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CRONOLOGIA

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ANNO x  ANNO
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ANNO 558 d.C.
( QUI riassunto dell'intero periodo ( guerra gotico-bizantina) dal 540 al 567 ) >

 *** FRANCIA: CLOTARIO: FINALMENTE SOLO
*** IL BACO DA SETA IN OCCIDENTE

*** FRANCIA - Morto Teodobaldo, l'ambizione del fratello CLOTARIO non ha pi� limiti. Sposato con molto opportunismo la vedova si � annesso tutto il territorio, ovviamente suscitando una forte opposizione dell'ultimo fratello CHILDEBERTO, re di Parigi (e Francia occ.). 
Ma ad ostacolare il passo a Clotario non sono i nemici, non � solo suo fratello, ma c'� pure una serpe in casa, cio� il ribelle suo figlio  CRAMNE, che senza scrupoli stringe un patto con lo zio Childeberto per far fuori oltre che il padre i suoi stessi quattro fratelli con lui futuri eredi successori di Clotario. 

Entrambi, nipote e zio, lo scorso anno decisi a penetrare nel regno da usurpare, furono vinti e inseguiti dai fratelli del "ribelle" fino in Borgogna. Quest'anno i due insistono con un'altra offensiva nei pressi di Reims, che per� si conclude in un disastro, lo stesso Childeberto resta ucciso, mentre Cramne si da' alla fuga rifugiandosi in Bretagna.
Ora finalmente Clotario - unico sopravvissuto dei quattro figli di Clodoveo- � solo.
Riunisce cos� dopo cinquant'anni tutto il regno dei Franchi.
Per quanto riguarda invece la punizione che metter� fine alla vita di Cramne, la leggeremo il prossimo anno.


ARRIVA IL BACO DA SETA IN EUROPA - Giustiniano, sempre pressato dal denaro, prest� grandi attenzioni alle questione economiche, cercava innanzitutto di liberare i mercanti bizantini dagli intermediari persiani o arabi; secondo gli affaristi bizantini  bisognava togliere a loro il monopolio per rendere pi� libero il mercato che avrebbe portato pi� introiti alle casse dello stato.
Giustiniano cerco' di scavalcare queste intermediazioni che esistevano soprattutto per quei prodotti esotici che erano da secoli monopolio degli arabi attraverso i porti del golfo Persico, o monopolio dei persiani che controllavano da 1000 anni la via terrestre della Battriana, Sogdiana. 
I primi contattavano i mercanti cinesi nei porti di Ceylon e Canton (Hong Kong) acquistando direttamente nei grandi empori della Cina.
 I secondi, attraverso le montagne della Pamir con  i sudditi dell'impero WEI. 

Erano prodotti che gia' da mille anni gli arabi nomadi con le loro carovane commercializzavano; come le spezie, le pietre preziose, la seta. Quest' ultima l'abbiamo gi� accennato nei precedenti anni, arrivava gi� dai tempi dell'impero romano, in piccole balle, gi� sfilacciata, grezza, nell'isola di COO e qui veniva filata, ritorta, tessuta, tinta con i bellissimi colori che solo gli arabi possedevano il segreto, come il rosso porpora di Tiro che si ricavava dai murici spinosi di milioni di molluschi gasteropodi chiamati appunto murex porphyra. 
La stessa tessitura della seta, cos� sottile e velata non era frutto della Cina, ma proprio dell'abilit� dei tessitori arabi che avevano inventato particolari macchine che riuscivano a filare sottilissimi fili con quella materia prima leggerissima che arrivava dall' Oriente ma che nessuno ne conosceva l'origine. Giustiniano volle rompere il monopolio aprendo una strada in parallelo, attraverso la Sogdiana la Transoxiana (con Samarcanda in mezzo ) proprio da quel luogo (dall'antichita' conosciuto ) dove provenivano i Vandali e i Turchi che proprio quest'anno quest'ultimi hanno per la prima volta stretto alleanze con la Persia. 
Non solo ma proprio quest' anno nella Cina del nord sale al trono del regno dei CHOU l' imperatore WU-TI che riunisce il Nord della Cina annettendolo al suo regno CH'I. Sogdiana e Cina sono quindi da questo momento pi� vicine di prima con pi� scambi commerciali.

 I contatti commerciali con i persiani di Cosroe, Giustiniano li ha fatti, e anche gli stessi persiani di Cosroe hanno fatto pace con i Turchi; addirittura questi alleandosi li hanno aiutati quest'anno per combattere gli Eftaliti Unni Bianchi del nord. Il Khaganato turco e l'impero persiano per molti anni sar� soltanto diviso dal fiume Oxus.

