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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
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ANNO 598 d.C.
( QUI riassunto del periodo ( longobardo ) dal 591 al 652 ) >

***ITALIA: UNA BREVE TREGUA
***  COSTANTINOPOLI: DIFESA CON "FUOCO GRECO"


***  TREGUA DELLE SCORRERIE IN ITALIA - Con la mediazione di CALLINICO e del PAPA anche se non ci sono formali accordi, i rapporti tra i due sono di apparente reciproca stima; n� per il momento conviene a entrambi di agire diversamente. 
Inoltre gli accordi fatti dal Papa con alcuni duchi longobardi e con lo stesso re Agilulfo, danno origine a una relativa pace; termina una guerra stolta che era cominciata con i primi arrivi dei longobardi 30 anni prima con Alboino, seguiti poi da dieci anni di anarchia, e nonostante il ritorno di un re, l'autorit� sovrana - come l'aveva concepita Autari- non si era per nulla imposta. I duchi ribelli non riconoscevano il potere regio; e questi continuavano le scorrerie soprattutto nel sud della penisola; come Arechi che sta saccheggiando da due anni le localit� della Calabria, Puglia e Campania. I pochi bizantini riescono a difendere solo le citt� sulla costa, e solo quelle che hanno un valido porto. 

Nel nord invece sono diminuite le incontrollate razzie. Con patti, accordi, compromessi, i bizantini tornano a Perugia, Fermo, Terni, Narni, Tadino, Terracina, Formia, Nocera; anche se si rimandano all'inizio dell'anno gli atti formali, in attesa di disposizioni imperiali pi� chiare per i territori rivendicati da longobardi e bizantini, che chiedono entrambi una mediazione del papa.

IL "FUOCO GRECO"
*** COSTANTINOPOLI - Viene inventato dagli alchimisti Bizantini il cosiddetto "fuoco greco". 
L'invenzione di certo Callinicus un profugo dell' Egitto o della Siria, riesce con questa sua invenzione a salvare Costantinopoli da una attacco di arabi giunti con una flotta fin davanti alla capitale dell'impero. 
Entrati nel mar di Marmara -per Costantinopoli il punto pi� vulnerabile- sembr� che nessuno potesse fermare la grande invasione. 
Ma c'era Callinicus, con la sua invenzione: una miscela combustibile da lanciare in fiamme contro le navi dei nemici.
Da come viene descritta, nella preparazione veniva usata quella sostanza che i pozzi di petrolio lasciano emergere in certe zone della Siria, cio� nafta con aggiunta di nitrato di potassio o ossido di calcio. Era in sostanza una palla di catrame impregnata di petrolio, che veniva compressa, poi prima di lanciarla sul nemico gli si dava fuoco; cadendo sulle navi, fondendo mentre si disintegrava sviluppava delle fiamme difficile da spegnersi.

 Inoltre questi proiettili anche se cadevano in acqua,  la leggera pellicola oleosa, galleggiando seguitava a bruciare (erano insomma delle antesignane "molotov") e questo permetteva di preparare anche dei brulotti  

Callinicus e i suoi uomini prepararono tanti di questi proiettili e brulotti.  Alla vista della flotta araba iniziarono non solo a buttarle sulle navi con una specie di cannone in bronzo con una pompa ad aria, ma mettendo in mare i brulotti galleggianti con sopra queste palle di fuoco, e  queste fondendo galleggiavano sulla superficie bruciando; spinte alla deriva  andavano incontro alla navi;  e una volta a contatto la sostanza gi� altamente infiammabile, pi� bruciava, pi� si squagliava e pi� divampava.
Un attacco che  sconcert� e impression� gli arabi che per paura che bruciassero tutte le navi, fecero dietro front e lasciarono per sempre le acque di Costantinopoli rinunciando all'idea di impossessarsene. Non avevano mai visto questa "stregoneria", cio� "bruciare l'acqua". 

*** Muore il poeta latino cristiano VENANZIO FORTUNATO (n. 540 ca.), vescovo di Poitiers, autore di Carmi e Inni religiosi.

CONTINUA ANNO 599 >