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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
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PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 591 d.C.
( QUI riassunto del periodo ( longobardo ) dal 591 al 652 ) >

*** LONGOBARDI: GUERRE FRATRICIDE


*** ITALIA -  Dopo che i duchi Longobardi hanno scelto AGILULFO come loro Re, ricapitoliamo la situazione di quest'anno e in breve anche quella dei  successivi 2-3 anni, che poi analizzeremo meglio nei singoli anni.
AGILULFO lasciato il ducato di Torino, sposato TEODOLINDA, eletto a Pavia come re, viene confermato  anche a una dieta di duchi a Milano dove, davanti a loro si � impegnato a domare i ribelli, che ovviamente erano assenti perch� insofferenti a lui e a una qualsiasi autorit� regia; non erano disposti a cedere alla corona met� dei territori da loro conquistati; si sentivano abbastanza forti; n� ritenevano conveniente  una autorit� centrale. Quindi in lotta contro un forte regno che doveva ancora nascere, perch� con Autari erano stati fatti solo ottimistici progetti.
Unito e compatto un Regno Longobardo non nascer� mai.  Alcuni duchi si reputeranno sempre superiori all'autorit� regia e creeranno un loro autonomo ducato (anche grande, come Benevento), mentre altri fin dalle prime insubordinazioni dimostrano inettitudine o doppiezza.
 
AGILULFO comunque inizia subito la "pulizia" dei sovversivi: vince il ribelle duca MIMULFO asserragliatosi a S. Giulio (isola sul Lago d'Orta, 275 m. x 140 m.); GAIDULFO anche lui dissidente  si arrende a Bergamo; ULFARI assediato a Treviso viene sconfitto e fatto prigioniero; a Perugia il duca MAURIZIO si salva fuggendo, ma quando -con un voltafaccia- si schierer� nel 594 con i bizantini, sconfitto, anche lui verr� catturato e decapitato; ARIULFO duca di Spoleto mentre sta assediando Narni  viene allontanato da VITALIANO duca fedele al re e che ha pure l'appoggio di papa GREGORIO (� il primo tentativo di un intervento -per il momento solo morale- del Papa a favore di un Longobardo) . E ovviamente Ariulfo perso il suo territorio, rafforzato il suo esercito prima minaccia Ravenna, poi inizia a pensare alla grande, cio� a un'offensiva proprio su Roma, mandando su tutte le furie papa Gregorio.

 Nemmeno leale un certo ARECHI (appartenente alla famiglia dei Duchi del Friuli), di sua iniziativa, senza curarsi degli ordini del proprio re, devasta prima alcuni territori attorno a Roma poi rinuncia e prosegue per Benevento. Questo ducato era stato fondato gi� nel 571 da ZOTTONE.
ARECHI  � impaziente di occuparlo per poi allargare  il ducato a spese degli altri territori, quasi tutti  ancora sotto la protezione bizantina.

A Ravenna la situazione � invece sempre in uno stato di stallo, asserragliato in citt� c'� sempre l'esarca bizantino ROMANO, minacciato -come abbiamo visto sopra- dal duca di Spoleto Ariulfo, che per� rinuncia e si dedica agli assedi, seguite dalle occupazioni, di Sutri, Polimarzo, Orte, Amelia, Todi, Luceoli, e Perugia consegnatigli quest'ultima dal duca traditore MAURIZIO che catturato finir� decapitato -come accennato sopra- quando ci sar� l'intervento di re AGILULFO. 

*** A COSTANTINOPOLI arrivano brutte notizie. Un generale bizantino CIOBIN spintosi lo scorso anno in Persia per normali campagne di difesa nei confini dell'impero, si spinge oltre i suoi compiti, attacca l'impero persiano e ottiene un successo sul re ORMIZD; lo cattura, lo depone, lo fa accecare e mette in un primo momento sul trono suo figlio COSROE II, ma subito dopo lo depone e si mette lui, generale bizantino assetato di potere, sul grande trono persiano.
Non erano dunque solo gli Arabi a fare il doppio gioco; Maurizio coltivava le serpi anche in casa.

Il giovane COSROE riesce a fuggire, poi raggiungendo Costantinopoli si rivolge all' imperatore MAURIZIO chiedendogli di intervenire per ripristinare la legalit�. Che l'antico nemico si rivolga proprio a Bizanzio per farsi aiutare a riconquistare il trono � perfino grottesco; ma � anche la mossa migliore. Maurizio -anche per principio- non accetta che un suo generale possa commettere simili usurpazioni, diventerebbe  un pericoloso precedente.  
Prepara dunque una spedizione per punire il megalomane  generale traditore. 
La campagna militare di Maurizio ottiene il successo sperato, sbaragliato il campo, viene messo in fuga CIOBIN che si rifugia presso il Khan dei turchi che in questo periodo si sono stanziati nella Battriana. 
L'imperatore MAURIZIO commette per� un grande errore: rifiuta agli uomini del suo esercito - dopo la vittoriosa campagna- di fare ritorno a Costantinopoli;  questa decisione impopolare causa un grave ammutinamento nelle truppe con tante diserzioni a catena.  In breve c'� anarchia totale sul territorio imperiale verso est. 
E' l'inizio della perdita del controllo di una buona parte delle postazioni militari nei confini della Persia che alternativamente erano sempre stati conquistati o persi nel succedersi di imperatori e vari generali che vi conducevano le varie campagne offensive quando questi confini erano in pericolo; ma restavano quasi sempre instabili, perch� affidati quasi sempre a incapaci o ad avventurieri di turno come l'appena accennato CIOBIN.

CONTINUA ANNO 592 >