L' accordo Bisanzio-Persia, era quasi riuscito da alcuni anni, tanto che la seta aveva cominciato ad essere in Siria una attivit� industriale non indifferente per Costantinopoli, erano fiorite industrie grandissime, con grande occupazione di manodopera, grandi fatturati, quindi grandi profitti per le finanze dello Stato. Ma i mercanti-mediatori persiani proprio per questo grande sviluppo si fecero sempre di pi� esosi, fino quasi a far chiudere le fabbriche, perch� la concorrenza degli arabi nei mercati mediterranei era troppo forte, perch� gli arabi non avevano la mediazione dei persiani, ma andavano direttamente via Oceano in Cina, non avevano in mezzo il mediatore. 

Giustiniano risolvette la cosa in un modo radicale: far nascere la seta sul proprio territorio. Aveva due monaci di religione persiana originari della Sogdiana, vicino a Samarcanda, li aveva conosciuti in un concilio e questi parlando di religioni orientali con lui, che sappiamo ne era un appassionato, dissero fra l'altro che erano vissuti per qualche tempo in Cina. Giustiniano con davanti anche i pensieri venali oltre che quelli spirituali, non fece cadere certamente il discorso, chiese loro informazioni su come nasceva la seta, un segreto che si trascinava da 1000 anni (visto che la seta era conosciuta in Cina fin dal 2640 a.C. e venduta a Roma dagli arabi fin dal 300 a.C.
I due monaci rivelarono gli elementari tre stadi di quel piccolo "miracolo" che compiono quei piccoli vermiciattoli di 3 mm, voracissimi di foglie di gelso e che nel giro di un mese raggiungono la lunghezza di 9 cm, poi si piazzano fra i rami della stessa pianta che hanno completamente divorato, filano in 3-4 giorni il bozzolo, formato da un filo di seta dovuto alla solidificazione a contatto con l'aria di un liquido prodotto da due ghiandole sericifere che si aprono ai lati della bocca dell'insetto, ed infine diventano crisalide. In quest'ultima fase abbandonano il bozzolo, che � poi quella grazia di Dio che � la seta; il bozzolo infatti, opportunamente sfilacciato fornisce quella sottilissima e lunghissima fibra che filata e ritorta permette la tessitura dei pregiati tessuti.

Non si sa con quale ordine e con quale scusa Giustiniano sped� verso la Cina nuovamente questi due religiosi, da ogni cronologia storica nessuno ne parla proprio perch� era un segreto di carattere commerciale di enorme portata. Sappiamo solo -dalla leggenda- che i due monaci ritornarono con due canne cave con dentro alcuni di quei piccolissimi insetti che diedero l'avvio a una delle piu' grandi produzioni in Siria dei bachi da seta, ma che riuscirono a tener segreto nonostante i rapporti con Roma per altri 630 anni fin quando Ruggiero di Sicilia di ritorno dalle Crociate, con chiss� quale spada, carp� il segreto e mise le prime culture di gelso e la prima fabbrica di seta in Italia proprio in Sicilia nel 1130. Solo molto piu' tardi, nel XVI-XVII secolo fu introdotta la bachicoltura nel resto della penisola, che inchiod� nelle campagne gli italiani per decine di anni a fare questo lavoro che assorbiva una enorme quantit� di manodopera e che solo i poverissimi contadini potevano effettuare per paghe da fame lavorando tutta la famiglia (bimbi compresi)  per 24 ore.
Quando poi impervers� il colonialismo britannico, e la seta grezza dall'oriente giunse in abbondanza ancora pi� a buon mercato, il disastro anche per le miserabili famiglie che vi si erano dedicate, non tard� a venire.

Il nome seta in Europa viene per� fin dal basso medioevo da due strade, e questo fa pensare che la introduzione in occidente non fu solo bizantina prima o dopo le crociata. Infatti in Cina il suo nome era see che divent� poi la radice latina-greca di seta. Mentre nei paesi nordici in Sassone, quindi in inglese, lo stesso vocabolo che indica la seta viene preso pari pari dal mongolo che � infatti sirgk, poi in inglese silk; evidentemente questo vocabolo � arrivato direttamente dalla mongolia senza passare dal mediterraneo greco-latino. 
Cio� a Samarcanda, fin dai primi secoli qualcuno prese non solo la strada per il sud, ma anche la strada verso il Nord.

*** A Costantinopoli quest'anno si abbatte un violento terremoto. La recente cupola di Santa Sofia, crolla.
La successiva riedificazione � opera dell'architetto Antemio di Tralle.

CONTINUA ANNO 559 >