Gli avari che abbiamo gi� conosciuti sulla penisola balcanica a insediare gli Slavi, o si erano fatti vedere pi� volte a fare razzie a Costantinopoli, si sono stanziati nei pressi dell'attuale Bulgaria (in seguito prender� questa denominazione proprio dal nome di una di queste trib�). Un altro gruppo si era stanziato nei territori fra il Volga e il Don.
 Quest'anno si riuniscono in una grande federazione con l'intento di essere pi� aggressivi a ovest, ma anche per respingere altre orde di altri avari e turchi provenienti dai confini della Cina, da dove in questi ultimi anni sono cacciati dal grande impero che stanno edificando i Tang.
 La federazione cos� formata viene affidata al principe KUWRAT. Che pi� che un capo orda � un politico e un abile diplomatico.
Con queste due virt�, Kuwrat quest'anno visita Costantinopoli e qui  si fa battezzare e abbraccia la religione ortodossa bizantina. D'ora in avanti diventeranno alleati bizantini, messi a difesa dell'est. 
La storia di questo insediamento � ancora lunga e ricca di colpi di scena; gli ultimi verso il 1185, quando con Bizanzio in crisi, ne approfittarono per creare un autonomo impero Bulgaro, mettendosi (contemporaneamente agli Slavi, che stavano fondando anche loro l'impero della Serbia) sotto la protezione del Papa di Roma e non del Patriarca di Costantinopoli.

Per CELESTINO III, la richiesta dei Bulgari e dei Serbi in quel periodo, - rappresentarono due "doni del Signore", due utilissimi alleati a est e a nord di Costantinopoli -  una vera "provvidenza divina". Il papa era convinto che l'impero bizantino era agonizzante, ormai facile preda del primo esercito che si fosse presentato davanti alle mura della citt�; e voleva prepararsi a delle ostilit� congiunte. A dare indirettamente un provvidenziale contributo ai due slavi in vena di autonomie, ci pensarono poi i crociati del 1200-04; furono infatti quelli della IV Crociata a far crollare quasi del tutto l'impero bizantino. (vedi fondazione del regno Serbo e Bulgaro riassunto nell'anno 1195)

***  CECOSLOVACCHIA - Vi avevamo lasciato il valoroso giovane SAMO, che Eraclio (impegnato in Persia) aveva sollecitato di intervenire Pannonia contro gli Slavi che, con continue invasioni, scorazzavano in Pannonia, nell'entroterra delle Venezie, in Friuli, in Moravia, Boemia, Slovacchia. Con alcuni successi, Samo non solo aveva respinto gli Avari, ma politicamente abile aveva riunito le trib� degli ultimi popoli che abbiamo citato, dando vita al primo stato slavo in occidente; la futura Cecoslovacchia. Inoltre aveva reso pi� sicura l'entroterra della costa delle Venezie e dell'Istria. I Veneti che gi� in precedenza da Aquileia assediata si erano una volta rifugiati a Grado, in questa seconda invasione, oltre a Grado incrementano sulla costa una localit� cui daranno il nome proprio dell'imperatore Eraclio, cio� Eraclea.

Samo quest'anno -  ormai diventato capo degli Slavi- deve affrontare per ben due volte non gli Avari a est, ma da nord i Franchi di DAGOBERTO. Il Re franco pur avendo riunito tutti i territori Franchi, sull'onda ambiziosa, dalla confinante Austrasia voleva scendere a sottomere anche le popolazioni che invece Samo stava riunendo e a quanto pare bene anche militarmente. Samo si dimostra ancora una volta all'altezza della situazione, sconfiggendo per ben due volte il Franco.

ARABIA - Il generale KHALID alla guida suprema dell'esercito arabo, dopo aver sconfitto a Cesarea le truppe del governatore bizantino Sergio, procedendo nella sua travolgente marcia verso l'oriente, conquista Bosra, una delle capitali della Persia, poi Pella a est del Giordano; infine arriva a Damasco che conquista dopo sei mesi di assedio. In queste operazioni il generale Khalid dimostra di avere un'alta strategia militare e anche un notevole fiuto politico, delle rapide decisioni.
Infatti pur vicendo a destra e a manca, ora non sta attaccando al cuore l'impero bizantino, ma la lacerata Persia, dove gli sceicchi si stanno facendo la guerra fra di loro. 
 La presa di Damasco fu un capolavoro di arte militare di Khalid; ma � come conquista la miglior prova che l'invasione della Persia non era certa premeditata; furono la serie di vittorie di questo generale che fece sorgere quella coscienza di forza che agli arabi mancava da secoli; coscienti di poter rivendicare tutti i torti inflitti sia dai persiani che dai bizantini,  solo da questo momento si resero conto di essere forti, forse andando anche molto al di l� del messaggio profetico e sognatore di Maometto.

Mentre Khalid assediava Damasco, nel frattempo lo sceicco MUTHANNA che aveva sub�to una sconfitta l'anno precedente dai persiani, contrattaccando conquista al-Buwayb sull' Eufrate. 
La zona dove sorger� la futura Bagdad � ormai vicina, Ctesifone la capitale persiana pure. Che queste conquiste erano vittorie inaspettate  lo dimostra che non erano partiti con le intenzioni di arrivare fino a questi luoghi, visto che l'esercito di Khalid non contava che poche migliaia di soldati; ma che ora se volevano andare avanti  verso Ctesifone  e poi in Iran occorrevano dei rinforzi, salvo correre il pericolo di avere un esercito persiano pi� numeroso alle spalle. Ma anche l'intervento di quello bizantino per riappropriarsi di quella Persia che Eraclio aveva appena cinque anni prima appena conquistato.
Infatti l'Imperatore Eraclio a Costantinopoli sta gi� preparando un esercito da inviare in Siria guidato dal fratello Teodoro, per riconquistare Damasco e per sbarrare il passo agli Arabi ai confini con l'Iraq: sia quelli di Khalid che stanno attaccando ma anche per fermare gli eventuali rinforzi che stanno accorrendo per ingrossare il suo esercito vincente.

Bibliografia:
Storia dei popoli Arabi, da Maometto ai nostri giorni
di Albert Hourani, Mondadori 1992
Maometto di Gerhard Konzelmann, Bompiani, 1983
Storia della letteratura araba, Francesco Gabrieli, Nuova Accademia Editrice, 1956

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